La guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina rappresenta una minaccia per l’essenza stessa della democrazia e ricorda alla comunità globale i pericoli dell’autoritarismo. Il fermo sostegno dell’Unione europea all’Ucraina va oltre la solidarietà nei confronti di un paese vicino costretto ad affrontare un’invasione illegittima e ingiustificata; rispecchia un impegno condiviso a favore dei principi democratici e della salvaguardia dell’ordine internazionale basato su regole e della pace in Europa. Nel 2023 l’UE ha continuato a fornire sostegno all’Ucraina di fronte alla guerra di aggressione non provocata e ingiustificata della Russia e alla sua annessione illegale di parti del territorio ucraino. Il presente capitolo illustra i vari modi in cui l’UE sostiene l’Ucraina, tra cui la fornitura di aiuti finanziari, di protezione civile e di aiuti umanitari; la lotta alla disinformazione; l’accoglienza dei rifugiati ucraini; l’assistenza e la formazione in ambito militare; l’assistenza nella difesa e nella ricostruzione dell’Ucraina; e l’impegno a fare sì che la Russia subisca sanzioni e azioni penali in conseguenza dei suoi reati.
Alla fine del 2023 l’UE e i suoi Stati membri avevano messo a disposizione quasi 85 miliardi di euro di assistenza complessiva - si apre in una nuova scheda. all’Ucraina e al suo popolo dall’inizio della guerra di aggressione della Russia. La cifra comprende, in particolare, 25,2 miliardi di euro di assistenza macrofinanziaria - si apre in una nuova scheda., tra cui un pacchetto di sostegno di 18 miliardi di euro - si apre in una nuova scheda. a favore dell’Ucraina nel 2023 attraverso lo strumento di assistenza macrofinanziaria plus. L’assistenza macrofinanziaria è un tipo di aiuto finanziario fornito dall’UE per aiutare i paesi partner in gravi difficoltà finanziarie a stabilizzare le loro economie e ad attuare le riforme necessarie. Tali fondi stanno aiutando l’Ucraina a continuare a pagare salari e pensioni; a mantenere in funzione servizi pubblici essenziali quali ospedali, scuole e alloggi per le persone ricollocate; e a ripristinare le infrastrutture critiche. Stanno inoltre aiutando il paese a realizzare riforme istituzionali, come le riforme anticorruzione e giudiziaria.
L’assistenza militare combinata fornita all’Ucraina dall’UE e dai suoi Stati membri ammonta finora a oltre 27 miliardi di euro, di cui 5,6 miliardi di euro stanziati attraverso lo strumento europeo per la pace - si apre in una nuova scheda.. Sono comprese l’acquisizione congiunta e la consegna immediata di munizioni all’Ucraina concordate nel marzo 2023 - file PDF – si apre in una nuova scheda., con circa 313 600 munizioni e 3 315 missili consegnati alla fine dell’anno. Lo strumento europeo per la pace contribuisce inoltre a rafforzare le capacità delle forze armate ucraine attraverso la missione di assistenza militare dell’UE a sostegno dell’Ucraina - si apre in una nuova scheda., con uno stanziamento di 362 milioni di euro gestito dal Consiglio dell’Unione europea. La maggior parte della restante assistenza militare all’Ucraina è fornita e finanziata bilateralmente dagli Stati membri.
Lo strumento europeo per la pace è utilizzato per finanziare l’azione esterna che ha implicazioni nel settore militare o della difesa. Consente inoltre di fornire assistenza ai paesi partner nelle operazioni di mantenimento della pace.
Lo strumento, che è finanziato dagli Stati membri, ha rivestito una funzione fondamentale per il sostegno militare all’Ucraina. Dall’inizio dell’aggressione militare non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell’Ucraina, l’UE ha adottato sette pacchetti di sostegno attraverso questo strumento. Il sostegno consiste in forniture di attrezzature militari difensive alle forze armate ucraine, insieme all’iniziativa a tre vie per la fornitura di munizioni a sostegno delle forze armate ucraine, per un importo totale di 5,6 miliardi di euro.
Grazie a questo strumento, l’UE sta inoltre finanziando l’addestramento delle forze armate ucraine nell’ambito della missione di assistenza militare dell’UE, i cui quartieri generali si trovano in Polonia e Germania. Per la prima volta nella sua storia, pertanto, l’UE fornisce addestramento militare a un paese in guerra. Alla fine del 2023, nell’ambito della missione erano stati addestrati circa 39 000 soldati ucraini.
In risposta all’invito urgente del Consiglio a consegnare munizioni all’Ucraina, nel maggio 2023 la Commissione ha proposto il regolamento sul sostegno della produzione di munizioni - si apre in una nuova scheda.. Adottato a luglio, questo regolamento mira a rafforzare la reattività dell’industria della difesa dell’UE e la sua capacità di garantire la fornitura tempestiva di munizioni e missili in Europa. La Commissione ha stanziato 500 milioni di euro a tal fine, utilizzando sovvenzioni da erogare nel 2024 per migliorare e accelerare la produzione (cfr. il capitolo 8 per ulteriori informazioni sulle capacità di difesa rafforzate dell’UE).
