Capitolo 5 – Un’Europa pronta per l’era digitale

Un piccolo robot bianco, costruito in modo da presentare caratteristiche umane, tiene le braccia sopra la testa. In primo piano, dei bambini imitano la sua posizione.
Introduzione del robot umanoide NAO in un centro diurno inclusivo, dove accompagna i bambini nella vita quotidiana, Karlsruhe, Germania, 7 giugno 2023. © AFP

Introduzione

L’UE persegue una visione antropocentrica e sostenibile per una società digitale che conferisca maggiore autonomia e responsabilità ai cittadini e alle imprese e funga da catalizzatore dell’azione per il clima. La società digitale e le tecnologie digitali offrono nuove libertà e nuovi diritti, nonché nuove opportunità di apprendimento, intrattenimento, lavoro, esplorazione e realizzazione delle ambizioni al di là delle comunità fisiche e dei luoghi geografici.

Permangono tuttavia molte sfide connesse alla trasformazione digitale e l’UE le sta affrontando con l’ausilio di un quadro globale noto come il «decennio digitale». Nel 2023 l’UE ha intensificato la sua azione per rafforzare la cibersicurezza e la protezione dei dati, fissare paletti per l’intelligenza artificiale (IA), contrastare le pratiche sleali nello spazio digitale e tutelare i diritti degli utenti dei servizi digitali, con particolare attenzione ai più vulnerabili, i nostri figli. Tra le altre priorità si annoverano le misure volte a migliorare la connettività, la mobilità, l’istruzione e la cooperazione giudiziaria.

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Sezione 5

Spazio

Progressi compiuti nell’ambito del decennio digitale

L’obiettivo del decennio digitale - si apre in una nuova scheda. è garantire che tutti gli aspetti della tecnologia e dell’innovazione vadano a beneficio delle persone. Dal miglioramento delle competenze digitali alla modernizzazione delle infrastrutture, all’IA nelle pratiche commerciali e al potenziamento dei servizi pubblici con strumenti digitali, l’UE è impegnata a favore di una trasformazione olistica. La relazione - si apre in una nuova scheda. inaugurale sul decennio digitale, del settembre 2023, verteva sul riesame dei progressi digitali compiuti dall’UE. Conteneva raccomandazioni destinate agli Stati membri dell’UE per contribuire a realizzare le ambizioni del decennio digitale. Nella relazione, che comprendeva anche l’indice di digitalizzazione dell’economia e della società - si apre in una nuova scheda., è stata analizzata l’attuazione di progetti multinazionali - si apre in una nuova scheda. digitali, ossia progetti su vasta scala che nessuno Stato membro potrebbe sviluppare da solo.

Nel documento si è altresì valutato in che modo gli Stati membri hanno attuato la dichiarazione sui diritti e i principi digitali - si apre in una nuova scheda., rispecchiando l’impegno dell’UE a favore di una trasformazione digitale sicura, protetta e sostenibile che mette al centro le persone. Si è inoltre evidenziato il potenziale e il successo degli sforzi collettivi profusi. In particolare, è emersa la pressante necessità di stimolare gli investimenti nelle tecnologie, nelle competenze e nelle infrastrutture digitali.

Un video sul decennio digitale europeo, illustrato come una storia ispirata alla favola di Biancaneve, in cui si sottolineano gli sforzi compiuti per migliorare la connettività e la sicurezza di internet.
VIDEO: c’era una volta... il decennio digitale europeo.

Programma Europa digitale

La Commissione europea ha formalizzato il suo impegno a favore della leadership digitale con l’adozione del programma di lavoro nell’ambito di Europa digitale per il periodo 2023-2024. Il programma di lavoro prevede investimenti strategici che saranno fondamentali per realizzare le ambizioni del decennio digitale - si apre in una nuova scheda.. Al di là di un mero impegno monetario, questo programma riguarda la sovranità tecnologica dell’UE, che va di pari passo con il Green Deal europeo. L’UE si avvale di questo programma per tracciare un percorso verso un futuro digitale a vantaggio dei cittadini, delle imprese e degli enti governativi.

