Capitolo 8 – Promuovere gli interessi e i valori europei nel mondo

Una donna cammina tra strutture improvvisate ricoperte da teli reggendo una scatola in cui figurano in inglese le scritte «Pacco alimentare» e «Finanziato con gli aiuti umanitari dell’Unione europea». Due uomini e un bambino sono alle sue spalle e sullo sfondo sono visibili delle palme.
Gli aiuti umanitari dell’UE sostengono il Programma alimentare mondiale nel fornire assistenza a 1,3 milioni di persone nella Striscia di Gaza, dove razioni alimentari di emergenza vengono distribuite agli sfollati in rifugi e campi improvvisati, Deir El Balah, Striscia di Gaza, gennaio 2024. © WFP 2024

Introduzione

L’Unione europea è impegnata ad affrontare le sfide globali, a promuovere i suoi interessi e valori e ad operare a favore della democrazia, dei diritti umani e del multilateralismo sulla scena mondiale. Tale impegno si estende a diversi settori importanti, tra cui la cooperazione in materia di sicurezza e difesa, la politica di vicinato, i partenariati internazionali, il commercio, gli aiuti umanitari e la protezione civile.

Nel 2023 l’UE ha continuato a collaborare strettamente con i partner globali per garantire la stabilità nel contesto delle crescenti tensioni geopolitiche, dovute in particolare all’aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina e alla guerra tra Israele e Hamas. Ha continuato a concentrarsi sull’instaurazione di importanti relazioni con le regioni limitrofe che aspirano ai valori democratici e allo sviluppo economico, nonché sulla creazione di partenariati che promuovano valori condivisi e uno sviluppo sostenibile.

Attraverso una solida preparazione alle catastrofi nel proprio territorio e all’esterno, l’UE ha continuato a prevenirle, a proteggere vite umane e ad agire rapidamente in caso di crisi. Le attività in corso sottolineano il fermo impegno dell’UE a promuovere la pace, la stabilità e la resilienza su scala mondiale.

La crisi in Medio Oriente

Gli attacchi terroristici brutali e indiscriminati perpetrati da Hamas in Israele il 7 ottobre 2023 hanno determinato un drastico deterioramento della situazione umanitaria dei palestinesi nella Striscia di Gaza e hanno aumentato il rischio di escalation nella regione.

Sottolineando che gli atti terroristici non possono mai essere giustificati, l’UE ha condannato con la massima fermezza Hamas per gli attacchi commessi e ha chiesto la liberazione di tutti gli ostaggi senza precondizioni. Pur riconoscendo il diritto di Israele di difendersi ai sensi del diritto internazionale, l’UE ha ribadito l’importanza di garantire sempre la protezione di tutti i civili in linea con il diritto internazionale umanitario.

Gravemente preoccupata per il deterioramento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, l’UE ha chiesto che l’accesso umanitario sia continuo, rapido, sicuro e senza restrizioni e che gli aiuti possano raggiungere chi ne ha bisogno attraverso tutte le misure necessarie, compresi i corridoi umanitari e le pause per esigenze umanitarie.

Sostegno umanitario dell’UE ai palestinesi nel 2023

Quasi
1,1 miliardi di euro
dal 2000

1 310 tonnellate
di forniture essenziali

33
voli del ponte aereo umanitario dell’UE

103 milioni di euro
di finanziamenti umanitari

L’UE è il principale donatore umanitario per il popolo palestinese. Nel complesso, dal 2000 ha fornito oltre un miliardo di euro per contribuire a soddisfare le sue esigenze di base. Da ottobre l’UE ha quadruplicato i suoi aiuti di emergenza ai palestinesi - si apre in una nuova scheda. e collabora in loco con numerosi partner umanitari.

L’UE collabora costantemente con i partner regionali e internazionali per prevenire l’escalation nella regione del conflitto, compreso il deterioramento della situazione in Cisgiordania, e mantiene il suo impegno a favore di una pace duratura e sostenibile basata sulla soluzione fondata sulla coesistenza di due Stati e sulle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Un gruppo di persone in coda all’aperto, alcune delle quali tengono in mano taniche per l’acqua. Alla loro destra si trova una cisterna d’acqua e alle loro spalle sono montate delle tende.
Distribuzione di acqua nella Striscia di Gaza da parte dell’organizzazione Azione contro la fame, che fornisce beni essenziali di soccorso alle persone colpite dal conflitto in corso, Deir Al Balah, 14 novembre 2023. © Action Against Hunger

Sicurezza e difesa: progressi della bussola strategica

L’UE intende garantire la sicurezza dei suoi residenti e contribuire a rendere il mondo più pacifico. La bussola strategica per la sicurezza e la difesa - si apre in una nuova scheda. è un piano per rafforzare la sicurezza e la difesa dell’UE entro il 2030. Esso copre tutti gli aspetti della politica di sicurezza e di difesa e si articola su quattro fronti: azione, sicurezza, investimenti e partner.

Cooperazione con la NATO («partner», «azione»)

Le sfide odierne in materia di sicurezza sono intrinsecamente transnazionali e quindi nessun paese può affrontarle da solo. Un approccio collettivo e strategico è essenziale. L’elemento centrale di questa strategia globale è il partenariato di lunga data dell’UE con la NATO, che è una componente essenziale dei suoi sforzi in materia di sicurezza e difesa.

In un forte messaggio politico di unità transatlantica, la dichiarazione congiunta sulla cooperazione UE-NATO - si apre in una nuova scheda. ha sottolineato la necessità di un forte approccio europeo alla difesa, al servizio della sicurezza globale e compatibile con la NATO. I firmatari si sono inoltre chiaramente impegnati ad approfondire tale cooperazione.

Nel 2023 la cooperazione UE-NATO ha raggiunto un livello senza precedenti e ha registrato risultati tangibili - si apre in una nuova scheda. in tutti i settori, concentrandosi in particolare sulla resilienza. In gennaio è stata avviata la task force UE-NATO relativa alla resilienza delle infrastrutture critiche - si apre in una nuova scheda., che ha presentato raccomandazioni specifiche per un’ulteriore cooperazione.