Il suddetto importo totale di quasi 85 miliardi di euro comprende anche 17 miliardi di euro messi a disposizione degli Stati membri per accogliere e sostenere i rifugiati. L’UE fornisce protezione temporanea - si apre in una nuova scheda. a quasi 4,2 milioni di rifugiati ucraini che attualmente vivono nell’Unione.
L’UE, insieme ai suoi Stati membri, ha inoltre impegnato circa 3 miliardi di euro a favore di aiuti umanitari in Ucraina - si apre in una nuova scheda.. Di tale importo, la Commissione ha erogato direttamente circa 800 milioni di euro (per ulteriori informazioni si veda la sezione «Aiuti umanitari e di protezione civile a favore dell’Ucraina»).
A giugno l’Ucraina ha avuto accesso al programma dell’UE per il finanziamento delle infrastrutture - si apre in una nuova scheda., il meccanismo per collegare l’Europa - si apre in una nuova scheda.. Ciò significa che l’Ucraina può ora richiedere finanziamenti dell’UE per progetti infrastrutturali che miglioreranno i suoi collegamenti con l’UE nei settori energetico, digitale e dei trasporti. Nel 2023 l’UE ha inoltre preso la decisione - file PDF – si apre in una nuova scheda. storica di avviare negoziati di adesione con l’Ucraina, riconoscendo i notevoli sforzi compiuti dal paese per allinearsi alle norme dell’UE (cfr. il capitolo 8).
L’UE ha infine anche sostenuto i vicini dell’Ucraina nel corso dell’anno, in particolare la Moldova, che ha ricevuto 58 milioni di euro di assistenza umanitaria, un aumento dell’assistenza macrofinanziaria e l’accesso al programma dell’UE per il finanziamento delle infrastrutture - si apre in una nuova scheda..
Fonti: Eurobarometro Flash 533 - si apre in una nuova scheda., settembre 2023; Eurobarometro standard 100 - si apre in una nuova scheda., dicembre 2023.
Oltre all’aiuto finanziario e ad altro sostegno tangibile all’Ucraina e al suo popolo, l’UE ha imposto sanzioni di ampia portata e senza precedenti nei confronti della Russia in risposta alla guerra di aggressione contro l’Ucraina.
Le sanzioni, che sono uno degli strumenti dell’UE in risposta a questa guerra ingiusta e illegale, hanno l’obiettivo di indebolire la capacità economica della Russia e di limitarne la capacità di finanziare la guerra di aggressione. In tale contesto le sanzioni contribuiscono al conseguimento dell’obiettivo fondamentale dell’UE: continuare ad adoperarsi per una pace giusta e duratura. Dal 23 febbraio 2022 l’UE ha imposto un totale di 12 pacchetti di sanzioni nei confronti della Russia. Esse riguardano non solo persone ed entità specifiche, ma anche i settori finanziario, industriale, dei trasporti e dell’energia.
Nel febbraio e nel giugno 2023 l’UE ha adottato il 10º - si apre in una nuova scheda. e l’11º - si apre in una nuova scheda. pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia, con cui sono state aggiunte 225 persone ed entità all’elenco delle sanzioni dell’UE. Le misure supplementari hanno introdotto anche nuovi divieti di esportazione verso la Russia di beni tecnologici e industriali critici, in particolare di tecnologia con potenziali applicazioni militari. Inoltre, tali pacchetti hanno riguardato altre fonti russe di disinformazione, hanno ampliato l’elenco dei divieti di importazioni dal paese e hanno introdotto misure volte a prevenire l’elusione di tali sanzioni, tra cui iniziative per il rafforzamento della cooperazione con importanti paesi terzi al fine di monitorare, controllare e bloccare meglio le riesportazioni.
Con il 12º - si apre in una nuova scheda. e più recente pacchetto di sanzioni, adottato il 18 dicembre, all’elenco delle sanzioni sono state aggiunte altre 140 persone e imprese. Sono stati inoltre introdotti nuovi divieti di importazione ed esportazione, come il divieto di esportazione di diamanti russi verso l’UE, che saranno attuati in stretta cooperazione con i partner del G7. Il pacchetto ha inoltre rafforzato l’attuazione del tetto sui prezzi del petrolio introducendo nuove misure per monitorare più attentamente il modo in cui le navi cisterna sono utilizzate per eluderlo. Ha infine compreso obblighi più rigorosi in materia di tracciamento dei beni e misure severe nei confronti delle imprese di paesi terzi che eludono le sanzioni.