Programma Europa digitale: risultati principali del 2023

  • 31 agosto

    Conclusione dell’accordo di associazione con la Turchia.

  • 28 settembre

    Pubblicazione di inviti a sostegno delle competenze digitali avanzate e degli spazi di dati.

  • 21 novembre

    Pubblicazione di inviti a sostegno delle competenze digitali avanzate.

  • 14 dicembre

    Adozione dei programmi di lavoro modificati per il 2024.

Il digitale per l’industria

Connettività

Per orientarsi nella trasformazione digitale sono necessari un rapido adattamento e una maggiore connettività. Nel febbraio 2023 la Commissione ha varato un piano per portare la connettività Gigabit - si apre in una nuova scheda. in ogni angolo dell’UE. Con la proposta di normativa sull’infrastruttura Gigabit - si apre in una nuova scheda. si mira a ridurre i tempi e i costi per l’installazione di reti ad altissima capacità. Per aiutare le autorità nazionali a orientarsi in questo ambito, il progetto di raccomandazione Gigabit - si apre in una nuova scheda. delinea le condizioni alle quali gli operatori possono accedere alle reti dei concorrenti. La Commissione ha inoltre avviato nel contempo una consultazione - si apre in una nuova scheda. per raccogliere pareri sul futuro del settore delle comunicazioni elettroniche e delle relative infrastrutture.

Intelligenza artificiale e supercomputer

Dalle interazioni con i chatbot alle raccomandazioni online su misura, i cittadini dell’UE stanno rendendo l’IA parte integrante della loro vita quotidiana. Data la sua diffusione, è fondamentale istituire un quadro per prevenire gli abusi e tutelare la vita privata delle persone.

L’UE mira a occupare una posizione di leader per un’IA di cui i cittadini possano fidarsi. Intende migliorare la ricerca e la capacità industriale, garantendo nel contempo che la tecnologia rimanga sicura e che i diritti delle persone siano tutelati.

A dicembre il Parlamento europeo e gli Stati membri in seno al Consiglio dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo politico nell’ambito dei negoziati riguardanti l’innovativa legge sull’IA - si apre in una nuova scheda.. Il primo quadro giuridico globale al mondo per l’IA ne promuoverà la crescita nell’UE a vantaggio di tutti e gestirà i rischi derivanti dalla tecnologia. Il quadro dispone per gli sviluppatori, gli operatori e gli utenti dell’IA requisiti e obblighi chiari per il suo utilizzo sicuro nell’UE, garantisce che l’IA rispetti i diritti fondamentali delle persone nell’UE e vieta pratiche come la misurazione del credito sociale. La legge mira inoltre a incoraggiare l’innovazione istituendo spazi di sperimentazione normativa, vale a dire quadri speciali in cui le imprese, in particolare le start-up, possono testare nuovi prodotti e servizi in un ambiente reale senza le consuete sfide normative.

Nel tentativo di stabilire norme internazionali per un’IA affidabile, la Commissione sta collaborando con partner che condividono gli stessi principi, come il G7, anche attraverso il processo di Hiroshima sull’IA - si apre in una nuova scheda.. La Commissione ha contribuito all’accordo dei leader del G7 in merito ai principi guida internazionali - si apre in una nuova scheda. per l’IA e a un codice di condotta - si apre in una nuova scheda. volontario per gli sviluppatori di IA e li ha accolti con favore.

Nel 2023 l’UE ha adottato ulteriori misure per costruire una rete di supercomputer di livello mondiale nei suoi Stati membri. L’impresa comune per il calcolo ad alte prestazioni europeo - si apre in una nuova scheda., un’entità giuridica e di finanziamento che riunisce imprese dell’UE per lo sviluppo di supercomputer, ha selezionato un potenziale offerente per l’acquisto, la fornitura, l’installazione e la manutenzione di Jupiter - si apre in una nuova scheda., il primo supercomputer a esascala dell’UE (un computer in grado di eseguire oltre un trilione di calcoli al secondo). A giugno inoltre l’impresa comune ha firmato convenzioni di accoglienza con sei siti in tutta l’UE (in Cechia, Germania, Spagna, Francia, Italia e Polonia) per ospitare e gestire computer quantistici - si apre in una nuova scheda..