Ursula von der Leyen firma un documento a una scrivania con una targhetta in primo piano che reca in inglese la scritta «Commissione europea». Sullo sfondo una bandiera della NATO.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, firma la terza dichiarazione congiunta sulla cooperazione UE-NATO, Bruxelles, Belgio, 10 gennaio 2023.
Charles Michel, Jens Stoltenberg e Josep Borrell discutono informalmente.
Da sinistra a destra: Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea responsabile per un’Europa più forte nel mondo, durante un vertice europeo dei leader degli Stati membri dell’UE sulla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e sugli aiuti dell’UE al paese, Bruxelles, Belgio, 29 giugno 2023. © AFP

In seguito alla guerra di aggressione della Russia è stata ribadita la condivisione di valori tra l’UE e la NATO, che insieme hanno dimostrato la loro ferma solidarietà con l’Ucraina e stanno coordinando i rispettivi mezzi di sostegno - si apre in una nuova scheda.. Lo strumento europeo per la pace (cfr. il capitolo 1) è diventato parte integrante del sostegno dell’UE ai partner a livello mondiale.

Nel corso dell’anno l’UE ha inoltre intensificato la cooperazione con altri partner a livello bilaterale, regionale e multilaterale, tra cui le Nazioni Unite, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, l’Unione africana, l’Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico e molti altri. In occasione del primo forum Schuman per la sicurezza e la difesa - si apre in una nuova scheda. l’UE e i partner internazionali si sono riuniti per affrontare le sfide comuni in materia di sicurezza.

Sviluppare capacità di difesa («investimenti»)

Nel 2023 sono state avviate due iniziative chiave volte a rafforzare l’industria della difesa dell’UE. La legge a sostegno della produzione di munizioni - si apre in una nuova scheda., che dispone di un bilancio di 500 milioni di euro, mira ad aumentare la produzione di munizioni e missili dell’UE ed è integrata dallo strumento per il rafforzamento dell’industria europea della difesa mediante appalti comuni - si apre in una nuova scheda., con un bilancio di 300 milioni di euro, che per la prima volta in assoluto fornirà agli Stati membri dell’UE incentivi per acquistare congiuntamente i prodotti per la difesa più critici dall’industria della difesa dell’UE.

Il Fondo europeo per la difesa - si apre in una nuova scheda. fornisce un importante sostegno alla ricerca e allo sviluppo nel settore della difesa nell’UE. Dal 2021 ha messo a disposizione oltre 3 miliardi di euro per 60 progetti collaborativi in tutti gli Stati membri. Nel solo 2023 il Fondo ha stanziato 1,2 miliardi di euro - si apre in una nuova scheda. a favore di settori vitali della difesa, quali la conoscenza dell’ambiente spaziale, la difesa contro i missili ipersonici e lo sviluppo di una corvetta di pattuglia europea. Il Fondo europeo per la difesa sostiene l’innovazione nel settore della difesa attraverso il sistema UE di innovazione nel settore della difesa - si apre in una nuova scheda., un regime da 2 miliardi di euro che aiuta i soggetti più piccoli, in particolare gli innovatori.

Nell’ambito della dotazione per la mobilità militare del meccanismo per collegare l’Europa, nel 2023 sono stati assegnati 616 milioni di euro per sostenere il trasporto di truppe e attrezzature attraverso la rete transeuropea dei trasporti, con l’obiettivo di sostenere gli investimenti in infrastrutture che possono essere utilizzate a fini sia civili che di difesa.

Nuove strategie di sicurezza («sicurezza»)

Le recenti crisi e le crescenti tensioni hanno reso evidenti alcune carenze nella sicurezza dell’UE. In tale contesto, in ottobre la Commissione ha avviato un’ampia consultazione per orientare la futura strategia industriale europea della difesa - si apre in una nuova scheda..

Anche il riscaldamento del pianeta è motivo di crescente preoccupazione per le operazioni militari dell’UE. Sta innescando un cambiamento - si apre in una nuova scheda. radicale nella politica di difesa dell’UE, che pone ora i cambiamenti climatici ai primi posti della sua agenda in materia di sicurezza.

Nel 2023 l’UE ha inoltre adottato la sua prima strategia spaziale per la sicurezza e la difesa - si apre in una nuova scheda., che si concentra, tra l’altro, sulla protezione delle risorse spaziali dell’UE e dei suoi Stati membri. Guardando al futuro, nel 2024 sarà introdotta la normativa dell’UE in materia di spazio, con l’obiettivo di migliorare la resilienza e la forza dell’UE nel settore spaziale.

Per oltre l’80 % del commercio mondiale sono utilizzati i trasporti via mare e circa due terzi del petrolio e del gas mondiali sono estratti in mare o trasportati via mare. Quasi tutti i dati globali, compresi i dati internet, passano attraverso cavi sottomarini. La prosperità e la sicurezza dell’UE dipendono dalla sicurezza degli oceani. Per questo motivo a marzo la Commissione e il Servizio europeo per l’azione esterna hanno adottato una strategia aggiornata per la sicurezza marittima dell’UE e il relativo piano d’azione. Sulla base di tali documenti, in ottobre il Consiglio ha approvato la strategia per la sicurezza marittima dell’UE riveduta e il relativo piano d’azione - si apre in una nuova scheda.. La strategia è in linea con la bussola strategica e contribuirà al conseguimento dei suoi obiettivi.

Un video che illustra la reale minaccia di sabotaggio delle infrastrutture marine critiche europee, tra cui parchi eolici e cablaggi sottomarini. Sottolinea come le autorità belghe abbiano intensificato gli sforzi per proteggere gli impianti offshore nel Mare del Nord e descrive vari incidenti che hanno sollevato preoccupazioni per la sicurezza.
VIDEO: «Un campanello d’allarme» — Come proteggere le infrastrutture marine essenziali dell’UE dalle minacce emergenti. © Euronews

Strategia dell’UE per la sicurezza marittima

Obiettivi principali

Proteggere gli interessi dell’UE in mare — cittadini, economia, infrastrutture e frontiere

Proteggere le nostre risorse naturali e l’ambiente marino

Far rispettare il diritto internazionale, in particolare la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare

Reagire in modo tempestivo ed efficace alle crescenti minacce (ad esempio minacce informatiche e ibride)

Garantire una formazione e un’istruzione pertinenti per contrastare le minacce (ad esempio competenze informatiche)

Politica europea di vicinato e negoziati di allargamento

Balcani occidentali e Turchia

L’UE mantiene il suo impegno a integrare i Balcani occidentali nell’Unione. Il pacchetto allargamento 2023 - si apre in una nuova scheda. ha fornito una valutazione dettagliata della situazione e dei progressi compiuti dai partner nei rispettivi percorsi verso l’UE, concentrandosi principalmente sulle riforme fondamentali necessarie, tra cui quelle riguardanti lo Stato di diritto, la pubblica amministrazione, il funzionamento delle istituzioni democratiche e i criteri economici.

