Visualizza la didascalia della fotoUn’operatrice umanitaria dell’UE incontra Lidiia, una donna di 69 anni costretta a fuggire con suo figlio e sua nipote dai combattimenti nel loro villaggio nell’Ucraina settentrionale. Quando sono tornati, hanno trovato la loro casa gravemente danneggiata. Insieme al suo partner umanitario, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, l’UE ha contribuito a costruire un nuovo tetto sull’edificio e a sostituire le finestre rotte. Horenka, regione di Kyiv, Ucraina, 23 gennaio 2024.
L’Unione europea mantiene il suo impegno a sostenere l’Ucraina nel contesto della guerra di aggressione non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti del paese e dei suoi tentativi illegali di annessione del territorio ucraino. L’UE sta aiutando l’Ucraina a resistere all’aggressione, sta rispondendo alle sue esigenze di finanziamento e sta svolgendo un ruolo importante nella ripresa, nella ricostruzione e nella modernizzazione del paese per aiutarlo a conseguire un’economia verde, digitale e inclusiva. Si è anche impegnata a sostenere le riforme dell’Ucraina nel suo percorso verso l’adesione all’UE e ad allineare maggiormente l’economia del paese al mercato unico. Nel 2024 l’UE ha continuato a fornire sostegno politico, finanziario, umanitario e militare all’Ucraina, e continuerà a sollecitare il raggiungimento di una pace giusta e duratura in linea con il diritto internazionale (compresi i principi della Carta delle Nazioni Unite), che preservi la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina.
Nel 2024 l’UE ha ampliato tale sostegno e si è adoperata per garantire un’assistenza più completa e a lungo termine all’Ucraina. Il paese si trova attualmente ad affrontare una duplice sfida: ricostruire la sua economia e le sue infrastrutture attuando nel contempo riforme, mentre comincia a muovere i primi passi verso l’adesione all’UE (cfr. il capitolo 8). Data la complessità della ricostruzione e delle riforme necessarie per aderire all’UE, è emersa la chiara necessità di un sostegno costante e strutturato da parte dell’Unione. A tal fine l’UE ha creato lo strumento per l’Ucraina - apri una nuova scheda., nell’intento di fornire al paese fino a 50 miliardi di euro di sostegno finanziario stabile e prevedibile tra il 2024 e il 2027.
Lo strumento per l’Ucraina dimostra l’impegno dell’UE a rafforzare la resilienza del paese, a promuoverne la ripresa e a facilitarne il percorso verso uno sviluppo sostenibile e l’adesione all’UE. Nell’ambito dello strumento, nel 2024 sono stati versati 16,5 miliardi di euro al bilancio dello Stato ucraino per contribuire a finanziare le retribuzioni del settore pubblico, le pensioni e i servizi pubblici essenziali, mentre altri 19,6 miliardi di euro sono stati mobilitati nel quadro dei tre pilastri dello strumento.
Lo strumento per l’Ucraina
IL PIANO PER L’UCRAINA
Rispondere alle esigenze finanziarie dello Stato ucraino per mantenere la stabilità macrofinanziaria, sostenendo nel contempo riforme e investimenti per la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell’Ucraina. I fondi saranno erogati trimestralmente sulla base dell’efficace attuazione delle riforme e degli investimenti settoriali e strutturali stabiliti nel piano per l’Ucraina - apri una nuova scheda..
Fornire misure di sostegno e assistenza tecnica per agevolare l’allineamento dell’Ucraina alle disposizioni legislative e regolamentari dell’UE.
Gli obiettivi principali dello strumento per l’Ucraina sono i seguenti:
sostenere la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione attraverso la ricostruzione delle infrastrutture, la rivitalizzazione dell’economia ucraina e il rafforzamento della resilienza della società;
sostenere le riforme dell’Ucraina nel suo percorso di adesione all’UE fornendo assistenza e incentivi per l’attuazione delle riforme che faciliteranno l’allineamento dell’Ucraina alle norme e ai valori dell’UE;
rispondere alle esigenze finanziarie garantendo la continuità dei servizi essenziali, anche di fronte alla guerra e alle pressioni economiche;
mobilitare gli investimenti agevolando i flussi di investimenti per catalizzare una ripresa economica rapida e una crescita sostenibile, che gettino le basi per una prosperità a lungo termine;
sostenere la società ucraina rafforzando la resilienza delle istituzioni e dei soggetti, attenuando l’impatto umanitario della guerra e promuovendo la coesione e l’inclusività all’interno della società ucraina.