Insieme ai suoi partner, l’UE ha concordato un elenco prioritario di prodotti utilizzabili a fini bellici oggetto di sanzioni. - file PDF – si apre in una nuova scheda. Le imprese dovrebbero applicare la dovuta diligenza in relazione a tali merci e i paesi terzi devono astenersi dall’esportarle in Russia. L’UE ha inoltre individuato beni economicamente critici - file PDF – si apre in una nuova scheda. che sono oggetto di flussi commerciali anomali. Sono stati tracciati movimenti di tali beni verso la Russia attraverso alcuni paesi terzi.
Le misure di congelamento dei beni sono uno dei tipi di sanzioni di maggiore importanza politica e visibilità. Complessivamente, quasi 1 950 entità e persone - si apre in una nuova scheda. sono attualmente soggette a misure restrittive, e sono stati congelati oltre 28 miliardi di euro di beni appartenenti a oligarchi e società russi e bielorussi. Gli Stati membri hanno inoltre segnalato oltre 200 miliardi di euro di attività della banca centrale russa congelate nell’UE.
La guerra stessa e le misure restrittive stanno mettendo a dura prova l’economia russa, in quanto contribuiscono alla rapida crescita della spesa, al deprezzamento del rublo, all’aumento dell’inflazione e alla tensione sul mercato del lavoro dovuta alla perdita di lavoratori. Il rublo ha perso circa il 40 % del suo valore dal picco dell’estate 2022. Ciò ha costretto la Banca centrale russa ad aumentare i tassi di interesse dall’8 % al 16 % e a rafforzare i controlli sui capitali. Le entrate di bilancio derivanti dalle vendite di petrolio e gas sono diminuite del 40 % nel 2023 grazie al tetto sui prezzi del petrolio concordato con i partner del G7. Questo effetto si intensificherà nel tempo, dato che le misure sono state concepite per avere un impatto a lungo termine sul bilancio della Russia e sulla sua base industriale e tecnologica.
Vengono inoltre imposte sanzioni nei confronti dell’alleato della Russia, la Bielorussia. Il 3 agosto 2023 il Consiglio ha adottato il 7º pacchetto di sanzioni - si apre in una nuova scheda. in risposta alle violazioni dei diritti umani e alla repressione della società civile nel paese. L’UE non impone sanzioni generalizzate all’intero paese, ma punta invece a settori strategici dell’economia bielorussa, come il commercio di armi, di tecnologie a potenziale impiego militare e di beni utilizzati nel settore dell’aviazione e dell’industria spaziale.
Attraverso i suoi organi di informazione di proprietà statale e i suoi canali affiliati, la Russia diffonde informazioni distorte e propaganda di guerra, cercando di razionalizzare le sue azioni aggressive nei confronti dell’Ucraina e di attribuirne la responsabilità all’Ucraina e all’Occidente. Per reagire a tale situazione, l’UE sostiene l’Ucraina nell’attività di sensibilizzazione dei partner globali, anche nei consessi e nelle discussioni internazionali. L’UE agisce a molti livelli per raggiungere il maggior numero possibile di persone, sostenendo istituzioni governative, società civile, organizzazioni dei media e piattaforme online, in linea con il codice di buone pratiche sulla disinformazione - si apre in una nuova scheda. aggiornato.
Nell’ambito delle sanzioni nei confronti della Russia, l’UE ha sospeso le attività di radiodiffusione di numerosi organi di disinformazione russi di proprietà dello Stato e pro Cremlino. Più in generale, il 2023 ha segnato un cambiamento radicale nella lotta contro la disinformazione nell’UE. Con l’entrata in vigore del regolamento sui servizi digitali - si apre in una nuova scheda., i fornitori di piattaforme online e di motori di ricerca online di dimensioni molto grandi devono valutare sistematicamente i potenziali rischi per la società posti dai loro servizi. Tra questi figurano le minacce alla libertà di espressione e il rischio che i loro servizi siano utilizzati per campagne di disinformazione.
A luglio la Commissione ha pubblicato un invito a presentare proposte - si apre in una nuova scheda. del valore di 1,2 milioni di euro per progetti in grado di analizzare il modo in cui le narrazioni di disinformazione sulla guerra della Russia contro l’Ucraina, sulle elezioni e sulla comunità LGBTIQ+ emergono online e offline e come affrontarle una volta presenti. Questi progetti faranno parte della più ampia attività di lotta alla disinformazione, come quella svolta dalla piattaforma EUvsDisinfo - si apre in una nuova scheda. e dal sistema di allarme rapido - file PDF – si apre in una nuova scheda..
Nel 2023 sono proseguite le comunicazioni e le campagne mirate sui social media per smentire la disinformazione russa sulle sanzioni e sulla sicurezza alimentare ed energetica. Infine, per garantire che gli sfollati ucraini siano consapevoli dei loro diritti, la Commissione ha condotto una campagna di sensibilizzazione sull’importanza di utilizzare fonti di informazione ufficiali.
