
Introduzione:
a che cosa servono questi orientamenti?
L’offerta di soluzioni ragionevoli costituisce un obbligo
per i datori di lavoro, a norma del diritto dell’UE, dal
20001.
Tuttavia in tutta l’UE né tale nozione né la rispettiva
prassi sono ben comprese e i cittadini non sempre sanno dove
trovare informazioni e sostegno2.
I presenti orientamenti forniscono informazioni, esempi pratici e riferimenti per aiutare i datori di lavoro a soddisfare tale obbligo. Sono stati messi a punto con l’aiuto dei membri della piattaforma sulla disabilità3 e delle parti sociali, che hanno fornito non solo suggerimenti ma anche esempi di buone pratiche. Gli orientamenti potrebbero costituire una risorsa preziosa per adeguare le prassi nei luoghi di lavoro, al fine di sostenere meglio la forza lavoro in generale e creare un ambiente di lavoro più inclusivo e accogliente per tutti i lavoratori, indipendentemente dalle loro capacità.
Che si tratti di un datore di lavoro o del proprietario di un’impresa, di un dirigente o di un team leader, di uno specialista in materia di risorse umane o semplicemente di un collaboratore, le indicazioni pratiche e gli esempi di buone pratiche contenuti nel presente opuscolo dovrebbero costituire una fonte di ispirazione per reclutare, assumere e mantenere nel posto di lavoro le persone con disabilità, mettendo in atto soluzioni o adeguamenti a beneficio sia dei dipendenti che dei datori di lavoro4. Conoscere gli aspetti pratici e il contesto di una soluzione ragionevole permetterà di valorizzare meglio le capacità e i contributi del personale con disabilità, arricchendo così il luogo di lavoro e apportando benefici all’organizzazione.
Gli orientamenti riguardano principalmente i datori di lavoro, ma sono estremamente pertinenti anche per una serie di portatori di interessi, quali le associazioni dei datori di lavoro, i sindacati, le autorità pubbliche, gli organismi per la parità5, la società civile e le persone con disabilità. Gli orientamenti possono essere utilizzati:
- dalle associazioni dei datori di lavoro, per promuovere una cultura dell’inclusività tra le organizzazioni che ne fanno parte, nonché la condivisione di una filosofia che si basi sulla predisposizione di soluzioni e sulle pari opportunità;
- dai sindacati e dalla società civile, per sostenere pratiche di lavoro più inclusive, accrescendo la consapevolezza e la comprensione della necessità vitale di offrire soluzioni ragionevoli;
- dalle autorità pubbliche, per definire le politiche, rafforzare i quadri normativi e orientare le strategie di promozione dell’inclusività sul luogo di lavoro; e infine
- dalle persone con disabilità, per comprendere meglio i propri diritti e le soluzioni che possono aspettarsi sul luogo di lavoro, come pure per promuovere efficacemente il rispetto delle loro esigenze.

1 Obblighi giuridici, politica e contesto1

“Ogni persona ha il diritto di lavorare e di esercitare una professione liberamente scelta o accettata. Ogni cittadino dell’Unione ha la libertà di cercare un lavoro, di lavorare, di stabilirsi o di prestare servizi in qualunque Stato membro”.
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea
1.1 La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UN CRPD)2
Tutti gli Stati membri dell’UE hanno firmato e ratificato la UN CRPD, il che significa che ciascuno di essi è tenuto, ai sensi del diritto internazionale, a tutelare i diritti delle persone con disabilità in linea con tale Convenzione. Anche l’Unione europea è a pieno titolo parte della Convenzione.
La Convenzione rappresenta un cambiamento di paradigma nell’atteggiamento e nell’approccio verso le persone con disabilità, che non sono più considerate “oggetto” di beneficenza, cure mediche e protezione sociale, ma “soggetti” aventi i propri diritti e capaci di prendere decisioni e di essere membri attivi della società. I datori di lavoro sono tenuti a fornire soluzioni ragionevoli per consentire alle persone con disabilità di svolgere i compiti relativi a un’attività lavorativa. La mancanza ingiustificata di soluzioni ragionevoli può essere considerata una forma vietata di discriminazione basata sulla disabilità ai sensi del diritto nazionale o europeo in materia di non discriminazione nonché ai sensi della Convenzione.
L’articolo 27 della UN CRPD3, in materia di lavoro e occupazione, è particolarmente pertinente, insieme al commento generale n. 8 (2022)4 del Comitato sui diritti delle persone con disabilità, concernente il diritto delle persone con disabilità al lavoro e all’occupazione. L’articolo 27 vieta la discriminazione fondata sulla disabilità per tutto ciò che concerne il lavoro in ogni forma di occupazione, in particolare per quanto riguarda il reclutamento, l’assunzione, la continuità dell’impiego, l’avanzamento di carriera e le condizioni di sicurezza e di igiene sul lavoro. Il commento generale n. 8 chiarisce gli obblighi dei governi ai sensi dell’articolo 27, sottolineando che il diritto al lavoro è un diritto umano fondamentale, essenziale per il rispetto di altri diritti umani. Si tratta di una componente inscindibile e intrinseca della dignità umana, in quanto afferma il valore dei singoli individui e il loro potenziale contributo alla società.
"Gli Stati Parti riconoscono il diritto al lavoro
delle persone con disabilità, su base di uguaglianza con
gli altri; segnatamente il diritto di potersi mantenere
attraverso un lavoro liberamente scelto o accettato in un
mercato del lavoro e in un ambiente lavorativo aperto,
inclusivo e accessibile alle persone con disabilità".
Articolo 27 della UN CRPD.
1.2 La direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione5
Nell’Unione europea i datori di lavoro hanno il dovere di offrire soluzioni ragionevoli ai lavoratori con disabilità. La direttiva 2000/78/CE del Consiglio, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione (“direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione”), contiene le disposizioni più pertinenti del diritto dell’UE riguardo alle persone con disabilità e all’applicazione di soluzioni ragionevoli.
“Per garantire il rispetto del principio della parità di trattamento dei disabili, sono previste soluzioni ragionevoli. Ciò significa che il datore di lavoro prende i provvedimenti appropriati, in funzione delle esigenze delle situazioni concrete, per consentire ai disabili di accedere ad un lavoro, di svolgerlo o di avere una promozione o perché possano ricevere una formazione, a meno che tali provvedimenti richiedano da parte del datore di lavoro un onere finanziario sproporzionato. Tale soluzione non è sproporzionata allorché l’onere è compensato in modo sufficiente da misure esistenti nel quadro della politica dello Stato membro a favore dei disabili”.
Articolo 5 della direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione.
1.3 Strategia per i diritti delle persone con disabilità, 2021-2030
Nell’ambito della politica in materia di disabilità, l’UE mira a sostenere gli Stati membri nella promozione dell’occupazione delle persone con disabilità.
La strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-20306 fornisce un quadro di riferimento per tale politica, volta a migliorare la vita delle persone con disabilità.
Una delle sette iniziative faro della strategia è il pacchetto sull’occupazione delle persone con disabilità7, una serie di orientamenti, pratiche e opportunità di apprendimento destinati ai datori di lavoro, alle organizzazioni dei datori di lavoro, alle autorità pubbliche e alla società civile, con l’obiettivo di migliorare l’inserimento nel mercato del lavoro delle persone con disabilità. I presenti orientamenti fanno parte del pacchetto.
Nel dicembre 2022 il Consiglio dell’Unione europea ha invitato gli Stati membri ad attuare gli orientamenti pertinenti, a sostenere l’istruzione e la formazione professionale delle persone con disabilità, a facilitare la transizione verso il mercato del lavoro e a fissare obiettivi nazionali per l’occupazione delle persone con disabilità e la loro partecipazione ad attività di apprendimento per gli adulti8.
Il principio 17 del pilastro europeo dei diritti sociali9 riguarda specificamente l’inclusione delle persone con disabilità ed è così formulato:
“Le persone con disabilità hanno diritto a un sostegno al reddito che garantisca una vita dignitosa, a servizi che consentano loro di partecipare al mercato del lavoro e alla società e a un ambiente di lavoro adeguato alle loro esigenze”.
La recente direttiva relativa alla rendicontazione societaria di sostenibilità impone nuovi obblighi di rendicontazione alle imprese che operano nell’UE. In particolare, introduce l’obbligo di riferire in merito alla politica in materia di diversità (riguardante la disabilità) applicata dall’impresa ai suoi organi di amministrazione, gestione e controllo10.
1.4 Politiche e legislazione nazionali
Tutti i 27 Stati membri dell’UE dispongono di leggi nazionali e regionali che recepiscono e attuano la direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione, il che significa anche che i datori di lavoro sono tenuti a offrire soluzioni ragionevoli in tutti questi paesi. Tuttavia alcuni paesi utilizzano esclusivamente definizioni ampie di ciò che può essere considerata una soluzione ragionevole e di ciò che può essere considerato un onere sproporzionato.
Nella maggior parte dei paesi sono disponibili sovvenzioni, sussidi e un sostegno logistico per coprire i costi connessi all’offerta di soluzioni ragionevoli, così come il sostegno alla pianificazione e all’attuazione.
In 11 paesi dell’UE sono disponibili sgravi fiscali per i datori di lavoro che assumono lavoratori con disabilità nel mercato del lavoro aperto, mentre 13 offrono riduzioni dei contributi previdenziali o dell’assicurazione sanitaria a carico dei datori di lavoro. La maggior parte dei paesi offre integrazioni salariali per incoraggiare l’occupazione delle persone con disabilità e il ricorso a tale strumento è in aumento. Il Forum europeo delle disabilità ha tracciato una mappa dei paesi dell’UE in cui i costi connessi all’offerta di una soluzione ragionevole sono oggetto di sostegno11 (cfr. infra).
La maggior parte dei paesi ha attuato iniziative di sensibilizzazione e fornisce informazioni, consulenza e sostegno per l’assunzione delle persone con disabilità. In alcuni paesi esistono programmi per facilitare i contatti tra le persone con disabilità in cerca di lavoro e i potenziali datori di lavoro, nonché premi per i datori di lavoro che dimostrano di attuare buone pratiche. Talvolta esiste una normativa nazionale che impone alle organizzazioni di nominare un responsabile della disabilità o un responsabile del sostegno ai dipendenti con disabilità.
Per saperne di più sulla situazione delle persone con disabilità nell’UE, è possibile consultare le relazioni sulla parità di trattamento delle persone con disabilità nei singoli paesi dell’UE sul sito web della Commissione europea (cfr. le relazioni nel quadro dell’iniziativa della Consulenza europea sulla disabilità)12. Le relazioni mettono in luce le circostanze affrontate dalle persone con disabilità sia all’interno che all’esterno del mercato del lavoro nei vari paesi. Ciò può contribuire ad adeguare le strategie per il reclutamento e il mantenimento nel posto di lavoro delle persone con disabilità. Tali sforzi proattivi, volti ad affrontare il tema dell’occupazione nel contesto più ampio della vita delle persone con disabilità, contribuiranno a creare un mercato del lavoro più inclusivo, nel rispetto dei principi delle pari opportunità, di condizioni di lavoro eque e della protezione e dell’inclusione sociale (tutti aspetti del pilastro europeo dei diritti sociali).
EU Member states that provide support for reasonable accomodation in the form of grant, tax subsidies or direct provision of equipment, ect.

EU state members that provide it (24) |
1 | Ireland |
2 | Portugal |
3 | Netherlands |
4 | Belgium |
5 | Luxembourg |
6 | France |
7 | Spain |
8 | Denmark |
9 | Germany |
10 | Italy |
11 | Malta |
12 | Sweden |
13 | Finland |
14 | Estonia |
15 | Lithuania |
16 | Poland |
17 | Czechia |
18 | Austria |
19 | Slovenia |
20 | Croatia |
21 | Slovakia |
22 | Hungary |
23 | Romania |
24 | Bulgaria |
EU state members that provide it to a limited extent (2) |
25 | Latvia |
26 | Greece |
EU state members that do not provide (1) | |
27 | Cyprus |
1.5 La Corte di giustizia dell’Unione europea
The Court of Justice of the European Union (CJEU) has the task of judging whether EU law is being properly interpreted and applied in all EU countries. This is of crucial importance for the Employment Equality Directive, specifically for the obligation to provide reasonable accommodation, to ensure that national courts across the EU do not apply the rules in different ways.
Nella storica sentenza HK Danmark, la CGUE ha stabilito che il concetto di soluzione ragionevole, inteso con riferimento all’articolo 2 della UN CRPD, ha un’ampia definizione che si riferisce “all’eliminazione delle barriere di diversa natura che ostacolano la piena ed effettiva partecipazione delle persone disabili alla vita professionale su base di uguaglianza con gli altri lavoratori”. La nozione di soluzione ragionevole comprende non solo misure materiali, ma anche organizzative, che potrebbero includere un’alterazione della cadenza o della velocità con cui si effettua il lavoro. In quanto tale, una riduzione dell’orario di lavoro potrebbe costituire una soluzione ragionevole ove un minor numero di ore consentirebbe al lavoratore di continuare a svolgere un’attività lavorativa13.
Più di recente, nella sentenza Ca Na Negreta, la CGUE ha chiarito che la direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione tutela il lavoratore dal licenziamento automatico qualora il lavoratore si trovi nell’inidoneità permanente a svolgere i compiti a lui incombenti in forza di tale contratto, a causa del sopravvenire, nel corso del rapporto di lavoro, di una disabilità. Il datore di lavoro deve prevedere o mantenere soluzioni ragionevoli al fine di consentire al lavoratore di conservare il posto di lavoro; il datore di lavoro può licenziare il lavoratore solo se è in grado di dimostrare che siffatte soluzioni costituirebbero un onere sproporzionato14.

Essere un datore di lavoro inclusivo va a vantaggio di tutti
RISPETTO DEGLI OBBLIGHI GIURIDICI ED ETICI
Oltre alla direttiva dell’UE sulla parità di trattamento in materia di occupazione, molti paesi prevedono obblighi giuridici in materia di pari opportunità di lavoro e di non discriminazione per le persone con disabilità15.
Reclutando e assumendo attivamente le persone con disabilità, i datori di lavoro garantiscono il rispetto di tali obblighi e dimostrano il loro impegno a favore della responsabilità sociale, dei diritti umani e delle pratiche commerciali etiche.
INCLUSIONE E DIVERSITÀ
L’assunzione di persone con disabilità dimostra l’impegno a favore di una cultura incentrata sull’inclusione e sulla diversità nel luogo di lavoro, trasmettendo il messaggio forte che l’organizzazione apprezza la diversità e si impegna a offrire pari opportunità. I luoghi di lavoro che promuovono il coinvolgimento dei lavoratori possono attrarre i migliori talenti disponibili.
ACCESSO A UN BACINO DI TALENTI DIVERSIFICATO
L’impiego di persone con disabilità permette l’accesso a una gamma diversificata di competenze, abilità e prospettive, in particolare in un contesto di carenza di forza lavoro. La loro esperienza può portare nuove idee e approcci creativi per superare le sfide.
MAGGIORE COINVOLGIMENTO E FEDELTÀ DEI LAVORATORI
I dipendenti con disabilità dimostrano livelli elevati di coinvolgimento e di fedeltà. I dipendenti che lavorano in un luogo di lavoro inclusivo si sentono apprezzati e riconosciuti. Ciò contribuisce a sua volta a stimolare il coinvolgimento e la produttività dei lavoratori, a ridurre i tassi di avvicendamento e a promuovere rapporti positivi con il personale all’interno dell’organizzazione.
AMPLIARE LA CLIENTELA E LA PORTATA DEL PROPRIO MERCATO
L’assunzione di persone con disabilità può aiutare le organizzazioni a comprendere meglio le esigenze di una clientela diversificata e a rispondere ai suoi bisogni. Ciò può creare nuove opportunità commerciali, migliorare la soddisfazione dei clienti e ampliare la portata del proprio mercato. I clienti sono più propensi a sostenere le imprese che danno priorità alla diversità e all’inclusione, il che contribuisce a un’immagine e a una reputazione positive del marchio.
PROMUOVERE UNA CULTURA AZIENDALE POSITIVA
Tramite l’assunzione di persone con disabilità le organizzazioni promuovono una cultura aziendale positiva e inclusiva che sostiene il principio dell’uguaglianza tra tutti i lavoratori, il senso di comunità, il lavoro di squadra e il morale dei dipendenti. Questa cultura positiva attira e contribuisce a trattenere i talenti migliori, il che si traduce in una forza lavoro più attiva e produttiva.
2 Soluzioni ragionevoli: che cosa comportano?

2.1 Principi di base
Lo scopo di una soluzione ragionevole è consentire alle persone con disabilità di accedere ad un lavoro, di svolgerlo o di avere una promozione, nonché permettere ai dipendenti con disabilità di conseguire gli stessi risultati lavorativi e di avere pari opportunità rispetto ai dipendenti senza disabilità, operando in modo leggermente diverso.
In altre parole, per soluzione ragionevole si intende qualsiasi modifica di un profilo professionale o di un ambiente di lavoro necessaria per consentire a un dipendente con disabilità di svolgere il proprio lavoro.
Il diritto a una soluzione ragionevole si estende a tutte le attività correlate al lavoro disciplinate dal diritto dell’UE, dalla procedura di domanda di lavoro fino alla cessazione del rapporto di lavoro. Si estende inoltre alle promozioni, alle condizioni di lavoro, alla formazione e agli eventuali benefici accessori offerti al personale.
Quando scatta l’obbligo?
In qualità di datore di lavoro, l’obbligo di fornire soluzioni ragionevoli inizia da quando una persona con disabilità richiede di accedere a luoghi o a contesti in quel momento inaccessibili a causa di ostacoli che possono, ad esempio, impedirle di partecipare a un colloquio di lavoro o di leggere un’offerta di lavoro.
I lavoratori che non hanno mai dovuto affrontare ostacoli significativi possono sviluppare una disabilità, ad esempio a seguito di un incidente o una malattia. Tali dipendenti potrebbero richiedere adeguamenti sul luogo di lavoro che non erano precedentemente necessari.
È necessario adottare misure proattive per individuare ed eliminare eventuali ostacoli presenti nelle politiche o nelle pratiche adottate, o nell’ambiente di lavoro fisico, al fine di garantire parità di accesso e di opportunità alle persone con disabilità. Un approccio basato su misure di lavoro flessibili e valide per tutti i lavoratori potrebbe essere un buon inizio e contribuire a trattenere non solo le persone con disabilità, ma anche altri dipendenti, ad esempio i lavoratori anziani.
Occorre ricordare che le soluzioni ragionevoli devono essere attuate in tutte le fasi del rapporto di lavoro, vale a dire assunzione, mantenimento nel posto di lavoro e avanzamento di carriera.
I presenti orientamenti spiegano in che modo il datore di lavoro può garantire che le misure adottate per accogliere le persone con disabilità siano sufficienti, efficaci e pratiche e siano adattate alle esigenze specifiche di ciascun dipendente.
Le azioni pratiche elencate di seguito potrebbero contribuire a garantire il rispetto degli obblighi di cui all’articolo 5 della direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione.
- Processo di reclutamento inclusivo
Garantire che il processo di assunzione sia inclusivo e accessibile ai candidati con disabilità, anche attraverso il sostegno della comunicazione. - Avanzamento di carriera e formazione inclusive
Garantire non solo che siano fornite soluzioni ragionevoli per svolgere un determinato lavoro, ma anche che le persone con disabilità possano beneficiare dell’avanzamento di carriera e della formazione. - Adozione di tecnologie assistive
Allinearsi all’accento posto sulla parità di accesso dalla direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione, introducendo tecnologie assistive quali i lettori di schermo o i software di riconoscimento vocale, per consentire alle persone con disabilità di svolgere i loro compiti in modo efficiente. - Garantire l’accessibilità digitale
Tenere presente che non tutti riescono a utilizzare facilmente i sistemi informatici, le piattaforme e i software standard. Tali strumenti dovrebbero essere valutati e adattati per far sì che siano inclusivi e accessibili a tutti. - Promozione di una comunicazione accessibile
Predisporre canali di comunicazione accessibili, come i servizi di sottotitolazione durante le riunioni o i dispositivi di ascolto assistito, o mettere a disposizione interpreti di lingua dei segni per i relativi utenti, promuovendo un dialogo inclusivo sul luogo di lavoro, come indicato nella direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione. - Garantire l’accessibilità fisica
Garantire che i luoghi di lavoro siano fisicamente accessibili alle persone con disabilità. Ciò comprende rampe, ascensori, servizi igienici accessibili e altri impianti e attrezzature adattati. - Promuovere modalità di lavoro flessibili
Creare un ambiente in cui modalità di lavoro flessibili consentano ai dipendenti con disabilità di lavorare e gestire le proprie patologie. Tali soluzioni dovrebbero promuovere le pari opportunità, consentendo ai dipendenti con disabilità di dimostrare le proprie capacità e di svolgere efficacemente le loro mansioni lavorative. - Sensibilizzare in merito alla stigmatizzazione
Sensibilizzare in merito alla stigmatizzazione e ai pregiudizi legati alla disabilità e adottare misure per contrastarli sul luogo di lavoro. - Collaborare con le organizzazioni della
società civile
Lavorare a stretto contatto con le persone con disabilità e le organizzazioni rappresentative per beneficiare delle loro conoscenze, competenze e risorse. - Promuovere le reti di sostegno
Creare programmi di tutoraggio o gruppi di sostegno tra pari per facilitare l’inclusione sociale e professionale dei lavoratori con disabilità, concretizzando l’essenza della direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione, ossia la promozione di un accesso equo per tutti.