L’UE ha utilizzato la sua rete di supercomputer di livello mondiale - si apre in una nuova scheda. per far emergere l’IA generativa «made in Europe» sulla scena internazionale. Quest’iniziativa aiuterà le start-up in tutta l’UE ad addestrare più rapidamente i loro modelli di IA.

Margrethe Vestager, in piedi in secondo piano in mezzo a un gruppo eterogeneo di partecipanti, osserva la dimostrazione di un robot.
Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione europea responsabile per un’Europa pronta per l’era digitale e commissaria europea per la Concorrenza (quinta da destra), alla riunione dei ministri del digitale e della tecnologia del G7, Takasaki, Giappone, 30 aprile 2023. © AFP

Semiconduttori

I semiconduttori, comunemente denominati «chip», sono il cuore e il cervello dell’elettronica di oggi. Il regolamento sui chip, che è entrato in vigore - si apre in una nuova scheda. il 21 settembre, rappresenta un passo coraggioso verso il rafforzamento del settore europeo dei semiconduttori e guiderà l’UE verso la sovranità tecnologica nelle tecnologie e nelle applicazioni dei semiconduttori. Con il regolamento si persegue l’obiettivo ambizioso di raddoppiare la quota del mercato mondiale di semiconduttori detenuta dall’UE, portandola al 20 % entro il 2030.

Tre pilastri
Risultati del 2023

Sostenere lo sviluppo di tecnologie avanzate dei chip e l’innovazione in tale settore attraverso l’impresa comune «Chip».

Nel novembre 2023 l’impresa comune «Chip» - si apre in una nuova scheda. ha annunciato i primi inviti a presentare proposte per linee di produzione pilota. L’invito iniziale prevede 1,67 miliardi di euro dall’UE, che dovrebbero essere integrati dagli Stati membri e da fondi privati per un totale di circa 3,3 miliardi di euro. L’impresa comune rafforzerà l’ecosistema dei semiconduttori dell’UE e la leadership tecnologica dell’Europa, con l’obiettivo di colmare il divario tra i laboratori e la fabbricazione. In tal modo la ricerca e i prototipi sviluppati nei laboratori saranno trasformati in processi scalabili per la produzione industriale.

Attrarre investimenti su vasta scala per produrre chip nell’UE e garantire un approvvigionamento stabile.

Da quando l’atto è stato proposto all’inizio del 2022, nell’UE sono stati annunciati investimenti industriali per oltre 100 miliardi di euro - si apre in una nuova scheda..

Monitorare l’evoluzione del mercato e anticipare le crisi future attraverso un meccanismo di coordinamento tra la Commissione europea e gli Stati membri.

Il sistema di allarme sui semiconduttori - si apre in una nuova scheda. è stato introdotto nel maggio 2023 per monitorare la catena di approvvigionamento dei semiconduttori e rilevare potenziali rischi.

Strategia europea per i dati

I dati sono il motore della trasformazione digitale, dell’innovazione e della crescita. Alcuni dati del settore pubblico, come i dati meteorologici o sulla qualità dell’aria, che presentano vantaggi sociali, ambientali ed economici, dovrebbero essere liberamente disponibili. Nel gennaio 2023 la Commissione ha pubblicato un elenco di serie di dati di elevato valore - si apre in una nuova scheda. che devono essere disponibili gratuitamente, in formati leggibili meccanicamente.