Oltre all’assistenza finanziaria fornita dallo strumento per l’Ucraina, a ottobre è stato adottato un pacchetto di misure - apri una nuova scheda. per attuare gli impegni assunti in occasione del vertice del G7 - apri una nuova scheda. di Fasano, Puglia, dall’UE e dai partner del G7, tesi a fornire all’Ucraina ulteriori 45 miliardi di euro di prestiti. Sul totale di 45 miliardi di euro, e a seguito dei contributi di altri partner del G7, l’UE ha confermato che il suo contributo sarà costituito da un prestito di assistenza macrofinanziaria di 18,1 miliardi di euro. I prestiti devono essere rimborsati con le entrate straordinarie generate dalle attività bloccate della Banca centrale russa.
Nel periodo tra l’inizio dell’invasione su vasta scala da parte della Russia e la fine del 2024, l’UE e i suoi Stati membri hanno fornito all’Ucraina e alla sua popolazione oltre 130 miliardi di euro di sostegno economico, umanitario e militare.
Sostegno all’Ucraina e agli ucraini (2022-2024)
Il sostegno totale all’Ucraina e agli ucraini dal 2022 al 2024 ammonta a oltre 130 miliardi di euro, di cui oltre 64,3 miliardi di euro sono stati erogati sotto forma di sostegno finanziario, economico e umanitario e 47,3 miliardi di euro per il sostegno militare, mentre 17 miliardi di euro sono stati messi a disposizione degli Stati membri per sostenere le persone in fuga dalla guerra.
Sostegno militare
Oltre a fornire all’Ucraina attrezzature militari, l’UE e i suoi Stati membri stanno sostenendo il paese anche attraverso la fornitura di addestramento militare. La missione di assistenza militare dell’UE a sostegno dell’Ucraina - apri una nuova scheda. intende rafforzare la capacità delle forze armate ucraine di difendere l’integrità territoriale del paese. La missione collabora strettamente con partner internazionali che condividono gli stessi principi per fornire alle forze armate ucraine un sostegno all’addestramento. Tutte le attività della missione si svolgono sul territorio dell’UE. Finora 24 Stati membri hanno messo a disposizione moduli di formazione e personale per l’addestramento di oltre 65 000 soldati ucraini.
Josep Borrell, allora alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea responsabile per Un’Europa più forte nel mondo (al centro), visita la struttura in cui operano la missione consultiva dell’Unione europea in Ucraina e l’Accademia nazionale degli Affari interni. Kyiv, Ucraina, 6 febbraio 2024.
Assistenza umanitaria e aiuti di protezione civile a favore dell’Ucraina
I finanziamenti umanitari dell’UE sostengono la popolazione ucraina fornendo assistenza in denaro, aiuti di protezione civile, assistenza sanitaria, alloggi di emergenza attrezzati per l’inverno, forniture mediche, cibo, acqua, attrezzature e formazione per lo sminamento e istruzione.
I fondi comprendono ulteriori 100 milioni di euro di assistenza umanitaria, messi a disposizione dell’Ucraina a partire da luglio. La maggior parte dei fondi è intesa ad aiutare le persone più vulnerabili a prepararsi per l’inverno.
Secondo gli esperti, gli attacchi alle infrastrutture energetiche dell’Ucraina nel 2024 hanno comportato la perdita di circa 9 gigawatt di capacità di produzione energetica, la metà di quella necessaria all’Ucraina per superare l’inverno. Per evitare un blackout, l’UE ha messo a disposizione circa 100 milioni di euro - apri una nuova scheda. per riparare le infrastrutture energetiche e ha esportato oltre 2 gigawatt di energia elettrica in Ucraina. Questa somma sarà coperta dalle entrate straordinarie generate dalle attività della Banca centrale russa bloccate nell’UE (per ulteriori informazioni sul contributo dell’UE alla sicurezza energetica dell’Ucraina, cfr. la sezione «La ricostruzione dell’Ucraina»).
Il 20 settembre 2024 Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea (a sinistra), ha visitato - apri una nuova scheda. Kyiv, Ucraina, dove ha incontrato Volodymyr Zelenskyy, presidente dell’Ucraina (a destra), per discutere del sostegno dell’UE al paese di fronte alle sfide dell’inverno 2024-2025, caratterizzato da carenze energetiche dovute al bombardamento delle infrastrutture da parte della Russia. La presidente ha annunciato che l’UE avrebbe aiutato l’Ucraina a riparare i danni causati dai bombardamenti ed esportato energia elettrica nel paese, fino a coprire circa il 25 % del fabbisogno energetico dell’Ucraina per l’inverno.
Finora, attraverso il meccanismo è stato donato quanto segue:
oltre 9,9 milioni di lampadine a LED;
oltre 360 000 articoli di emergenza per l’approvvigionamento energetico, tra cui:
3 473 trasformatori;
5 autotrasformatori;
8 809 generatori di corrente.