Nel corso dell’anno è proseguito senza intoppi il processo di screening per la Macedonia del Nord e l’Albania, una tappa fondamentale dei negoziati di adesione. La raccomandazione della Commissione e la decisione del Consiglio europeo di avviare negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina, una volta soddisfatti i criteri di adesione richiesti, riconoscono i progressi compiuti dal paese da quando, nel 2022, è diventato candidato all’adesione. Sono proseguiti i negoziati di adesione all’UE del Montenegro e della Serbia, sostenuti dai dialoghi in corso con la Commissione a livello politico e tecnico. In aprile il Parlamento europeo ha ufficialmente approvato la liberalizzazione dei visti per il Kosovo (tale designazione non pregiudica le posizioni riguardo allo status ed è in linea con la risoluzione 1244/1999 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e con il parere della Corte internazionale di giustizia sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo), entrata in vigore il 1º gennaio 2024.

Olivér Várhelyi parla dietro a un leggìo su cui figura in inglese la scritta «Processo di Berlino — Riunione dei ministri degli Esteri — Tirana, 6 ottobre 2023».
Il 6 ottobre 2023 Olivér Várhelyi, commissario europeo per il Vicinato e l’allargamento, ha partecipato all’incontro dei ministri degli Esteri nell’ambito del vertice del processo di Berlino tenutosi a Tirana, Albania.

Nel 2023 l’UE ha continuato ad attuare il piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali - file PDF – si apre in una nuova scheda. da 30 miliardi di euro, che riguarda la ripresa a lungo termine dalla pandemia di COVID-19, le transizioni verde e digitale, la cooperazione regionale e la convergenza con l’UE. L’UE ha inoltre erogato - si apre in una nuova scheda. 450 milioni di euro del suo pacchetto di sostegno all’energia da un miliardo di euro, aiutando i paesi dei Balcani occidentali ad affrontare le crisi energetiche e a rafforzare la sicurezza energetica. Il nuovo piano di crescita della Commissione per i Balcani occidentali - si apre in una nuova scheda. mira a fornire alla regione alcuni vantaggi dell’adesione all’UE prima che i paesi vi aderiscano ufficialmente. Il piano si concentra sulla crescita economica e sulla convergenza socioeconomica.

Piano di crescita basato su quattro pilastri per i Balcani occidentali

1. Allineamento al mercato unico dell’UE

2. Approfondimento dell’integrazione economica regionale

3. Accelerazione delle riforme

4. Aumento dei fondi di preadesione

Al vertice del processo di Berlino del 2023 - si apre in una nuova scheda. i leader dei Balcani occidentali hanno ribadito l’impegno ad integrare maggiormente le loro economie regionali attraverso il mercato comune regionale - si apre in una nuova scheda., quale tappa verso l’integrazione nell’UE, e hanno adottato piani per la crescita economica, comprendenti anche investimenti in infrastrutture e l’espansione del mercato regionale. Il vertice ha inoltre messo in luce progressi nel campo dell’istruzione, come il nuovo campus del Collegio d’Europa di Tirana, e iniziative ambientali come l’agenda verde. L’incontro ha sottolineato altresì l’importanza della sicurezza regionale, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione nella lotta alla criminalità organizzata e alle minacce informatiche.

In occasione del vertice UE-Balcani occidentali del 13 dicembre a Bruxelles, Belgio, le discussioni si sono incentrate sull’avvicinamento dei partner dei Balcani occidentali all’UE e sulla promozione della loro graduale integrazione, sullo sviluppo economico nel contesto della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, e sul rafforzamento della sicurezza e della resilienza regionali.

A maggio si sono svolte le elezioni presidenziali e parlamentari in Turchia. A novembre è stato adottato un documento sulle attuali relazioni UE-Turchia, che definisce le modalità per migliorare la cooperazione. L’UE continua a sostenere i rifugiati e le comunità in Turchia fornendo istruzione, assistenza sanitaria e protezione delle frontiere.

Georgia, Moldova e Ucraina

Lo storico pacchetto allargamento di quest’anno è stato il primo ad includere una valutazione della capacità di questi tre paesi di adempiere agli obblighi derivanti dall’adesione all’UE. Lo scorso anno Georgia, Moldova e Ucraina hanno dimostrato il loro impegno ad aderire all’UE. Il loro percorso verso l’adesione si svilupperà attraverso riforme mirate dei sistemi giudiziari, una repressione della criminalità organizzata e gli sforzi in corso per migliorare il panorama politico, con particolare attenzione alla deoligarchizzazione e ai diritti umani. La raccomandazione - si apre in una nuova scheda. della Commissione e la storica decisione - file PDF – si apre in una nuova scheda. del Consiglio europeo relative all’avvio di negoziati di adesione con la Moldova e l’Ucraina e alla concessione dello status di paese candidato alla Georgia hanno riconosciuto i notevoli sforzi compiuti da tali paesi per allinearsi alle norme dell’UE.

Partenariato orientale

L’agenda post-2020 del partenariato orientale si è concentrata sulla resilienza, sulla ripresa e sulle riforme ed è stata attuata in linea con il percorso di adesione all’UE di Georgia, Moldova e Ucraina.

Il piano economico e di investimenti per il partenariato orientale da 17 miliardi di euro è il principale strumento dell’UE per rafforzare la resilienza nella regione, collegato alla strategia Global Gateway (cfr. in appresso). Alla fine del 2023 erano stati mobilitati 8,6 miliardi di euro di investimenti previsti, di cui 5 miliardi di euro per progetti faro specifici per paese.

L’UE, i suoi Stati membri e i suoi partner intensificheranno gli sforzi volti ad attuare l’agenda del partenariato orientale per la ripresa, la resilienza e le riforme, ad esempio affrontando l’impatto della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina sull’intera regione. La cooperazione si concentrerà su diversi settori, quali la connettività, i trasporti, l’energia e le transizioni verde e digitale, nonché sui diritti umani, la società civile, lo Stato di diritto e le questioni di sicurezza. Pur non avendo avviato un dialogo con il regime di Lukashenko, l’UE ha continuato a sostenere direttamente il popolo bielorusso, mobilitando 100 milioni di euro - si apre in una nuova scheda. tra il 2020 e il 2023.

