CAPITOLO 2

Un’UE prospera e competitiva

Due scienziati con un camice bianco in laboratorio. Uno indica un diagramma sul monitor di un computer, mentre l’altra osserva attentamente. Visualizza la didascalia della foto
Scienziati che lavorano a un progetto sulla biodegradazione delle microplastiche presso il Chem&Tech Centre dell’università di Lovanio. Lovanio, Belgio, 1º marzo 2024. L’UE è leader dell’innovazione in materia di tecnologie pulite, ed è responsabile dello sviluppo di oltre un quinto delle tecnologie pulite e sostenibili del mondo.

Nel 2024 l’Unione europea ha compiuto progressi significativi nel rafforzare la sua competitività a livello mondiale attraverso una serie di iniziative volte a favorire una crescita economica sostenibile e a potenziare l’innovazione industriale. Di fronte a sfide urgenti quali le dipendenze economiche, le tensioni geopolitiche e la crescente concorrenza mondiale, l’UE si è concentrata su misure strategiche per garantire risorse vitali, promuovere la leadership tecnologica e proteggere i suoi mercati. Si è adoperata tra l’altro per far progredire i partenariati e gli accordi commerciali, riformare le politiche commerciali e della concorrenza e garantire una maggiore resilienza dell’economia. Adottando un approccio globale, l’UE ha inteso rafforzare la sua posizione di leader mondiale nel commercio sostenibile ed equo, salvaguardando nel contempo la sicurezza economica e favorendo un ambiente industriale competitivo.

Nel 2024 l’Unione europea ha portato avanti il suo impegno a incrementare la competitività delle imprese dell’UE sia all’interno del mercato unico che a livello mondiale.

Ha posto l’accento sul potenziamento della base industriale dell’UE e sulla creazione, nell’UE, di un ambiente più favorevole agli investimenti:

  • attuando il piano REPowerEU per garantire l’approvvigionamento energetico e ridurre la dipendenza dalla Russia;
  • facendo progredire il piano industriale del Green Deal per stimolare la competitività dell’industria dell’UE a zero emissioni nette;
  • sviluppando un’Unione europea della salute per assicurare che le forniture mediche siano disponibili, economicamente accessibili e innovative.

Il futuro della competitività dell’UE ha continuato a rappresentare una questione pressante nel corso dell’anno ed è stato individuato come una delle priorità della nuova Commissione - file PDF, apri una nuova scheda. (cfr. il capitolo 0). Pur essendo una delle regioni più competitive e innovative al mondo, l’Europa si trova ancora ad affrontare diverse problematiche strutturali. Le imprese dell’UE operano in un contesto turbolento, devono far fronte a sfide considerevoli quali la concorrenza sleale, gli elevati prezzi dell’energia, le carenze di competenze e di manodopera e la difficoltà di accedere ai capitali. Nel 2024 la nuova Commissione ha introdotto la bussola per la competitività - apri una nuova scheda., un’importante iniziativa che inquadrerà le attività a favore della competitività dell’UE in una prospettiva futura.

Per rafforzare la sua competitività, l’UE punterà in particolare sui seguenti aspetti:

  • agevolare le attività delle imprese dell’UE e sviluppare ulteriormente il mercato unico in settori quali i servizi, l’energia, la difesa, la finanza, le comunicazioni elettroniche e il digitale;
  • avviare un patto per l’industria pulita nell’intento di ridurre le emissioni di carbonio e di abbassare i prezzi dell’energia;
  • adoperarsi a favore di un’economia più circolare e sostenibile;
  • mettere la ricerca e l’innovazione al centro dell’economia;
  • promuovere la produttività attraverso la diffusione delle tecnologie digitali;
  • effettuare ingenti investimenti nella competitività sostenibile;
  • ovviare alla carenza di competenze e di manodopera.

Le sfide per la competitività dell’UE sono numerose e complesse; richiedono pertanto una risposta globale e sfaccettata. L’UE ha già posto in essere svariate iniziative per rafforzare la competitività delle sue imprese e industrie. Le misure trasversali, dall’anticipazione delle future esigenze di normazione - apri una nuova scheda. in settori quali le materie prime e le tecnologie quantistiche allo strumento di sostegno tecnico - apri una nuova scheda., volto a sostenere progetti fondamentali che potenzieranno le capacità di produzione industriale, mirano ad esempio a consentire all’UE di raggiungere il suo obiettivo di diventare leader mondiale nelle tecnologie strategiche.