Grazie al meccanismo sono state inoltre effettuate consegne di attrezzature per lo sminamento e veicoli antincendio. Insieme alle scorte di emergenza di rescEU - apri una nuova scheda., sono state inviate all’Ucraina ulteriori attrezzature mediche ed è stata fornita assistenza energetica.
Per distribuire in modo efficiente le forniture critiche, l’UE ha stabilito centri logistici in Polonia, Romania e Slovacchia. Ad oggi sono state consegnate oltre 152 000 tonnellate di aiuti.
L’UE sta inoltre coordinando le evacuazioni sanitarie dei pazienti ucraini che necessitano di cure urgenti. Finora quasi 4 000 pazienti hanno ricevuto un’assistenza specializzata in 22 paesi.
Gli aiuti umanitari non si limitano alle donazioni e ai finanziamenti. Gli uffici umanitari dell’UE in Ucraina svolgono un ruolo fondamentale nel facilitare il coordinamento umanitario e la condivisione delle informazioni tra varie organizzazioni. Gli esperti umanitari dell’UE sono inoltre regolarmente impegnati in missioni sul campo in quasi tutte le regioni colpite per valutare le esigenze e monitorare le iniziative finanziate dall’UE. A Kharkiv, in Ucraina, i partner dell’UE sono sul campo per fornire aiuti fondamentali quali denaro, acqua e indumenti caldi a coloro che fuggono dagli attacchi.
Protezione e sostegno per coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina
Oltre 4 milioni di persone in fuga dalla guerra in Ucraina hanno ottenuto lo status di protezione temporanea nell’UE. A giugno l’UE ha prorogato - apri una nuova scheda. fino a marzo 2026 questa protezione, che garantisce diritti in materia di soggiorno, assistenza sanitaria, istruzione e lavoro in tutti gli Stati membri.
In partenariato con l’UE, la Federazione internazionale delle società nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa si è impegnata a rispondere all’evolversi delle esigenze in termini di salute mentale delle persone sfollate a causa della guerra. A tal fine ha fornito diverse forme di sostegno, dall’assistenza ai minori con esigenze psicologiche e sociali in Bulgaria all’offerta di attività di sostegno psicologico nelle classi di accoglienza in Danimarca, fino alla formazione degli insegnanti di sostegno degli studenti sfollati in Croazia. La Croce Rossa ha inoltre erogato una formazione in primo soccorso psicologico a oltre 4 000 persone in Ucraina.
Le autorità nazionali di tutta l’UE hanno inoltre compiuto sforzi enormi per sostenere l’inclusione dei discenti sfollati a tutti i livelli e in tutti i settori dell’istruzione e della formazione. In oltre la metà degli Stati membri i minori ucraini devono frequentare le scuole locali, e altri Stati membri si stanno preparando a introdurre l’obbligo scolastico per loro in futuro. Si stima che 700 000 - apri una nuova scheda. minori sfollati provenienti dall’Ucraina siano stati iscritti all’anno scolastico 2023-2024 in tutta l’UE a vari livelli, dall’educazione e cura della prima infanzia all’istruzione secondaria superiore.
A seguito dell’annuncio dell’invito a presentare proposte Erasmus+ 2024 per le università europee - apri una nuova scheda., relativo alle modalità per formare ed ampliare le alleanze delle università, circa 35 università ucraine hanno aderito ad alleanze delle università europee in qualità di partner associati. L’iniziativa consente agli studenti e ai membri del personale di studiare e lavorare in diversi paesi europei. Il corpo europeo di solidarietà ha inoltre offerto sostegno alle persone sfollate a causa della guerra in Ucraina attraverso progetti di volontariato - apri una nuova scheda..
Dall’inizio della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, l’UE ha fornito 1,5 milioni di libri di testo agli alunni ucraini. Kyiv, Ucraina, 31 ottobre 2024.
Sono stati stanziati - apri una nuova scheda. altri 10 milioni di euro per sostenere i ricercatori sfollati dall’Ucraina attraverso l’iniziativa MSCA4Ukraine - apri una nuova scheda. nell’ambito di Orizzonte Europa, il principale programma di finanziamento dell’UE per la ricerca e l’innovazione. L’iniziativa consentirà ad almeno altri 50 ricercatori di continuare a lavorare in sicurezza a progetti di ricerca presso università, imprese, centri di ricerca e altri istituti con sede nell’UE e nei paesi associati a Orizzonte Europa. Tale importo si aggiunge ai 25 milioni di euro già stanziati a sostegno di 125 ricercatori - apri una nuova scheda. sfollati a causa della guerra nell’ambito del programma di borse di studio MSCA4Ukraine.