Tali misure non dovrebbero rappresentare un onere eccessivo per la propria organizzazione, tenendo conto delle sue dimensioni e della sua capacità finanziaria nonché dei vari costi, finanziari e non finanziari, che potrebbero essere sostenuti. Potrebbe essere utile valutare la possibilità di ottenere finanziamenti pubblici o altri tipi di assistenza che contribuiscano all’attuazione delle misure necessarie. Per maggiori dettagli, si veda la sezione “Sostegno finanziario” dei presenti orientamenti.
2.2 Cinque metodi per attuare soluzioni ragionevoli
È possibile adottare metodi complementari per attuare soluzioni ragionevoli sul luogo di lavoro in un breve lasso di tempo. Per maggiori informazioni su paesi specifici, consultare la relazione redatta nell’ambito della Consulenza europea sulla disabilità Striving for an inclusive labour market16
È possibile adottare metodi complementari per attuare soluzioni ragionevoli sul luogo di lavoro in un breve lasso di tempo. Per maggiori informazioni su paesi specifici, consultare la relazione redatta nell’ambito della Consulenza europea sulla disabilità Striving for an inclusive labour market o il documento di riflessione di Equinet (Rete europea di enti nazionali per le pari opportunità) che elenca specifiche prassi giurisprudenziali nazionali, compreso l’allegato sui singoli casi delle persone con disabilità17.
Fornire tecnologie assistive
I dipendenti che trovano difficoltà a svolgere le loro mansioni lavorative possono essere aiutati tramite la tecnologia assistiva, ad esempio un programma informatico che consenta di ingrandire il testo, unitamente a uno schermo specifico più grande, o dispositivi di ascolto assistito che siano collegabili ai telefoni. È opportuno verificare, ad esempio presso le autorità locali, se siano disponibili finanziamenti che contribuiscano a coprire i costi dei vari dispositivi assistivi e delle soluzioni informatiche.
Le soluzioni ragionevoli vanno al di là dell’accessibilità del luogo di lavoro, ad esempio rendendo accessibili scrivanie, servizi igienici e uscite. Per garantire che una persona con disabilità possa accedere, ad esempio, alla propria postazione di lavoro o alla mensa, può essere necessario effettuare alcuni adeguamenti (ad esempio cambiare le porte d’ingresso, trasferire le persone in locali diversi, spostare o sostituire il mobilio o prevedere rampe), ma occorre anche garantire che siano eseguiti interventi opportuni affinché i membri del personale con disabilità siano adeguatamente attrezzati per svolgere i compiti per i quali sono impiegati.
Assistenza personale
I servizi di assistenza personale potrebbero essere utili alle persone con disabilità per aiutarle a comprendere, organizzare e svolgere i propri compiti. Ciò può includere l’accompagnamento al lavoro della persona con disabilità o lo svolgimento di una valutazione personalizzata per adattare un processo di assunzione, una formazione o compiti lavorativi. Le valutazioni personalizzate si concentrano sui punti di forza e sulle necessità del singolo dipendente che riscontra difficoltà. Il datore di lavoro può quindi valutare le aree in cui il lavoratore presenta il maggior potenziale. Numerosi siti web permettono ai datori di lavoro, ai centri per l’impiego e ai singoli individui di consultare assistenti personali.
Adeguamento dello spazio di lavoro
(compreso il telelavoro)
Il sostegno all’occupazione dei lavoratori con disabilità comprende l’adeguamento dello spazio di lavoro. Ciò può riferirsi a una serie di misure, che spaziano dall’adeguamento del mobilio, delle attrezzature e delle strutture negli uffici o, più in generale, nei locali di lavoro alla realizzazione di modifiche architettoniche in grado di facilitare l’inclusione e l’accessibilità, mettendo inoltre a disposizione spazi silenziosi e spazi di lavoro personali o permettendo di svolgere il telelavoro. I datori di lavoro del settore pubblico e di quello privato possono offrire l’opzione del telelavoro come tipo di soluzione ragionevole. Di conseguenza, ad esempio le persone su sedia a rotelle con una grave disabilità fisica o le persone affette da disabilità visive possono lavorare grazie a una combinazione di soluzioni ragionevoli. Potrebbe essere necessario, ad esempio, installare attrezzature informatiche specializzate e/o una scrivania a casa dell’interessato piuttosto che in ufficio, soprattutto se non è possibile utilizzare i trasporti pubblici. Le apparecchiature informatiche devono essere accessibili e prevedere canali di comunicazione altrettanto accessibili (ad esempio la conversione del parlato in testo durante le riunioni virtuali).
Tuttavia è importante non imporre il telelavoro, bensì presentarlo come un’opzione. Lavorare da casa può incidere sulla capacità di un individuo di ottenere un riconoscimento per il lavoro svolto e di essere promosso. Può accentuare il senso di solitudine e di isolamento e generare anche costi aggiuntivi (come i costi energetici) per il dipendente. È pertanto consigliabile effettuare una valutazione preliminare dei rischi (compresi quelli psicosociali).
Orari di lavoro flessibili
L’adattamento della giornata lavorativa non richiede strumenti speciali o adattamenti fisici, né sono necessarie sovvenzioni pubbliche. L’unico obbligo in questo caso è la modifica dell’orario di lavoro. I lavoratori con disabilità potrebbero aver bisogno di una pausa pranzo più lunga rispetto alla maggior parte dei loro colleghi, oppure scegliere di arrivare al lavoro prima o rimanervi più a lungo per sfruttare i periodi in cui vi è più silenzio sul luogo di lavoro, riducendo il sovraccarico sensoriale.
L’istituzionalizzazione di modalità di lavoro flessibili è fondamentale per promuovere una cultura dell’inclusività. Tale metodo non dovrebbe dipendere dalla discrezionalità dei singoli dirigenti, ma dovrebbe essere integrato nelle politiche organizzative, garantendo un approccio strutturato alle soluzioni ragionevoli. La sicurezza occupazionale e la stabilità finanziaria delle persone con disabilità non sarebbero quindi compromesse e le loro necessità particolari sarebbero riconosciute e soddisfatte.
Organizzazione flessibile dei compiti
La riorganizzazione dei compiti all’interno di un luogo di lavoro, ossia la predisposizione di un impiego su misura, può far parte di una strategia per l’occupazione assistita, che consenta alle persone di accedere al lavoro nonostante gli ostacoli che possono incontrare. Tali accordi potrebbero essere presi durante il primo periodo di impiego, in base a valutazioni personalizzate. Una soluzione ragionevole offerta tramite la predisposizione di un impiego su misura comporta lo scambio di ruoli professionali o di compiti specialistici tra ruoli professionali per sfruttare al meglio le competenze individuali di una persona con disabilità affinché questa possa svolgere i compiti per i quali è maggiormente qualificata o produrre risultati migliori. Ad esempio una persona con disabilità intellettiva che non è in grado di gestire i pagamenti può comunque essere capace di lavorare in un negozio o in un mercato e servire i clienti presentando loro la merce.
Oltre a predisporre soluzioni organizzative, è importante che i dirigenti e i colleghi mostrino un atteggiamento accogliente nei confronti dei lavoratori con disabilità. A tal fine i colleghi devono comprendere che gli accordi particolari presi sono finalizzati a facilitare il lavoro delle persone con disabilità e non a offrire loro privilegi supplementari. Al di là dei semplici accordi da un punto di vista logistico, quando le persone con disabilità si sentono a loro agio e socialmente incluse nel luogo di lavoro è probabile che svolgano i loro compiti in modo più efficace e si sentano parte integrante del team.
2.3 Cosa non può essere considerata una soluzione ragionevole?
Some practices or changes may be mistakenly assumed to be reasonable accommodations, but they do not necessarily meet the requirements of the Employment Equality Directive or of the UN Convention. Reasonable accommodation is distinct from accessibility. The UN CRPD’s General Comment on accessibility specifies that accessibility relates to groups, whereas reasonable accommodation relates to individuals.18
Alcune pratiche o modifiche possono essere erroneamente considerate soluzioni ragionevoli, ma non soddisfano necessariamente le prescrizioni della direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione o della Convenzione delle Nazioni Unite. Il concetto di “soluzione ragionevole” si distingue da quello dell’accessibilità. Il commento generale della UN CRPD sull’accessibilità specifica che quest’ultima riguarda la collettività, mentre le soluzioni ragionevoli riguardano le persone19. Chiarisce inoltre che l’accessibilità è una condizione preliminare, mentre la soluzione ragionevole è qualcosa di successivo, un mezzo per superare gli ostacoli persistenti e rispondere alle esigenze individuali20. L’accessibilità, in determinate circostanze, può anche costituire una componente di una soluzione ragionevole. Inoltre, quando l’accessibilità è già garantita, le soluzioni ragionevoli, in relazione ai dispositivi tecnici, sono molto più semplici e meno costose.
(i) Adeguamenti minimi con scarso impatto
Apportare lievi modifiche al luogo di lavoro può non essere sufficiente per soddisfare i requisiti di una soluzione ragionevole. Di per sé, adeguamenti come il fatto di prevedere l’uso di caratteri più grandi sullo schermo di un computer o di assegnare un mentore che assista un dipendente con disabilità, sebbene siano utili, potrebbero non essere sufficienti ad affrontare tutti gli ostacoli incontrati da un dipendente nello svolgimento del suo lavoro o nell’avanzamento di carriera. Le soluzioni ragionevoli dovrebbero essere adattate per soddisfare le esigenze specifiche dei propri dipendenti, consentendo loro di partecipare pienamente all’ambiente di lavoro.
(ii) Adeguamenti che non rispondono alle esigenze manifestate
La fornitura da parte di un datore di lavoro di un servizio che non soddisfa le esigenze manifestate dalla persona con disabilità non è considerata una soluzione ragionevole ai sensi della UN CRPD. Adeguamenti quali la predisposizione di un servizio di sottotitolazione in occasione di riunioni per un dipendente sordo, anziché del servizio di interpretazione nella lingua dei segni nazionale richiesto, non affrontano di per sé in modo adeguato le difficoltà cui deve far fronte un dipendente sordo nello svolgimento del proprio lavoro.
(iii) Soluzioni temporanee
Ci si può chiedere se la predisposizione di soluzioni temporanee o a breve termine possa essere considerata una soluzione ragionevole, ad esempio consentendo a un dipendente con difficoltà motorie di lavorare da casa per un breve periodo o concedendo congedi intermittenti. Sebbene possano essere appropriate in determinate situazioni, le misure temporanee potrebbero non essere sufficienti per far fronte alle esigenze a lungo termine del dipendente, per cui quasi certamente occorre esaminare soluzioni più durature. In altre parole le misure e le procedure relative alle soluzioni ragionevoli dovrebbero essere integrate nelle procedure in atto sul luogo di lavoro.
(iv) Pratiche di segregazione o di esclusione
I datori di lavoro potrebbero pensare che la segregazione dei lavoratori con disabilità sia una forma di soluzione ragionevole, ad esempio assegnando ai lavoratori con disabilità spazi di lavoro separati o limitando le loro interazioni con i colleghi. A volte ciò può essere utile, ad esempio in circostanze in cui è molto più facile per un dipendente concentrarsi e lavorare se si trova lontano da altre persone. Tuttavia occorre prestare attenzione quando si concepiscono tali soluzioni. I dipendenti con disabilità devono interagire con i loro colleghi. L’adeguamento dell’ambiente di lavoro a scapito di tale interazione e, in generale, secondo le preferenze e le capacità individuali dei lavoratori con disabilità non costituirebbe una soluzione ragionevole; perpetuerebbe infatti la stigmatizzazione, ostacolerebbe le opportunità di sviluppo professionale dei lavoratori con disabilità e comprometterebbe la loro inclusione nel luogo di lavoro. In altre parole si tratterebbe di una segregazione. Le soluzioni ragionevoli mirano a facilitare la partecipazione su un piano di parità e l’inclusione, anziché isolare le persone a causa delle loro disabilità.
(v) Non consentire l’uso di dispositivi protesici e ortottici
I dispositivi protesici e ortottici sono prodotti medici per uso personale che correggono, migliorano o sostituiscono una parte o una funzione del corpo. Apparecchi acustici o impianti uditivi, braccia o gambe artificiali, sedie a rotelle e occhiali costituiscono esempi in tal senso. Può succedere a volte che una pubblica amministrazione decida che alcuni di questi dispositivi (principalmente gli apparecchi acustici o gli impianti uditivi) non possono essere utilizzati durante i concorsi per la funzione pubblica, a meno che una persona con disabilità non abbia richiesto “soluzioni ragionevoli”. Ciò non tiene conto del fatto che tali dispositivi (come occhiali, impianti uditivi e sedie a rotelle) non costituiscono misure di accessibilità o soluzioni ragionevoli, ma sono piuttosto dispositivi inscindibili dalla persona e intrinseci ad essa. I datori di lavoro dovrebbero essere consapevoli di questo aspetto e valutare la possibilità di consentire l’uso di tali dispositivi nell’ambito delle procedure di reclutamento.
3 Nessun ostacolo al talento: adottare un approccio moderno alla disabilità

In Europa gli atteggiamenti nei confronti della disabilità e delle persone con disabilità si sono evoluti nel corso del tempo. Adottare un approccio inclusivo incentrato sulle persone, aiutandole a superare gli ostacoli, piuttosto che concentrarsi sulle loro menomazioni, è fondamentale per garantire adeguamenti efficaci sul luogo di lavoro che aiutino tutti i dipendenti a crescere in un ambiente produttivo e reciprocamente favorevole.
Occorre concentrarsi sui talenti, i meriti, le competenze e le abilità delle persone con disabilità, come avviene nei confronti dei dipendenti senza disabilità.
Se la disabilità influisce sul lavoro, occorre chiedere all’interessato quali strategie adotta nella vita di tutti i giorni, al di fuori del mondo del lavoro, per affrontare gli ostacoli incontrati. Alcune di queste strategie potrebbero essere adoperate sul luogo di lavoro.
Le soluzioni dovrebbero essere concepite secondo un approccio incentrato sulla persona, tenendo conto delle esigenze specifiche, delle sfide e dei punti di forza delle persone con disabilità diverse. Un dialogo aperto e rispettoso con i dipendenti può contribuire a determinare e comprendere le loro esigenze specifiche.
Occorre dialogare con i sindacati nel luogo di lavoro per prendere in considerazione soluzioni ragionevoli mediante la contrattazione collettiva.


Adottare soluzioni ragionevoli va molto al di là del mero agire nel rispetto della legge. Nel contesto dell’occupazione l’approccio ideale alla disabilità dovrebbe essere:
- incentrato sulla persona
- olistico
- biopsicosociale
e dovrebbe tenere conto degli elementi seguenti:
- l’inclusione
- il benessere
- la possibilità di partecipazione attiva (empowerment)
- l’accessibilità
- il riconoscimento dei diversi tipi di disabilità.
Cosa comporta l’approccio biopsicosociale?
Secondo l’approccio biopsicosociale la disabilità riguarda non solo i fattori biologici, come una patologia o una menomazione, mentale o fisica, che colpisce la persona interessata, ma una combinazione di fattori biologici, psicologici e sociali; tale approccio pone l’individuo al centro del processo volto a garantire soluzioni ragionevoli, tenendo conto delle sue esigenze specifiche, delle sue preferenze e dei suoi punti di forza.
Secondo il modello biopsicosociale la disabilità è multidimensionale. Pur tenendo conto delle menomazioni e delle patologie croniche di una persona, il modello prende in considerazione anche gli aspetti psicologici (fattori cognitivi ed emotivi) e sociali (le barriere sociali, gli atteggiamenti e l’inclusione) che determinano l’esperienza di disabilità di quella persona.
In base a questo approccio, l’attenzione prestata alla persona si concentra sulle esigenze particolari, sulle preferenze e sui punti di forza di ciascun soggetto, riconoscendo che ogni persona con disabilità, pur affrontando sfide specifiche, è dotata di capacità peculiari. Non esiste una soluzione valida per tutti i casi. Grazie a confronti significativi con i propri dipendenti, è possibile comprendere le loro condizioni specifiche e trovare di conseguenza soluzioni appropriate. Questo approccio personalizzato promuove un senso di responsabilità, dignità e rispetto, il che permette di rendere più soddisfacente ed efficace il processo volto all’introduzione di soluzioni.
3.1 Considerare un’ampia gamma di disabilità
Considerando i diversi tipi di disabilità delineati dalla UN CRPD e adottando un approccio globale e incentrato sulla persona, è possibile creare ambienti di lavoro inclusivi che offrano pari opportunità al personale con disabilità fisiche, sensoriali, intellettive e psicosociali nonché a una forza lavoro che invecchia.
Disabilità fisiche
Esiste un’ampia gamma di patologie che possono compromettere la mobilità, la destrezza o l’attività fisica di una persona. Tra queste figurano le lesioni al midollo spinale, la distrofia muscolare e la perdita degli arti.
Occorre garantire l’accessibilità fisica nei luoghi di lavoro, prevedendo rampe, corrimano, ampi corridoi, passaggi segnalati, ascensori e servizi igienici accessibili. Una soluzione ragionevole può comprendere la predisposizione di scrivanie o postazioni di lavoro regolabili, dispositivi assistivi, attrezzature modificate e parcheggi accessibili.
Disabilità sensoriali
Le menomazioni visive vanno dall’ipovisione alla cecità completa, mentre le menomazioni uditive vanno dalla perdita uditiva parziale alla sordità. Tra le persone con disabilità uditiva, alcune comunicano utilizzando la lingua parlata e altre la lingua dei segni.
È possibile fornire scrivanie e sedie regolabili, lettori di schermo, materiali in Braille, interpreti per la conversione del parlato in testo, servizi di sottotitolazione, interpreti di lingua dei segni per coloro che comunicano tramite la lingua dei segni o dispositivi per l’ascolto assistito per coloro che comunicano tramite la lingua parlata. Per consentire la comunicazione possono essere necessari documenti accessibili o formati alternativi. Occorre tenere le riunioni in spazi accessibili e fornire materiale per le stesse in formati accessibili, come il Braille o versioni elettroniche leggibili dai lettori di schermo.
Disabilità intellettive
Queste comprendono limitazioni nel funzionamento cognitivo e nelle capacità di adattamento. Le persone con disabilità intellettive possono necessitare di un sostegno supplementare per comprendere e svolgere compiti lavorativi.
Occorre fornire istruzioni chiare, materiali semplificati e formazione. Le soluzioni possono comprendere processi lavorativi modificati, la suddivisione di compiti complessi, la possibilità di concedere più tempo per lo svolgimento dei compiti, la fornitura di aiuti visivi e il sostegno di persone che offrono servizi di accompagnamento al lavoro o tutoraggio.
Disabilità psicosociali
Alcuni problemi di salute mentale, come la depressione, i disturbi d’ansia, il disturbo bipolare e il disturbo da stress post-traumatico, possono incidere sul benessere emotivo e sull’agire quotidiano di una persona.
Occorre creare un ambiente di lavoro favorevole e non stigmatizzante, garantendo flessibilità nella programmazione e promuovendo la formazione e la sensibilizzazione in materia di salute mentale. Le soluzioni ragionevoli possono includere la modifica dell’orario di lavoro, la consulenza, l’adeguamento del luogo di lavoro per ridurre lo stress o la creazione di spazi silenziosi.
L’accessibilità è uno degli aspetti chiave per garantire soluzioni ragionevoli. Ciò comprende l’accessibilità fisica e digitale, l’accessibilità di prodotti e servizi21 e la comunicazione. Garantendo l’accessibilità, i datori di lavoro si impegnano a creare luoghi di lavoro inclusivi.
Tenendo conto dei diversi tipi di disabilità delineati nella UN CRPD e adottando un approccio globale e incentrato sulla persona per la predisposizione di soluzioni ragionevoli, i datori di lavoro possono creare ambienti di lavoro inclusivi che offrano pari opportunità al personale con disabilità fisiche, sensoriali, intellettive e psicosociali.