Nel 2023 l’UE ha continuato a investire in attività volte a garantire una pace duratura tra Armenia e Azerbaigian e ha aumentato l’assistenza umanitaria - si apre in una nuova scheda. alla regione, che alla fine dell’anno ammontava a oltre 25,8 milioni di euro dall’escalation del conflitto nel 2020.

Josep Borrell siede a una scrivania dietro a una targhetta con la scritta in inglese «Unione europea» e parla a un microfono di colore nero, sotto lo sguardo dei collaboratori seduti attorno a lui.
Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea responsabile per un’Europa più forte nel mondo (al centro, in primo piano), alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul conflitto tra Armenia e Azerbaigian presso la sede delle Nazioni Unite a New York, Stati Uniti, 21 settembre 2023.

Vicinato meridionale

Nel vicinato meridionale il piano di cooperazione regionale dell’agenda per il Mediterraneo e la relativa strategia finanziaria, il piano economico e di investimenti da 30 miliardi di euro, hanno compiuto buoni progressi in settori quali lo sviluppo economico, la governance, la trasformazione digitale, l’energia e la resilienza climatica e la migrazione.

Il memorandum d’intesa UE-Tunisia - si apre in una nuova scheda., concluso a luglio, affronta le sfide comuni e le opportunità future in materia di economia e commercio, transizioni verde ed energetica, contatti interpersonali, migrazione e mobilità.

L’UE ha inoltre continuato a sostenere le persone che vivono in situazione di crisi in Libano, Libia, Siria e Palestina (tale designazione non va intesa come riconoscimento di uno Stato di Palestina e non pregiudica le singole posizioni degli Stati membri sulla questione). Alla conferenza di Bruxelles di giugno sulla Siria - si apre in una nuova scheda., l’UE si è impegnata a stanziare 3,8 miliardi di euro in sovvenzioni per la Siria e i paesi vicini.

Sostegno finanziario al vicinato meridionale

3,8 miliardidi euro
in sovvenzioni dell’UE impegnate a favore del vicinato meridionale nel periodo 2021-2023

660 milioni di euro
di sovvenzioni miste (fondi non rimborsabili) che sono state impegnate

Le sovvenzioni dell’UE, unitamente alle sovvenzioni miste e alle garanzie fornite agli enti di bilancio indipendenti partner, mobiliteranno investimenti per 23,8 miliardi di euro.

Progetti faro UE-Balcani occidentali e vicinato per il 2023

I progetti sono attuati nell’ambito dei piani economici e di investimento concordati con i paesi.
Cooperazione regionale — Balcani occidentali

Il corridoio elettrico Trans-Balcanico è un’interconnessione a 400 kilovolt che collega i sistemi di trasmissione dell’energia elettrica di Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia con quelli di Croazia, Italia, Ungheria e Romania.

Cooperazione regionale — Vicinato meridionale — Cavo Medusa

Il cavo sottomarino in fibra ottica Medusa nel Mediterraneo collegherà i paesi nordafricani con i paesi europei per aumentare la velocità di internet nelle università dell’Africa settentrionale.

Cooperazione regionale — Europa orientale

Il cavo sottomarino per la connettività digitale del Mar Nero sosterrà la trasformazione digitale e aumenterà la resilienza digitale della regione.

Macedonia del Nord

L’interconnessione del Corridoio ferroviario VIII collegherà la Macedonia del Nord alla frontiera bulgara.

Georgia

Il cavo elettrico sottomarino per la connettività del Mar Nero esporterà energia verde dal Caucaso meridionale verso l’UE.

Marocco
  • La rete tranviaria nell’agglomerato di Rabat-Salé-Témara sarà estesa di 37 km.
  • Invito a presentare proposte per la centrale elettrica a idrogeno P2X.
Tunisia

Costruzione di ELMED, la prima interconnessione di cavi elettrici sottomarini ad alta tensione tra Italia e Tunisia.

Israele

Il cavo elettrico sottomarino EuroAsia Interconnector collegherà Grecia, Cipro e Israele.

Egitto
  • GREGY, un’interconnessione elettrica ad alta tensione nel Mediterraneo orientale tra Europa e Africa, che va dall’Egitto alla Grecia.
  • Ammodernamento del centro di controllo d’area di Alessandria.
  • Produzione di metanolo per il trasporto marittimo verde.
Giordania
  • Progetto relativo all’impianto di dissalazione e trasporto dell’acqua di Aqaba-Amman.
  • Ristrutturazione e ammodernamento dell’impianto di trattamento delle acque reflue di As-Salt; costruzione di un impianto di biogas.

Partenariati internazionali e Global Gateway

Nel 2023 l’UE ha compiuto progressi significativi nell’attuazione del Global Gateway - si apre in una nuova scheda., contribuendo a ridurre la carenza globale di investimenti e a sostenere le transizioni verde e digitale a livello mondiale. In particolare, nel corso dell’anno sono stati avviati circa 90 nuovi progetti - si apre in una nuova scheda. faro in Africa, America latina e nei Caraibi, in Asia e nel Pacifico, nei Balcani occidentali e nel vicinato orientale e meridionale. Tali progetti hanno riguardato vari settori, come le rotte di trasporto strategiche, le energie rinnovabili, i cavi sottomarini, le materie prime critiche, la formazione degli insegnanti e la produzione di vaccini.

Al primo forum sul Global Gateway - si apre in una nuova scheda., il 25 e 26 ottobre, si sono riuniti leader dell’UE e dei paesi partner, rappresentanti di imprese, società civile, gruppi di riflessione, istituzioni finanziarie e organizzazioni internazionali per accelerare l’attuazione della strategia Global Gateway. In soli 2 giorni sono stati firmati accordi per un valore di circa 3 miliardi di euro. L’UE si è impegnata a mobilitare 300 miliardi di euro nell’ambito della strategia entro il 2027.

Ursula von der Leyen e Sheikh Hasina si stringono la mano, tra da due bandiere europee. Sul tabellone alle loro spalle figura la scritta «Global Gateway».
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea (a destra), e Sheikh Hasina, prima ministra del Bangladesh (a sinistra), al Forum sul Global Gateway, Bruxelles, Belgio, 25 ottobre 2023.