Inoltre la competitività non dovrebbe andare a scapito delle persone o del pianeta. L’UE provvede affinché il suo approccio alla crescita rimanga in linea con i suoi valori, tra cui la promozione di un’economia circolare (cfr. il capitolo 4), l’impegno a svolgere un ruolo guida nei settori delle tecnologie strategiche e verdi (cfr. i capitoli 45) e la garanzia che le persone siano costantemente dotate delle competenze necessarie per rispondere all’evoluzione delle esigenze dell’industria (capitolo 6).

Relazione annuale sul mercato unico e la competitività

Per comprendere e valutare meglio il funzionamento del mercato unico e la competitività dell’UE, la Commissione ha pubblicato l’edizione 2024 della sua relazione annuale sul mercato unico e la competitività - apri una nuova scheda.. Rispetto alle relazioni degli anni precedenti, questa edizione è maggiormente incentrata sulla competitività. La relazione del 2024 si basa sui nove fattori chiave per la concorrenza individuati nella comunicazione del 2023 sulla competitività a lungo termine - apri una nuova scheda., che saranno utilizzati per monitorare i progressi dell’UE da un anno all’altro. La relazione evidenzia inoltre i punti di forza del mercato unico su cui si può fare leva per accrescere la competitività dell’UE e sottolinea che il finanziamento delle transizioni verde e digitale richiede una combinazione intelligente di strumenti, tra cui un uso più innovativo dei finanziamenti dell’UE per stimolare e proteggere gli investimenti privati, nonché il ricorso agli appalti pubblici per promuovere la sostenibilità, la resilienza, l’innovazione e le pratiche socialmente responsabili.

I nove fattori trainanti della competitività

  1. Un mercato unico funzionante.
  2. Accesso al capitale privato.
  3. Investimenti pubblici e infrastrutture.
  4. Ricerca e innovazione.
  5. Energia.
  6. Circolarità.
  7. Digitalizzazione.
  8. Istruzione e competenze.
  9. Commercio e autonomia strategica aperta.

Le relazioni Letta e Draghi

Oltre alle analisi condotte dalla Commissione, nel 2024 sono state pubblicate due relazioni indipendenti, contenenti raccomandazioni per rafforzare il mercato unico e la competitività dell’UE. La relazione Much More than a Market - apri una nuova scheda. (Molto più di un mercato), elaborata dall’ex primo ministro italiano Enrico Letta per la presidenza belga del Consiglio dell’Unione europea, ha evidenziato la necessità che il mercato unico evolva e integri le transizioni verde e digitale, esplorando nuove opportunità di allargamento e migliorando la sicurezza dell’UE.

Sulla base della relazione Letta, la Commissione ha individuato cinque settori di intervento principali per rafforzare ulteriormente la competitività europea:

  1. sbloccare più capitali per le imprese europee;
  2. garantire l’indipendenza energetica e un’energia meno costosa;
  3. ovviare alla carenza di competenze;
  4. promuovere l’innovazione digitale;
  5. sfruttare appieno il potenziale del commercio.

In aggiunta, l’analisi dal titolo Il futuro della competitività europea – Una strategia di competitività per l’Europa - apri una nuova scheda., elaborata dall’ex presidente della Banca centrale europea Mario Draghi su richiesta di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, sostiene che l’UE dovrebbe avvalersi della transizione pulita per aumentare la competitività e ridurre i prezzi dell’energia. La relazione sottolinea inoltre la necessità di stimolare l’innovazione e accelerare la transizione digitale mobilitando investimenti pubblici e privati, migliorando il contesto imprenditoriale e riducendo la burocrazia, nonché dotando le persone delle competenze per i nuovi mercati del lavoro. Evidenzia infine la necessità di migliorare nel complesso la resilienza, la difesa e la sicurezza dell’UE, alla luce dell’attuale contesto geopolitico.

I risultati della relazione Draghi hanno fornito un contributo ai lavori della Commissione su un nuovo piano per la prosperità e la competitività sostenibili dell’Europa. Tre punti principali - apri una nuova scheda. della relazione Draghi costituiranno inoltre il fondamento della summenzionata bussola per la competitività: colmare il divario di innovazione tra l’UE, da un lato, e la Cina e gli Stati Uniti dall’altro; elaborare un piano comune per la decarbonizzazione e la competitività; aumentare la sicurezza e ridurre le dipendenze. La relazione sarà inoltre fondamentale ai fini dello sviluppo del patto per l’industria pulita per industrie competitive e posti di lavoro di qualità.