3.2 Sostenere una forza lavoro che invecchia
Estendendo i principi della nozione di “soluzione ragionevole” per tenere conto delle esigenze di una forza lavoro che invecchia, è possibile costruire le fondamenta di un ambiente di lavoro inclusivo. Cogliendo l’opportunità di migliorare l’ergonomia e di consentire orari di lavoro flessibili, nonché opzioni di pensionamento progressivo e una formazione continua per lo sviluppo di competenze, è possibile apportare benefici ai lavoratori più anziani, rendendo nel contempo il luogo di lavoro più adattabile e resiliente per tutti. Questo approccio multigenerazionale è in linea con gli obiettivi più ampi della sostenibilità sociale e garantisce che il luogo di lavoro sia uno spazio diversificato, inclusivo e produttivo.

Si presume di solito, anche se spesso erroneamente, che le disabilità degli anziani siano semplicemente il risultato del processo di invecchiamento, ed è quindi fondamentale rimettere in discussione questo concetto. Occorre prestare attenzione a operare una distinzione tra i cambiamenti legati all’età e particolari disabilità che possono richiedere un sostegno e una soluzione di tipo specifico. Quando la disabilità in età avanzata non è adeguatamente riconosciuta, gli ostacoli all’accessibilità possono talvolta passare inosservati, il che può impedire alle persone anziane con disabilità di accedere pienamente alle opportunità di lavoro.
I datori di lavori possono creare ambienti favorevoli mediante una programmazione flessibile, opzioni di lavoro a distanza, spazi di lavoro concepiti perché siano ergonomici e opportunità di apprendimento continuo adattate alle esigenze degli anziani, in particolare quelli con disabilità. In tal modo è possibile non solo arricchire la cultura organizzativa, ma anche rafforzare il vantaggio competitivo dell’azienda sul mercato nei modi elencati di seguito.
- Esperienza e competenza
Le persone anziane vantano anni di esperienza e possiedono un ricco bagaglio di conoscenze che, affinate nel corso dei decenni, possono rivelarsi inestimabili nel processo decisionale, nella risoluzione dei problemi, nel tutoraggio dei dipendenti più giovani nonché nelle relazioni con i clienti. - Diversità e innovazione
Una forza lavoro diversificata, che comprende lavoratori di età diverse, permette di promuovere una varietà di prospettive, il che è fondamentale per l’innovazione. Esperienze di vita e punti di vista diversi possono arricchire il pensiero collettivo e facilitare l’adozione di soluzioni creative. - Efficienza dei costi
Offrendo orari flessibili o soluzioni di lavoro a distanza, le imprese possono continuare a fare leva sull’inestimabile esperienza dei lavoratori più anziani a costi potenzialmente ridotti rispetto a quelli previsti da una soluzione tradizionale come quella dell’ufficio. - Identità aziendale
Il fatto di essere riconosciuto come un datore di lavoro rispettoso delle esigenze dei lavoratori più anziani può migliorare la propria immagine e dimostra un impegno a favore dell’inclusione e della responsabilità sociale, che può attrarre un bacino di talenti più ampio ed essere ben accolto dai consumatori. - Conformità giuridica e attenuazione del
rischio
Aderire alle politiche in materia di inclusione e di soluzioni ragionevoli significa rispettare le norme giuridiche ed evitare il rischio di perdere personale di alto livello o competenze.

3.3 Assunzione di personale con disabilità mediante soluzioni ragionevoli: i benefici attesi
Sostegno e valorizzazione del personale
Promuovere soluzioni ragionevoli come diritto può contribuire a creare un luogo di lavoro più inclusivo, diversificato e favorevole e una cultura dell’equità e delle pari opportunità. In questo modo si trasmette chiaramente il messaggio che il personale con disabilità è apprezzato e sostenuto e che coloro che incontrano ostacoli possono sentirsi a proprio agio nel mostrare al lavoro il proprio sé autentico. Ciò può tradursi persino in un aumento del numero di domande di lavoro, se un numero maggiore di persone con disabilità si sente incoraggiato a presentare la propria candidatura.
Il giusto sostegno contribuisce al mantenimento nel posto di lavoro
I dipendenti cui sono offerte soluzioni adeguate hanno maggiori probabilità di sentirsi sostenuti, apprezzati e stimolati a dare il meglio di sé. Ciò, a sua volta, può procurare una maggiore soddisfazione a livello professionale, così come contribuire a rafforzare la fedeltà e ad aumentare i tassi di mantenimento complessivi nel posto di lavoro all’interno dell’organizzazione.
Maggiore efficienza e crescita della produttività
Quando hanno accesso alle soluzioni di cui hanno bisogno per superare gli ostacoli dovuti alla disabilità, i dipendenti possono svolgere i loro compiti in modo più efficace ed efficiente; ottimizzare le condizioni di lavoro consente loro di sfruttare appieno le proprie competenze e capacità, migliorando la produttività e i risultati in termini di prestazioni.
Il Forum europeo delle disabilità ha dedicato la sua settima relazione sui diritti umani al diritto al lavoro delle persone con disabilità. La relazione cita i risultati menzionati in diverse altre relazioni concernenti la produttività delle persone con disabilità. Ad esempio, da uno studio condotto tra i dirigenti delle risorse umane è emerso che le prestazioni del 72 % dei dipendenti con disabilità cui è garantita una soluzione ragionevole sono valutate come medie, superiori alla media o eccellenti22.
Vantaggi economici per le imprese inclusive
Uno studio del Forum economico mondiale ha dimostrato che, nel quadriennio oggetto di analisi, le imprese più inclusive hanno ottenuto ricavi superiori del 28 % rispetto alle imprese meno inclusive, raddoppiando il reddito netto e conseguendo margini di profitto superiori del 30 %23.
Miglioramento della reputazione dell’organizzazione
La promozione di soluzioni ragionevoli riconosciute come un diritto dimostra l’impegno di un’organizzazione a favore della diversità, dell’inclusione e del rispetto degli obblighi giuridici. Questo impegno rafforza la reputazione dell’organizzazione sia al suo interno che all’esterno, contribuendo ad attrarre i talenti migliori e a mantenere relazioni positive con i clienti e i portatori di interessi, posizionando nel contempo il datore di lavoro quale soggetto socialmente responsabile e inclusivo.
Una cultura positiva sul luogo di lavoro e una forza lavoro sostenibile
Una cultura positiva sul luogo di lavoro contribuisce ad abbattere la stigmatizzazione e i pregiudizi associati alle disabilità e incoraggia il rispetto e la comprensione. Gli adeguamenti possono andare a beneficio anche di una forza lavoro che invecchia, tenendo conto degli ostacoli specifici derivanti dalle disabilità, da non confondere con i cambiamenti legati all’età nel caso dei lavoratori più anziani. Questa cultura inclusiva va a vantaggio di tutto il personale e contribuisce a creare un ambiente in cui si celebra la diversità e in cui tutti si sentono apprezzati e sostenuti.

3.4 Come sensibilizzare le persone interessate
Sempre più spesso i datori di lavoro riconoscono e comprendono i potenziali benefici delle soluzioni ragionevoli e le promuovono attivamente come prassi corrente.
Vi sono vari modi per sensibilizzare le organizzazioni o le società in merito all’importanza e ai vantaggi delle soluzioni ragionevoli.
• Formazione e seminari
Le sessioni di formazione e i seminari volti a sensibilizzare sul tema della disabilità e discutere di soluzioni ragionevoli (condotti, ad esempio, dal dipartimento risorse umane della propria organizzazione) consentono di formare i dirigenti e gli altri dipendenti in merito ai diritti dei dipendenti con disabilità, ai vantaggi delle soluzioni ragionevoli e alle migliori pratiche per l’attuazione concreta di tali soluzioni. Nei seminari interattivi i partecipanti possono esaminare le sfide affrontate e le opportunità ad essi offerte, analizzando diversi studi di casi e scenari.
• Campagne di comunicazione
Si può ricorrere a campagne di sensibilizzazione per mettere in luce l’importanza delle soluzioni ragionevoli e per incoraggiare una cultura dell’inclusività. È possibile utilizzare newsletter interne, pagine intranet e la segnaletica digitale per condividere informazioni, storie di successo e testimonianze di dipendenti che hanno beneficiato di soluzioni ragionevoli, non solo per sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche per contrastare convinzioni errate e promuovere atteggiamenti positivi nei confronti di tali soluzioni.
• Leadership, impegno e sostenitori
Leader, dirigenti e responsabili dovrebbero contribuire a sostenere l’attuazione di soluzioni ragionevoli. Se coloro che rivestono ruoli apicali sono in grado di dimostrare il proprio impegno in tal senso, si definisce dall’alto lo spirito da adottare e si incoraggia un’adozione e un’accettazione più ampie all’interno dell’organizzazione.
• Collaborazione con le organizzazioni che si occupano di disabilità
Creare partenariati con le organizzazioni che si occupano di disabilità, gruppi di sostegno o esperti esterni permette di apportare ulteriori competenze e orientamenti. Le loro conoscenze e risorse possono migliorare la comprensione, da parte dell’organizzazione, delle soluzioni ragionevoli e delle esperienze dei dipendenti con disabilità, facendo sorgere nuove idee e approcci.
• Valutazione e miglioramento continuo
È opportuno raccogliere i riscontri dei dipendenti, del personale delle risorse umane e dei dirigenti per individuare gli aspetti da migliorare, affrontare le sfide e celebrare i successi. Assicurare la continuità dei processi di monitoraggio e valutazione può aiutare l’organizzazione a perfezionare il proprio approccio, sensibilizzando il personale e massimizzando i vantaggi offerti dalle soluzioni ragionevoli.
Un modello da seguire: la libertà di scegliere se rivelare o meno informazioni personali
Tutelare la libertà di scegliere se rivelare o meno informazioni personali vuol dire riconoscere il diritto dell'individuo di decidere se rendere nota o meno la propria disabilità e consentire alle persone di discutere di soluzioni ragionevoli quando sono pronte e disposte a farlo.
In tal modo una persona con disabilità ha la possibilità di mantenere il controllo delle proprie informazioni personali.
Questo approccio rispetta l'autonomia individuale e consente alle persone con disabilità di condividere la loro condizione e di discutere delle soluzioni loro riservate (che possono prevedere un processo flessibile di introduzione di soluzioni) secondo i loro tempi.
Il rispetto di questa scelta individuale promuove la tutela della vita privata e la riservatezza, garantendo che le informazioni personali sensibili siano condivise solo con le persone interessate, come il personale delle risorse umane o i supervisori, il che contribuisce a mantenere uno spazio sicuro dove poter discutere in modo aperto e sincero.
Creando un ambiente in cui le persone non sono costrette a rivelare le proprie disabilità si riduce la stigmatizzazione e il rischio di trattamenti discriminatori, cosicché il personale che si trova ad affrontare ostacoli possa essere valutato sulla base delle proprie capacità, competenze e prestazioni, anziché della propria disabilità.

3.5 Offerta di soluzioni ragionevoli
È possibile arrivare a concepire una soluzione sostenibile per il personale con disabilità attraverso un processo adeguatamente strutturato per l’offerta di soluzioni ragionevoli. Le soluzioni fornite devono essere efficaci, efficienti e adattate ai singoli individui, oltre che sostenibili nel tempo. Potrebbe essere necessario effettuare valutazioni approfondite per i dipendenti con disabilità, tenendo conto della consulenza di esperti, se disponibile, e coinvolgendo i dipendenti nel processo decisionale. L’obiettivo dovrebbe essere quello di individuare soluzioni che rispondano alle esigenze immediate dei dipendenti che altrimenti si troverebbero in difficoltà nello svolgimento delle loro mansioni lavorative, tenendo conto anche della sostenibilità a lungo termine.
Il processo di offerta di soluzioni ragionevoli è disciplinato da obblighi giuridici e dalle leggi contro la discriminazione. In caso di dubbi sugli obblighi specifici, occorre consultare la propria autorità locale o l’organizzazione dei datori di lavoro, che potrebbe contribuire a individuare le rispettive leggi. Il rispetto della legge tutela i diritti dei lavoratori con disabilità e riduce il rischio di controversie legali o di denunce per discriminazione, creando e mantenendo nel contempo un ambiente di lavoro giusto ed equo.

La contrattazione collettiva e il dialogo sociale tra datori di lavoro e sindacati svolgono un ruolo importante nella negoziazione e nell’attuazione di misure per l’offerta di soluzioni ragionevoli sul luogo di lavoro per le persone con disabilità. Grazie a tali discussioni congiunte i sindacati diventano potenti sostenitori dei lavoratori con disabilità, facendo leva sulla loro forza collettiva per influenzare le decisioni relative agli adeguamenti necessari e garantirne la realizzazione. Rispondendo alle esigenze specifiche dei singoli e promuovendo un’atmosfera inclusiva, questo dialogo rafforza l’impegno a favore delle pari opportunità, rendendo il luogo di lavoro accessibile e di sostegno per tutti.
3.6 Pratiche inclusive in tutte le fasi del rapporto di lavoro
L’occupazione delle persone con disabilità è un percorso che inizia con la fase di reclutamento e comprende il mantenimento nel posto di lavoro e l’agevolazione dell’avanzamento di carriera. Questa sezione illustra le misure che i datori di lavoro possono adottare in ciascuna fase del rapporto di lavoro per promuovere un ambiente di lavoro inclusivo.
I. Reclutamento
L’impiego di una forza lavoro diversificata presuppone un processo di reclutamento inclusivo. Il datore di lavoro è in prima linea, sostenuto dalle agenzie di collocamento e dalle autorità pubbliche.
Collaborazione
- Avviare un dialogo con agenzie di collocamento specializzate che abbiano competenze in materia di assunzione delle persone con disabilità.
- Contattare le autorità pubbliche per ottenere orientamenti e assistenza, al fine di garantire il rispetto degli obblighi di legge.
Accessibilità
- Garantire che gli annunci di lavoro siano accessibili e inclusivi, prevedendo formulazioni o formati alternativi ove necessario.
- Nell’annuncio del posto di lavoro si dovrebbe chiedere ai candidati di indicare se hanno necessità specifiche o se necessitano di una soluzione particolare per poter partecipare al colloquio.
- Rendere il colloquio inclusivo e accessibile, offrendo soluzioni ragionevoli quali interpreti di lingua dei segni o luoghi accessibili, dispositivi per l’ascolto assistito e la possibilità di convertire il parlato in testo.
Sensibilizzazione e formazione
Condurre programmi di sensibilizzazione e sessioni formative per sfatare i miti sulla disabilità e promuovere un’atmosfera accogliente per i candidati con disabilità. Per maggiori informazioni sull’organizzazione dei programmi di formazione, consultare la sezione “Facilitare la comunicazione sulle soluzioni ragionevoli”.
II. Mantenimento nel posto di lavoro
Il mantenimento nel posto di lavoro è determinante per creare un ambiente di lavoro favorevole. Non si tratta soltanto di assicurare la remunerazione del personale, ma anche di garantirne il benessere e la produttività.
Soluzioni ragionevoli
- Offrire soluzioni ragionevoli senza troppo ritardo.
- Creare luoghi di lavoro inclusivi e accessibili e fornire tecnologie assistive.
- Prestare assistenza personale.
- Proporre orari di lavoro flessibili e opzioni per lavorare a distanza (se richiesto dai dipendenti con disabilità).
- Adeguare le mansioni lavorative affinché siano in linea con le capacità delle persone con disabilità.
- Organizzare trasporti accessibili.
- Utilizzare strumenti di comunicazione accessibili.
- Offrire un programma di reinserimento nel posto di lavoro per i dipendenti che sono costretti a lasciare il lavoro a causa di un infortunio, una malattia o un’altra patologia che può incidere sulla loro capacità di svolgere i propri compiti.
- Effettuare controlli regolari per comprendere e soddisfare eventuali esigenze richieste.
Reti di sostegno
Promuovere gruppi di sostegno reciproco, ad esempio un gruppo di risorse per i dipendenti con disabilità, e programmi di tutoraggio per contribuire all’inclusione sociale e professionale dei lavoratori con disabilità.
Apprendimento e sviluppo continui
Offrire opportunità per lo sviluppo di competenze e la formazione; garantire luoghi e materiali didattici adatti allo scopo previsto e accessibili.
III. Avanzamento di carriera
Promuovere una cultura incentrata sulla crescita e sull’offerta di opportunità per tutti i lavoratori è essenziale per creare un luogo di lavoro equo.
Valutazione delle prestazioni
- Garantire che le valutazioni delle prestazioni siano eque, imparziali e basate sulle capacità e sui risultati di ciascun individuo.
- Promuovere un dialogo aperto per comprendere le aspirazioni e gli obiettivi di carriera dei lavoratori con disabilità.
Opportunità di promozione
Promuovere la trasparenza del processo di promozione, garantendo che tutti i dipendenti, indipendentemente dalle loro disabilità, abbiano accesso a opportunità di avanzamento di carriera. Se una persona possiede le qualifiche e l’esperienza adeguate per un posto di lavoro e può candidarsi per ottenere una promozione, si dovrebbe tenere conto dell’eventuale necessità di predisporre soluzioni ragionevoli.
Sviluppo delle capacità
Offrire programmi di formazione e tutoraggio in tema di leadership per preparare i dipendenti con disabilità a rivestire ruoli di più alto livello.
Collaborazione con partner esterni
Coinvolgere i gruppi di sostegno alle persone con disabilità e i servizi di riabilitazione professionale per ottenere orientamenti su come facilitare l’avanzamento di carriera.
Adottare soluzioni ragionevoli e garantire l’inclusione in tutte le fasi del rapporto di lavoro non è solo un obbligo giuridico, ma contribuisce in modo significativo a creare un ambiente di lavoro armonioso e produttivo. I datori di lavoro, in collaborazione con partner esterni, sono elementi chiave nella promozione di una cultura incentrata sull’accessibilità, sulle pari opportunità e sulla crescita di tutti i lavoratori, al fine di gettare basi solide per la creazione di un’impresa progressista e socialmente responsabile.
Il reclutamento, il mantenimento nel posto di lavoro e l’avanzamento di carriera fanno parte dello stesso processo continuo di promozione di un ambiente di lavoro inclusivo. In questa sezione abbiamo illustrato lo stretto collegamento tra queste fasi occupazionali. I presenti orientamenti offrono un’analisi completa delle misure volte a garantire un ambiente di lavoro favorevole e inclusivo nel corso di tutto il ciclo occupazionale.