Per la prima volta in 8 anni, l’UE e la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici hanno tenuto un vertice che ha approvato l’agenda per gli investimenti del Global Gateway UE-America latina e Caraibi - si apre in una nuova scheda.. L’agenda dovrebbe mobilitare oltre 45 miliardi di euro nei prossimi anni. Nel 2023 l’UE ha inoltre concluso vari partenariati strategici bilaterali con i paesi partner della regione per cooperare ulteriormente nei settori dell’energia e delle materie prime critiche. È stata istituita un’alleanza digitale UE-America latina e Caraibi - si apre in una nuova scheda. per la cooperazione su questioni digitali e spaziali. Inoltre, in risposta alla crisi climatica, il programma faro dell’UE Euroclima - si apre in una nuova scheda. è stato esteso ai 33 paesi dell’America latina e dei Caraibi.

L’agenda per gli investimenti del Global Gateway
UE-America latina e Caraibi

L’UE e i suoi Stati membri hanno impegnato oltre 45 miliardi di euro per sostenere il partenariato rafforzato con l’America latina e i Caraibi fino al 2027. Altri paesi dovrebbero contribuire, insieme al settore privato e alle istituzioni di finanziamento.

L’agenda comprende oltre 130 progetti nei paesi dell’America latina e dei Caraibi per mobilitare investimenti di qualità.

I progetti saranno attuati attraverso le iniziative Team Europa: l’UE, gli Stati membri, le istituzioni di finanziamento allo sviluppo (compresa la Banca europea per gli investimenti), le agenzie per il credito all’esportazione e tutte le altre fonti pubbliche di finanziamento lavoreranno in partenariato con il settore privato.

Un video sul programma Amazonia+ dell’Unione nell’ambito dell’iniziativa Global Gateway, incentrato sulla riduzione della deforestazione e sulla protezione degli habitat indigeni nel bacino amazzonico.
VIDEO: Global Gateway — Lancio del programma Amazonia+.
L’agenda è strutturata sulla base di pilastri fondamentali:

una transizione equa e verde

una trasformazione digitale inclusiva

lo sviluppo umano

la resilienza sanitaria e i vaccini

Analogamente, nel corso dell’anno l’UE ha ulteriormente rafforzato le sue relazioni con la regione Asia-Pacifico. Nel 2022 aveva annunciato la mobilitazione di importi fino a 10 miliardi di euro da investire in progetti contemplati dal Global Gateway con i paesi membri dell’Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico. In tale contesto, nel 2023 ha avviato un programma di osservazione della Terra per sostenere l’adattamento ai cambiamenti climatici, garantire la sicurezza alimentare e rispondere alle catastrofi. L’UE ha inoltre avviato nuovi partenariati per la gestione sostenibile dell’energia e delle risorse naturali. Con l’obiettivo di migliorare la connettività sostenibile tra l’Europa e l’Asia centrale, ha mappato - si apre in una nuova scheda. i collegamenti di trasporto tra le due regioni e le opportunità di investimento che ne derivano.

Jutta Urpilainen in piedi con altre quattro persone sotto uno striscione in cui figura in inglese la scritta «L’accordo di Samoa».
Jutta Urpilainen, commissaria europea per i Partenariati internazionali (seconda da destra), alla firma dell’accordo di Samoa, Apia, Samoa, 15 novembre 2023.

È stato creato un nuovo partenariato tra l’UE e l’Organizzazione degli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, un’organizzazione che comprende 79 nazioni. Il 15 novembre le due parti hanno firmato l’accordo di Samoa - si apre in una nuova scheda., che sostituisce l’accordo di Cotonou. Il nuovo testo si concentra sugli sforzi congiunti per affrontare sfide globali quali i cambiamenti climatici, i diritti umani e le questioni sanitarie ed intende plasmare le relazioni tra l’UE e l’Organizzazione per i prossimi 20 anni.

L’UE sta portando avanti l’attuazione del pacchetto di investimenti Global Gateway Africa-Europa da 150 miliardi di euro, che comprende nuove importanti iniziative Team Europa (sforzi congiunti dell’UE e dei suoi Stati membri) in settori quali la sanità, le tecnologie digitali, l’energia verde, l’istruzione e i trasporti.

Iniziative Team Europa 2023

La tabella di marcia del partenariato UE-Namibia sulle catene del valore delle materie prime sostenibili e sull’idrogeno rinnovabile è stata avviata nell’ottobre 2023. Parallelamente, l’UE ha firmato accordi su partenariati analoghi con la Repubblica democratica del Congo e lo Zambia.

L’UE e i suoi Stati membri hanno intensificato il sostegno alla produzione di energia pulita in Africa, ad esempio attraverso l’avvio del partenariato per una transizione energetica giusta con il Senegal e l’inaugurazione della centrale solare di Gorou Banda in Niger.

La produzione di vaccini è iniziata in Sudafrica e sono in fase di creazione impianti di produzione in Ghana, Ruanda e Senegal.

Nel gennaio 2023 l’UE e i suoi Stati membri hanno inoltre varato un’iniziativa regionale per gli insegnanti, per un valore di 100 milioni di euro, a sostegno di un’istruzione di qualità per tutti.

Ursula von der Leyen e Paul Kagame siedono una accanto all’altro e sorridono. Sono separati da un tavolino. Sullo sfondo l’emblema del Ruanda e le bandiere europea e ruandese.
Il 18 dicembre 2023 Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea (a sinistra), si è recata a Kigali, Ruanda, dove ha pronunciato un discorso in occasione della cerimonia di lancio di BioNtech Africa, insieme a Paul Kagame, presidente del Ruanda (a destra).
Quattro persone sedute in una canoa guidata su un fiume, grazie a un lungo palo, dalla persona seduta in fondo. Una struttura incompleta in calcestruzzo, le fondamenta di un ponte in costruzione, si staglia sullo sfondo.
L’UE finanzia la costruzione di un ponte sul fiume Logone, che collega il Camerun al Ciad. Finora i trasporti e gli scambi commerciali si sono limitati a tradizionali canoe di legno che trasportano merci e persone, Yagoua, Camerun, 5 aprile 2023.

Nel 2023 l’UE ha compiuto un passo concreto verso la lotta contro le disuguaglianze, con l’introduzione dell’indicatore delle disuguaglianze - si apre in una nuova scheda.. Questo strumento aiuta a valutare se le misure stiano riducendo le disuguaglianze e rispondendo alle esigenze del 40 % della popolazione più povera.