L’UE si sta inoltre adoperando per garantire che gli ucraini si integrino facilmente nei suoi Stati membri. Grazie allo strumento di sostegno tecnico - apri una nuova scheda. dell’UE, ad esempio, diverse città in Polonia, Romania e Slovacchia stanno elaborando strategie a lungo termine per sostenere le famiglie di rifugiati ucraini, che in questo modo potranno beneficiare di un accesso sostenibile e ininterrotto a servizi essenziali come l’istruzione e le opportunità di impiego.
Inna, una rifugiata ucraina, ha iniziato un tirocinio in un panificio locale in Danimarca nell’ambito del progetto «Inclusive Restart» della città di Randers, sostenuto dal cofinanziamento del Fondo sociale europeo Plus. Ora è formalmente assunta.
Inna, una rifugiata ucraina, prepara dei dolci in un panificio. Randers, Danimarca, 1º luglio 2024.
VIDEO: In Romania lo strumento di sostegno tecnico ha contribuito a finanziare una piattaforma online che funge da sportello unico grazie al quale i rifugiati ucraini possono accedere ai servizi pubblici.
Oltre a promuovere l’integrazione, l’UE riconosce l’importanza di dotare gli ucraini delle conoscenze necessarie per comprendere ed esercitare i loro diritti in quanto residenti nell’UE con status di protezione temporanea. Nel 2024 ha avviato una campagna mirata - apri una nuova scheda. per informare gli ucraini sfollati in sei Stati membri in merito ai diritti dei consumatori dell’UE, contribuendo così a garantire che abbiano parità di accesso a un trattamento equo e godano di protezione e trasparenza nelle loro operazioni di consumo. Il secondo principale obiettivo della campagna era dotare gli sfollati ucraini degli strumenti necessari per chiedere aiuto e rivendicare i propri diritti indirizzandoli alle organizzazioni di consumatori competenti nello Stato membro in cui vivono.
Infine l’UE intende salvaguardare, sviluppare e promuovere la diversità culturale e linguistica e il patrimonio culturale europeo e riconosce l’importanza dell’espressione culturale nella creazione di un senso di comunità e di comprensione reciproca. A dicembre l’Ucraina ha aderito alla sezione MEDIA - apri una nuova scheda. del programma Europa creativa - apri una nuova scheda.. In questo modo i creatori del settore cinematografico e audiovisivo ucraini potranno presentare domande di finanziamento per le loro opere.
L’UE ha proseguito la stretta cooperazione con l’Ucraina e la Moldova per contribuire a migliorare le rotte di trasporto attraverso l’iniziativa dei corridoi di solidarietà - apri una nuova scheda.. Creati inizialmente per aggirare il blocco russo dei porti ucraini sul Mar Nero, che rappresentavano lo sbocco principale per le esportazioni di cereali del paese, oggi i corridoi di solidarietà coprono il commercio in tutti i settori e consentono all’Ucraina e alla Moldova di esportare tutti i tipi di merci sui mercati mondiali, garantendo nel contempo che le importazioni essenziali raggiungano l’Ucraina. A lungo termine svolgeranno un ruolo centrale nella ricostruzione dell’Ucraina e nella sua ulteriore integrazione nel mercato unico dell’UE.
VIDEO: I corridoi di solidarietà in azione.
Nell’ambito dei corridoi di solidarietà l’UE sta anche finanziando attrezzature per sostenere le autorità doganali e di frontiera. A giugno un nuovo scanner mobile per merci finanziato dall’UE - apri una nuova scheda. è stato consegnato al valico di frontiera di Chop, Ucraina, al confine con l’Ungheria, al fine di velocizzare i controlli e ridurre i tempi di attesa per i conducenti di autocarri e le imprese logistiche.
Oltre ai corridoi di solidarietà, la rete transeuropea dei trasporti - apri una nuova scheda., un’iniziativa chiave dell’UE concepita per migliorare l’infrastruttura e la connettività dei trasporti in tutti gli Stati membri, è stata estesa all’Ucraina e alla Moldova. Ciò ha inoltre consentito a soggetti di entrambi i paesi di accedere al meccanismo per collegare l’Europa - apri una nuova scheda., il principale meccanismo di finanziamento dell’UE per lo sviluppo delle infrastrutture.
Nove progetti sostenuti da un finanziamento di 338 milioni di euro a titolo del meccanismo per collegare l’Europa contribuiranno a sviluppare una connettività transfrontaliera ininterrotta con l’Ucraina e la Moldova.
Nel corso dell’anno l’UE ha nuovamente prorogato, questa volta fino al 5 giugno 2025, le misure di sostegno al commercio - apri una nuova scheda. che sospendono i dazi all’importazione e i contingenti sulle esportazioni ucraine.