3.7 Facilitare la comunicazione sulle soluzioni ragionevoli
Esistono diverse strategie per garantire una comunicazione efficace nel caso in cui il personale richieda e ottenga soluzioni ragionevoli.
Canali di comunicazione chiari, inclusivi e accessibili
I lavoratori con disabilità devono poter essere in grado di utilizzare canali di comunicazione che consentano loro di accedere facilmente alle informazioni riguardanti il processo volto all’introduzione di soluzioni. Ad esempio è possibile creare un indirizzo e-mail dedicato, unitamente a una linea di assistenza telefonica o a una pagina web, che possono essere utilizzati dal personale per richiedere soluzioni ragionevoli nonché chiarimenti, se ritengono necessario esporre le loro esigenze personali. Le informazioni pertinenti dovrebbero essere rese disponibili in un linguaggio facilmente comprensibile e in più formati per massimizzarne l’accessibilità.
Politiche e procedure trasparenti per l’adozione di soluzioni ragionevoli
È possibile incaricare un membro del personale di monitorare che siano assicurate la diversità e l’inclusione. In collaborazione con i membri del personale con disabilità si potrebbero elaborare documenti programmatici o orientativi sulle soluzioni ragionevoli. È importante coinvolgere le persone con disabilità nel processo di elaborazione di tali orientamenti, in linea con il principio di inclusività e con l’approccio “nulla su di noi senza noi” utilizzato da molte organizzazioni che si occupano di disabilità e associato alla UN CRPD. Le politiche e le procedure dovrebbero delineare chiaramente il processo di introduzione di soluzioni e i documenti pertinenti dovrebbero essere messi a disposizione di tutti i dipendenti, compresi quelli con disabilità, in modo che questi ultimi possano comprendere chiaramente le fasi in questione. Le persone o i dipartimenti da contattare devono essere indicati con chiarezza. Le politiche e gli orientamenti dovrebbero porre l’accento sulla riservatezza e rassicurare il personale sul fatto che qualsiasi richiesta concernente l’introduzione di soluzioni sarà trattata in via privata e con discrezione.
Mediazione esterna
Qualora un dipendente e un datore di lavoro abbiano difficoltà a raggiungere un accordo, è possibile che si desideri chiedere l’assistenza di un mediatore esterno imparziale. Ciò può aiutare a mediare un accordo e a giungere a una decisione reciprocamente accettabile in merito agli adeguamenti da apportare.
Istruzione e formazione per tutti
Si consiglia alle organizzazioni di prevedere programmi di formazione o di istruzione per migliorare la consapevolezza e la comprensione del processo volto all’introduzione di soluzioni ragionevoli. I lavoratori con disabilità dovrebbero ricevere essi stessi, se necessario, una formazione che consenta loro di capire come muoversi efficacemente nell’ambito di tale processo. È importante garantire che i membri del personale con disabilità comprendano quali sono i loro diritti. Le organizzazioni dovrebbero essere consapevoli del fatto che, secondo la UN CRPD, la disabilità è un concetto in evoluzione derivante dall’interazione tra le persone con disabilità e gli ostacoli attitudinali e ambientali cui devono far fronte. Non tutte le disabilità sono visibili. Il passaggio della UN CRPD da un approccio medico e caritativo alla disabilità a uno fondato sui diritti umani deve riflettersi nel processo volto all’introduzione di soluzioni ragionevoli nell’ambito dell’organizzazione.
Anche il personale delle risorse umane e chiunque altro svolga un ruolo nel coordinamento delle soluzioni ragionevoli deve ricevere una formazione adeguata, anche in merito alle normative e migliori pratiche pertinenti nonché alla gestione delle richieste in modo riservato. La formazione dovrebbe inoltre essere fornita ai team leader e ai dirigenti, che dovrebbero contribuire a mantenere un ambiente favorevole e inclusivo nel proprio dipartimento o in seno all’organizzazione, che deve essere un luogo in cui i dipendenti con disabilità possono accedere alle soluzioni di cui hanno bisogno per superare gli ostacoli esistenti e svolgere il loro lavoro al meglio secondo modalità comprese e sostenute dai loro colleghi.
Chi può fornire formazione?
- Esperti interni.
Se l’organizzazione dispone di un dipartimento che si occupa di diversità e inclusione o di esperti in materia di diritti delle persone con disabilità e di soluzioni ragionevoli, questi sarebbero i candidati ideali per condurre la formazione. - Consulenti esterni. P
er la formazione possono essere assunti professionisti specializzati nei temi della diversità nel luogo di lavoro, dell’inclusione e del rispetto delle leggi in materia di disabilità. - Agenzie governative.
In alcuni paesi esistono organizzazioni governative specializzate nei temi della diversità e dell’inclusione sul luogo di lavoro. Spesso forniscono risorse per la formazione o addirittura servizi di formazione diretti. - Organizzazioni senza scopo di lucro e gruppi di
sostegno.
Le organizzazioni incentrate sui diritti delle persone con disabilità e sull’inclusione spesso forniscono servizi di formazione o possono raccomandare formatori esperti.
Come dovrebbe essere organizzata la formazione?
- Valutazione delle esigenze.
Prima della formazione, valutare quale tipo di formazione sia necessaria, ossia se si tratta di una formazione per sensibilizzare l’opinione pubblica o sul rispetto delle norme giuridiche, oppure di una formazione specializzata per le risorse umane e i dirigenti. - Sviluppo di programmi di studio.
Sulla base della valutazione delle esigenze, elaborare un programma di formazione. Ciò potrebbe comprendere presentazioni, seminari, studi di casi e sessioni interattive. - Modalità di formazione.
Decidere se la formazione sarà in presenza, online o ibrida. A prescindere dalla modalità scelta, garantire che la formazione sia inclusiva e accessibile. - Programmazione.
Pianificare la data in cui si terranno le sessioni di formazione. Organizzarle in momenti in cui può parteciparvi il maggior numero di persone. - Coinvolgere le persone con disabilità.
Se possibile, coinvolgere le persone con disabilità nella pianificazione e nell’erogazione della formazione per far sì che sia realmente inclusiva. - Feedback e valutazione.
A seguito della formazione, raccogliere il feedback dei partecipanti per valutarne l’efficacia e gli aspetti da migliorare. - Formazione continua.
Valutare la possibilità di rendere la formazione un processo continuo, con aggiornamenti periodici al fine di tenere conto di eventuali modifiche della normativa o delle politiche interne. - Documentazione.
Tenere un registro dei partecipanti alle sessioni di formazione, dei periodi in cui sono state condotte e del materiale utilizzato. Ciò potrebbe essere importante per assicurare il rispetto della legge e per le successive valutazioni interne.
Un approccio metodico nella pianificazione e nell’erogazione della formazione può garantire che sia perseguito efficacemente l’obiettivo di promuovere un ambiente più inclusivo.
Comunicazione e consultazione personalizzate
La richiesta di una soluzione ragionevole da parte di un dipendente con disabilità dovrebbe essere seguita da un dialogo aperto e rispettoso con il dipendente stesso. Quest’ultimo dovrebbe avere la possibilità di esprimere le proprie esigenze e preoccupazioni specifiche in un contesto che garantisca la riservatezza e la comprensione. Se è necessario definire i dettagli delle soluzioni previste per il dipendente, quest’ultimo dovrebbe svolgere un ruolo attivo nel processo decisionale e nella risoluzione dei problemi in relazione agli ostacoli incontrati. In altre parole, occorre ascoltare il dipendente e tenere conto delle sue prospettive. Questo approccio promuove un senso di responsabilità e di inclusione nel processo. Occorre trattare la richiesta il più rapidamente possibile.
In questo modo il datore di lavoro può interagire apertamente con il dipendente e garantire che partecipi attivamente alla definizione di soluzioni ragionevoli.
1. Manifestazione iniziale delle necessità
Il dipendente comunica la necessità di una soluzione ragionevole senza necessariamente rivelare la natura specifica della sua disabilità, a meno che non si senta a suo agio nel farlo.
Il datore di lavoro prende atto della richiesta ed esprime la volontà di discutere possibili soluzioni. A ciò dovrebbe seguire immediatamente la discussione iniziale.
2. Gettare le basi del dialogo
Riservatezza. Confermare che la discussione è riservata e che sarà condivisa solo con coloro che hanno necessità di essere informati in merito.
Atmosfera rispettosa. Creare un’atmosfera accogliente che faccia sentire il lavoratore a proprio agio affinché possa discutere apertamente delle proprie esigenze.
3. Esigenze e sfide
Il dipendente descrive le sfide specifiche affrontate sul luogo di lavoro a causa della sua disabilità.
Il datore di lavoro pone domande aperte per comprendere meglio tali sfide, senza avanzare ipotesi.
4. Soluzioni proposte
Il dipendente suggerisce soluzioni ragionevoli per poter far fronte a tali sfide.
Il datore di lavoro risponde con ulteriori suggerimenti o adeguamenti sulla base della capacità operativa dell’organizzazione.
5. Quadro giuridico
Il datore di lavoro delinea i diritti del dipendente dal punto di vista giuridico e gli obblighi del datore di lavoro ai sensi delle normative e delle politiche pertinenti.
Il dipendente conferma di aver compreso tali informazioni, ponendo domande se ha necessità di chiarimenti.
6. Costi e aspetti logistici
Il datore di lavoro espone eventuali preoccupazioni in merito al costo o alla fattibilità delle soluzioni proposte.
Il dipendente offre soluzioni alternative o condivide informazioni sul modo in cui soluzioni simili sono state efficaci altrove.
7. Calendario di attuazione
Il datore di lavoro fornisce una tempistica ragionevole per l’attuazione della soluzione prevista.
Il dipendente prende atto della tempistica o cerca di negoziare, se necessario.
8. Seguito e valutazione
Entrambe le parti concordano il modo in cui valuteranno l’efficacia della soluzione e il momento in cui si incontreranno nuovamente per valutare se tale soluzione ha prodotto o meno risultati positivi.
9. Documentazione
Il datore di lavoro sintetizza per iscritto i punti chiave della discussione, le soluzioni concordate e la tempistica, condividendoli con il dipendente.
Il dipendente esamina il documento per
verificarne la correttezza e lo approva.
Ciò dovrebbe avvenire senza indugio.
3.8 Fornire orientamenti
Occorre fornire orientamenti e consulenza per soddisfare le esigenze dei dipendenti con disabilità, dei dirigenti, del personale responsabile del trattamento delle richieste di soluzioni e dei team leader o dei colleghi che accolgono i dipendenti con disabilità nel loro dipartimento o team.
Per il dipendente con disabilità
Nel caso incontri ostacoli sul luogo di lavoro, il dipendente dovrebbe ricevere materiale informativo e formativo sui propri diritti, sulle diverse soluzioni ragionevoli a disposizione e su qualsiasi altro tipo di sostegno e orientamento offerto. Il dipendente potrebbe essere indirizzato verso reti di sostegno alla disabilità, servizi specializzati o altre risorse.
Dovrebbero essere istituiti canali che consentano al dipendente di esprimere le sue esigenze, preoccupazioni e osservazioni, cui dare seguito per garantire che le soluzioni siano efficaci. Le soluzioni dovrebbero essere adeguate nel corso del tempo, se necessario.
Per i dipendenti responsabili del trattamento delle richieste di soluzioni
Questi dipendenti dovrebbero ricevere una formazione esauriente in materia di sensibilizzazione alla disabilità, soluzioni ragionevoli, obblighi giuridici e migliori pratiche per il trattamento delle richieste.
Dovrebbero inoltre essere elaborati orientamenti in materia di comunicazione efficace con i dipendenti che hanno presentato richieste di soluzioni, che comprendano l’ascolto attivo, il mantenimento della riservatezza e la dimostrazione di una buona comprensione dell’argomento in questione, di empatia e di rispetto.
È opportuno definire procedure e orientamenti chiari per il trattamento delle richieste di soluzioni (che comprendano dettagli quali scadenze e requisiti in materia di documentazione). Occorre offrire sostegno continuo e risorse, compreso l’accesso alla consulenza di esperti e mediatori, nonché opportunità di formazione e sviluppo pertinenti.
Per i team leader e i team che accolgono i dipendenti con disabilità
I team leader dovrebbero ricevere una formazione continua e orientamenti in materia di sensibilizzazione alla disabilità, promozione di un ambiente di lavoro inclusivo e gestione di team diversificati. Si dovrebbe avviare un dialogo aperto con i dipendenti con disabilità al fine di raggiungere la massima comprensione e collaborazione.
3.9 Individuare soluzioni meno costose: trovare un equilibrio
È importante raggiungere un equilibrio tra la necessità di trovare una soluzione che soddisfi le esigenze specifiche di ciascun individuo e la praticabilità e il costo di tale soluzione. L’obiettivo dovrebbe essere quello di individuare le soluzioni più semplici a costi ragionevoli che rispondano efficacemente alle esigenze del lavoratore e che possano essere adattate alle circostanze individuali.
Adottando un approccio personalizzato per rispondere alle esigenze e adeguarsi alle circostanze specifiche di ciascun membro del personale con disabilità, è possibile fornire soluzioni su misura che affrontino efficacemente gli ostacoli esistenti e promuovano le pari opportunità.
Uno studio della rete statunitense Job Accommodation Network ha rivelato che il 60 % delle soluzioni adottate sul posto di lavoro può essere attuato senza alcun costo, mentre il costo medio è di 500 USD (491 EUR) per dipendente24. Le soluzioni consentono di mantenere i dipendenti nel posto di lavoro, di migliorare il tasso di presenza al lavoro e di produttività nonché di risparmiare sui costi assicurativi25.
Massimizzare l’efficacia, il mantenimento nel posto di lavoro e la produttività
L’obiettivo principale di una soluzione ragionevole è consentire ai dipendenti con disabilità di svolgere efficacemente i loro compiti. Sebbene i costi e la fattibilità siano chiaramente considerazioni importanti, l’efficacia delle soluzioni nel soddisfare le esigenze del dipendente dovrebbe avere carattere prioritario. Quanto più le soluzioni sono adattate alle esigenze specifiche e personali dei lavoratori con disabilità, tanto maggiore è l’effetto positivo sul mantenimento nel posto di lavoro e sulla produttività.

3.10 Monitoraggio e valutazione
Il processo di monitoraggio e valutazione delle soluzioni ragionevoli è essenziale per garantirne l’efficacia costante e per prendere in considerazione eventuali modifiche o adeguamenti necessari.
Occorre valutare l’efficacia costante della soluzione prevista. Ciò può comportare riunioni periodiche di aggiornamento, la revisione dei parametri di misurazione adottati per valutare le prestazioni lavorative, la raccolta di commenti da parte di supervisori o colleghi o il confronto con il dipendente per sapere se, e in che modo, la soluzione abbia facilitato il suo lavoro. Valutando l’efficacia della soluzione, è possibile individuare gli aspetti da migliorare o esaminare soluzioni alternative laddove la soluzione fornita non risponda adeguatamente alle esigenze del dipendente.
Le esigenze dei lavoratori con disabilità possono cambiare nel tempo, per cui è importante apportare le modifiche o gli adeguamenti necessari. Può essere necessario adeguare la soluzione prevista alla luce di nuove informazioni o cambiamenti della situazione del lavoratore, come un’evoluzione della sua patologia o l’attribuzione di nuove responsabilità professionali. Occorre comunicare in modo aperto e trasparente con il dipendente per determinare se siano necessarie soluzioni alternative o modifiche degli accordi esistenti affinché questi continuino a essere efficaci.
Nel corso di questo processo di monitoraggio e valutazione è fondamentale conservare documenti e registri accurati. Ciò significa, tra l’altro, documentare i dettagli della soluzione prevista, eventuali modifiche apportate, il riscontro del dipendente interessato e i risultati del processo di monitoraggio. La documentazione consente di tenere traccia delle soluzioni fornite in passato, ne agevola la consultazione futura e garantisce il rispetto degli obblighi giuridici.
Quando si tratta di soluzioni ragionevoli, è preferibile adottare una mentalità tesa al miglioramento continuo. I dirigenti o i responsabili dovrebbero trarre insegnamento da ogni esperienza concernente l’introduzione di soluzioni, individuando le migliori pratiche e attuando le modifiche necessarie. Riesaminare o valutare periodicamente l’efficacia delle soluzioni previste può rivelarsi estremamente utile per orientare il processo decisionale futuro.
4 Informazioni e sostegno

Sebbene l’attuazione di soluzioni per il personale con disabilità comporti spesso cambiamenti e costi, sono disponibili forme di assistenza sia finanziaria che pratica.
In molti paesi dell’UE è disponibile un sostegno finanziario per coprire, in tutto o in parte, i costi connessi all’adozione di soluzioni ragionevoli. Tale sostegno può essere garantito sotto forma di sovvenzioni o sussidi e talvolta è accompagnato da un sostegno logistico che permette agli interessati di individuare le soluzioni adeguate e di richiedere sovvenzioni o sussidi. L’importo del sostegno finanziario varia notevolmente in Europa, così come i tipi di soluzioni finanziabili, anche se i programmi generalmente finanziano l’adattamento di postazioni di lavoro utilizzate da persone con disabilità. In alcuni casi è disponibile anche un aiuto per pagare coloro che offrono servizi di accompagnamento al lavoro o le spese di viaggio.
Per poter beneficiare del finanziamento, gli ausili tecnici o professionali devono essere correlati alla disabilità e utilizzati per attività lavorative specifiche o per altri compiti pertinenti. Gli ausili tecnici, che si tratti di software o hardware, possono essere considerati una forma specifica di soluzione, che a volte consente ai dipendenti con disabilità di eseguire compiti che altrimenti non sarebbero in grado di svolgere.
Il finanziamento pubblico può coprire il costo per formare una persona affinché questa sia in grado di utilizzare tale ausilio. L’importo concesso è stabilito caso per caso e dipende da vari criteri quali il grado di disabilità, i costi totali delle misure previste e l’importo delle spese correlate alla disabilità che sarebbero altrimenti a carico del datore di lavoro.
È possibile ricevere finanziamenti specificamente per coprire i costi correlati alla creazione di nuovi luoghi di lavoro per le persone con gravi disabilità, magari a seguito di un periodo di lavoro trascorso in un laboratorio protetto. In tali circostanze i posti sovvenzionati devono essere riservati a tali persone a lungo termine.
Le sovvenzioni o i sussidi per l’applicazione di soluzioni ragionevoli sono disponibili in alcune circostanze nella maggior parte dei paesi dell’UE, sebbene gli importi varino, e le procedure di domanda sono talvolta onerose dal punto di vista amministrativo. Si noti che le sovvenzioni devono essere rimborsare parzialmente se il datore di lavoro recede dal contratto entro un determinato periodo di tempo.
In alcuni paesi dell’UE i datori di lavoro possono ricevere, eventualmente in aggiunta al sostegno finanziario, un sostegno logistico mirato ad aiutarli a pianificare e attuare soluzioni ragionevoli. Tale sostegno è spesso fornito dal settore pubblico, ossia da organismi tradizionali o amministrazioni pubbliche, come il servizio per l’impiego, sebbene esistano in alcuni paesi organizzazioni specializzate nel fornire sostegno ai datori di lavoro per assumere le persone con disabilità.
La sezione “Sostegno finanziario” alla fine dei presenti orientamenti contiene una selezione di organizzazioni e fonti di assistenza a livello dell’UE.

4.1 Dove cercare assistenza
- I siti web ufficiali delle amministrazioni nazionali, regionali o locali responsabili dell’occupazione, del lavoro, degli affari sociali o dei diritti delle persone con disabilità spesso forniscono informazioni sulle sovvenzioni, sui sussidi e sui programmi di sostegno disponibili per aiutare i datori di lavoro a predisporre soluzioni ragionevoli.
- Alcune organizzazioni che si occupano di disabilità e occupazione, associazioni e organizzazioni non governative (ONG) sono specializzate nell’offrire sostegno ai datori di lavoro e alle persone con disabilità. Spesso forniscono risorse, orientamenti e informazioni sul sostegno finanziario e logistico disponibile per l’introduzione di soluzioni ragionevoli. Ne sono un esempio il Forum europeo delle disabilità26 e l’Unione europea dei ciechi27. La rete europea di enti nazionali per le pari opportunità fornisce una rassegna della giurisprudenza recente in diversi paesi europei28.
- La Commissione europea e le varie direzioni offrono informazioni sulle opportunità di finanziamento, sui programmi e sulle risorse per i datori di lavoro ai fini dell’introduzione di soluzioni ragionevoli, e varie pagine web dell’UE mettono spesso in evidenza le iniziative in materia di diritti delle persone con disabilità, occupazione e inclusione sociale.
- La serie “Promoting Equity” dell’Organizzazione internazionale del lavoro mira ad aiutare i datori di lavoro di qualsiasi dimensione e in qualsiasi settore economico a fornire soluzioni ragionevoli in tutte le fasi del ciclo occupazionale29.
- I centri di sostegno alle imprese, le camere di commercio, le organizzazioni professionali o settoriali e le associazioni imprenditoriali spesso forniscono orientamenti e risorse per i datori di lavoro, tra cui informazioni sul sostegno finanziario, sulle sovvenzioni e sull’aiuto logistico.
- Anche le agenzie per l’impiego o i centri per l’impiego locali possono disporre di informazioni su sovvenzioni, sussidi o programmi di sostegno pensati per i datori di lavoro.
4.2 Partenariati
Nell’ambito di un partenariato, datori di lavoro e organismi esterni possono collaborare per individuare e attuare soluzioni ragionevoli adeguate per singoli dipendenti. Oltre ai partenariati con i centri per l’impiego e altri enti di collocamento, i centri di rieducazione professionale o le organizzazioni della società civile, i datori di lavoro possono collaborare anche con i medici aziendali, i team che si occupano di salute sul luogo di lavoro o i sindacati.
Nella maggior parte dei paesi dell’UE sono previsti partenariati di qualche tipo per aiutare i datori di lavoro a trovare soluzioni ragionevoli, che spesso forniscono consulenza o sostegno per individuare soluzioni adeguate. Sebbene i partenariati possano talvolta essere costituiti da enti pubblici quali le agenzie per l’impiego incaricate di collocare le persone con disabilità nel mondo del lavoro, anche le ONG e le organizzazioni dei datori di lavoro sono spesso coinvolte.
In tutta Europa vi sono numerosi esempi di partenariati che offrono sostegno, tra cui assistenza finanziaria, consulenza (consulenza personalizzata su soluzioni appropriate, guide per i datori di lavoro, consulenza sulla progettazione di luoghi di lavoro adatti alle persone con disabilità), reti di sostegno (di imprese, una rete di datori di lavoro con esperienza nell’assunzione di personale con capacità lavorative ridotte), un coordinatore del lavoro per individuare opportunità lavorative e compiti adatti a coloro che hanno capacità lavorative parziali, banche dati (registrazione delle soluzioni previste in una banca dati e servizi di mediazione per trovare un accordo sulle condizioni di lavoro). Anche gli esperti di salute sul luogo di lavoro sono talvolta coinvolti in partenariati con i datori di lavoro.