La protezione civile e i finanziamenti umanitari dell’UE - si apre in una nuova scheda.aiutano le persone all’interno dell’Ucraina attraverso molteplici forme di sostegno. Gli aiuti ammontano in totale a circa 1,6 miliardi di euro (circa 800 milioni di euro di aiuti umanitari e 800 milioni di euro in offerte di protezione civile in natura). Gli aiuti umanitari comprendono la fornitura di cibo, acqua, beni di prima necessità per la casa, assistenza sanitaria, sostegno psicosociale e per la salute mentale e alloggi di emergenza. Fra gli aiuti dell’UE all’Ucraina figurano anche l’aiuto ai giovani ucraini a proseguire gli studi e la fornitura di assistenza in denaro per contribuire a soddisfare le esigenze di base. L’UE coordina i suoi aiuti umanitari e allo sviluppo attraverso un approccio basato sul nesso - si apre in una nuova scheda., garantendo non solo che rispondano alle esigenze immediate, ma anche che siano sostenibili a lungo termine.
Il sostegno psicosociale è esteso agli sfollati negli Stati membri attraverso il programma EU4Health - si apre in una nuova scheda. e, in gran parte, grazie alla collaborazione della Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. L’UE sta inoltre coordinando le evacuazioni mediche dei pazienti ucraini che necessitano urgentemente di cure, trasferendoli in ospedali in tutta l’Europa affinché possano ricevere cure specialistiche. Quasi 3 000 pazienti che necessitavano di evacuazione medica sono stati trasferiti con successo in 22 Stati membri o paesi dello Spazio economico europeo tra marzo 2022 e il 19 dicembre 2023.
Attraverso il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze - si apre in una nuova scheda., l’UE sta coordinando la più ampia operazione di protezione civile mai realizzata per fornire assistenza emergenziale alle persone bisognose (cfr. il capitolo 8).
Tutti i 27 Stati membri, insieme all’Islanda, alla Macedonia del Nord, alla Norvegia, alla Serbia e alla Turchia, hanno offerto assistenza in natura attraverso il meccanismo di protezione civile dell’UE, che spazia da forniture mediche, strutture abitative e veicoli, alla lotta antincendio e alle attrezzature energetiche. Per convogliare questi aiuti di emergenza verso l’Ucraina, l’UE ha aperto ulteriori poli logistici in Polonia, Romania e Slovacchia. Alla fine del 2023 erano state fornite all’Ucraina quasi 100 000 tonnellate di materiale per assistenza.
L’UE ha inoltre fornito assistenza dalle sue scorte rescEU - si apre in una nuova scheda.. RescEU è una riserva di risorse europee, interamente finanziata dall’UE, che comprende una flotta di aerei ed elicotteri antincendio, aerei per l’evacuazione medica e una scorta di materiale medico e ospedali da campo in grado di rispondere alle emergenze. Per l’Ucraina l’UE ha installato generatori elettrici, attrezzature mediche e unità di accoglienza temporanea. Sono state inoltre spedite stazioni di trattamento delle acque in risposta alla distruzione della diga di Nova Kakhovka - si apre in una nuova scheda., mentre attrezzature specializzate, quali decontaminanti, tute di protezione e pillole di iodio, sono state fornite in risposta a rischi per la salute pubblica quali minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari.
Per aiutare i bambini ucraini a tornare a scuola, nel dicembre 2022 l’UE ha avviato la campagna «Scuolabus per l’Ucraina - si apre in una nuova scheda.», grazie alla quale sono stati inviati in Ucraina 380 autobus dall’UE e dai suoi Stati membri.
La guerra di aggressione non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell’Ucraina ha innescato in Europa il più massiccio sfollamento forzato dalla seconda guerra mondiale, Per proteggere i diritti delle persone in fuga dall’Ucraina verso l’UE, l’Unione ha rapidamente introdotto la direttiva sulla protezione temporanea - si apre in una nuova scheda.. Alla fine del 2023 quasi 4,2 milioni di persone provenienti dall’Ucraina godevano del diritto di soggiorno, alloggio, assistenza sanitaria, istruzione e lavoro nell’UE. In ottobre tale protezione temporanea è stata prorogata - si apre in una nuova scheda. fino al marzo 2025. La piattaforma di solidarietà - si apre in una nuova scheda. ha aiutato gli Stati membri a coordinare l’accoglienza dei rifugiati dall’Ucraina - si apre in una nuova scheda. e continua a contribuire all’attuazione della direttiva.