Mario Draghi e Ursula von der Leyen sorridono su un palco. La presidente von der Leyen tiene in mano un documento mentre i due posano di fronte a uno schermo su cui si legge il testo «The future of European competitiveness» (Il futuro della competitività europea).
Mario Draghi, consigliere speciale di Ursula von der Leyen (a sinistra), e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea (a destra) a una conferenza stampa sulla relazione di Draghi sul futuro della competitività europea. Bruxelles, Belgio, 9 settembre 2024.

Un’altra sfida cui l’Europa deve far fronte è la ricerca di un equilibrio tra l’apertura commerciale e la sicurezza economica. Per evitare dipendenze eccessive da fornitori esclusivi, l’UE deve promuovere la competitività, proteggere la propria economia dai rischi e collaborare con partner che condividono gli stessi interessi economici.

Queste tre linee d’azione (promozione, protezione e partner) costituiscono il fondamento della strategia per la sicurezza economica - apri una nuova scheda.. Dall’introduzione della strategia nel giugno 2023 la Commissione ha adottato diverse misure per valutare e ridurre i rischi. Ha avviato il primo riesame dei rischi relativi alla strumentalizzazione delle dipendenze economiche a fini bellici o alla coercizione economica e ha intrapreso un’analisi più approfondita di tali questioni.

Inoltre è ora in vigore lo strumento anticoercizione - apri una nuova scheda., che funge da ausilio all’azione dell’UE, in linea con il diritto internazionale, nel caso in cui paesi terzi esercitino una coercizione economica nei confronti dell’UE o dei suoi Stati membri.

Promozione

Nel 2024 il Consiglio europeo per l’innovazione - apri una nuova scheda. ha dato avvio a un programma di lavoro con oltre 1,2 miliardi di euro di finanziamenti per contribuire all’espansione delle tecnologie strategiche e delle imprese innovative. A giugno erano stati approvati oltre 200 investimenti distinti.

Protezione

Nel mese di gennaio la Commissione ha presentato un pacchetto di cinque iniziative volte a rafforzare la sicurezza economica dell’UE, tra cui il controllo degli investimenti esteri, i controlli sulle esportazioni e la valutazione dei rischi degli investimenti in uscita.

Partner

L’UE ha intensificato i colloqui sulla sicurezza economica in seno al G7 e attraverso discussioni bilaterali. Ha inoltre ampliato la sua rete di accordi commerciali per garantire risorse, aprire nuovi mercati e rafforzare la sua resilienza.

La ricerca e l’innovazione sono priorità trasversali, essenziali non solo per la competitività dell’UE - apri una nuova scheda. ma anche per le transizioni verde e digitale, la sicurezza economica e l’autonomia strategica aperta.

Per promuovere l’innovazione, in particolare l’innovazione deep tech, nel 2022 l’UE ha varato la nuova agenda europea per l’innovazione - apri una nuova scheda.. Da una relazione - apri una nuova scheda. pubblicata nel 2024 è emerso che 17 delle 25 misure inserite nell’agenda sono state completate, mentre le restanti otto sono in corso. Per «deep tech» si intendono le tecnologie così innovative che spesso finiscono per perturbare o modificare completamente le modalità di funzionamento delle industrie, delle economie o persino delle società.

Esempi di azioni recenti

Inoltre il programma di finanziamento dell’UE per la ricerca e l’innovazione, Orizzonte Europa - apri una nuova scheda., continua a incrementare la competitività dell’UE agevolando la collaborazione e rafforzando l’impatto della ricerca e dell’innovazione. Sostiene altresì la creazione e una migliore diffusione delle tecnologie (cfr. il capitolo 6 per maggiori informazioni su Orizzonte Europa). Il summenzionato Consiglio europeo per l’innovazione, che costituisce un programma di innovazione con una dotazione pari a 10,1 miliardi di euro per individuare, sviluppare e diffondere su vasta scala le tecnologie e innovazioni pionieristiche - apri una nuova scheda., è un’iniziativa istituita nel quadro del programma Orizzonte Europa.

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Un altro elemento fondamentale per promuovere la competitività dell’UE è la sua politica della concorrenza - apri una nuova scheda., vale a dire le disposizioni legislative e regolamentari concepite per garantire una concorrenza effettiva tra le imprese. Applicando la politica della concorrenza la Commissione crea un ambiente che incentiva le imprese a essere più efficienti, adattabili e innovative e a creare prodotti di qualità superiore ed economicamente convenienti per i consumatori. Predispone inoltre le imprese dell’UE a ottenere successo a livello mondiale stimolando gli investimenti nella ricerca, nello sviluppo dei prodotti e nella razionalizzazione dei processi al fine di conseguire risultati migliori rispetto ai concorrenti. Le misure di applicazione incidono in modo significativo sulle imprese, disincentivandole dall’intraprendere pratiche anticoncorrenziali.