Tuttavia, alla luce del significativo aumento delle importazioni nell’UE di alcuni prodotti agricoli dall’Ucraina nel 2022 e nel 2023, le misure di sostegno prorogate contengono un meccanismo di salvaguardia rafforzato, che consente di adottare rapidamente misure correttive in caso di perturbazioni significative del mercato dell’UE o dei mercati di uno o più Stati membri.
Per rafforzare la cooperazione nel settore dei trasporti è stato avviato il dialogo ad alto livello sui trasporti UE-Moldova, che contribuirà a rafforzare i collegamenti tra tutti i modi di trasporto e a compiere progressi congiunti nella trasformazione sostenibile e digitale.
Adina Vălean, allora commissaria europea per i Trasporti (a destra), e Serhiy Derkach, viceministro ucraino delle Comunità, dei territori e dello sviluppo infrastrutturale (a sinistra), alla firma dell’accordo sul trasporto su strada UE-Ucraina. Bruxelles, Belgio, 20 giugno 2024.
L’UE riconosce che la ripresa economica dell’Ucraina richiede anche un forte sostegno alla ricostruzione del paese. Intende quindi coordinare efficacemente le risorse di concerto con l’Ucraina, i paesi del G7 e altri partner, con l’obiettivo di garantire che l’assistenza all’Ucraina sia pianificata e fornita in modo efficiente, coerente, trasparente e inclusivo, evitando nel contempo la duplicazione degli sforzi.
Secondo la relazione della Banca mondiale Ukraine — Rapid damage and needs assessment - apri una nuova scheda. (Ucraina — Valutazione rapida dei danni e delle necessità), pubblicata nel febbraio 2024, la ricostruzione e la ripresa dell’Ucraina costeranno 486 miliardi di dollari nel prossimo decennio. Le esigenze più pressanti riguardano gli alloggi, i trasporti, il commercio e l’industria, l’agricoltura, l’energia, la protezione sociale e la protezione dei mezzi di sussistenza.
Nonostante le difficili circostanze, l’economia ucraina ha registrato una crescita del 5 % nel 2023, e secondo le previsioni di base - file PDF, apri una nuova scheda. nei prossimi anni è attesa una crescita superiore al 4 %. Tuttavia, anche nello scenario di riferimento che prevede l’inizio di una graduale riduzione del conflitto alla fine del 2024, il prodotto interno lordo in termini reali dell’Ucraina raggiungerebbe il suo livello pre-bellico solo nel 2030.
Per contribuire alla ricostruzione dell’Ucraina, ad aprile l’UE ha varato il nuovo quadro di investimenti per l’Ucraina - apri una nuova scheda. nell’ambito dello strumento per l’Ucraina, che sbloccherà 9,3 miliardi di euro in strumenti di investimento (7,8 miliardi di euro in garanzie sui prestiti e 1,51 miliardi di euro per sovvenzioni finanziarie miste), che a loro volta potrebbero mobilitare fino a 40 miliardi di euro di finanziamenti supplementari da parte delle istituzioni finanziarie europee e del settore privato. Le prime sovvenzioni e i primi accordi di garanzia nell’ambito del quadro, per un valore di 1,4 miliardi di euro, sono stati firmati a giugno in occasione della conferenza sulla ripresa dell’Ucraina tenutasi a Berlino, Germania - apri una nuova scheda.. Tali sovvenzioni e accordi possono sbloccare 6 miliardi di euro di investimenti in progetti critici di ricostruzione e ammodernamento, in particolare in settori quali l’energia e le infrastrutture municipali. Alla conferenza è stato inoltre varato il Business Advisory Council - apri una nuova scheda., un consiglio consultivo imprenditoriale che sosterrà la piattaforma dei donatori per l’Ucraina - apri una nuova scheda. fornendo indicazioni commerciali per migliorare il clima degli investimenti nel paese e attrarre investimenti del settore privato.
Inoltre a novembre, in occasione della conferenza UE-Ucraina sugli investimenti tenutasi a Varsavia, Polonia, è stato pubblicato un invito a manifestare interesse rivolto alle imprese private con sede nell’UE interessate a investire in Ucraina. La conferenza ha attirato oltre 5 500 partecipanti provenienti da 32 paesi, compresi rappresentanti di imprese e banche.
Al fine di sostenere una ricostruzione più verde e socialmente inclusiva dell’Ucraina, l’UE e la Società finanziaria internazionale hanno firmato - apri una nuova scheda. un accordo di garanzia da 90 milioni di euro per sostenere una ricostruzione inclusiva e sostenibile del paese. Il programma mira a mobilitare oltre 500 milioni di euro di investimenti del settore privato nelle infrastrutture critiche, nella produzione di beni, nella decarbonizzazione e nella salvaguardia dei mezzi di sussistenza.