Garantire un’integrazione rapida ed efficace nel mercato del lavoro è un altro modo importante in cui l’UE accoglie chi fugge dal conflitto armato. Le misure adottate nel 2022 nel quadro della politica di coesione, come l’azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa - si apre in una nuova scheda. e i pacchetti di assistenza flessibile ai territori - si apre in una nuova scheda., hanno introdotto la necessaria flessibilità nelle norme di finanziamento della politica di coesione per garantire che gli Stati membri potessero utilizzare tali finanziamenti per accogliere i rifugiati provenienti dall’Ucraina. Nel 2023 tali misure hanno continuato a consentire di assegnare finanziamenti ai programmi di integrazione sociale, all’assistenza sanitaria, all’alimentazione, all’assistenza di base e all’orientamento per il mercato del lavoro. Quest’ultimo settore comprende corsi di lingua, istruzione, servizi sociali e assistenza all’infanzia. L’occupazione aiuta le persone a ricostruire la propria vita, a sviluppare le loro competenze e a contribuire alle comunità di accoglienza e, in ultima analisi, aiuterà a sostenere la ricostruzione in Ucraina.
Fonte: Indagine della rete europea dei servizi pubblici per l’impiego - si apre in una nuova scheda..
L’UE aiuta gli ucraini a integrarsi nel mercato del lavoro consentendo una rapida convalida delle competenze e il riconoscimento delle qualifiche professionali e accademiche. Ha avviato l’iniziativa pilota «bacino di talenti» - si apre in una nuova scheda. (EU Talent Pool Pilot), uno strumento online per la ricerca di lavoro che mette in contatto le persone fuggite dalla guerra in Ucraina con posti di lavoro e posti vacanti adeguati. Inoltre, i servizi pubblici per l’impiego degli Stati membri mettono in contatto le persone in cerca di lavoro con i datori di lavoro a livello nazionale. A luglio la rete europea dei servizi pubblici per l’impiego ha adottato orientamenti comuni per sostenere ulteriormente l’integrazione nel mercato del lavoro.
L’UE è inoltre impegnata a garantire l’accesso a un’istruzione di alta qualità per i minori ucraini sfollati. Ha mobilitato diversi strumenti, principalmente nell’ambito del quadro strategico dello spazio europeo dell’istruzione - si apre in una nuova scheda., quali orientamenti politici sull’apprendimento tra pari, piattaforme online e finanziamenti. Anche il programma di finanziamento Erasmus+ - si apre in una nuova scheda. è utilizzato per sostenere l’istruzione degli studenti rifugiati. L’istruzione superiore è ulteriormente sostenuta attraverso il programma di borse di studio MSCA4Ukraine - si apre in una nuova scheda.. Grazie ai finanziamenti e al sostegno forniti da questa iniziativa, alla fine del 2023 124 ricercatori ucraini erano stati in grado di proseguire il loro lavoro nell’UE e in vari paesi terzi che partecipano al programma Orizzonte Europa.
La Commissione ha inoltre avviato tre nuove iniziative - si apre in una nuova scheda. per rafforzare la cooperazione dell’UE con l’Ucraina in materia di ricerca e innovazione: un nuovo ufficio di Orizzonte Europa a Kiev - si apre in una nuova scheda.; la nuova iniziativa del Consiglio europeo per l’innovazione a sostegno della comunità deep tech ucraina - si apre in una nuova scheda.; e un nuovo community hub dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia - si apre in una nuova scheda..
Infine, l’UE è consapevole di quanto l’espressione culturale possa aiutare le persone a elaborare eventi traumatici e a creare un senso di comunità e di comprensione reciproca. Nel 2022, nell’ambito del programma dell’UE Europa creativa è stato lanciato un invito a presentare progetti - si apre in una nuova scheda. a sostegno di artisti e organizzazioni culturali al di fuori dell’Ucraina. Nel maggio 2023 sono stati annunciati i vincitori - si apre in una nuova scheda.: i consorzi ZMINA, Culture Helps e U-RE-HERIT sosterranno gli artisti ucraini e contribuiranno alla ricostruzione del patrimonio culturale ucraino.
Nell’aprile 2023 l’Ucraina ha aderito al meccanismo di protezione civile dell’UE - si apre in una nuova scheda. in qualità di Stato partecipante. Ad agosto, mentre era ancora in corso il processo di adesione formale al meccanismo, l’Ucraina ha contribuito con 51 operatori di primo intervento e 19 veicoli agli interventi di salvataggio in Slovenia a seguito di inondazioni devastanti. In quanto Stato partecipante a pieno titolo, l’Ucraina sarà in grado di erogare aiuti attraverso il meccanismo insieme ad altri membri quando un altro paese si troverà ad affrontare una crisi, offrendo la stessa solidarietà che ha ricevuto. Questo rappresenta anche un passo importante verso l’integrazione dell’Ucraina nell’UE ed amplia il vicinato orientale del meccanismo di protezione civile dell’UE.