L’UE e i suoi Stati membri, insieme, continuano ad essere il principale fornitore di aiuti pubblici allo sviluppo a livello mondiale, con 92,8 miliardi di euro di aiuti erogati nel 2022 (l’ultimo anno per il quale sono disponibili dati), pari al 43 % del totale.

Aiuti umanitari e protezione civile

Aiuti umanitari

Gli aiuti umanitari salvano vite umane, difendono la dignità umana e promuovono la solidarietà globale nelle situazioni di crisi e di emergenza. L’UE è collettivamente uno dei maggiori donatori di aiuti umanitari al mondo. Con un bilancio di 2,4 miliardi di euro nel solo 2023, non si concentra unicamente sulle nuove emergenze, ma anche sulle crisi dimenticate.

A causa dei conflitti, degli shock economici, delle condizioni meteorologiche estreme e della pandemia, l’insicurezza alimentare - si apre in una nuova scheda. è a livelli record. L’invasione illegale russa dell’Ucraina ha inciso ulteriormente sui prezzi dei prodotti alimentari, dell’energia e dei fertilizzanti e ha perturbato le catene di approvvigionamento. Nel 2023 sono stati stanziati oltre 668 milioni di euro per l’assistenza alimentare e nutrizionale umanitaria. Attraverso questi aiuti l’UE mira a garantire l’accesso ad alimenti sicuri e nutrienti per le persone che soffrono maggiormente la fame e sono più vulnerabili durante le crisi.

Negli ultimi 12 anni della crisi siriana - si apre in una nuova scheda., l’UE e i suoi Stati membri hanno fornito un ampio sostegno al popolo siriano per un importo totale di 30 miliardi di euro. Si tratta di aiuti umanitari, allo sviluppo, economici e alla stabilizzazione, con altri 170 milioni di euro stanziati per l’assistenza umanitaria nel 2023.

Nel febbraio 2023 un forte terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito la Siria e la Turchia. Si è trattato di uno dei terremoti più violenti nella regione in oltre un secolo. Terremoti successivi hanno causato ulteriori devastazioni.

L’UE ha reagito immediatamente: inviando 30 squadre di ricerca e soccorso alla Turchia, mobilitando assistenza umanitaria per entrambi i paesi e convocando la conferenza - si apre in una nuova scheda. internazionale dei donatori «Insieme per le popolazioni di Turchia e Siria» il 20 marzo. Durante la conferenza, la comunità internazionale si è impegnata a stanziare 7 miliardi di euro per sostenere le esigenze umanitarie e la ricostruzione delle regioni colpite in Turchia e per fornire alla Siria aiuti umanitari, unitamente a un sostegno alla ripresa rapida e alla resilienza. L’importo comprendeva un contributo di 1,1 miliardi di euro dal bilancio dell’UE, di cui 400 milioni di euro garantiti nel 2023 a titolo del Fondo di solidarietà dell’Unione europea.

Due operatori umanitari aprono uno scatolone di forniture per l’igiene, tra cui rotoli di carta igienica. Un gruppo di donne attende vicino. Sullo sfondo sono visibili grandi tende bianche.
Grazie ai finanziamenti dell’UE e alle organizzazioni partner, sono forniti kit per l’igiene alle persone colpite dal terremoto che vivono nelle tende, Turchia, 23 agosto 2023.

Un terremoto di magnitudo 6,8 ha colpito il Marocco nel mese di settembre. L’UE ha mobilitato - si apre in una nuova scheda. rapidamente un milione di euro in fondi di emergenza e ha inviato esperti umanitari e logistici, ed è pronta a offrire maggiore sostegno se necessario.

Di fronte all’evidente aumento della necessità globale di aiuti umanitari, l’UE ha intensificato le sue attività di sensibilizzazione per ampliare la base globale di donatori e colmare il crescente divario tra finanziamenti e necessità, che nel 2023 per la prima volta ha quasi superato i 40 miliardi di euro. L’argomento è stato al centro della sessione annuale del Forum umanitario europeo - si apre in una nuova scheda. che si è tenuta a marzo a Bruxelles (Belgio). Al fine di trovare soluzioni sostenibili alle esigenze umanitarie, il Forum ha riunito i ministri degli Affari esteri dell’UE per discutere dell’impiego dei fondi destinati allo sviluppo e al clima per affrontare le cause profonde di tali esigenze e li ha incoraggiati ad innalzare il livello d’impegno.

Oltre ai finanziamenti, l’UE ha anche utilizzato le proprie capacità per integrare il lavoro delle organizzazioni umanitarie partner. Avvalendosi della capacità di risposta umanitaria europea - si apre in una nuova scheda., ha fornito sostegno logistico diretto nel corso dell’anno, in particolare in Medio Oriente. Sono state, tra l’altro, distribuite forniture salvavita provenienti dalle scorte dell’UE e sono state organizzate operazioni del ponte aereo umanitario dell’UE per trasportare merci di soccorso per le organizzazioni partner.

Lo stesso è stato fatto in risposta al conflitto scoppiato in Sudan in aprile, con l’invio di forniture salvavita alle persone coinvolte nel conflitto nel paese e ai rifugiati ospitati in Ciad. Un ponte aereo umanitario parallelo è stato avviato a seguito di un’ulteriore escalation del conflitto nella parte orientale della Repubblica democratica del Congo - si apre in una nuova scheda. e una serie di voli ha continuato a fornire aiuti di emergenza alla popolazione afghana, che sta affrontando la più grande crisi umanitaria al mondo.

Nel marzo 2023 l’UE ha organizzato una conferenza di solidarietà con i migranti e i rifugiati provenienti dal Venezuela, raccogliendo 815 milioni di euro e richiamando l’attenzione su questa crisi umanitaria dimenticata. Sono stati organizzati ulteriori eventi di mobilitazione per sostenere la popolazione dello Yemen e le zone di crisi nel Corno d’Africa e nel Sahel.

Oltre la metà della popolazione del Mali ha meno di 18 anni. Circa un terzo degli abitanti vive in zone interessate da conflitti armati. L’UE si sta adoperando attivamente per proteggere questi minori, rispondendo rapidamente ai nuovi sfollamenti e garantendo che i minori sfollati possano proseguire gli studi senza interruzioni.