A tale riguardo, il primo vertice commerciale UE-Ucraina - apri una nuova scheda. del 18 aprile ha riunito oltre 400 partecipanti del settore privato per discutere dei settori fondamentali dell’economia ucraina, allo scopo di promuovere uno sviluppo più verde.
VIDEO: Il progetto Nad Dzherelom, vincitore del premio «Riconoscimento speciale per lo sforzo di ricostruzione e ripresa dell’Ucraina».
Nel 2024 i premi del nuovo Bauhaus europeo - apri una nuova scheda., che danno visibilità a progetti e concetti innovativi sviluppati dai cittadini europei e non solo, sono stati aperti per la prima volta a progetti ucraini. Un premio che conferisce un riconoscimento speciale agli sforzi per la ricostruzione e la ripresa dell’Ucraina è stato assegnato a due iniziative che forniscono alloggi e spazi comuni agli sfollati interni e alle famiglie in difficoltà. Questo premio speciale riconosce la resilienza del popolo ucraino e sostiene i processi di ricostruzione e ripresa.
Sicurezza energetica ed energia verde per l’Ucraina
In risposta agli attacchi della Russia alle infrastrutture energetiche, l’UE ha aumentato il suo sostegno al settore energetico dell’Ucraina stabilendo tre priorità fondamentali.
Ripristinare la capacità di generazione e accelerare l’adozione di fonti energetiche decentrate, comprese le fonti rinnovabili.
Mobilitare donazioni da parte degli Stati membri, dei partner e delle imprese, coordinate attraverso il meccanismo unionale di protezione civile. L’UE ha inoltre contribuito a istituire il Fondo di sostegno all’energia per l’Ucraina. Dall’inizio dell’invasione su vasta scala russa, l’Ucraina ha già ricevuto almeno 2 miliardi di euro di sostegno per la sicurezza energetica attraverso diverse fonti, tra cui il Fondo di sostegno all’energia per l’Ucraina e il meccanismo unionale di protezione civile.
Aumentare le esportazioni di energia elettrica dell’UE in Ucraina, fissate a 2 100 megawatt su base commerciale e a 250 megawatt in caso di emergenza dal 1º dicembre 2024.
L’UE sostiene l’integrazione dell’Ucraina nel mercato energetico dell’UE e offre orientamenti per la realizzazione di un ambizioso percorso di riforme che agevolerà l’adesione.
In risposta alla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e alla conseguente crisi dei prezzi dell’energia, la Commissione ha adottato strumenti mirati di aiuti di Stato, in particolare il quadro temporaneo di crisi e il successivo quadro temporaneo di crisi e transizione - apri una nuova scheda.. Tali strumenti hanno svolto un ruolo significativo nell’attenuare l’impatto degli elevati costi dell’energia e nel sostenere la transizione verde negli Stati membri. A maggio la Commissione ha prorogato per altri sei mesi, fino alla fine del 2024, alcune disposizioni del quadro temporaneo di crisi e transizione al fine di affrontare le persistenti turbative del mercato, in particolare nei settori dell’agricoltura e della pesca.
Per rispondere alle preoccupazioni degli agricoltori dell’UE in merito all’aumento delle importazioni agroalimentari dall’Ucraina, nelle misure di sostegno al commercio, che sono state prorogate fino al 5 giugno 2025, sono stati inclusi una clausola di salvaguardia rafforzata e un freno di emergenza per sette prodotti sensibili. La Russia rimane un grandissimo esportatore di cereali a livello mondiale e le sue esportazioni continuano a finanziare lo sforzo bellico, direttamente e indirettamente. La minaccia di turbative del mercato dell’UE ha portato all’imposizione - apri una nuova scheda. di dazi più elevati sui prodotti a base di cereali importati nell’UE dalla Russia e dalla Bielorussia. Si tratta di un aumento del 50 %, che è entrato in vigore il 1º luglio. In linea con il principio di base dell’UE secondo cui non devono essere adottate misure restrittive che potrebbero incidere negativamente sulla sicurezza alimentare mondiale, questo aumento della protezione tariffaria si applica solo alle importazioni nel mercato dell’UE.
Nel corso dell’anno l’UE ha continuato a imporre pesanti sanzioni nei confronti della Russia, con l’obiettivo di limitarne la capacità di finanziamento della sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Dal febbraio 2022 l’UE ha imposto complessivamente 15 pacchetti di misure restrittive nei confronti della Russia. Oltre a colpire persone ed entità specifiche, le sanzioni dell’UE riguardano anche i settori finanziario, energetico, dei trasporti, tecnologico e della difesa.