L’Ucraina è stata ulteriormente integrata nel mercato unico dell’UE tramite l’adesione al programma per il mercato unico - si apre in una nuova scheda. e la firma di un accordo di associazione in occasione di una riunione tra i commissari europei e il governo ucraino - si apre in una nuova scheda. tenutasi a Kiev il 2 febbraio 2023. L’accordo consente alle piccole e medie imprese ucraine di beneficiare di specifici inviti a presentare proposte che possono tradursi in finanziamenti e di partecipare a iniziative quali Erasmus per giovani imprenditori - si apre in una nuova scheda. e la rete Enterprise Europe. - si apre in una nuova scheda.
Sono stati pubblicati due inviti a presentare proposte - si apre in una nuova scheda., con un bilancio totale di 7,5 milioni di euro, destinati specificamente a sostenere l’integrazione delle piccole e medie imprese ucraine nel mercato unico. Sono inoltre progrediti rapidamente i lavori sui negoziati per un accordo con l’Ucraina sulla valutazione della conformità e l’accettazione dei prodotti industriali. - si apre in una nuova scheda. Una volta entrato in vigore, tale accordo promuoverà l’integrazione economica, aiutando la ripresa dell’economia ucraina e delle sue imprese.
L’Ucraina beneficia anche di un altro importante aspetto del mercato unico. Nell’aprile 2022 l’UE ha collaborato con operatori di telefonia mobile europei e ucraini - si apre in una nuova scheda. per offrire roaming gratuito o a prezzi accessibili tra le due regioni. Tale accordo, rinnovato per un altro anno nel luglio 2023, aiuta le persone sfollate dall’Ucraina a mantenere i contatti oltre confine, mentre gli operatori riducono ulteriormente i costi di connessione.
Nel contempo, la Commissione sta lavorando all’integrazione di tale accordo di roaming nell’accordo di associazione UE-Ucraina. Una volta ultimato, garantirà un uso gratuito della telefonia mobile sia per i visitatori ucraini nell’UE che per chi viaggia dall’UE in Ucraina. Il ritmo dell’integrazione dell’Ucraina nel mercato del roaming dell’UE dipenderà dall’adozione e dall’attuazione delle pertinenti leggi dell’UE.
La Russia sta aggravando la crisi della sicurezza alimentare mondiale bloccando deliberatamente le esportazioni di cereali attraverso il Mar Nero, prendendo di mira i silos per i cereali e le infrastrutture agricole in Ucraina e limitando le esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti.
Nel 2022 l’UE, i suoi Stati membri, l’Ucraina e la Moldova hanno istituito i corridoi di solidarietà UE-Ucraina - si apre in una nuova scheda. affinché i cereali bloccati in Ucraina potessero essere esportati verso il resto del mondo. Tali rotte alternative, che comprendono ferrovie, strade e vie navigabili, agevolano sia le esportazioni dall’Ucraina sia le importazioni vitali come gli aiuti umanitari e i fertilizzanti.
Nel giugno 2023 l’UE ha annunciato che stava investendo 250 milioni di euro in nove progetti transfrontalieri - si apre in una nuova scheda. per migliorare i collegamenti tra l’Ucraina, la Moldova e i loro vicini dell’UE Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia. I progetti comprendono studi e lavori presso valichi di frontiera ferroviari e stradali per ampliare e ammodernare le infrastrutture, migliorare le aree di parcheggio e le strutture e attrezzature di trasbordo.
Complessivamente, nel 2022 e 2023 i corridoi di solidarietà hanno consentito all’Ucraina di:
Infine, nel 2023 è stata istituita una piattaforma comune di coordinamento - file PDF – si apre in una nuova scheda. per migliorare il flusso degli scambi tra l’UE e l’Ucraina. Le attività della piattaforma si sono intensificate a seguito della decisione della Russia, il 17 luglio, di porre fine all’iniziativa sui cereali del Mar Nero, bloccando di fatto le esportazioni di cereali lungo la rotta del Mar Nero.
Gli effetti della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina si fanno sentire oltre i confini dell’Ucraina. In quanto vicini dell’Ucraina, anche gli Stati membri sono colpiti, in particolare nei settori dei mercati dell’energia e dei prodotti alimentari (per ulteriori informazioni su come l’UE sta affrontando la crisi energetica, cfr. il capitolo 4).
Nel 2023 l’UE ha autorizzato 487 miliardi di euro di aiuti di Stato a sostegno degli Stati membri nel contesto della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina.
Il quadro temporaneo di crisi e transizione - si apre in una nuova scheda., applicabile dal 9 marzo 2023, è uno degli strumenti di cui gli Stati membri possono avvalersi per attenuare gli effetti della guerra sulle loro economie.
Inoltre, dopo aver sospeso i programmi di cooperazione con la Russia e il suo alleato, la Bielorussia, nel 2023 l’UE ha trasferito altri 135 milioni di euro - si apre in una nuova scheda. inizialmente previsti per progetti con questi due paesi ad altri programmi che rafforzeranno la cooperazione tra gli Stati membri e l’Ucraina e la Moldova.