Norme antitrust

Le norme antitrust si applicano - apri una nuova scheda. di norma nei casi in cui le società adottano pratiche volte a estromettere i concorrenti dal mercato, il che danneggia in ultima analisi i consumatori. Tale approccio è comune nel settore delle tecnologie digitali, in particolare per quanto riguarda le grandi imprese tecnologiche. Ad esempio, nel 2024 la Commissione ha inflitto a Meta un’ammenda di 797,72 milioni di euro - apri una nuova scheda. per aver abusato della sua posizione dominante attraverso pratiche di vendita abbinata e l’imposizione di condizioni commerciali sleali a fornitori di servizi relativi a inserzioni pubblicitarie online a vantaggio della propria piattaforma. In un altro caso la Commissione ha accettato gli impegni proposti da Apple - apri una nuova scheda. per eliminare gli ostacoli all’accesso alla tecnologia per i pagamenti senza contatto in negozio tramite dispositivi mobili.

È possibile ricorrere alle norme in materia di concorrenza anche per intentare azioni dirette in caso di prezzi elevati e condizioni commerciali sleali che soffocano la concorrenza a scapito dei consumatori. Nel corso dell’anno la Commissione ha irrogato ad Apple un’ammenda di oltre 1,8 miliardi di euro - apri una nuova scheda. per aver abusato della sua posizione dominante imponendo condizioni commerciali sleali agli sviluppatori di applicazioni musicali, il che potrebbe aver indotto gli utenti a pagare prezzi molto più elevati per gli abbonamenti allo streaming musicale.

L’impegno profuso dalla Commissione in materia di antitrust non si limita all’industria tecnologica. A maggio la Commissione ha inflitto a Mondelēz un’ammenda pari a 337,5 milioni di euro nell’ambito delle norme antitrust - apri una nuova scheda. per aver ostacolato il commercio intra-UE dei suoi prodotti a base di cioccolato e biscotto (tra i marchi molto noti sotto il controllo di Mondelēz figurano Milka, Côte d’Or, Toblerone, Oreo, LU e Belvita).

In un altro caso significativo verificatosi nel 2024 la Commissione ha multato la società farmaceutica Teva per un importo di 462,6 milioni di euro - apri una nuova scheda. per aver ritardato la concorrenza del suo farmaco destinato al trattamento della sclerosi multipla, il Copaxone. Teva aveva artificialmente esteso la protezione brevettuale del Copaxone e diffuso sistematicamente informazioni fuorvianti su un prodotto concorrente al fine di ostacolarne l’ingresso sul mercato e l’adozione.

Concentrazioni

L’UE tutela inoltre i mercati competitivi attraverso il controllo delle concentrazioni. Indipendentemente dal fatto che si tratti di concentrazioni orizzontali tra concorrenti diretti, di concentrazioni verticali lungo le catene di approvvigionamento o di concentrazioni conglomerali che riguardano prodotti o servizi complementari, la Commissione indaga per evitare esiti negativi quali aumenti dei prezzi e soffocamento dell’innovazione.

Il regolamento dell’UE sulle concentrazioni, di cui ricorreva il 20° anniversario nel 2024 - apri una nuova scheda., costituisce la base giuridica della Commissione per riesaminare le concentrazioni di dimensione europea e determinarne la compatibilità con il mercato unico. Nel corso dell’anno Amazon ha ritirato il suo piano di acquisto di iRobot - apri una nuova scheda. successivamente al timore, espresso dalla Commissione, che l’accordo potesse ridurre la concorrenza limitando l’accesso di altri fornitori al mercato di Amazon, determinando potenzialmente prezzi più elevati, una qualità inferiore e una minore innovazione per i consumatori. Per contro, la concentrazione tra Microsoft e Activision - apri una nuova scheda. è un esempio di operazione approvata dalla Commissione a talune condizioni. Le imprese partecipanti alla concentrazione hanno proposto di assumere impegni che affrontano tutte le preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza e introducono misure che miglioreranno in modo significativo i servizi di cloud gaming rispetto alla situazione attuale.

A febbraio la Commissione ha inoltre adottato una comunicazione riveduta sulla definizione del mercato - apri una nuova scheda. per tenere conto dell’attuale dinamica del mercato. La comunicazione riveduta aggiorna gli orientamenti sulle modalità di definizione dei mercati rilevanti nel contesto dei casi di concentrazione e antitrust. In questo modo le imprese possono comprendere più facilmente in che modo la Commissione applica il diritto della concorrenza e migliora la conformità.