Una donna e un bambino piccolo contano sulle dita della mano. Sono seduti per terra insieme ad un’altra donna e ad altri bambini piccoli.
In Mali le attività ricreative per i bambini sfollati sono organizzate in piccoli gruppi per garantire la sicurezza e favorire un senso di intimità. Questo approccio aiuta inoltre a individuare i bambini che hanno bisogno di essere maggiormente sostenuti. I bambini vulnerabili ricevono così un sostegno psicosociale e un’assistenza adeguati alle loro esigenze specifiche, 11 aprile 2023. © DRC/Bakary Diouara

Prevenzione, preparazione e risposta alle catastrofi

Il meccanismo di protezione civile dell’Unione - si apre in una nuova scheda., istituito nell’ottobre 2001, consente la cooperazione e la solidarietà tra gli Stati membri e altri 10 Stati partecipanti in caso di catastrofi naturali o provocate dall’uomo. Quando un’emergenza supera le capacità di risposta di un paese, in Europa o altrove, quest’ultimo può chiedere assistenza attraverso il meccanismo.

Con l’inclusione della Moldova - si apre in una nuova scheda. e dell’Ucraina - si apre in una nuova scheda. nel 2023, il meccanismo conta ora 37 membri che, collettivamente, rafforzano la prevenzione, la preparazione e la risposta alle catastrofi in Europa.

L’UE svolge un ruolo fondamentale nel coordinamento e nel finanziamento della risposta collettiva alle catastrofi all’interno dell’UE e a livello mondiale. Nel 2023 la domanda di assistenza attraverso il meccanismo è aumentata e ha dato luogo a 66 attivazioni in risposta a crisi sia naturali che causate dall’uomo in tutta Europa e nel resto del mondo. Tra queste figurano la guerra in corso in Ucraina, il forte terremoto in Siria e in Turchia, gli incendi boschivi devastanti in Canada e in Grecia e le inondazioni senza precedenti in Italia, Libia e Slovenia.

L’UE ha ulteriormente ampliato le sue riserve strategiche rescEU, create come ultima risorsa per fornire sostegno in caso di gravi emergenze che superano le capacità di risposta degli Stati membri. In tale contesto l’UE ha aumentato le proprie riserve di alloggi, che possono accogliere migliaia di persone in diversi paesi. Ha inoltre avviato la costituzione di una squadra medica di emergenza rescEU - si apre in una nuova scheda., creando il primo ospedale da campo paneuropeo. Diversi Stati membri hanno ricevuto finanziamenti dell’UE per costruire una prima riserva strategica rescEU in ambito chimico, biologico, radiologico e nucleare, unitamente a una riserva energetica di emergenza con generatori e altre attrezzature.

L’UE sostiene governi, organizzazioni e comunità nell’anticipazione, nella preparazione e nella risposta alle catastrofi. Le comunità sono aiutate a raggiungere questi obiettivi grazie all’utilizzo di sistemi di allarme rapido, alla condivisione di competenze, alla formazione in materia di risposta alle emergenze e tramite la fornitura di materiale di soccorso per la costituzione di scorte.

A tale riguardo l’UE ha rinnovato il suo impegno - si apre in una nuova scheda. a favore del quadro di Sendai delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi. Sostiene inoltre l’America latina e i Caraibi attraverso un memorandum d’intesa sulla cooperazione in materia di preparazione alle catastrofi e gestione del rischio. Poiché in Europa il panorama dei rischi si è aggravato, nel 2023 l’UE ha adottato cinque obiettivi in materia di resilienza alle catastrofi - si apre in una nuova scheda.. Si tratta di obiettivi che fungono da guida per le comunità di tutta l’Europa e le aiutano a prevedere, prevenire, prepararsi e rispondere a future gravi catastrofi. Stabiliscono un collegamento tra specifici scenari di catastrofe e capacità di risposta e mirano a rafforzare la resilienza alle catastrofi in modo tangibile ed efficiente.

Tre vigili del fuoco che indossano dispositivi di protezione sono accovacciati attorno a un coniglio e gli danno acqua da una bottiglia.
Vigili del fuoco rumeni sull’isola di Rodi, in Grecia, danno da bere a un coniglio salvato dalle fiamme. Spesso, quando gli incendi si sviluppano nel loro habitat naturale, gli animali si ritrovano indifesi e non sono in grado di scappare, luglio 2023. © Romanian Civil Protection.

Cinque obiettivi dell’UE in materia di resilienza alle catastrofi

Prevedere

Migliorare la valutazione dei rischi

Preparare

Aumentare la consapevolezza e la preparazione delle persone

Allertare

Migliorare i sistemi di allerta rapida

Rispondere

Rafforzare il meccanismo unionale di protezione civile

Proteggere

Garantire un solido coordinamento della risposta alle emergenze in tutta Europa

Accordi commerciali

L’UE collabora con paesi di tutto il mondo e organizzazioni internazionali per promuovere gli scambi commerciali e la prosperità economica, garantendo nel contempo che la tecnologia contribuisca ad assistere la società e rispetti i valori democratici condivisi.

In giugno la Commissione e l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, hanno presentato la strategia europea per la sicurezza economica - si apre in una nuova scheda., un approccio globale per un’economia dell’UE più forte e resiliente. La strategia potenzierà la base industriale dell’UE, tutelerà gli interessi economici vitali e promuoverà la collaborazione con un’ampia gamma di paesi terzi per rafforzare la sicurezza economica globale.

Nel 2023 l’UE ha compiuto buoni progressi in relazione a diversi accordi di libero scambio. Ha firmato e adottato - si apre in una nuova scheda. un accordo con la Nuova Zelanda, concluso nel 2022. È stato inoltre firmato l’accordo UE-Cile, aprendo la strada all’adozione formale.

L’UE ha concluso i negoziati e ha firmato l’accordo di partenariato economico con il Kenya - si apre in una nuova scheda., l’accordo più ambizioso che l’UE abbia mai negoziato con un paese in via di sviluppo in materia di sostenibilità. Sono proseguiti anche i lavori riguardanti l’accordo UE-Angola sull’agevolazione degli investimenti sostenibili, con la proposta della Commissione al Consiglio relativa alla conclusione e alla firma dell’accordo.

Sono proseguiti i negoziati sugli accordi commerciali con l’Australia, l’India e l’Indonesia, così come i lavori tecnici e giuridici sull’accordo commerciale UE-Mercosur. Sono stati inoltre riavviati i negoziati con la Thailandia. - si apre in una nuova scheda.