Durante l’anno l’UE ha inoltre fatto in modo che tutte le regioni dell’Estonia, della Lettonia, della Lituania, della Polonia e della Finlandia che avrebbero dovuto partecipare a programmi di cooperazione con la Russia e la Bielorussia potessero partecipare ad altri programmi di cooperazione interregionale esistenti.
Data l’importanza della Russia e dell’Ucraina per l’approvvigionamento mondiale di cereali e semi oleosi, la guerra in corso da parte della Russia contro l’Ucraina ha creato grande incertezza e volatilità su tali mercati.
Poiché le consuete rotte di esportazione dell’Ucraina attraverso i porti del Mar Nero sono state bloccate o fortemente limitate, le esportazioni non hanno raggiunto le loro destinazioni con la stessa efficacia di prima. I cereali e i semi oleosi ucraini sono stati invece rinvenuti sempre più spesso sui mercati degli Stati membri confinanti con l’Ucraina e questo ha creato strozzature logistiche.
Nel 2023, l’UE ha introdotto due pacchetti di sostegno e un divieto temporaneo di importazione di frumento, granturco, colza e semi di girasole dall’Ucraina in Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia, nel quadro del regolamento sulle misure commerciali autonome per l’Ucraina - si apre in una nuova scheda.. Ciò ha contribuito ad alleviare le strozzature logistiche e ad affrontare le preoccupazioni degli agricoltori negli Stati membri interessati, consentendo nel contempo all’UE di continuare a sostenere l’Ucraina azzerando i dazi su tutte le importazioni ucraine.
Per sostenere gli agricoltori più colpiti nei cinque Stati membri confinanti con l’Ucraina sono stati stanziati in totale oltre 156,3 milioni di euro della riserva agricola della politica agricola comune. Agli Stati membri interessati è stato inoltre consentito di utilizzare mezzi di sostegno nazionali per fornire un indennizzo aggiuntivo, se necessario, mediante aiuti di Stato integrativi o specifici. Con un terzo pacchetto di sostegno - si apre in una nuova scheda., la Commissione ha inoltre mobilitato altri 330 milioni di euro di finanziamenti da assegnare agli agricoltori dell’UE in altri Stati membri colpiti dai costi elevati dei fattori di produzione e da problemi specifici causati dalla guerra di aggressione russa. Il meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi della sicurezza dell’approvvigionamento alimentare - si apre in una nuova scheda., istituito di recente, ha consentito la rapida mobilitazione di competenze e ha richiamato l’attenzione dei portatori di interessi pubblici e privati su problemi e strozzature in una fase precoce. L’esito dei dialoghi tra queste parti interessate ha informato direttamente le risposte dell’UE.
Dall’inizio della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina le autorità russe hanno costantemente violato i diritti umani internazionali, con numerose segnalazioni di crimini di guerra e attacchi contro i civili. Alla fine del 2023 l’Ucraina e 16 Stati membri dell’UE avevano avviato indagini sui crimini internazionali commessi in Ucraina dalla Russia.
Sei giorni dopo l’inizio della guerra, l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale - si apre in una nuova scheda. (Eurojust) ha contribuito a istituire una squadra investigativa comune - si apre in una nuova scheda. incaricata di raccogliere prove e indagare sui crimini di guerra e i crimini contro l’umanità. Attualmente la squadra è composta dall’Ucraina, da sei Stati membri, dalla Corte penale internazionale e dall’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto.
A causa della complessità della raccolta di prove di reati internazionali (ad esempio la raccolta di testimonianze di persone in diversi paesi), nel 2023 Eurojust ha anche istituito una banca dati per preservare e conservare le prove di tali reati (banca dati sulle prove di crimini internazionali fondamentali - si apre in una nuova scheda.). Eurojust metterà le sue competenze a disposizione di questa banca dati analizzando le prove e fornirà orientamenti pratici alle autorità giudiziarie nazionali per individuare le prove situate in altri paesi che potrebbero essere rilevanti per le proprie indagini.
Eurojust ospita inoltre il Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione nei confronti dell’Ucraina - si apre in una nuova scheda., di recente istituzione. Aperto nel luglio 2023, il Centro è composto da procuratori nazionali indipendenti dei membri della squadra investigativa comune e da sei procuratori ucraini ed è stato istituito per preparare e contribuire a qualsiasi futura azione penale contro il crimine di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina. Un crimine di aggressione si verifica quando leader politici e militari di alto livello pianificano, avviano o compiono atti di aggressione su vasta scala utilizzando la forza militare statale. È la prima volta nella storia che un reato di questo tipo è oggetto di indagini nel corso del suo svolgimento.