La Confederazione europea dei sindacati (CES) svolge un ruolo significativo nel facilitare l’accesso a soluzioni ragionevoli per le persone con disabilità, nell’ambito delle sue attività in materia di occupazione e diritti dei lavoratori in tutta Europa. In quanto organizzazione leader che rappresenta i lavoratori e i sindacati nell’UE, la CES sostiene i diritti e gli interessi dei lavoratori, compresi quelli con disabilità, adoperandosi per garantire che le politiche sul luogo di lavoro, i contratti collettivi e le normative in materia di lavoro promuovano pratiche inclusive e soluzioni ragionevoli. La CES si impegna attivamente con i datori di lavoro, i responsabili delle politiche e i portatori di interessi pertinenti per sensibilizzare in merito alle esigenze dei lavoratori con disabilità e promuovere l’integrazione di misure inclusive per le persone con disabilità.
In alcuni paesi, come la Spagna, i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro hanno firmato accordi quadro, contratti collettivi nazionali e provinciali e accordi a livello aziendale o organizzativo riguardanti misure quali adattamenti del luogo di lavoro e ricollocazione, ove opportuno..
4.3 Buone pratiche
The 'Illustrative Examples' section of the Guide- lines presents best practices for ensuring reasonable accommodation (RA) by employers. Below is an overview of potential measures that can be implemented. For more detailed information, please refer to the 'Illustrative Examples' section.

Misure tecniche
- Apparecchiature per l’adattamento di una postazione di lavoro (tra cui ingranditori di schermo, sedie ergonomiche), ad esempio: p X
- Software per le persone affette da disabilità visive
- Apparecchiature di comunicazione per le persone con disabilità sensoriali
- Utilizzo di simboli semplici per le persone con disabilità intellettive
- Utilizzo di colori contrastanti nell’ambiente di lavoro per aiutare il personale affetto da disabilità visive a orientarsi
- Utilizzo di piattaforme accessibili per videoconferenze (con conversione del parlato in testo)
- Utilizzo di segnali di allarme visivi per le persone con disabilità uditive (ad esempio per segnalare un’emergenza, il suono del campanello di una porta, una telefonata, l’inizio e la fine della giornata lavorativa)
Misure organizzative
- Adeguamento dello spazio di lavoro, dei locali e delle attrezzature
- Modifiche fisiche/architettoniche per facilitare l’accesso al luogo di lavoro
- Messa a disposizione di uno spazio silenzioso o di uno spazio di lavoro personale per facilitare la concentrazione
- Offerta dell’opzione del telelavoro
- Assistenza umana, ad esempio un interprete di lingua dei segni, un esperto di codifica della lingua parlata completata, un tutor o un collega
- Adeguamento dell’orario di lavoro, come il lavoro a tempo parziale o un orario di lavoro diverso dal resto del team, ossia un orario personalizzato al quale non si applica una programmazione collettiva
- Pause più frequenti nel corso della giornata lavorativa (ad esempio per i lavoratori diabetici)
- Comunicazioni in un linguaggio semplificato per le persone con disabilità intellettive
- Predisposizione di una seduta (per una postazione di lavoro che è solitamente in piedi)
- Traduzione delle istruzioni di lavoro nella lingua dei segni o in una lingua di facile lettura e comprensione
- Assegnazione a un impiego geograficamente vicino al domicilio del lavoratore con disabilità
- Adattamento di un veicolo per consentire a una persona con disabilità di spostarsi da e verso il luogo di lavoro se i trasporti pubblici non sono accessibili
- Scelta dei luoghi di riunione che tenga conto dell’accessibilità e delle possibili difficoltà di comunicazione
- Riorganizzazione del team o distribuzione dei compiti all’interno del team stesso (riattribuzione dei compiti)
- Azioni di sensibilizzazione sulla disabilità
Buone pratiche di attuazione
- Determinazione delle limitazioni funzionali per la descrizione del posto di lavoro nonché del sostegno richiesto
- Attuazione di soluzioni ragionevoli che tengano conto, per quanto possibile, delle esigenze e delle preferenze del dipendente con disabilità
- Monitoraggio dell’efficacia dell’adattamento, apportando gli adeguamenti necessari
- Consultazione di esperti, ad esempio di consulenti per l’inclusione delle persone con disabilità, di professionisti delle risorse umane e di esperti giuridici in materia di diritto del lavoro e dei diritti delle persone con disabilità.
4.4 Ulteriori fonti informative
Diversi Stati europei dispongono di proprie pubblicazioni e di altre informazioni per i datori di lavoro in merito alle soluzioni ragionevoli. Tali pubblicazioni possono essere redatte dai ministeri governativi, da organismi per la parità o servizi per l’impiego, o talvolta da unità specializzate nell’impiego di persone con disabilità nel settore pubblico. In molti paesi anche le organizzazioni dei datori di lavoro, i sindacati e le ONG (comprese le organizzazioni che si occupano di disabilità) svolgono un ruolo in tal senso.
Tra le altre fonti figurano iniziative per l’inclusione delle persone con disabilità, riviste accademiche, materiali giuridici (come sintesi della giurisprudenza), kit di strumenti sulla disabilità per i datori di lavoro (spesso redatti da enti pubblici o organizzazioni senza scopo di lucro o attraverso iniziative specifiche per la disabilità), webinar e corsi di formazione online nonché orientamenti elaborati da associazioni settoriali specifiche.
Un elenco esaustivo degli organismi da consultare a livello europeo è riportato di seguito, nella sezione “Sostegno finanziario”.

SOSTEGNO FINANZIARIO
I fondi a livello nazionale, regionale e locale sono le principali fonti di sostegno finanziario cui possono attingere i datori di lavoro per prevedere soluzioni ragionevoli sul luogo di lavoro. Maggiori informazioni sono disponibili nelle relazioni per paese redatte nel quadro della Consulenza europea sulla disabilità dal titolo Striving for an inclusive labour market30.
Alcune fonti di finanziamento dell’UE
A titolo complementare, i finanziamenti dell’Unione europea possono essere utilizzati per predisporre soluzioni ragionevoli e per promuovere l’accessibilità e l’inclusione sul luogo di lavoro.
- Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
https://ec.europa.eu/regional_policy/funding/erdf_en?etrans=it - Fondo sociale europeo (FSE+)
https://ec.europa.eu/european-social-fund-plus/it - Fondo di coesione
https://ec.europa.eu/regional_policy/funding/cohesion-fund_en?etrans=it
- Orizzonte Europa31
Orizzonte Europa, il programma di ricerca e innovazione dell’UE, offre opportunità di finanziamento per progetti relativi alla disabilità e all’accessibilità. Le organizzazioni possono presentare domanda di finanziamento nell’ambito di specifici inviti a presentare proposte o di tematiche incentrate sulle tecnologie inclusive, i dispositivi assistivi o la progettazione inclusiva nel luogo di lavoro. Il programma promuove lo sviluppo di soluzioni e tecnologie innovative in grado di facilitare la predisposizione di soluzioni ragionevoli nel luogo di lavoro.
Le organizzazioni possono individuare inviti a presentare proposte oppure opportunità di finanziamento pertinenti pubblicati dalla Commissione europea o da varie agenzie dell’UE. Tali inviti stabiliscono in genere gli obiettivi specifici, i criteri di ammissibilità e le priorità di finanziamento in relazione all’accessibilità e alle soluzioni ragionevoli. Le organizzazioni dovrebbero esaminare attentamente gli orientamenti, formulare una proposta di progetto e presentarla entro i termini stabiliti.
La procedura di domanda dipende dal programma di finanziamento specifico o da una determinata iniziativa. Le organizzazioni sono generalmente tenute a presentare una proposta di progetto che illustri gli obiettivi, le attività, i risultati attesi e il bilancio del loro progetto relativo a soluzioni ragionevoli. I criteri di ammissibilità possono includere l’allineamento del progetto alle priorità dell’UE, il suo impatto potenziale, gli obblighi di partenariato e la sostenibilità finanziaria. È possibile che le organizzazioni debbano dimostrare la loro capacità, competenza ed esperienza nell’attuazione di progetti analoghi.
Ottenere il finanziamento dell’UE per l’adozione di iniziative riguardanti soluzioni ragionevoli comporta diversi vantaggi. In primo luogo, fornisce risorse finanziarie per sostenere l’attuazione di progetti che promuovono l’accessibilità e l’inclusione sul luogo di lavoro. Offre inoltre opportunità di creare reti, collaborare e scambiare conoscenze con altre organizzazioni ed esperti che operano nello stesso settore. Inoltre l’ottenimento di finanziamenti dell’UE rafforza la visibilità e la credibilità del lavoro dell’organizzazione e può portare a un maggiore riconoscimento a livello nazionale e internazionale.
Attraverso la comprensione del processo di presentazione delle domande, dei criteri di ammissibilità e dei potenziali benefici dell’erogazione dei finanziamenti dell’UE, le organizzazioni possono mobilitare le risorse quali i fondi SIE e quelle disponibili nel quadro dei programmi Orizzonte Europa e EaSI per promuovere l’accessibilità, l’inclusione e le pari opportunità sul luogo di lavoro per i dipendenti con disabilità.
Organizzazioni che forniscono informazioni e consulenza
- Forum europeo delle disabilità (EDF)
La più grande organizzazione ombrello che rappresenta le persone con disabilità in Europa e che difende i diritti di tutte le persone affette da vari tipi di disabilità. https://www.edf-feph.org/. - AGE Platform Europe (AGE)
Piattaforma che promuove una società aperta alle persone di tutte le età, in cui tutti abbiano pari opportunità di essere inclusi e di partecipare in qualsiasi fase della loro vita. https://www.age-platform.eu/. - European Union of Supported Employment (EUSE)
Organizzazione non governativa che facilita la diffusione dell’occupazione assistita per aiutare le persone con disabilità ad accedere a un’occupazione di qualità tramite un’assistenza continua. https://euse.org/about-euse/. - Inclusion Europe
Organizzazione incentrata sui diritti e sull’inclusione delle persone con disabilità intellettive e delle loro famiglie. https://www.inclusion-europe.eu/. - European Network on Independent Living (ENIL)
Questa rete europea sostiene il diritto delle persone con disabilità di vivere in modo indipendente e di essere incluse nella comunità. https://enil.eu/. - Mental Health Europe (MHE)
Si adopera per promuovere i diritti e il benessere delle persone con problemi di salute mentale. https://www.mhe-sme.org/. - Unione europea dei ciechi
Rappresenta gli interessi delle persone non vedenti e ipovedenti in Europa. https://www.euroblind.org/. - Unione europea dei sordi (EUD)
Promuove i diritti dei sordi e il riconoscimento delle lingue dei segni in Europa. https://www.eud.eu/. - European Dyslexia Association (EDA)
Sostiene i diritti e le esigenze delle persone dislessiche in tutta Europa. https://eda-info.eu/. - Autism-Europa
Associazione internazionale incentrata sulla promozione dei diritti e dell’inclusione delle persone affette da disturbi dello spettro autistico. https://www.autismeurope.org/. - Associazione europea dei fornitori di servizi
per le persone con disabilità (EASPD)
Rappresenta i fornitori di servizi che lavorano con le persone con disabilità, tra cui quelle con disabilità fisiche, intellettive e sensoriali. https://www.easpd.eu/. - European Down Syndrome Association (EDSA)
Sostiene i diritti e il benessere delle persone affette dalla sindrome di Down. https://www.edsa.eu/. - Confederazione delle organizzazioni familiari
dell’Unione europea (Coface)
Sostiene i diritti e l’inclusione delle persone con disabilità e delle loro famiglie in Europa. www.coface-eu.org. - European Federation of Parents of Hearing
Impaired Children (FEPEDA)
Promuove la parità dei diritti dei bambini e dei giovani non udenti e ipoudenti e delle loro famiglie. https://fepeda.eu/. - European Multiple Sclerosis Platform (EMSP)
Si adopera per migliorare la qualità della vita delle persone affette da sclerosi multipla in Europa. https://emsp.org/. - European Federation of Hard of Hearing People
(EFHOH)
Rappresenta gli interessi delle persone ipoudenti in tutta Europa. https://www.efhoh.org/. - Federazione europea delle associazioni
neurologiche (EFNA)
Si concentra sulla difesa e sul sostegno a favore delle persone affette da disturbi neurologici, comprese patologie quali l’epilessia, il morbo di Parkinson e la sclerosi multipla. https://www.efna.net/. - Rete europea dei servizi pubblici per l’impiego
Istituita per massimizzare l’efficienza dei servizi pubblici per l’impiego (SPI). https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=105&langId=it.
L’elenco non è esaustivo. Esistono numerose altre organizzazioni e associazioni a livello nazionale, regionale e locale che difendono i diritti delle persone con disabilità in tutta Europa. Per maggiori informazioni, si vedano le relazioni per paese redatte nel quadro della Consulenza europea sulla disabilità dal titolo Striving for an inclusive labour market32.

ESEMPI ILLUSTRATIVI

I metodi riguardanti le soluzioni ragionevoli, illustrati dagli esempi che seguono, evidenziano quali misure possono essere adottate dai datori di lavoro per adempiere all’obbligo giuridico (2000/78/CE)33 di predisporre soluzioni ragionevoli e per garantire l’impiego di persone con disabilità. Seguendo questi metodi, le misure relative alle soluzioni ragionevoli possono essere attuate in tempi brevi.
Si noti che l’elenco dei metodi presentati non è esaustivo.
Metodo 1