Il 13º pacchetto di sanzioni - apri una nuova scheda., adottato nel febbraio 2024, era inteso a limitare ulteriormente l’accesso della Russia a tecnologie militari quali i droni, e a inserire in elenco altre imprese e persone che intervengono nello sforzo bellico russo. Il 14º pacchetto di misure restrittive - apri una nuova scheda., adottato a giugno, mirava ad affrontare questioni relative all’applicazione e a contrastare gli sforzi della Russia di eludere le sanzioni dell’UE. Conteneva inoltre importanti nuove misure connesse all’energia riguardanti il gas naturale liquefatto. Per la prima volta, l’UE ha adottato una misura riguardante navi specifiche che facilitano la guerra della Russia nei confronti dell’Ucraina, e che sono ora soggette a un divieto di accesso ai porti e a un divieto di prestazione di servizi.
Il 14º pacchetto ha inoltre notevolmente rafforzato le sanzioni finanziarie introducendo un divieto per le banche dell’UE che operano al di fuori della Russia di utilizzare il sistema di trasmissione dei messaggi finanziari, l’equivalente russo della rete SWIFT (Società per le telecomunicazioni finanziarie interbancarie mondiali). Ha altresì introdotto un divieto sulle operazioni con banche e fornitori di cripto-attività che facilitano le operazioni a sostegno della base industriale della Russia nel settore della difesa. Per limitare ulteriormente la capacità della Russia di accedere a beni e tecnologie soggetti a restrizioni, sono state introdotte diverse misure volte a rafforzare la conformità del settore privato, a sostenere l’applicazione da parte delle autorità nazionali competenti e a ostacolare l’elusione delle sanzioni, anche monitorando le controllate estere degli operatori dell’UE.
PODCAST: Podcast sull’efficacia delle sanzioni dell’UE.
Il 15º pacchetto di sanzioni - apri una nuova scheda., adottato a dicembre, era incentrato sul contrasto della flotta ombra russa, dell’elusione delle sanzioni e del complesso industrial-militare russo. Per la prima volta l’UE ha imposto sanzioni complete (comprendenti divieti di viaggio, congelamento dei beni e divieti relativi alle risorse economiche) a varie entità cinesi. Il pacchetto ha inoltre colpito le compagnie di navigazione, le entità che agevolano l’elusione delle sanzioni e i fabbricanti di materiale militare russi, e ha introdotto modifiche per arrestare il sempre più diffuso ricorso da parte della Russia al contenzioso e a misure di ritorsione nei confronti dei depositari centrali di titoli dell’UE. Il pacchetto comprendeva anche 84 voci nuove inserite in elenco (54 persone fisiche e 30 entità), che hanno fatto salire a oltre 2 300 il numero totale degli inserimenti in elenco. Le persone fisiche e le entità inserite in elenco sono soggette al congelamento dei beni che si trovano nell’UE e, nel caso delle persone fisiche, a divieti di viaggio.
L’UE ha inoltre adottato sanzioni nei confronti della Bielorussia - apri una nuova scheda. in risposta al ruolo svolto dal paese nella guerra di aggressione illegale, non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell’Ucraina. Queste misure globali rispecchiano diverse restrizioni già imposte alla Russia e contrastano il rischio di elusione dovuto alla stretta integrazione delle economie russa e bielorussa.
L’UE sta lavorando duramente per garantire l’effettiva applicazione delle sanzioni. Lo strumento di sostegno tecnico, che fornisce agli Stati membri consulenza su misura, ha continuato a sostenerli aiutandoli a mappare i poteri e le organizzazioni da sottoporre al congelamento dei beni. Nel quadro della task force «Freeze and Seize» - apri una nuova scheda., gli Stati membri hanno continuato a scambiare tra di loro e con i partner internazionali le migliori pratiche per rafforzare l’applicazione delle sanzioni dell’UE. A maggio è entrata in vigore una direttiva che armonizza la definizione dei reati e delle sanzioni per la violazione delle misure restrittive dell’UE - apri una nuova scheda., che rafforzerà ulteriormente l’efficacia delle sanzioni dell’UE. Infine, nel corso di tutto il 2024 David O’Sullivan, l’inviato speciale internazionale per l’attuazione delle sanzioni dell’UE, ha continuato a dialogare con i paesi terzi per garantire che le pratiche di elusione non compromettano l’efficacia delle sanzioni dell’UE.
A seguito delle sanzioni dell’UE, le attività della Banca centrale russa nell’UE, per un valore di oltre 210 miliardi di euro, sono state bloccate. Le entrate straordinarie generate dalla gestione di tali attività ammontano a circa 2,5-3 miliardi di euro all’anno. A maggio l’UE ha adottato atti legislativi - apri una nuova scheda. che consentono l’impiego di tali proventi netti a beneficio dell’Ucraina. Il primo versamento di 1,5 miliardi di euro è stato effettuato - apri una nuova scheda. a luglio, e il secondo versamento è previsto per la primavera del 2025.