NEL 2024
  • 400 decisioni in materia di concentrazioni.
  • 8 decisioni in materia di antitrust.
  • 2 decisioni in materia di cartelli.
  • 613 decisioni in materia di aiuti di Stato.
  • 3,5 miliardi di euro di ammende alle imprese che violano le norme dell’UE in materia di concorrenza.
NEL CORSO DEL TEMPO
  • 28,7 miliardi di euro di aiuti illegali e incompatibili sono stati recuperati presso i beneficiari tra il 1999 e il 2024.
  • Risparmi stimati tra 13 e 23 miliardi di euro l’anno nell’ultimo decennio grazie all’applicazione delle norme in materia di concorrenza nei casi di concentrazioni, cartelli e antitrust.

Aiuti di Stato

La politica dell’UE in materia di aiuti di Stato - apri una nuova scheda. garantisce che gli aiuti di Stato concessi non falsino la concorrenza leale ed effettiva tra le imprese degli Stati membri né danneggino l’economia. La politica in materia di aiuti di Stato è inoltre alla base dei principi economici della politica industriale dell’UE. Il controllo degli aiuti di Stato può sostenere le strategie industriali dell’UE affrontando le carenze del mercato, garantendo che gli aiuti siano necessari e limitati al minimo richiesto e che perseguano obiettivi di politica pubblica.

Gli importanti progetti di comune interesse europeo - apri una nuova scheda. costituiscono un esempio di intervento degli aiuti di Stato e della politica industriale. Questi progetti transfrontalieri sono finanziati da aiuti di Stato e hanno ricadute positive su più di uno Stato membro. Finora la Commissione ha approvato aiuti di Stato per 10 progetti di questo tipo volti a sostenere l’innovazione in settori strategici quali le batterie, l’idrogeno, la microelettronica e l’assistenza sanitaria, contribuendo alla competitività dell’industria dell’UE.

Un esempio significativo del 2024 è il progetto Med4Cure - apri una nuova scheda., che coinvolge sei Stati membri, 13 imprese (di cui nove piccole e medie imprese) e circa 175 enti di ricerca in qualità di partner indiretti. Med4Cure mira a combattere la resistenza antimicrobica, le malattie rare e il cancro attraverso terapie e tecnologie innovative, come le terapie a mRNA. Il progetto riceverà fino a 1 miliardo di euro di finanziamenti pubblici dagli Stati membri e dovrebbe sbloccare ulteriori 5,9 miliardi di euro di investimenti privati.

Il Forum europeo congiunto per importanti progetti di comune interesse europeo - apri una nuova scheda. è stato istituito per individuare i settori di interesse strategico dell’UE per potenziali progetti futuri e aumentare l’efficacia della loro concezione, valutazione e attuazione. La prima e la seconda riunione ad alto livello nell’ambito di questo partenariato tra la Commissione e gli Stati membri si sono tenute nei mesi di marzo e novembre.

Le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato sostengono inoltre la piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa - apri una nuova scheda., in vigore dal 1º marzo 2024, consentendo agli Stati membri di concedere livelli più elevati di aiuti a finalità regionale ai progetti di investimento che rientrano nella piattaforma. La piattaforma è stata istituita per stimolare gli investimenti nelle tecnologie critiche in tre settori principali: tecnologie digitali e deep tech; tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse; e biotecnologie. Inoltre la piattaforma sostiene progetti che promuovono le competenze necessarie per sviluppare tecnologie critiche.

Infine la Commissione sta costantemente migliorando la sua politica in materia di aiuti di Stato. Questa politica promuove ad esempio la ricerca e lo sviluppo nell’UE. Dal 2023, quando sono state innalzate le soglie di notifica per gli aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, oltre il 90 % delle misure di aiuto di Stato in questo settore non ha richiesto l’approvazione preventiva della Commissione. Sono stati così ridotti gli oneri amministrativi per gli Stati membri, accelerando l’innovazione e lo sviluppo tecnologico critico.

Regolamento sulle sovvenzioni estere

L’UE non si limita a garantire che la concorrenza interna sia leale, ma verifica anche che le imprese dell’UE abbiano buone possibilità di successo di fronte alla concorrenza internazionale. Il regolamento sulle sovvenzioni estere - apri una nuova scheda., che ha iniziato ad applicarsi nel luglio 2023, affronta le possibili distorsioni del mercato interno causate dalle sovvenzioni estere. Queste ultime possono conferire alle imprese un vantaggio sleale nell’acquisizione di ditte aventi sede nell’UE, nella partecipazione ad appalti pubblici o nell’adozione di decisioni in materia di investimenti e commercio all’interno dei mercati dell’UE.