fornitura di tecnologie assistive
I datori di lavoro possono ottenere aiuto e sostegno nell’assunzione di persone che incontrano ostacoli sul posto di lavoro fornendo loro tecnologie assistive. È quindi utile informarsi sulla disponibilità di vari dispositivi assistivi e di soluzioni informatiche e sulle modalità di accesso ad essi.
1.1 Responsabile di progetto nell’industria farmaceutica, affetta da un disturbo dello spettro autistico
Paese | Austria |
---|---|
Datore di lavoro | Una società leader dell'industria farmaceutica |
Ostacolo per il dipendente | Spettro autistico: necessità di un ambiente idoneo allo svolgimento di compiti ripetitivi che richiedono un'elevata concentrazione e precisione. |
Soluzione ragionevole fornita | Un ufficio silenzioso per consentire alla dipendente di lavorare senza interferenze esterne. |
Obiettivo | Agevolare la responsabile di progetto nello svolgimento dei suoi compiti di organizzazione e gestione di strutture tecniche, in linea con i suoi punti di forza distintivi. |
Beneficio per il datore di lavoro | Facilitando l'attitudine naturale della dipendente a svolgere compiti che richiedono precisione e un approccio meticoloso si ottengono prestazioni lavorative di qualità superiore. L'adattamento previsto, di minore entità, che consiste nel mettere a disposizione della dipendente un ufficio silenzioso, genera un ritorno significativo nell'ambito di un lavoro essenziale e di alta qualità. Dimostra inoltre l'impegno del datore di lavoro a creare un ambiente di lavoro inclusivo, che attiri un bacino di talenti diversificato e che possa favorire lo sviluppo di innovazione, frutto di tale diversità. |
Costo | Minimo, poiché la misura prevede la messa a disposizione di un ufficio silenzioso. |
1.2 Lavoratore al dettaglio nell’area vendita, affetto da disabilità visiva
Paese | Austria |
---|---|
Datore di lavoro | Catena di supermercati |
Ostacolo per il dipendente | Disabilità visiva |
Soluzione ragionevole fornita | Telefono cellulare dotato di un'applicazione di sintesi vocale e di un'applicazione di scansione. |
Obiettivo | Consentire al dipendente di svolgere mansioni quali il riassortimento dei prodotti sugli scaffali e la formazione di nuovi dipendenti. |
Beneficio per il datore di lavoro | Tramite un piccolo investimento tecnologico, il supermercato non solo garantisce che i compiti siano portati a termine in modo efficiente, ma sfrutta anche la conoscenza approfondita del dipendente sull'ubicazione dei prodotti per formare i nuovi assunti. Ciò migliora la produttività e crea un ambiente di apprendimento per tutti i dipendenti. Il negozio acquisisce inoltre la reputazione di luogo di lavoro inclusivo, attraendo così una clientela diversificata e distinguendosi dai concorrenti. |
Costo | Minimo, considerato l'investimento tecnologico non significativo. |
1.3 Coordinatore di call center, affetto da disabilità visiva
Paese | Austria |
---|---|
Datore di lavoro | Fornitore leader di servizi nel mercato immobiliare residenziale austriaco |
Ostacolo per il dipendente | Disabilità visiva |
Soluzione ragionevole fornita | Dispositivi di lettura speciali e uno schermo specifico per computer. |
Obiettivo | Consentire al dipendente di coordinare le chiamate in modo efficace e di gestire efficientemente le richieste dei clienti. |
Beneficio per il datore di lavoro | Il datore di lavoro può contare su un coordinatore di call center scrupoloso ed efficiente, in grado di gestire agevolmente interazioni complesse con i clienti grazie all'ausilio di tecnologie assistive. Tali adeguamenti non solo garantiscono una forza lavoro competente e fedele, ma contribuiscono anche ad aumentare la soddisfazione dei clienti e a fidelizzarli. La promozione di un ambiente di lavoro inclusivo consente inoltre all'impresa di rafforzare la propria reputazione di organizzazione socialmente responsabile, rendendola più attraente per potenziali clienti oltre che per i dipendenti. |
Costo | Da minimo a modesto, alla luce dell'acquisto di dispositivi speciali. |
1.4 Esperto contabile e informatico con disabilità visiva
Paese | Austria |
---|---|
Datore di lavoro | Organizzazione senza scopo di lucro nel settore del commercio equo e solidale |
Ostacolo per il dipendente | Disabilità visiva |
Soluzione ragionevole fornita | Ingranditore elettrico, lettore di schermo, lettore di testi stampati e illuminazione speciale. |
Obiettivo | Agevolare il passaggio dalla fornitura di servizi sul campo a un ruolo specializzato nella contabilità e nelle tecnologie dell'informazione dopo un congedo di maternità. |
Beneficio per il datore di lavoro | Grazie a un investimento relativamente modesto nelle tecnologie assistive, l'organizzazione mantiene nel posto di lavoro una dipendente qualificata e versatile con competenze sia in contabilità che in informatica. Ciò garantisce non solo che i ruoli fondamentali siano ricoperti da una persona esperta e dedita al proprio lavoro, ma trasmette anche un messaggio forte sull'impegno profuso dall'organizzazione a favore dell'inclusività. L'insieme di competenze della dipendente, unitamente alla predisposizione di uno spazio di lavoro su misura, migliora la produttività e la qualità del lavoro, il che in ultima analisi va a vantaggio della missione e dei risultati netti dell'organizzazione. |
Costo | Da minimo a modesto, considerando gli investimenti in tecnologie assistive. |
1.5 Persone non vedenti e ipovedenti
Paese | Croazia |
---|---|
Datore di lavoro | Teatro storico in Croazia per i non vedenti, noto per attrarre i migliori talenti nazionali nella regia, nella drammaturgia e nella scenografia. |
Ostacolo per il dipendente | Disabilità visiva |
Soluzione ragionevole fornita | Spazi, scenografie, copioni, stili di regia adattati nonché una guida vedente per gli attori. |
Obiettivo | Facilitare le performance delle persone non vedenti e ipovedenti, fornendo loro nel contempo i mezzi per conoscere lo spazio scenico e imparare a orientarsi al suo interno. |
Beneficio per il datore di lavoro | Il teatro non si distingue solo per i suoi talenti, ma anche per il suo approccio innovativo e adattativo, guadagnandosi una reputazione di spazio creativo e inclusivo all'avanguardia. Le soluzioni adottate consentono di impiegare un insieme sottorappresentato di attori impegnati e di grande talento, arricchendo in tal modo le produzioni del teatro e diversificando il bacino di talenti. L'impiego di attori con capacità diverse apre nuove prospettive nella narrazione, attirando potenzialmente un pubblico più ampio e più coinvolto. |
Costo | Modesto, in considerazione dell'adattamento dello spazio e del metodo di lavoro. |
1.6 Dipendenti nel settore bancario, affetti da disabilità visive
Paese | Cipro |
---|---|
Datore di lavoro | Banca con circa 500 dipendenti |
Ostacolo per il dipendente | Disabilità visive, tra cui cecità e ipovisione |
Soluzione ragionevole fornita | Tecnologie assistive personalizzate, come lettori di schermo, ingranditori e configurazioni del desktop specifiche. |
Obiettivo | Adattare le singole postazioni di lavoro alle esigenze dei tre dipendenti affetti da disabilità visive affinché possano svolgere efficacemente i loro compiti. |
Beneficio per il datore di lavoro | Oltre a soddisfare gli obblighi normativi e quelli in materia di responsabilità sociale, la banca guadagna una forza lavoro diversificata in grado di offrire una prospettiva unica, con la possibilità di attirare una clientela più ampia. La fornitura di tecnologie assistive trasmette inoltre il messaggio di una cultura inclusiva, migliorando l'immagine del datore di lavoro e attirando potenzialmente i migliori talenti in tutti i settori. La banca beneficia inoltre della dedizione e delle competenze di questi dipendenti, che sono fortemente motivati grazie anche alla volontà del datore di lavoro di soddisfare le loro esigenze. |
Costo | Modesto, investimenti in tecnologie assistive personalizzate. |
1.7 Graphic designer con difficoltà di gestione del tempo
Paese | Danimarca |
---|---|
Datore di lavoro | Agenzia di design |
Ostacolo per il dipendente | Difficoltà legate alla gestione del tempo in conseguenza di una situazione di stress e di una grave depressione. |
Soluzione ragionevole fornita | Un'applicazione che aiuta il graphic designer a gestire e ripartire efficacemente il tempo tra compiti e sottocompiti. |
Obiettivo | Consentire al graphic designer di concentrarsi sul suo lavoro fornendogli gli strumenti di cui ha bisogno per gestire meglio il suo tempo. |
Beneficio per il datore di lavoro | Offrendo una soluzione semplice ma efficace, il datore di lavoro è in grado di mantenere nel posto di lavoro un graphic designer di talento che ora è più produttivo e concentrato. Questo investimento non solo aumenta il rendimento del dipendente, ma trasmette a tutti i dipendenti il messaggio che l'impresa è impegnata a favore del loro benessere e del loro successo, con la possibilità di migliorare in generale il morale e la produttività del luogo di lavoro. |
Costo | Minimo, poiché la soluzione comporta un'applicazione software che permette la gestione del tempo. |
1.8 Dipendente su sedia a rotelle con prospettive di avanzamento di carriera
Paese | Danimarca |
---|---|
Datore di lavoro | Società |
Ostacolo per il dipendente | Dipendente su sedia a rotelle affetto da una malattia degenerativa |
Soluzione ragionevole fornita | Inizialmente è stato creato per il dipendente un ufficio a domicilio, dotato di attrezzature speciali. È stata pianificata l'installazione di ascensori per sedie a rotelle e di porte di accesso automatizzate nonché la realizzazione di modifiche del luogo di lavoro e dei servizi igienici al fine di garantire l'accessibilità per le persone su sedia a rotelle. Sono stati coinvolti numerosi portatori di interessi, tra cui le persone chiave e consulenti in materia di disabilità. |
Obiettivo | Predisporre una soluzione per un dipendente altamente qualificato che può contribuire in modo significativo agli obiettivi dell'impresa ma che necessita di un ambiente a cui poter accedere con la propria sedia a rotelle. |
Beneficio per il datore di lavoro | La possibilità di avvalersi delle competenze di un dipendente altamente qualificato migliora la produttività e offre una prospettiva unica al team. L'impegno dell'impresa a fornire soluzioni globali ha anche l'effetto di migliorare la propria reputazione di datore di lavoro inclusivo e flessibile, il che può rappresentare un vantaggio competitivo sia nell'acquisizione di talenti che nel rapporto con i clienti. |
Costo | Modesto, ma con una redditività dell'investimento a lungo termine, considerando il talento mantenuto in azienda. |
1.9 Dipendente a mobilità ridotta presso un’impresa di mobili
Paese | Estonia |
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Datore di lavoro | Impresa produttrice di mobili di medie dimensioni, con circa 45 dipendenti |
Ostacolo per il dipendente | Mobilità ridotta e difficoltà motorie delle mani; impossibilità di svolgere lavori fisici che prevedono spostamenti su lunghe distanze o il sollevamento delle mani al di sopra dell'altezza delle spalle. |
Soluzione ragionevole fornita | Il datore di lavoro ha adeguato lo spazio di lavoro per ridurre al minimo la necessità di muoversi su lunghe distanze e ha chiesto ausili tecnici al Fondo estone di assicurazione contro la disoccupazione. Il Fondo ha fornito un dispositivo di sollevamento pneumatico e si è fatto carico del costo di un sollevatore a depressione. |
Obiettivo | Adattare l'ambiente di lavoro e fornire gli strumenti necessari affinché il lavoratore possa lavorare in modo confortevole ed efficace nonostante la sua mobilità ridotta. |
Beneficio per il datore di lavoro | Il datore di lavoro può contare su un membro della forza lavoro abile e dedito al proprio lavoro, assicurando una maggiore diversità sul luogo di lavoro, con la possibilità di beneficiare di incentivi statali per l'assunzione di persone con disabilità. |
Costo | Minimo, dato il finanziamento del Fondo estone di assicurazione contro la disoccupazione. |
1.10 Diversità dei dipendenti di un’impresa produttrice di lampade
Paese | Finlandia |
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Datore di lavoro | Impresa produttrice di lampade, con 20 dipendenti, diretta da una persona con disabilità |
Ostacolo per il dipendente | Ostacoli vari, tra cui disabilità, età, status di rifugiato e status di immigrato. Circa il 30 % della forza lavoro è costituito da gruppi vulnerabili. |
Soluzione ragionevole fornita | Il datore di lavoro offre ai dipendenti affetti da disabilità visive le apparecchiature necessarie di illuminazione e di miglioramento della vista immediatamente al loro arrivo. |
Obiettivo | Creare un ambiente di lavoro inclusivo in cui tutti, indipendentemente dal contesto di provenienza o dalle condizioni di salute, abbiano la possibilità di lavorare. |
Beneficio per il datore di lavoro | La soluzione prevista promuove la diversità e l'inclusione, apportando all'impresa prospettive ed esperienze diverse. Inoltre rafforza la reputazione dell'impresa come datore di lavoro equo. |
Costo | Modesto, autofinanziato dal datore di lavoro, che ha scelto di non richiedere un sostegno finanziario pubblico a causa di ostacoli burocratici. |
1.11 Adeguamenti del luogo di lavoro – Attuazione degli adeguamenti necessari
Paese | Francia |
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Datore di lavoro | Gruppo Bonduelle |
Ostacolo per il dipendente | Disabilità che richiede adeguamenti del luogo di lavoro |
Soluzione ragionevole fornita | Modifiche ai luoghi di lavoro per i lavoratori con disabilità riconosciuta al fine di affrontare gli ostacoli presenti e rendere accessibile il maggior numero possibile di luoghi di lavoro. Le modifiche possono includere adeguamenti per rendere le postazioni di lavoro ergonomiche, attrezzature speciali, assistenza per i trasporti, miglioramenti dell'accessibilità, formazione, strumenti di comunicazione per disabilità diverse e adeguamenti di software/hardware specifici per varie disabilità. |
Obiettivo | Rendere accessibili le postazioni di lavoro attuando gli adeguamenti necessari raccomandati dal medico del lavoro e da altri soggetti coinvolti, compresi i sindacati. |
Beneficio per il datore di lavoro | Migliore inclusione e accessibilità per i lavoratori con disabilità. |
Costo | Costi coperti dal fondo Handipol e da Agefiph in determinate condizioni, con limiti all'importo massimo fatturabile. La Commissione deve essere consultata se il bilancio supera i 5 000 EUR a persona all'anno. |
1.12 Tecnico di assistenza informatica che soffre di iperacusia
Paese | Francia |
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Datore di lavoro | Impresa che fornisce servizi di assistenza informatica |
Ostacolo per il dipendente | Iperacusia, una patologia uditiva che rende l'individuo eccessivamente sensibile ai rumori quotidiani, provocandogli disagio e incidendo sulle sue prestazioni lavorative. |
Soluzione ragionevole fornita | Consultazione di un medico del lavoro per una valutazione ergonomica prima dell'assunzione; acquisto di una cuffia biaurale per isolare il dipendente dai rumori estranei; installazione di un filtro a schermo per ridurre le luci troppo forti; adattamento di una sedia speciale per garantire un maggiore comfort; prolungamento della tastiera e del mouse per i colleghi nei pressi del dipendente per ridurre il rumore. |
Obiettivo | Consentire al dipendente di concentrarsi sui suoi compiti senza essere disturbato dai rumori quotidiani dell'ufficio, migliorando in tal modo la sua produttività e il suo benessere. |
Beneficio per il datore di lavoro | Miglioramento delle prestazioni e della produttività del dipendente e rafforzamento di una cultura aziendale, poiché i colleghi hanno dato prova di solidarietà e comprensione. L'approccio adottato dal datore di lavoro è stato di tipo olistico, coinvolgendo competenze mediche ed ergonomiche fin dalla fase di assunzione, e si è rivelato vantaggioso sia per il datore di lavoro che per il lavoratore. |
Costo | Modesto, poiché i costi delle apparecchiature ergonomiche e dei consulenti sono stati sostenuti dal datore di lavoro, ma hanno aumentato la produttività, traducendosi in un investimento prezioso. |
1.13 Contabile con emiplegia del lato sinistro del corpo
Paese | Francia |
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Datore di lavoro | Società |
Ostacolo per il dipendente | Emiplegia del lato sinistro, che incide sulla mobilità e sulle abilità motorie fini del lato sinistro del corpo. |
Soluzione ragionevole fornita | Incontro iniziale con un ergonomo e con i portatori di interessi per definire gli obiettivi e gli strumenti da utilizzare; osservazioni sul posto di lavoro per evidenziare le difficoltà incontrate dal dipendente, quali la disposizione della stanza, la sistemazione del mobilio e l'utilizzo di una sedia inadeguata; presentazione di una relazione di attività con le soluzioni organizzative e materiali proposte; offerta al dipendente di più scrivanie tra cui scegliere, dando così allo stesso il potere di prendere decisioni. |
Obiettivo | Adattare lo spazio di lavoro in modo da compensare la disabilità del lavoratore, consentendogli così di proseguire efficacemente il suo lavoro da contabile. |
Beneficio per il datore di lavoro | Mantenimento nel posto di lavoro di manodopera qualificata senza necessità di alcuna riassunzione o riqualificazione e miglioramento del morale della forza lavoro, dimostrando l'impegno del datore di lavoro a favore dell'inclusività e del benessere dei lavoratori. |
Costo | Modesto, con costi per la valutazione ergonomica, il mobilio e altri accessori a carico del datore di lavoro. |
1.14 Infermiera con menomazione uditiva in un reparto oncologico pediatrico
Paese | Germania |
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Datore di lavoro | Azienda sanitaria con circa 3 400 dipendenti e diversi ospedali affiliati |
Ostacolo per il dipendente | Menomazione uditiva, in particolare una percezione limitata in determinate situazioni, come nel caso di rumori o disturbi acustici, oppure al telefono. |
Soluzione ragionevole fornita | Apparecchiature di segnalazione rafforzata in reparto, compresi segnali di allarme visivi sui display centrali presso la postazione del personale infermieristico e nei corridoi; è stato installato un sistema di segnalazione radio per trasmettere segnali dagli Infusomat a un ricevitore indossato dall'infermiera; è stato inoltre installato un nuovo telefono senza fili, dotato di regolazione del volume e della vibrazione, di indicatori luminosi lampeggianti e connettività Bluetooth per il collegamento agli apparecchi acustici dell'infermiera. |
Obiettivo | Consentire a un'infermiera qualificata di svolgere efficacemente le sue mansioni in un reparto oncologico pediatrico nonostante la sua menomazione uditiva. |
Beneficio per il datore di lavoro | L'attuazione di queste soluzioni speciali garantisce il mantenimento nel posto di lavoro di un'infermiera altamente qualificata e specializzata in un contesto sanitario sensibile. Dimostra inoltre l'impegno dell'organizzazione a favore di una forza lavoro inclusiva, il che può migliorare il morale dei dipendenti, attrarre i talenti migliori e rafforzare la reputazione dell'azienda nel settore sanitario. |
Costo | Modesto, ma che apporta un valore significativo a lungo termine grazie al mantenimento del dipendente nel posto di lavoro, al miglioramento dell'assistenza ai pazienti e al consolidamento della reputazione aziendale. |
1.15 Dipendente pubblico su sedia a rotelle
Paese | Italia |
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Datore di lavoro | Ufficio pubblico |
Ostacolo per il dipendente | Disabilità fisica che rende difficile l'accesso al parcheggio riservato al dipendente a causa dell'utilizzo della sedia a rotelle. |
Soluzione ragionevole fornita | Su richiesta del dipendente, la messa a disposizione immediata di un pass per un parcheggio accessibile in cui è più facile muoversi con una sedia a rotelle. |
Obiettivo | Facilitare al dipendente l'arrivo e la partenza dal lavoro senza dover affrontare difficoltà nel muoversi in un parcheggio meno accessibile. Il dipendente arriva al lavoro in orario e di buonumore, pronto a fornire il proprio contributo in modo produttivo. |
Beneficio per il datore di lavoro | Costi e sforzi minimi per la riassegnazione del posto auto. La richiesta del lavoratore è stata prontamente accolta, rendendo gli spostamenti quotidiani da e verso il lavoro più agevoli e meno stressanti. Il datore di lavoro ha dato prova di flessibilità e di risposta rapida per soddisfare le esigenze specifiche del lavoratore. La soluzione dimostra inoltre che anche azioni di modesta entità possono contribuire a un ambiente di lavoro più inclusivo, a vantaggio sia dei lavoratori che dei datori di lavoro. |
Costo | Minimo, in quanto ha comportato unicamente la riassegnazione di un posto auto. |
1.16 Soluzioni ragionevoli per un lavoratore con disabilità motorie
Paese | Italia |
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Datore di lavoro | ASL |
Ostacolo per il dipendente | Difficoltà sul luogo di lavoro dovute a disabilità motorie esacerbate da una patologia cardiaca. |
Soluzione ragionevole fornita | Trasferimento della postazione di lavoro in un ufficio pienamente accessibile e adeguamenti dell'orario di lavoro per far fronte all'aggravarsi della disabilità. |
Obiettivo | Promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e favorevole che tenga conto della nuova situazione del lavoratore. |
Beneficio per il datore di lavoro | Migliori prestazioni, mantenimento nel posto di lavoro e miglioramento del morale del lavoratore grazie a un luogo di lavoro più accomodante, favorendo la fedeltà e la soddisfazione del dipendente. Maggiore sostegno ai lavoratori con disabilità, creando un luogo di lavoro che valorizzi l'inclusività e risponda alle esigenze specifiche di ognuno. |
Costo | Minimo o modesto, prevedendo eventualmente il costo per modificare o adeguare gli uffici, compensato da una maggiore soddisfazione e produttività dei dipendenti. |
1.17 Neoassunto con disabilità fisiche
Paese | Lussemburgo |
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Datore di lavoro | Istituto di istruzione superiore a Lussemburgo con circa 300 docenti e 7 000 studenti |
Ostacolo per il dipendente | Disabilità fisiche che richiedono adeguamenti specifici della seduta e della scrivania. |
Soluzione ragionevole fornita | Collaborazione con i servizi locali di medicina del lavoro per individuare le esigenze del lavoratore; messa a disposizione di una sedia speciale e di una scrivania regolabile sulla base di quanto raccomandato. |
Obiettivo | Creare uno spazio di lavoro confortevole e funzionale che consenta al dipendente di svolgere efficacemente il proprio lavoro. |
Beneficio per il datore di lavoro | La consultazione con gli esperti garantisce che la soluzione sia adeguata ed efficace, migliorando in tal modo il rendimento e la soddisfazione del dipendente. Promuove una cultura dell'inclusività, che può rafforzare la reputazione dell'istituto e attrarre un bacino di talenti più ampio. |
Costo | Modesto, prevedendo l'acquisto di mobili speciali e la consultazione dei servizi di medicina del lavoro. |
1.18 Dipendente di lunga data affetto da miosite da corpi inclusi
Paese | Paesi Bassi |
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Datore di lavoro | Società presso la quale il dipendente lavora da 35 anni |
Ostacolo per il dipendente | La miosite da corpi inclusi, una malattia muscolare rara che ha gravemente compromesso la mobilità e la forza muscolare del lavoratore. |
Soluzione ragionevole fornita | Mutamento del ruolo del dipendente da idraulico a un'altra posizione gestibile fisicamente. Acquisto di sedie speciali, in particolare una sedia tripla e uno sgabello a sella, per ridurre al minimo lo sforzo sulle gambe durante il lavoro svolto nel dipartimento di lavorazione dell'alluminio. Il dipendente apprezza le soluzioni fornite e la possibilità di continuare a fornire il proprio contributo all'impresa. Sebbene la natura del suo lavoro sia cambiata, il dipendente si sente valorizzato e soddisfatto anche nel suo nuovo ruolo. |
Obiettivo | Consentire al dipendente di continuare a lavorare nonostante le sue condizioni di salute, continuando a valorizzare il lavoratore in seno all'impresa e a garantire la sua soddisfazione personale derivante dal fatto di essere in grado di lavorare. |
Beneficio per il datore di lavoro | Mantenimento nel posto di lavoro di un dipendente esperto e dedito al lavoro, preservando così le competenze istituzionali. Questo dimostra un impegno a favore del benessere e dell'inclusività del dipendente. Un sostegno finanziario parziale per la soluzione prevista è stato erogato dall'UWV (Istituto di gestione delle assicurazioni per i lavoratori dipendenti), riducendo così i costi sostenuti. |
Costo | Modesto, principalmente il costo delle sedute speciali. Il costo è comunque sovvenzionato dall'UWV, riducendo in tal modo l'impatto finanziario sul datore di lavoro. |
1.19 Venditore ipovedente nel settore del telemarketing
Paese | Polonia |
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Datore di lavoro | Una rinomata società di telemarketing |
Ostacolo per il dipendente | Il venditore è ipovedente, il che può incidere sulla sua capacità di utilizzare appieno la tecnologia standard da ufficio. |
Soluzione ragionevole fornita | Adattamento del computer per soddisfare al meglio le esigenze del dipendente dovute al suo deficit visivo; installazione su richiesta di un ingranditore e di un sintetizzatore vocale sulla postazione di lavoro del dipendente. |
Obiettivo | Consentire al dipendente di gestire efficacemente un team di telemarketing, promuovendo nel contempo un luogo di lavoro inclusivo in cui tutti, indipendentemente dalle disabilità, possono contribuire sfruttando pienamente il loro potenziale. Tali soluzioni aiutano il dipendente a gestire le difficoltà incontrate occasionalmente a causa della sua disabilità, svolgendo comunque in modo eccellente il proprio lavoro. |
Beneficio per il datore di lavoro | Mantenimento nel posto di lavoro di un team leader altamente capace ed empatico, in grado di relazionarsi con i subalterni affetti da disabilità. Stabilire uno standard di inclusione, migliorando in tal modo l'identità aziendale e attirando potenzialmente un bacino di talenti più ampio. Contribuire a una cultura del lavoro complessivamente positiva. L'impegno del datore di lavoro a garantire una soluzione ragionevole persegue una duplice finalità: consente al dipendente di lavorare in modo efficiente nonostante la sua ipovisione e migliora l'efficacia complessiva del team. |
Costo | Modesto, considerando l'acquisto di hardware e software speciali. |
1.20 Magazziniere con disturbi uditivi
Paese | Portogallo |
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Datore di lavoro | Fabbrica di gelati |
Ostacolo per il dipendente | Il candidato è affetto da disturbi uditivi che rendono difficile la gestione degli ordini al telefono, che è la procedura adottata abitualmente dalla società. |
Soluzione ragionevole fornita | Sostituzione del sistema di ordinazione telefonica con un computer per la ricezione degli ordini via e-mail nel magazzino. Il passaggio da un sistema di ordinazione telefonica a un sistema di ordinazione per e-mail costituisce una soluzione semplice ma efficace, che non solo va a beneficio del dipendente, ma che può anche semplificare il processo di ordinazione dell'impresa. |
Obiettivo | Facilitare il ruolo del candidato come magazziniere, consentendogli efficacemente di gestire l'inventario, evadere gli ordini e coordinarsi con i punti vendita senza la necessità di comunicazioni che implicano l'uso dell'udito. Il candidato può svolgere le sue funzioni di responsabile senza ostacoli comunicativi, diventando più produttivo ed efficiente sul posto di lavoro. I suoi disturbi uditivi non limitano più la sua capacità di gestire efficacemente il magazzino. |
Beneficio per il datore di lavoro | La soluzione semplifica il processo di ordinazione, rendendolo potenzialmente più efficiente e riducendo il rischio di comunicazioni errate che potrebbe sorgere utilizzando il telefono. Trasmette il messaggio forte dell'impegno dell'impresa a favore della diversità e dell'inclusività, rafforzando la sua reputazione. Amplia il bacino di talenti dimostrando che l'impresa è disposta ad adattare le proprie procedure per accogliere candidati qualificati con disabilità. |
Costo | Da minimo a modesto, tenuto conto dell'installazione iniziale di un computer e di un eventuale software per la gestione degli ordini tramite e-mail. |
1.21 Dipendente amministrativa di un ospedale con molteplici disabilità
Paese | Svezia |
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Datore di lavoro | Ospedale pubblico |
Ostacolo per il dipendente | Molteplici disabilità, tra cui distrofia muscolare, perdita della vista e sensibilità al sovraccarico cognitivo. |
Soluzione ragionevole fornita | Programma informatico e schermo speciali per coloro che hanno perso la vista; ufficio spazioso nei pressi dei servizi igienici e posto auto riservato per disabili con sedia a rotelle; spazio privato in ufficio per evitare il sovraccarico cognitivo; sedia per riposare in ufficio; pause pranzo molto lunghe; incontri ogni due settimane con il proprio responsabile per rivedere l'orario di lavoro e pianificare il lavoro in anticipo. |
Obiettivo | Agevolare il ruolo della dipendente nelle sue mansioni amministrative, andando incontro alle sue molteplici esigenze e garantendo che il luogo di lavoro la sostenga sotto ogni profilo: fisico, visivo e cognitivo. |
Beneficio per il datore di lavoro | Mantenimento nel posto di lavoro di una dipendente valida con competenze specifiche nelle mansioni amministrative. Stabilire uno standard per l'adozione di soluzioni ragionevoli ad ampio raggio, rafforzando la reputazione dell'ospedale come datore di lavoro inclusivo. Promuovere il benessere e la soddisfazione professionale della dipendente, il che ne determina il miglioramento della produttività complessiva. L'ospedale svedese stabilisce uno standard elevato per fare in modo che i datori di lavoro si spingano oltre gli adeguamenti minimi al fine di promuovere realmente un ambiente di lavoro inclusivo. |
Costo | Da modesto a ingente, tenuto conto dell'acquisto di attrezzature speciali, delle modifiche apportate all'ufficio e dell'adeguamento dell'orario di lavoro. |
1.22 Accordo per l’inserimento professionale presso ENEDIS, mantenimento nel posto di lavoro e avanzamento di carriera delle persone con disabilità nel periodo 2021-2023
Paese | Francia |
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Datore di lavoro | ENEDIS |
Ostacolo per il dipendente | Alcune disabilità richiedono adeguamenti delle postazioni di lavoro o degli strumenti per consentire al dipendente di mantenere il posto di lavoro o di ritornare a lavorare. Le modifiche sono raccomandate dal medico del lavoro dell'impresa, effettuate in consultazione con i sindacati e completate il più rapidamente possibile prima che il dipendente inizi a svolgere le proprie mansioni. |
Soluzione ragionevole fornita | L'accordo raggiunto tra i sindacati e il datore di lavoro ha previsto servizi e attrezzature per l'adeguamento delle postazioni di lavoro, comprese quelle specifiche per il telelavoro, come raccomandato dal medico del lavoro. Per quanto riguarda il telelavoro, determinati adeguamenti sono realizzati per facilitare il lavoro a casa, replicando, ove possibile, gli adeguamenti fisici previsti per la postazione di lavoro. |
Obiettivo | Garantire un sistema affidabile all'interno dell'impresa affinché i dipendenti con disabilità abbiano accesso agli adeguamenti e alle soluzioni necessari sul luogo di lavoro o quando lavorano a distanza. |
Beneficio per il datore di lavoro | Agevolando gli adeguamenti e le soluzioni necessari, il datore di lavoro sostiene l'inclusione e il mantenimento delle persone con disabilità nel posto di lavoro. |
Costo | La società aveva previsto un "budget per la disabilità" al fine di fornire servizi e attrezzature per l'adeguamento delle postazioni di lavoro e del telelavoro, tra cui l'adattamento fisico delle postazioni di lavoro a casa del dipendente e l'impiego di attrezzature compensative. |
Metodo 2