A seguito del dialogo economico ad alto livello UE-Giappone - si apre in una nuova scheda. di giugno e del vertice UE-Giappone - si apre in una nuova scheda. di luglio, le due parti hanno convenuto di proseguire la collaborazione nel quadro dell’accordo di partenariato economico UE-Giappone. In tale contesto si prevede di ampliare i colloqui sulla sicurezza economica e pervenire ad un accordo sui principi del commercio digitale.

A dicembre Pechino ha ospitato uno storico vertice UE-Cina - si apre in una nuova scheda., il primo vertice in presenza dal 2019, incentrato sulla realizzazione di progressi concreti nelle relazioni UE-Cina. Al centro dell’agenda ci sono stati dibattiti sull’equilibrio del disavanzo commerciale dell’UE con la Cina, sulla promozione di un partenariato economico equo e sul rispetto delle norme internazionali.

L’assemblea si è inoltre soffermata su questioni che suscitano gravi preoccupazioni a livello mondiale quali la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina, le tensioni in Medio Oriente, i cambiamenti climatici, le sfide sanitarie e le tematiche relative ai diritti umani all’interno della Cina. Il vertice ha sottolineato l’importanza della collaborazione e del rispetto reciproco negli affari globali.

Una fila di bandiere europee e cinesi lungo un corridoio, con una donna in piedi sullo sfondo.

Con gli Stati Uniti sono proseguiti i negoziati sull’accordo globale sulla produzione sostenibile di acciaio e alluminio, al fine di affrontare la sovraccapacità nei mercati mondiali e rendere più sostenibile il commercio mondiale dell’acciaio. Per sostenere tali sforzi, gli Stati Uniti e l’UE hanno convenuto - si apre in una nuova scheda. di prorogare la sospensione dei dazi statunitensi su determinati quantitativi di acciaio e alluminio dell’UE e dei dazi di riequilibrio dell’UE sulle merci statunitensi rispettivamente fino al 31 dicembre 2025 e al 31 marzo 2025. Sono inoltre iniziati i negoziati con gli Stati Uniti per la conclusione di un accordo sui minerali critici, che consentirebbe ai veicoli elettrici e alle loro parti prodotti nell’UE di beneficiare di alcuni crediti d’imposta previsti dalla legge statunitense sulla riduzione dell’inflazione.

L’UE e gli Stati Uniti hanno continuato a sviluppare le relazioni in ambito commerciale e digitale nel quadro del Consiglio UE-USA per il commercio e la tecnologia - si apre in una nuova scheda., che ha tenuto la sua quarta riunione ministeriale a maggio. Sulla base del successo del Consiglio UE-USA, a maggio si è tenuta anche la prima riunione ministeriale del Consiglio UE-India per il commercio e la tecnologia - si apre in una nuova scheda., dopo il suo avvio - si apre in una nuova scheda. a febbraio. Nel corso della riunione entrambe le parti hanno convenuto di approfondire la cooperazione in tre settori chiave: tecnologia, energia pulita e commercio.

Il Quadro di Windsor - si apre in una nuova scheda. è una pietra miliare nelle relazioni UE-Regno Unito. Fornisce soluzioni definitive alle sfide di attuazione relative al protocollo su Irlanda/Irlanda del Nord (parte integrante dell’accordo di recesso), ribadisce il pieno impegno dell’UE e del Regno Unito nei confronti dell’accordo del Venerdì santo (accordo di Belfast), facilita gli scambi tra l’Irlanda del Nord e la Gran Bretagna e protegge il mercato unico dell’UE. Entrambe le parti si impegnano a dare piena e tempestiva attuazione a tutti gli elementi del Quadro.

Anche l’accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione ha registrato progressi nel 2023, consentendo la cooperazione in materia di commercio, trasporti, energia e sicurezza, nonché in settori quali la cibersicurezza e i servizi finanziari. Il Regno Unito e l’UE hanno raggiunto un accordo - si apre in una nuova scheda. sulla partecipazione del primo a Orizzonte Europa, il programma di ricerca e innovazione dell’UE, e a Copernicus, il programma UE di osservazione della Terra di primo piano a livello mondiale.

Grazie al sostegno dell’UE al processo di risoluzione della questione cipriota, nel 2023 gli scambi commerciali attraverso la linea verde - si apre in una nuova scheda. tra i turco-ciprioti e i greco-ciprioti hanno raggiunto il livello record di 16 milioni di euro. Questi scambi commerciali rafforzano la fiducia tra le due comunità e aiutano l’economia cipriota. Per sostenere ulteriormente questa crescita, in ottobre è stato aperto uno sportello unico - si apre in una nuova scheda. finanziato dall’UE, che offre consulenza agli operatori commerciali locali.

L’UE ha avviato diversi partenariati digitali per intensificare l’interazione con partner che condividono gli stessi principi, tra cui il Canada e paesi della regione indo-pacifica quali Singapore - si apre in una nuova scheda. e la Corea del Sud - si apre in una nuova scheda.. L’obiettivo di tali partenariati è ampliare la cooperazione per conseguire uno spazio digitale sicuro e una trasformazione digitale resiliente. Anche il partenariato strategico tra l’UE e il Giappone - si apre in una nuova scheda. ha continuato a crescere ed entrambe le parti hanno firmato accordi per rafforzare la cooperazione in materia di infrastrutture digitali, semiconduttori e catene di approvvigionamento delle materie prime.

Un altro obiettivo dell’UE è consolidare i suoi legami con le principali comunità scientifiche del mondo. Nel 2023 l’ingresso - si apre in una nuova scheda. della Nuova Zelanda nel programma Orizzonte Europa ha aperto nuove prospettive, in quanto si tratta del primo partner geograficamente lontano dall’UE in questo progetto. Il coinvolgimento - si apre in una nuova scheda. del Canada amplia ulteriormente questa alleanza scientifica internazionale.

Margrethe Vestager e Valdis Dombrovskis stringono ciascuno la mano di un rappresentante dell’India, davanti a una bandiera indiana e a una bandiera europea, sotto lo sguardo di un altro uomo.
Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione europea responsabile per Un’Europa pronta per l’era digitale e commissaria europea per la Concorrenza (seconda da destra), e Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea responsabile per un’Economia al servizio delle persone e commissario europeo per il Commercio (terzo da destra), al Consiglio UE-India per il commercio e la tecnologia, Bruxelles, Belgio, 16 maggio 2023.