Nell’ambito del Centro i procuratori saranno in grado di collaborare in loco, di scambiarsi rapidamente le prove e di concordare il modo in cui applicare la loro strategia di indagine e azione penale. La banca dati sulle prove di crimini internazionali fondamentali sarà essenziale per l’attività del Centro e le prove da esso raccolte potranno essere utilizzate dinanzi ad altre giurisdizioni, compresi i tribunali nazionali e internazionali.
Sostegno alle indagini (Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione nei confronti dell’Ucraina e squadre investigative comuni)
Raccolta, preservazione e analisi delle prove (banca dati sulle prove di crimini internazionali fondamentali)
Orientamenti pratici
Formazione per gli operatori giudiziari
Sostegno alla task force «Freeze and Seize» dell’UE
Attraverso la sua task force «Freeze and Seize», Eurojust garantisce inoltre la corretta attuazione delle sanzioni dell’UE. La task force sta indagando sui possibili legami tra attività criminali e cittadini e imprese russi e bielorussi. Sta inoltre esaminando in che modo misure di diritto penale quali la confisca dei beni possano contribuire alla ricostruzione dell’Ucraina.
L’UE si impegna a garantire che la Russia paghi i danni causati in Ucraina. In tale contesto sta valutando opzioni per sostenere la ricostruzione dell’Ucraina, in linea con il diritto dell’UE e internazionale, con le entrate straordinarie generate dalla gestione delle riserve della banca centrale russa che sono attualmente congelate nell’UE a causa delle sanzioni. A tal fine in dicembre la Commissione ha adottato proposte sul congelamento delle entrate straordinarie non previste derivanti dalle attività della banca centrale russa.
L’UE sta inoltre coordinando la ricostruzione dell’Ucraina con i suoi partner internazionali. Nel gennaio 2023 l’UE, l’Ucraina e i partner del G7 hanno lanciato - si apre in una nuova scheda. la piattaforma multiagenzia di coordinamento dei donatori del G7 - si apre in una nuova scheda.. Questa piattaforma riveste una funzione fondamentale per il coordinamento del sostegno alle esigenze immediate di finanziamento dell’Ucraina e alla sua futura ripresa economica e ricostruzione attraverso varie fonti e strumenti di finanziamento istituiti.
Durante la visita in Ucraina del collegio dei commissari, in febbraio, l’UE ha annunciato un pacchetto di aiuti da un miliardo di euro per gli sforzi di ricostruzione nell’ambito del suo pacchetto globale di assistenza al paese. I commissari e il governo ucraino hanno inoltre dibattuto di come l’UE potrebbe aiutare l’Ucraina a ricostruire le sue città in modo sostenibile e inclusivo. In marzo è stata lanciata l’iniziativa Phoenix - si apre in una nuova scheda. (Project for a Holistic Orientation towards Environmental New Infrastructure in Ukraine Cities). Questa iniziativa consentirà alle città ucraine di accedere a tecnologie e competenze all’avanguardia della comunità del nuovo Bauhaus europeo - si apre in una nuova scheda.. Metterà inoltre le città ucraine in contatto con città analoghe nell’UE affinché si scambino conoscenze e buone pratiche su come costruire città climaticamente neutre e più efficienti sotto il profilo energetico. Combinerà finanziamenti della missione Orizzonte Europa sulle città intelligenti e a impatto climatico zero - si apre in una nuova scheda. e del programma LIFE - si apre in una nuova scheda. per una mobilitazione immediata di almeno 7 milioni di euro.
Infine, in occasione della conferenza sulla ripresa verde dell’Ucraina - si apre in una nuova scheda. tenutasi dal 28 novembre al 1º dicembre a Vilnius, in Lituania, l’UE ha ribadito il suo sostegno costante ai comuni ucraini e ha riferito sullo stato di attuazione e sui primi risultati dell’iniziativa Phoenix. Parallelamente, la missione per l’economia circolare - si apre in una nuova scheda. ha riunito imprese e parti interessate del settore dell’UE che si occupano di economia circolare e imprese e acquirenti pubblici con sede in Ucraina, promuovendo la dimensione imprenditoriale della ripresa verde dell’Ucraina.
In occasione della conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina - si apre in una nuova scheda. tenutasi a Londra in giugno, l’UE ha presentato un nuovo strumento che propone sovvenzioni e prestiti fino a 50 miliardi di euro per sostenere la ripresa e la modernizzazione dell’Ucraina dal 2024 al 2027.
In questo modo l’UE ha dimostrato il suo fermo sostegno all’Ucraina nel contesto della guerra di aggressione in corso da parte della Russia e ha affermato il suo impegno a favore del percorso dell’Ucraina verso l’adesione all’UE.
L’UE ha inoltre sottoscritto accordi per un importo di oltre 800 milioni di euro destinati a mobilitare investimenti privati per la ripresa e la ricostruzione dell’economia ucraina.