Nel 2024 la Commissione ha avviato diverse indagini nell’ambito degli appalti pubblici, che hanno portato le società cinesi indagate a ritirarsi dalle relative procedure di gara. La Commissione ha inoltre avviato un esame preliminare di possibili sovvenzioni estere nel settore eolico dell’UE. L’esame preliminare è tuttora in corso.

La Commissione ha anche condotto un’indagine approfondita sul progetto di acquisizione di PPF Telecom Group BV, un operatore di telecomunicazioni con sede nell’UE in Bulgaria, Ungheria e Slovacchia, da parte di e&, un operatore di telecomunicazioni stabilito negli Emirati arabi uniti. La Commissione nutriva preoccupazioni preliminari circa il fatto che a e& potessero essere state concesse sovvenzioni estere atte a determinare distorsioni del mercato unico. In settembre la Commissione ha autorizzato l’operazione subordinatamente a una serie di impegni proposti dalle parti interessate per rispondere alle preoccupazioni espresse.

La politica industriale - apri una nuova scheda. si riferisce generalmente alle politiche che promuovono l’attività economica. Può comprendere tutto, dalla realizzazione di cambiamenti strutturali in vari settori e la creazione di un ambiente che sostenga le imprese, in particolare le piccole e medie imprese, ad un migliore sfruttamento del potenziale industriale rappresentato dalla ricerca, dalle nuove tecnologie e dall’innovazione. La politica industriale dell’UE - apri una nuova scheda. mira a rafforzare la competitività delle industrie dell’Unione e a promuovere un’economia più sostenibile, resiliente e digitalizzata, che crei posti di lavoro.

Nel corso dell’anno l’UE ha rinnovato il suo quadro di politica industriale, con l’entrata in vigore di diversi atti e regolamenti. Il regolamento sulle materie prime critiche - apri una nuova scheda. garantisce l’accesso alle materie prime strategiche, mentre il regolamento sull’industria a zero emissioni nette - apri una nuova scheda. promuove la produzione di tecnologie pulite. Questi due atti rientrano nel piano industriale del Green Deal - apri una nuova scheda., presentato nel 2023 con l’obiettivo di rafforzare la competitività delle tecnologie a zero emissioni nette e sostenere la rapida transizione verso la neutralità climatica. Inoltre il regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili - apri una nuova scheda. introduce nuovi requisiti per la progettazione e il riciclaggio dei prodotti e la direttiva riveduta sulle emissioni industriali - apri una nuova scheda. potenzia il controllo dell’inquinamento. Infine, la comunicazione sui materiali avanzati per la leadership industriale - apri una nuova scheda. sostiene la ricerca e l’innovazione nei materiali all’avanguardia, in linea con il Green Deal europeo (cfr. il capitolo 4) e con gli obiettivi industriali.

Il pubblico osserva Maroš Šefčovič mentre parla su un podio a destra. Gli altri oratori siedono a un tavolo a sinistra. Sullo sfondo si legge il testo «The future of EU industry: value chain resilience or dependence» (Il futuro dell’industria dell’UE: resilienza o dipendenza della catena del valore).
Maroš Šefčovič, allora vicepresidente esecutivo della Commissione europea responsabile per il Green Deal europeo, le relazioni interistituzionali e le prospettive strategiche (a destra), all’evento dell’Associazione europea della siderurgia «The Future of EU Industry: Value chain resilience or dependence». Bruxelles, Belgio, 9 aprile 2024.

Queste iniziative sono fondamentali per rafforzare il vantaggio competitivo e la leadership dell’UE nella transizione globale verso un’economia sostenibile. Le politiche industriali dell’Unione sono concepite per soddisfare le mutevoli esigenze del mercato dell’UE e garantire che l’UE rimanga leader nella transizione verde.

La politica industriale è inoltre fondamentale per attuare efficacemente il Green Deal europeo, ma anche per trarne benefici. Nel 2024 l’UE ha fatto il punto sui dialoghi sulla transizione pulita - apri una nuova scheda., avviati nel 2023 come nuova modalità di interazione tra l’UE, l’industria e le parti sociali con l’obiettivo di comprendere le loro sfide attuali e rafforzare e sostenere l’attuazione del Green Deal. Si sono svolti nove dialoghi incentrati sull’idrogeno, sulle industrie ad alta intensità energetica, sulla tecnologia pulita, sulle infrastrutture energetiche, sulle materie prime critiche, sulla bioeconomia forestale, sulle città, sulla mobilità pulita e sulla siderurgia. Dai dialoghi è emersa la necessità di una normativa più semplice, di energia pulita abbondante e a prezzi sostenibili, di infrastrutture moderne, di un accesso più facile ai finanziamenti e di un mercato unico più forte in un contesto competitivo a livello mondiale.