assistenza personale
Le persone che hanno problemi di memoria o di concentrazione possono comunque sfruttare le loro conoscenze utilizzando i servizi di assistenza personale. Numerosi siti web permettono ai datori di lavoro, ai centri per l’impiego e ai singoli individui di consultare assistenti personali. Handicap og Job, in Danimarca, costituisce un buon esempio in tal senso. I datori di lavoro possono ottenere informazioni da tali fonti in merito all’assistenza personale e agli aiuti, alle integrazioni salariali per i neolaureati e al sostegno di tutor. Le valutazioni personalizzate si concentrano sui punti di forza e sulle esigenze del singolo dipendente che incontra ostacoli, permettendo quindi al datore di lavoro di valutare gli ambiti in cui il dipendente avrebbe il maggiore potenziale.
2.1 Ricercatore junior presso la Antwerp Management School
Paese | Belgio |
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Datore di lavoro | Antwerp Management School (AMS) |
Ostacolo per il dipendente | Disabilità intellettiva |
Soluzione ragionevole fornita | Procedura di reclutamento accessibile; soluzioni ragionevoli adattate alle esigenze individuali; coinvolgimento e formazione dei colleghi per sostenere il neoassunto e messa a punto di un sistema di tutoraggio. La persona con disabilità ha ottenuto il suo primo lavoro retribuito e si è sentita parte integrante del luogo di lavoro. |
Obiettivo | Consentire al soggetto con disabilità intellettiva di lavorare come ricercatore junior, svolgendo compiti di ricerca significativi nell'ambito di un team. |
Beneficio per il datore di lavoro | La soluzione ha dimostrato il valore di un ambiente di lavoro diversificato e inclusivo. È stato istituito un sistema di tutoraggio efficace che sarà applicato ai futuri nuovi dipendenti, migliorando in tal modo l'inserimento di tutti i colleghi. Le misure hanno migliorato le dinamiche all'interno del team promuovendo un ambiente inclusivo. L'iniziativa ha avuto un effetto di maggiore portata: il sistema di tutoraggio ha avuto talmente tanto successo che sarà applicato a tutti i neoassunti. |
Costo | Da minimo a modesto, tenuto conto dell'adeguamento del processo di reclutamento, di alcune soluzioni ragionevoli per il luogo o gli strumenti di lavoro e dell'istituzione di un sistema di tutoraggio. |
2.2 Pensionato con disabilità in un’autofficina
Paese | Danimarca |
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Datore di lavoro | Autofficina locale |
Ostacolo per il dipendente | Il dipendente ha una disabilità intellettiva e richiede un sostegno supplementare per poter comprendere e iniziare a svolgere le proprie mansioni. |
Soluzione ragionevole fornita | Integrazioni salariali per l'assunzione del dipendente per 20 ore settimanali e di un assistente personale per 10 ore settimanali che orienti e sostenga il dipendente nello svolgimento delle sue mansioni. |
Obiettivo | Offrire al pensionato con disabilità l'opportunità di lavorare in un ambiente che gli piace e in cui è competente, offrendo così il suo contributo all'officina. L'assistente personale aiuta il dipendente ad adattarsi alle sue mansioni lavorative, facendo sì che possa svolgere il suo ruolo. |
Beneficio per il datore di lavoro | L'impiego del pensionato con disabilità diversifica la forza lavoro e può far accedere il datore di lavoro a integrazioni salariali concesse dal governo, che fungono da incentivo finanziario. L'occupazione della persona con disabilità può anche migliorare il profilo di responsabilità sociale dell'officina, attirando un maggior numero di clienti che danno valore alle imprese inclusive. |
Costo | Da minimo a modesto, considerato che il costo dell'assunzione di un assistente personale per 10 ore settimanali è parzialmente compensato da integrazioni salariali concesse dal governo per l'assunzione del pensionato con disabilità. |
2.3 Segretaria con problemi di memoria
Paese | Danimarca |
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Datore di lavoro | Società |
Ostacolo per il dipendente | La segretaria ha problemi di memoria dovuti a una lesione cerebrale che le rendono difficile pianificare e strutturare la sua giornata lavorativa. |
Soluzione ragionevole fornita | Un'ora di assistenza personale ogni mattina, durante la quale un collega aiuta la segretaria a organizzare i compiti della giornata. |
Obiettivo | Fornire alla segretaria il sostegno necessario per svolgere efficacemente le sue funzioni, garantendo in tal modo la sua crescita e soddisfazione a livello professionale. Ciò contribuisce anche a mantenerla impegnata e produttiva per tutta la giornata. |
Beneficio per il datore di lavoro | Mantenimento nel posto di lavoro di una dipendente valida, il cui ruolo è fondamentale per il buon svolgimento delle attività d'ufficio. L'utilizzo della sovvenzione per cinque ore settimanali contribuisce a coprire i costi e la presenza di un assistente non solo va a vantaggio della segretaria, ma consente anche di razionalizzare la pianificazione dell'ufficio, migliorando in tal modo la produttività complessiva. |
Costo | Da minimo a modesto, considerando che il costo è compensato da una sovvenzione per cinque ore settimanali, concessa a sostegno dell'occupazione di persone con disabilità. |
2.4 Ingegnere informatico autistico
Paese | Portogallo |
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Datore di lavoro | Una multinazionale nel settore dell'energia |
Ostacolo per il dipendente | L'ingegnere informatico è autistico, il che può incidere sulla sua capacità di soddisfare determinati requisiti accademici, partecipare a presentazioni di gruppo, prove scritte e colloqui e di integrarsi agevolmente in un team. |
Soluzione ragionevole fornita | Flessibilità riguardo al titolo accademico richiesto: nonostante fosse inizialmente richiesta una laurea magistrale, la laurea del candidato è stata accettata; procedura di reclutamento personalizzata: le prove scritte e di presentazione sono state svolte su base individuale per andare incontro alle esigenze del candidato; fase di integrazione: l'impresa ha selezionato un'area di lavoro e un team che meglio si adattano al profilo del dipendente e ha organizzato incontri con i futuri responsabili per sensibilizzare e fornire consulenza sulla routine quotidiana. |
Obiettivo | Consentire al candidato di partecipare pienamente al processo di reclutamento e di contribuire in modo significativo alla forza lavoro, rispettando nel contempo le sue difficoltà e i punti di forza particolari dovuti alla sua patologia. |
Beneficio per il datore di lavoro | Il datore di lavoro può contare su un ingegnere informatico qualificato con capacità specialistiche. La promozione di un ambiente inclusivo dimostra la responsabilità sociale dell'impresa e può attrarre un bacino di talenti più ampio. I futuri responsabili vengono sensibilizzati alla diversità all'interno dei loro team, il che migliora le loro competenze dirigenziali e promuove un ambiente di lavoro più inclusivo. |
Costo | Minimo, tenuto conto dei costi di adeguamento del processo di reclutamento, compreso il tempo dedicato alle prove e presentazioni personalizzate, nonché il tempo dedicato dai responsabili alle riunioni di sensibilizzazione. |
2.5 Adeguamento del processo di reclutamento e accompagnamento al lavoro per i dipendenti autistici
Paese | Danimarca |
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Datore di lavoro | Varie imprese e organizzazioni |
Ostacolo per il dipendente | Ogni persona autistica è unica e necessita di un sostegno su misura al fine di accedere al lavoro, ad esempio per garantire che la comunicazione sia accessibile e per soddisfare eventuali esigenze sensoriali sul luogo di lavoro. |
Soluzione ragionevole fornita | La società di accompagnamento al lavoro offre sostegno ai datori di lavoro per garantire un processo di reclutamento accessibile per il candidato autistico, fornire sostegno all'inserimento nonché consulenza regolare sul posto di lavoro ai dipendenti e ai dirigenti autistici. |
Obiettivo | La società di accompagnamento al lavoro contribuisce a garantire la corrispondenza tra le competenze e le caratteristiche delle persone autistiche, da un lato, e le posizioni adatte alle loro modalità di lavoro particolari, sfruttando nel contempo i loro punti di forza speciali. Li aiuta a trovare datori di lavoro che sfruttino al meglio le loro capacità e al tempo stesso affrontino adeguatamente le loro difficoltà. |
Beneficio per il datore di lavoro | I datori di lavoro sono sostenuti nella creazione di team con capacità diverse. |
Costo | Modesto |
Metodo 3

adeguamento
dello spazio di lavoro
(compreso il telelavoro)
Il sostegno all’occupazione per i lavoratori con disabilità o con una malattia cronica include l’adeguamento dello spazio di lavoro, compreso il telelavoro. I datori di lavoro del settore pubblico e quelli del settore privato possono non solo adeguare il mobilio, le attrezzature e i locali, ma anche offrire l’opzione del telelavoro. Di conseguenza, ad esempio le persone su sedia a rotelle con una grave disabilità fisica o le persone affette da disabilità visive possono anche lavorare in regime di telelavoro, se necessario.
3.1 Giudice su sedia a rotelle
Paese | Belgio |
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Datore di lavoro | Sistema giudiziario pubblico |
Ostacolo per il dipendente | Disabilità fisica a seguito di un incidente sugli sci che ha provocato una paralisi quadriplegica, con difficoltà ad accedere alle aule d'udienza tradizionali e a lavorarvi. |
Soluzione ragionevole fornita | Una postazione di lavoro è stata adattata presso il domicilio del giudice, dove quest'ultimo può lavorare in regime di telelavoro tre o quattro giorni alla settimana; altre soluzioni comprendono orari di lavoro flessibili e un sostegno finanziario per le modifiche apportate allo spazio di lavoro. |
Obiettivo | Consentire al giudice di riprendere le sue funzioni e contribuire efficacemente al sistema giudiziario, godendo dello stesso status dei suoi colleghi senza disabilità. |
Beneficio per il datore di lavoro | Mantenimento nel posto di lavoro di un giudice esperto, garantendo così la qualità del lavoro svolto dalla magistratura. Dimostrare un impegno a favore dell'inclusione e della diversità, con la possibilità di attrarre in futuro talenti più diversificati. Creare un precedente per l'adozione di soluzioni ragionevoli nel settore pubblico. |
Costo | Modesto, tenuto conto dell'adeguamento della postazione di lavoro a domicilio. |
3.2 Operatore informatico con disabilità visive
Paese | Romania |
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Datore di lavoro | Società informatica |
Ostacolo per il dipendente | Il dipendente ha disabilità visive che rendono difficile l'uso delle attrezzature informatiche standard e compromettono la sua capacità di spostarsi da e verso il luogo di lavoro a causa dell'inaccessibilità dei trasporti pubblici. |
Soluzione ragionevole fornita | Il datore di lavoro ha coperto il costo delle attrezzature speciali ordinate online dal dipendente; il dipendente può richiedere scadenze più flessibili per la gestione di più progetti e può lavorare per lo più da casa; i colleghi forniscono ulteriore sostegno per i compiti che non possono essere gestiti dal software assistivo. |
Obiettivo | Consentire al dipendente di lavorare efficacemente come operatore informatico e di contribuire ai progetti dell'impresa tenendo conto delle sue disabilità visive. |
Beneficio per il datore di lavoro | Impiego e mantenimento nel posto di lavoro di un operatore informatico talentuoso, in grado di fornire competenze preziose al team. Rafforzare la reputazione dell'impresa come realtà inclusiva, il che può attrarre un bacino di talenti più diversificato. Le misure che prevedono l'introduzione di soluzioni promuovono anche un ambiente di lavoro favorevole e collaborativo. |
Costo | Modesto, tenuto conto dell'acquisto di attrezzature informatiche speciali e degli adeguamenti del software. |
Metodo 4

orari di lavoro flessibili
Una giornata lavorativa adattata alle esigenze individuali delle persone con disabilità può consentire loro di svolgere il proprio ruolo nel mercato del lavoro. Si tratta di una soluzione che, di per sé, non comporta strumenti speciali o adattamenti fisici e per la quale non sono necessarie sovvenzioni pubbliche. L’unico requisito in questo caso è che il datore di lavoro sia flessibile nei confronti dei dipendenti con disabilità che possono dover operare in modo diverso dalla maggior parte degli altri lavoratori.
4.1 Professionista del settore informatico con un figlio affetto da molteplici disabilità
Paese | Croazia |
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Datore di lavoro | Grande impresa di telecomunicazioni |
Ostacolo per il dipendente | La dipendente è madre di un bambino affetto da molteplici disabilità, di cui difende attivamente i diritti. Ciò richiede orari di lavoro flessibili e un ambiente lavorativo solidale. |
Soluzione ragionevole fornita | L'impresa consente orari di lavoro flessibili e incoraggia una collaborazione di qualità all'interno del team della dipendente; la cultura aziendale promuove la collegialità, che è fondamentale affinché la dipendente possa conciliare le sue responsabilità professionali con il suo ruolo di sostenitrice attiva dei diritti e madre. |
Obiettivo | Consentire alla madre di mantenere un lavoro di qualità e di prendersi cura del figlio con disabilità. |
Beneficio per il datore di lavoro | Mantenimento nel posto di lavoro di una professionista del settore informatico altamente qualificata con 20 anni di esperienza nell'impresa. Rafforzare inoltre la reputazione del datore di lavoro come soggetto inclusivo e di sostegno, contribuendo a far sì che nel 2020 fosse selezionato come uno dei datori di lavoro dell'anno per le persone con disabilità. |
Costo | Da minimo a modesto, soprattutto in termini di sforzo manageriale per garantire un ambiente di lavoro flessibile e favorevole. |
4.2 Specialista nel settore informatico con diagnosi di salute mentale
Paese | Danimarca |
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Datore di lavoro | Polo di piccole imprese per start-up informatiche |
Ostacolo per il dipendente | Diagnosi di salute mentale per una forma di schizofrenia, il che richiede che la lavoratrice abbia un orario di lavoro diverso e che riceva consulenza psicologica durante l'orario di lavoro. |
Soluzione ragionevole fornita | Il datore di lavoro consente alla dipendente di lavorare prevalentemente di notte, quando è più produttiva; la soluzione risponde inoltre alla necessità della dipendente di consultare uno psicologo una volta alla settimana durante l'orario di lavoro. |
Obiettivo | Consentire alla dipendente di lavorare in modo efficiente in funzione delle sue esigenze individuali, contribuendo nel contempo agli obiettivi del polo di assistere le start-up informatiche. |
Beneficio per il datore di lavoro | Il datore di lavoro può contare su una specialista del settore informatico dedita al suo lavoro, il cui orario di lavoro particolare può rappresentare una risorsa per progetti che richiedono un'attenzione continua. Inoltre l'approccio inclusivo costituisce un esempio positivo per le altre imprese del polo, promuovendo una cultura della diversità e dell'accettazione. |
Costo | Minimo, dato che si fa appello principalmente alla flessibilità del datore di lavoro per soddisfare le esigenze della dipendente riguardanti l'orario di lavoro e la necessità di un consulto psicologico. |
Metodo 5

organizzazione flessibile dei compiti
La predisposizione di un impiego su misura fa parte della strategia per l’occupazione assistita e può aiutare coloro che incontrano particolari ostacoli allo svolgimento di mansioni di lavoro e alla partecipazione al mondo del lavoro. Tali accordi possono essere messi in atto durante il primo periodo di impiego, in base a valutazioni personalizzate. Una soluzione ragionevole offerta tramite la predisposizione di un impiego su misura consente di scambiare ruoli professionali specialistici o componenti lavorative specialistiche per sfruttare al meglio le competenze individuali di una persona con disabilità, affinché questa possa svolgere i compiti per i quali è maggiormente qualificata o produrre risultati migliori.
5.1 Istruzione inclusiva degli apprendisti (IFP) in ingegneria meccanica
Paese | Austria |
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Datore di lavoro | Impresa operante a livello mondiale nel settore dell'ingegneria meccanica |
Ostacolo per il dipendente | I giovani studenti con disabilità possono incontrare difficoltà nello svolgere un apprendistato standard triennale nell'ambito dell'istruzione e della formazione professionale (IFP) in ingegneria meccanica. |
Soluzione ragionevole fornita | Nell'ambito di un partenariato con una ONG, l'impresa offre un programma biennale di IFP su misura che consente agli apprendisti di concentrarsi su parti specifiche del settore dell'ingegneria meccanica che sono in linea con i loro punti di forza e con le loro capacità individuali; il programma utilizza metodi quali lo "job stripping" per analizzare i compiti più adatti a ciascuno studente. |
Obiettivo | Offrire un'istruzione inclusiva che consenta ai giovani studenti con disabilità di ottenere un diploma riconosciuto di IFP in ingegneria meccanica, con l'obiettivo ultimo di prepararli all'ingresso nel mercato del lavoro generale e, potenzialmente, a un'occupazione futura all'interno dell'impresa stessa. |
Beneficio per il datore di lavoro | Offrendo questo programma inclusivo, l'impresa contribuisce alla responsabilità sociale e può individuare nuovi talenti, riducendo il tasso di abbandono dei programmi di apprendistato. Il programma di IFP inclusiva rafforza la reputazione dell'impresa e apre le porte a una forza lavoro più diversificata. |
Costo | Modesto, prevedendo il partenariato con l'ONG, un programma di apprendistato su misura e la realizzazione del programma presso l'impresa stessa. |
5.2 Apicoltore con disabilità visiva
Paese | Croazia |
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Datore di lavoro | Azienda apicola a conduzione familiare |
Ostacolo per il dipendente | L'apicoltore ha una disabilità visiva che rende più impegnativi i compiti che richiedono l'uso della vista, come maneggiare le attrezzature, effettuare gli acquisti necessari e controllare la qualità. |
Soluzione ragionevole fornita | Utilizzo di un computer adeguato alle sue capacità, nonché di strumenti e ausili personalizzati progettati dall'apicoltore stesso, che ha seguito una formazione che prevedeva lezioni di carattere tecnico e l'affiancamento di un apicoltore esperto. |
Obiettivo | Gestire tutti gli aspetti dell'attività da apicoltore, dagli acquisti alle vendite, fino alla commercializzazione, alla progettazione dei prodotti e al controllo della qualità, adattando al contempo gli strumenti e i metodi alle sue esigenze specifiche. |
Beneficio per il datore di lavoro | In qualità di titolare della propria azienda agricola a conduzione familiare, l'apicoltore ha trasformato con successo un hobby in una professione. Gli strumenti e la formazione adattati non solo gli consentono di svolgere i compiti in modo efficiente, ma gli hanno anche permesso di ottenere molteplici riconoscimenti per la qualità dei prodotti. |
Costo | Da minimo a modesto, considerando l'adattamento del computer e lo sviluppo di strumenti personalizzati. |
5.3 Dipendenti di un albergo
Paese | Lituania |
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Datore di lavoro | Hotel a Vilnius |
Ostacolo per il dipendente | Le persone affette da diverse disabilità possono essere limitate nell'eseguire efficacemente tutte le mansioni previste dai ruoli tradizionalmente svolti nel settore alberghiero. |
Soluzione ragionevole fornita | Strategia che consiste nella predisposizione di un impiego su misura, che prevede la personalizzazione dei ruoli professionali sulla base di valutazioni individuali per evidenziare le competenze particolari delle persone con disabilità. |
Obiettivo | Adattare i ruoli professionali affinché le persone con disabilità possano massimizzare la loro produttività e soddisfazione professionale, promuovendo in tal modo la diversità e l'inclusione sul luogo di lavoro. |
Beneficio per il datore di lavoro | Possibilità di avvalersi delle capacità e delle competenze particolari dei dipendenti con disabilità, colmando potenzialmente le lacune nei ruoli o nei compiti che altri dipendenti potrebbero non svolgere in modo ugualmente efficace. Favorire la diversità nei luoghi di lavoro e sottolineare l'impegno del datore di lavoro a favore della responsabilità sociale. |
Costo | Da minimo a modesto, considerando che i costi iniziali associati alle valutazioni individuali e alla predisposizione di un impiego su misura sono compensati dai vantaggi derivanti da una migliore copertura dei ruoli specializzati. |
Esempi di misure sistemiche