Dal 2023 Eurojust ospita il Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione contro l’Ucraina - apri una nuova scheda., istituito al fine di sostenere i lavori preparatori per eventuali futuri procedimenti penali contro il crimine di aggressione, indipendentemente dall’organo giurisdizionale dinanzi al quale saranno avviati. I procuratori della squadra investigativa comune, tra cui figurano procuratori ucraini e un procuratore statunitense, collaborano in loco. Ciò consente loro di scambiarsi rapidamente le prove e di concordare una linea comune da seguire nelle loro indagini. La Corte penale internazionale è stata attivamente coinvolta.
Inoltre dal 2023 l’UE, il Consiglio d’Europa - apri una nuova scheda. e circa 40 paesi, collettivamente noti come Core Group, partecipano attivamente alle discussioni sull’istituzione di un tribunale speciale per il perseguimento del crimine di aggressione contro l’Ucraina. Il 22 novembre 2024 il Core Group ha ribadito il suo impegno a tal fine pubblicando la dichiarazione di Vienna-Riga - file PDF, apri una nuova scheda., che illustra l’istituzione del tribunale speciale nel quadro del Consiglio d’Europa, sulla base di un accordo bilaterale tra l’Ucraina e il Consiglio d’Europa.
La Russia deve inoltre essere chiamata a risarcire i danni che ha causato, e continua a causare, all’Ucraina e alla sua popolazione. Nel maggio 2023, 43 paesi e l’UE hanno istituito il registro dei danni causati dall’aggressione della Federazione russa nei confronti dell’Ucraina - apri una nuova scheda. in seno al Consiglio d’Europa per registrare le richieste di risarcimento dei danni, delle perdite e delle lesioni causati dall’invasione russa. Il registro è stato aperto alla presentazione della prima categoria di richieste di risarcimento - apri una nuova scheda. durante la conferenza «Ripristinare la giustizia per l’Ucraina» - apri una nuova scheda. tenutasi a L’Aia, Paesi Bassi, il 2 aprile 2024. A ottobre erano state registrate oltre 10 000 richieste. Il 13 dicembre il registro dei danni ha annunciato le sue prime decisioni sulla registrazione delle richieste di risarcimento, che hanno riguardato 832 richieste di risarcimento per danni o distruzione di proprietà abitative. Inoltre nel 2024 oltre 50 paesi, insieme all’UE e al Consiglio d’Europa, hanno partecipato a tre riunioni preparatorie per l’istituzione di una commissione per le richieste di risarcimento. Tali riunioni hanno rappresentato un passo importante verso la creazione di un meccanismo di compensazione globale, con l’obiettivo di esaminare le richieste di risarcimento registrate nel registro e decidere in merito.
L’UE sostiene fermamente l’Ucraina nel raggiungimento di una pace globale, giusta e duratura, in linea con il diritto internazionale e i principi della Carta delle Nazioni Unite. Al vertice sulla pace in Ucraina - apri una nuova scheda., tenutosi in Svizzera il 15 e il 16 giugno, l’UE si è impegnata - apri una nuova scheda. a difendere questi principi e a sostenere una pace che ripristini la sovranità, l’indipendenza politica e l’integrità territoriale dell’Ucraina.
L’UE non solo sosterrà l’Ucraina nel raggiungimento di una pace giusta alle sue condizioni, ma continuerà anche a mobilitare il sostegno internazionale per l’Ucraina. Il 27 giugno l’UE e l’Ucraina hanno firmato gli «impegni congiunti in materia di sicurezza tra l’Unione europea e l’Ucraina - file PDF, apri una nuova scheda.». Con la firma di tale accordo - apri una nuova scheda. l’UE e i suoi Stati membri si sono impegnati a fornire all’Ucraina e alla sua popolazione tutto il sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico di cui necessiteranno per 10 anni. Ciò significa anche aiutare l’Ucraina a raccogliere un sostegno internazionale, specialmente da parte di importanti paesi in via di sviluppo ed economie emergenti.
Al 33º vertice della NATO di luglio l’UE, insieme a diversi paesi, ha inoltre firmato l’Ukraine Compact - apri una nuova scheda., un documento che sottolinea l’importanza della sicurezza dell’Ucraina per la sicurezza dell’intera regione euro-atlantica e la minaccia per la pace e la sicurezza internazionale rappresentata dall’aggressione militare della Russia nei confronti dell’Ucraina. I firmatari hanno affermato che intendono sostenere l’Ucraina fino a quando non prevarrà sull’aggressione russa.
Foto di gruppo dei partecipanti al vertice sulla pace in Ucraina. Lucerna, Svizzera, 15 giugno 2024.