Diplomazia delle materie prime

L’accesso alle materie prime - apri una nuova scheda. sui mercati mondiali è una delle priorità dell’UE. Nel 2024 l’UE ha adottato misure significative per ampliare la cooperazione con i partner internazionali in materia di materie prime critiche, essenziali per le transizioni verde e digitale a livello mondiale.

In aprile l’UE, gli Stati Uniti e i paesi del partenariato per la sicurezza dei minerali, cui hanno aderito Kazakhstan, Namibia, Ucraina e Uzbekistan, hanno annunciato l’avvio del Forum del partenariato per la sicurezza dei minerali - apri una nuova scheda., una nuova piattaforma di cooperazione sulle materie prime critiche. Undici nuovi paesi e territori hanno aderito al partenariato nel 2024: Argentina, Ecuador, Filippine, Groenlandia, Messico, Perù, Repubblica democratica del Congo, Repubblica dominicana, Serbia, Turchia e Zambia.

Il club per le materie prime critiche, annunciato nel 2023, è entrato a far parte del Forum del partenariato per la sicurezza dei minerali. Il Forum riunirà paesi ricchi di risorse e paesi con un’elevata domanda di tali risorse.

L’UE ha inoltre firmato protocolli d’intesa bilaterali con Australia, Norvegia, Ruanda, Serbia e Uzbekistan, ampliando ulteriormente la sua rete di partner per le materie prime critiche e garantendo un approvvigionamento diversificato e sostenibile di tali materiali sia per l’UE che per i suoi paesi partner.

Valdis Dombrovskis, Margrethe Vestager e Thierry Breton siedono fianco a fianco nella prima fila dei tavoli di conferenza durante una riunione formale. Margrethe Vestager sorride verso l’obiettivo, mentre Valdis Dombrovskis controlla i documenti e Thierry Breton si sistema gli occhiali. Sullo sfondo si possono vedere persone che scattano foto e osservano l’evento.
L’UE ha proseguito i lavori sul Consiglio UE-USA per il commercio e la tecnologia: l’Unione europea e gli Stati Uniti hanno portato avanti le attività congiunte su un commercio più verde e la cooperazione sulle materie prime critiche. In questa immagine Margrethe Vestager, allora vicepresidente esecutiva della Commissione europea responsabile per Un’Europa pronta per l’era digitale e commissaria europea per la Concorrenza (in primo piano al centro), Valdis Dombrovskis, allora vicepresidente esecutivo della Commissione europea responsabile per Un’economia al servizio delle persone e commissario europeo per il Commercio (in primo piano a sinistra) e Thierry Breton, allora commissario europeo per il Mercato interno (in primo piano a destra), partecipano al Consiglio UE-USA per il commercio e la tecnologia. Lovanio, Belgio, 5 aprile 2024.

Accordi più solidi per agevolare gli scambi

Diversificare l’accesso delle imprese dell’UE ai partner commerciali attraverso accordi commerciali rafforza la resilienza dell’economia dell’UE in un clima geopolitico sempre più incerto. Le esportazioni sostengono infatti più di 30 milioni di posti di lavoro nell’UE, di cui quasi 10 milioni sono il risultato di investimenti esteri realizzati all’interno del mercato unico.

Nel 2024 l’UE ha concluso un accordo sul commercio digitale con Singapore - apri una nuova scheda. che migliorerà i flussi transfrontalieri di dati, a vantaggio delle imprese e dei consumatori impegnati nel commercio digitale. Si tratta del primo accordo dell’UE di questo tipo.

La Commissione ha inoltre concluso i negoziati - apri una nuova scheda. per un accordo di partenariato innovativo UE-Mercosur - apri una nuova scheda.. Questo accordo, che giunge in un momento cruciale per entrambe le parti, offre notevoli opportunità di benefici reciproci per effetto del rafforzamento della cooperazione a livello geopolitico ed economico, oltre che in materia di sostenibilità e sicurezza.

L’UE ha inoltre rafforzato le sue relazioni con i partner che condividono gli stessi principi, tra cui il Canada - apri una nuova scheda. e i paesi della regione indo-pacifica, al fine di promuovere una trasformazione digitale equa che rispetti i diritti fondamentali.

Il 26 marzo l’UE e la Corea del Sud hanno tenuto il secondo Consiglio di partenariato digitale - apri una nuova scheda. a Bruxelles, Belgio, ribadendo il loro impegno a cooperare sulle tecnologie digitali fondamentali a vantaggio dei cittadini e delle economie.