Oltre ai preziosi insegnamenti che si possono trarre da esempi specifici di soluzioni ragionevoli, esistono varie strategie sistemiche che possono essere adottate a livello nazionale. Tali strategie possono essere messe in atto dalle istituzioni pubbliche, dai sindacati e dal settore privato. Attuando tali misure sistemiche, l’agevolazione offerta dalle soluzioni ragionevoli diventa perfettamente parte integrante di ogni fase del processo occupazionale: reclutamento, mantenimento nel posto di lavoro e avanzamento di carriera. Ciò non solo favorisce un luogo di lavoro inclusivo e diversificato, ma migliora anche in generale la produttività e il morale della forza lavoro. I datori di lavoro svolgono un ruolo centrale in questa trasformazione e, adottando tali pratiche, possono aprire la strada alla creazione di un ambiente di lavoro più equo e accessibile per le persone con disabilità.
1 KLAPjob: posti di lavoro flessibili per le persone con disabilità intellettive
Paese | Danimarca |
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Datore di lavoro | Vari comuni, imprese e organizzazioni nell'ambito dell'iniziativa KLAPjob |
Ostacolo per il dipendente | Le persone con disabilità intellettive e altre difficoltà cognitive devono far fronte a diverse difficoltà nei contesti occupazionali tradizionali. |
Soluzione ragionevole fornita | KLAPjob offre posti di lavoro flessibili e personalizzati con salari sovvenzionati e aiuta i candidati a trovare un'occupazione in base alle loro competenze e preferenze. |
Obiettivo | Consentire alle persone con disabilità intellettive e cognitive di trovare un'occupazione significativa adeguata alle loro capacità, aumentandone in tal modo l'inclusione sociale e l'indipendenza. |
Beneficio per il datore di lavoro | I datori di lavoro possono trarre vantaggio da una sovvenzione, che riduce la retribuzione oraria da essi pagata, diversificando nel contempo la forza lavoro e conseguendo gli obiettivi di responsabilità sociale. |
Costo | Minimo, dato che i datori di lavoro beneficiano di una riduzione di 3 EUR sulla retribuzione oraria, che potrebbe compensare i costi connessi alle eventuali soluzioni necessarie. |
2 Film didattici
Paese | Danimarca |
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Datore di lavoro | Consiglio nazionale dei servizi sociali |
Ostacolo per il dipendente | Ampia gamma di disabilità |
Soluzione ragionevole fornita | Una serie di 10 film che illustra esempi di buone pratiche di soluzioni ragionevoli in vari contesti occupazionali per le persone con disabilità. Una serie di 10 film che illustra le migliori pratiche in materia di soluzioni ragionevoli, con l'obiettivo di aiutare le persone con disabilità a trovare o mantenere un posto di lavoro. |
Obiettivo | Sensibilizzare in merito alle difficoltà e alle soluzioni necessarie affinché le persone con disabilità possano svolgere o mantenere un impiego. I film mirano a educare sia i datori di lavoro che i dipendenti. |
Beneficio per il datore di lavoro | Fornendo queste risorse didattiche, il Consiglio nazionale dei servizi sociali rafforza il proprio ruolo di piattaforma delle conoscenze e incoraggia migliori pratiche sul luogo di lavoro. Ciò può a sua volta aumentare i tassi di occupazione delle persone con disabilità, a vantaggio del mercato del lavoro e della società in generale. |
Costo | Modesto, in considerazione del profilo della piattaforma. |
3 Passaporto per le soluzioni ragionevoli
Paese | Irlanda |
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Datore di lavoro | Tutti: settore pubblico e privato |
Ostacolo per il dipendente | Presentazione di una richiesta per una soluzione ragionevole e accesso alla stessa. |
Soluzione ragionevole fornita | Soluzione ragionevole approvata e attuata. |
Obiettivo | Consentire alle persone con disabilità di richiedere e ricevere agevolmente soluzioni ragionevoli personalizzate. Questo modo di applicare le soluzioni ragionevoli permette di ovviare alla disinformazione riguardante la procedura relativa alle soluzioni ragionevoli. |
Beneficio per il datore di lavoro | La principale organizzazione dei datori di lavoro e il principale sindacato hanno concordato questo passaporto, rassicurando in tal modo sia il datore di lavoro che il lavoratore in merito alla procedura relativa alle soluzioni ragionevoli. |
Costo | Nessuno |
4 Promuovere l’occupazione delle persone con disabilità intellettive
Paese | Malta |
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Datore di lavoro | Tutti |
Ostacolo per il dipendente | Pregiudizio nel reclutamento di persone con disabilità intellettive |
Soluzione ragionevole fornita | Una serie di 17 curriculum vitae in formato video che illustrano le capacità delle persone con disabilità intellettive. |
Obiettivo | Trasmettere il messaggio che le persone con disabilità intellettive, se assistite, sono lavoratori di grande valore. I video contengono le osservazioni dei datori di lavoro dei partecipanti, di coloro che offrono servizi di accompagnamento, nonché dei loro colleghi, terapeuti, assistenti sociali e di altre persone che lavorano con loro. I video dimostrano che le persone con disabilità intellettive spesso apportano sul luogo di lavoro anche altre competenze e abilità preziose, come la determinazione, la puntualità, la creatività, il lavoro di squadra e la voglia di imparare. |
Beneficio per il datore di lavoro | Questi video CV fanno parte di un pacchetto di risorse online disponibile sul canale YouTube dell'Università di Malta che illustra il potenziale delle persone con disabilità; rappresentano una risorsa che permette ai datori di lavoro e a vari professionisti di apprezzare le capacità delle persone con disabilità intellettive e che può essere utilizzata dagli accademici e dagli studenti a fini di insegnamento, apprendimento e ricerca. |
Costo | Modesto |
5 Sovvenzione per i datori di lavoro per l’attuazione di soluzioni ragionevoli
Paese | Regno Unito |
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Datore di lavoro | REISS |
Ostacolo per il dipendente | Persona con una menomazione uditiva che ha difficoltà a comprendere i colleghi nelle riunioni del team e negli eventi riservati al personale. |
Soluzione ragionevole fornita | Access to Work è un programma per l'occupazione che sostiene i datori di lavoro, i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi con sovvenzioni personalizzate. |
Obiettivo | Sostenere la persona con una menomazione uditiva che necessita di un supporto comunicativo durante importanti eventi riservati al personale e riunioni del team. Ciò consente l'inclusione del lavoratore e la sua partecipazione significativa. |
Beneficio per il datore di lavoro | Il datore di lavoro può garantire la piena inclusione del personale attraverso una sovvenzione nell'ambito del programma Access to Work, senza dover sostenere le spese di un servizio di interpretariato per la conversione del parlato in testo. Il datore di lavoro può sostenere con fiducia il lavoratore affinché rimanga nel mondo del lavoro. |
Costo | La sovvenzione copre i costi di un servizio di sostegno alla comunicazione professionale (interprete per la conversione del parlato in testo). Il costo delle apparecchiature assistive per l'udito è inoltre ripartito in percentuale tra il programma e i datori di lavoro. La sovvenzione massima concessa è pari a 59 200 GBP (68 000 EUR) per dipendente all'anno. |
6 Messa a disposizione di interpreti professionisti e accreditati delle lingue dei segni nazionali affinché i dipendenti sordi possano adempiere ai loro mandati politici
Paese | Variabile |
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Datore di lavoro | L'Unione europea, i parlamenti e/o i gruppi politici nazionali |
Ostacolo per il dipendente | Le informazioni e le comunicazioni avvengono nelle lingue nazionali parlate, il che significa che le persone sorde non possono contribuire pienamente al loro ambiente di lavoro a causa della differenza linguistica e della mancanza di informazioni accessibili nella lingua dei segni nazionale. |
Soluzione ragionevole fornita | Il Parlamento europeo/i partiti politici/i governi nazionali hanno garantito la messa a disposizione di interpreti professionisti e accreditati delle lingue dei segni nazionali per le persone sorde che ricoprono un mandato politico, con l'intenzione di rimuovere qualsiasi ostacolo alla comunicazione che non permetta loro di offrire un pieno contributo sul proprio luogo di lavoro e di lavorare a parità di condizioni con chi non ha questa disabilità. |
Obiettivo | Aumentare le opportunità per le persone sorde di ricoprire in modo significativo un mandato politico che sia per loro una fonte di reddito e, di conseguenza, fare in modo che tutti possano godere delle stesse opportunità in tutte le sfere della società. |
Beneficio per il datore di lavoro | I datori di lavoro possono promuovere la diversità e l'inclusione sul luogo di lavoro, così come contribuire a ridurre l'emarginazione delle persone con disabilità, mettendole in condizione di contribuire economicamente alle rispettive società anziché essere un peso per le stesse. |
Costo | Variabile, ma dovrebbe essere coperto da finanziamenti pubblici, in linea con i principi di accessibilità, uguaglianza e non discriminazione di cui alla UN CRPD (articoli 5, 9 e 27). |
7 Progetto sperimentale dell’Osservatorio nazionale sulle condizioni delle persone con disabilità volto a creare un’unità tecnica che si occupi di singoli lavoratori con disabilità
Paese | Italia |
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Datore di lavoro | Accordo potenzialmente applicabile a tutti i datori di lavoro nelle grandi imprese |
Ostacolo per il dipendente | Mancanza di sostegno specializzato nelle imprese per i lavoratori con disabilità. |
Soluzione ragionevole fornita | Creazione di unità tecniche nelle grandi imprese, destinate ad affrontare i problemi cui devono far fronte i lavoratori con disabilità. |
Obiettivo | Creare progetti personalizzati attraverso la contrattazione collettiva che affrontino le condizioni di lavoro dei dipendenti con disabilità e che siano gestiti da professionisti qualificati (responsabili della disabilità ecc.). |
Beneficio per il datore di lavoro | Miglioramento delle soluzioni previste per i lavoratori con disabilità, promuovendo un ambiente di lavoro più inclusivo e rispondendo alle esigenze individuali. |
Costo | Variabile a seconda delle dimensioni e delle risorse dell'impresa, ma generalmente sostenuto come investimento nella promozione di un luogo di lavoro inclusivo. |
8 Giornata lavorativa di sette ore per le persone con disabilità
Paese | Polonia |
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Datore di lavoro | Disposizione applicabile a tutti i lavoratori |
Ostacolo per il dipendente | Onere fisico e psicologico di una giornata lavorativa di otto ore. |
Soluzione ragionevole fornita | Il sindacato NSZZ "Solidarność" ha lottato con successo affinché la giornata lavorativa di sette ore diventasse nuovamente la forma standard di occupazione per le persone con una disabilità ufficialmente riconosciuta. La mozione presentata dal sindacato alla Corte costituzionale è stata riesaminata e ritenuta valida, pertanto la legge è stata modificata. |
Obiettivo | Ridurre il carico di lavoro per i lavoratori con disabilità. |
Beneficio per il datore di lavoro | Creazione di una cultura dell'inclusività. |
Costo | Il costo di un'ora di lavoro al giorno. |
9 Contratto collettivo presso il ministero della Transizione ecologica e della coesione territoriale
Paese | Francia |
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Datore di lavoro | Ministero della Transizione ecologica e della coesione territoriale |
Ostacolo per il dipendente | Alcune situazioni di disabilità possono richiedere soluzioni specifiche di vario tipo, tra cui misure umane, tecniche o organizzative per affrontare le difficoltà incontrate dai dipendenti a causa delle loro disabilità. È fondamentale mettere a disposizione dei dipendenti delle attrezzature che permettano loro di compensare efficacemente queste difficoltà e di consentire ai dipendenti con disabilità di svolgere le loro funzioni come qualsiasi altro membro del personale. |
Soluzione ragionevole fornita | Soluzioni ragionevoli fornite in base alle raccomandazioni del medico del lavoro, in consultazione con il consulente per la prevenzione. Il medico del lavoro spiega ai dirigenti quali sono le esigenze specifiche del dipendente e il motivo per cui la soluzione è ritenuta ragionevole. In assenza di un medico del lavoro, può essere consultato un medico abilitato o il medico curante del dipendente. |
Obiettivo | Attuare misure e sistemi di sostegno noti per le soluzioni e il supporto necessari, anche utilizzando le risorse a titolo dell'FIPHFP (Fondo per l'inserimento delle persone con disabilità nel servizio pubblico). |
Beneficio per il datore di lavoro | Maggiore inclusività e accessibilità, garantendo che i lavoratori con disabilità possano svolgere efficacemente i loro compiti all'interno della forza lavoro. |
Costo | Costi di attuazione coperti dall'FIPHFP per gli aiuti e la formazione necessari. |
Note
1 Direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro (GU L 303 del 2.12.2000, pag. 16, https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32000L0078).
2 COM(2021) 139 final.
3 Registro dei gruppi di esperti della Commissione e di altri organismi analoghi (europa.eu).
4 Forum economico mondiale (FEM) (2019), What Companies Gain by Including People with Disabilities, 23 aprile, https://www.weforum.org/ agenda/2019/04/what-companies-gain-including-persons-disabilities-inclusion.
5 Organismi per la parità - Commissione europea (europa.eu).
1 Cfr. anche: i) relazione di sintesi nell'ambito della Consulenza europea sulla disabilità (EDE) – Waddington, L. (2023), Striving for an inclusive labour market in Europe: Positive actions and reasonable accommodation to facilitate hiring and employment of persons with disabilities involving employers and employer initiatives; ii) relazione statistica nell'ambito della Consulenza europea sulla disabilità (EDE) – Grammenos, S. (2023), The employment of persons with disabilities – Statistics, Data 2020; e iii) la pagina web riguardante la Consulenza europea sulla disabilità (EDE): https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1532&langId=it.
2 Cfr. https://www.un.org/development/desa/disabilities/convention-on-the-rights-of-persons-with-disabilities/convention-on-the-rights-of-persons-with-disabilities-2.html, in particolare gli articoli 2 e 5.
5 Direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro (GU L 303 del 2.12.2000, pag. 16, https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32000L0078).
6 Per maggiori informazioni, cfr. https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_21_810.
7 Cfr. https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1597&langId=it.
8 Cfr. https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-14495-2022-INIT/it/pdf.
9 See https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1226&langId=en.
10 Direttiva (UE) 2022/2464 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2022, che modifica il regolamento (UE) n. 537/2014, la direttiva 2004/109/CE, la direttiva 2006/43/CE e la direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la rendicontazione societaria di sostenibilità.
11 Per maggiori informazioni, si veda la relazione sui diritti umani, numero 7-2023, The Right to Work: The employment situation of persons with disabilities in Europe, European Human Rights Report Issue 7, 2023 (edf-feph.org), pag. 49.
12 Cfr. https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1540&langId=it.
13 Sentenza della Corte di giustizia dell'11 aprile 2013, HK Danmark, cause riunite C-335/11 e C-337/11, ECLI:EU:C:2013:222.
14 Sentenza della Corte di giustizia del 18 gennaio 2024, Ca Na Negreta, C-631/22, ECLI:EU:C:2024:53.
15 Per maggiori informazioni, si veda la relazione di sintesi nell'ambito della Consulenza europea sulla disabilità – Waddington (EDE), L. (2023), Striving for an inclusive labour market in Europe: Positive actions and reasonable accommodation to facilitate hiring and employment of persons with disabilities involving employers and employer initiatives.
16 Cfr. https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1540&langId=it.
17 Cfr. Reasonable-Accommodation-Disability-Discussion-Paper.pdf (equineteurope.org), pagine 23-26 e l'allegato, https://urldefense.com/v3/__https:/equineteurope.org/wp-content/uploads/2021/03/Annex-_Reasonable-Accomodation.pdf__;!!DOxrgLBm!HUfzVgkJ6dC-UBcYKNd8PNF2sRuplVhh8vAyQhiRmIwcCm2JuRJ11F5lcV5YR1W7kP6NG3trjk4bc3wvVcIUdj9YbztZBFNIwuVF$.
18 UN CRPD Committee (2014), General Comment No. 2 on Accessibility, https://www.ohchr.org/en/docu ments/general-comments-and-recommendations/general-comment-no-2-article-9-accessibility-0.
19 Comitato UNCRPD (2014), commento generale n. 2 sull'accessibilità, https://www.ohchr.org/en/documents/general-comments-and-recommendations/general-comment-no-2-article-9-accessibility-0.
20 Per ulteriori approfondimenti sull'attuazione di questo concetto nelle pratiche giuridiche in materia di parità, si veda il documento di riflessione di Equinet 2021, Reasonable accommodation for persons with disabilities: exploring challenges in its practical implementation, e la pubblicazione del 2016 della Rete europea di esperti giuridici in materia di parità di genere e non discriminazione della Commissione europea.
21 Si veda https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1202&langId=it.
22 Per maggiori informazioni si veda la relazione sui diritti umani, numero 7 – 2023, The Right to Work: The employment situation of persons with disabilities in Europe, European Human Rights Report Issue 7, 2023 (edf-feph.org), pag. 69.
23 Per maggiori informazioni si veda la relazione sui diritti umani, numero 7 – 2023, The Right to Work: The employment situation of persons with disabilities in Europe, European Human Rights Report Issue 7, 2023 (edf-feph.org), pag. 69.
24 Per maggiori informazioni, si veda la relazione sui diritti umani, numero 7-2023, The Right to Work: The employment situation of persons with disabilities in Europe, European Human Rights Report Issue 7, 2023 (edf-feph.org), pag. 77.
25 Per maggiori informazioni, si veda la relazione sui diritti umani, numero 7-2023, The Right to Work: The employment situation of persons with disabilities in Europe, European Human Rights Report Issue 7, 2023 (edf-feph.org), pag. 77.
26 Cfr.: Promoting diversity and inclusion through workplace adjustments: .
27 Cfr.: EBU guidance on reasonable accommodation for visually impaired employees and applicants_Sept2023.pdf (euroblind.org).
28 Cfr.: Annex-_Reasonable-Accomodation.pdf (equineteurope.org).
29 Cfr.: https://www.ilo.org/global/topics/equality-and-discrimination/WCMS_536630/lang--en/index.htm.
30 Si veda la pagina sulla Consulenza europea sulla disabilità (EDE): https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1532&langId=it.
31 Per maggiori informazioni su Orizzonte Europa, si veda la paginahttps://research-and-innovation.ec.europa.eu/funding/funding-opportunities/funding-programmes-and-open-calls/horizon-europe_en?prefLang=it&etrans=it.
32 Si veda la pagina sulla Consulenza europea sulla disabilità (EDE): https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1532&langId=it.
33 Cfr. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=celex%3A32000L0078.
NOTA LEGALE
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