Nel corso dell’anno sono entrati in vigore diversi altri accordi, tra cui l’accordo di partenariato economico UE-Kenya - apri una nuova scheda., l’accordo di libero scambio UE-Nuova Zelanda - apri una nuova scheda., l’accordo UE-Angola sull’agevolazione degli investimenti sostenibili - apri una nuova scheda. e l’accordo UE-Giappone sui flussi transfrontalieri di dati - apri una nuova scheda..

Tali accordi svolgeranno un ruolo importante nella promozione di scambi commerciali equi e aperti con i partner internazionali. Saranno essenziali per la competitività dell’UE, in quanto apriranno nuove opportunità di esportazione per le imprese dell’UE e garantiranno l’accesso a fattori di produzione indispensabili. Ciò è particolarmente importante per il settore agricolo europeo, come confermato da una relazione - apri una nuova scheda. del 2024 del Centro comune di ricerca della Commissione.

Tali accordi contemplano inoltre disposizioni di ampia portata in materia di sostenibilità, che promuovono gli elevati standard dell’UE in materia di protezione ambientale e diritti dei lavoratori in tutto il mondo.

Attualmente l’UE vanta un commercio agroalimentare totale diversificato, con vari partner commerciali. Pur facendo ancora affidamento su determinate materie prime, la sua posizione di primo esportatore mondiale e di principale importatore di prodotti agroalimentari contribuisce a mantenere relazioni commerciali equilibrate e favorevoli con altri paesi.

Nel corso dell’anno l’UE ha destinato oltre 83 milioni di euro alla creazione di nuove opportunità di mercato per i suoi agricoltori e per la sua industria alimentare, contribuendo anche a consolidare le imprese esistenti.

Due mani piene di semi. Sullo sfondo, a terra, sono visibili altri semi.

L’aggiornamento delle regole sul commercio mondiale riguardanti alimentazione e agricoltura è una priorità per i membri dell’Organizzazione mondiale del commercio. In occasione della 13a conferenza ministeriale tenutasi ad Abu Dhabi, Emirati arabi uniti, nel 2024, l’UE ha ribadito il suo impegno a favore di un sistema commerciale multilaterale aperto, equo, inclusivo e trasparente che sostenga gli agricoltori e migliori la sicurezza alimentare globale. © Adobe Stock

Proteggere le imprese dell’UE dal commercio sleale

Nel 2024 l’UE è intervenuta in modo significativo per difendere le sue imprese dalle pratiche commerciali sleali. Nel corso dell’anno la Commissione ha avviato in totale 33 nuovi casi relativi allo strumento di difesa commerciale - apri una nuova scheda., portando a 63 il numero complessivo di casi, compresi i riesami. Si tratta di un notevole aumento rispetto ai 12 nuovi casi avviati nel 2023. La Commissione ha inoltre istituito 10 misure provvisorie (tra cui una misura antisovvenzioni) e sette misure definitive (tra cui una misura antisovvenzioni). Questi casi e queste misure svolgono un ruolo fondamentale nel salvaguardare la competitività e l’occupazione nell’UE, e hanno protetto 629 655 posti di lavoro nel 2024.

La Commissione ha inoltre istituito dazi compensativi definitivi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria - apri una nuova scheda. dalla Cina. La decisione ha fatto seguito a un’inchiesta dalla quale è emerso che la catena del valore dei veicoli elettrici a batteria in Cina beneficia di sovvenzioni sleali, che minacciano di arrecare un pregiudizio economico ai produttori dell’UE. Tramite contatti a livello tecnico tra l’UE e la Cina si continua a perseguire un possibile risultato negoziato sugli impegni in materia di prezzi. La Commissione mantiene l’impegno a trovare una soluzione reciprocamente accettabile, difendendo nel contempo con fermezza le imprese dell’UE da misure di ritorsione ingiustificate. Le misure di salvaguardia sulle importazioni di acciaio - apri una nuova scheda. sono state inoltre prorogate per altri due anni al fine di proteggere i produttori di acciaio dell’UE da un’elevata sovraccapacità di acciaio a livello mondiale.

Sono stati compiuti ulteriori progressi anche nella soppressione degli ostacoli alle esportazioni dell’UE nei paesi terzi, eliminando 41 barriere che interessano le merci in settori quali l’agricoltura, i prodotti farmaceutici e l’industria automobilistica. In particolare, la Commissione ha agito con successo nei confronti della legislazione turca che aveva discriminato le esportazioni di trattori dell’UE, sbloccando l’accesso a un mercato da 2,5 miliardi di euro.