L’atto sulla governance dei dati - si apre in una nuova scheda., applicabile dal settembre 2023, libererà il potenziale dei dati pubblici e promuoverà la fiducia nella condivisione volontaria dei dati. Disciplinerà il riutilizzo dei dati protetti detenuti pubblicamente e introdurrà loghi comuni - si apre in una nuova scheda. per l’identificazione degli intermediari e delle organizzazioni per l’altruismo dei dati nell’UE. L’atto mira inoltre a eliminare gli ostacoli tecnici, con l’ausilio del comitato europeo per l’innovazione in materia di dati. Nel corso dell’anno la Commissione ha presentato piani per uno spazio europeo di dati per il turismo - si apre in una nuova scheda. e uno spazio europeo di dati sugli appalti pubblici - si apre in una nuova scheda.. Ha inoltre definito il quadro per una piattaforma europea di collaborazione tra i portatori di interessi nel settore del turismo e per un’innovativa piattaforma della comunità degli acquirenti pubblici ai fini di una migliore cooperazione tra gli acquirenti pubblici.

Nel mese di novembre l’UE ha adottato - si apre in una nuova scheda. un nuovo regolamento riguardante norme armonizzate sull’accesso equo ai dati e sul loro utilizzo (normativa sui dati), che si applicherà dal 2025, con l’obiettivo di stimolare l’economia dei dati dell’UE, migliorare l’accesso ai dati industriali e promuovere un mercato europeo dei cloud affidabile. La normativa sui dati consentirà un maggiore controllo sui dati, promuoverà l’innovazione e incentiverà l’ulteriore creazione di dati.

Sostegno alle imprese

Tutte le imprese, a prescindere dalle dimensioni, devono abbracciare la trasformazione digitale per rimanere competitive. I poli europei dell’innovazione digitale - si apre in una nuova scheda. forniscono risposte e sostegno alle imprese che necessitino aiuto durante la transizione digitale.

Che cos’è un polo europeo dell’innovazione digitale (EDIH)?

Gli EDIH sono sportelli unici, presenti in tutti gli Stati membri, che aiutano le imprese e le organizzazioni del settore pubblico ad affrontare le sfide digitali e a diventare più competitive.

Oltre
150 EDIH - si apre in una nuova scheda.
sono stati istituiti in tutta Europa

Cofinanziati con
314 milioni di euro a titolo del programma Europa digitale

A chi offre assistenza un EDIH?

Gli EDIH aiutano le piccole e medie imprese, le imprese a media capitalizzazione e le organizzazioni del settore pubblico a rispondere alle sfide digitali. La loro missione è in linea con l’obiettivo del decennio digitale europeo, ossia garantire che oltre il 90 % delle piccole e medie imprese raggiunga almeno un livello base di intensità digitale entro il 2030.

In che modo un EDIH può offrire assistenza?

Gli EDIH offrono una vasta gamma di servizi, fornendo competenze tecniche, formazione professionale e consulenza finanziaria.

Digitalizzazione del diritto societario

Le imprese moderne necessitano anche di un quadro giuridico più rigoroso. Con l’ulteriore sviluppo di strumenti online per la creazione di imprese e le attività transfrontaliere, l’attività imprenditoriale nell’UE sta diventando più semplice. La più recente proposta - si apre in una nuova scheda. della Commissione a tale riguardo mira a incrementare il ricorso a strumenti e processi digitali nel diritto societario dell’UE. Il principio «una tantum» che persegue è inteso a ridurre gli oneri amministrativi, in quanto le imprese che si espandono all’interno dell’UE non dovranno presentare più volte le stesse informazioni. Inoltre, il sistema di interconnessione dei registri delle imprese - si apre in una nuova scheda. garantisce che i dati delle imprese rimangano affidabili e facilmente accessibili in tutta l’UE.

Lotta alla pirateria online

La condivisione di contenuti protetti dal diritto d’autore senza autorizzazione danneggia le imprese creative e ostacola l’innovazione e la crescita economica. Consapevole dell’importanza di porre fine alla pirateria online, in particolare durante gli eventi in diretta, quali le manifestazioni sportive e i concerti, nel maggio 2023 la Commissione ha raccomandato l’adozione di misure - si apre in una nuova scheda.. Ha incoraggiato gli Stati membri a intraprendere provvedimenti per contrastare le trasmissioni non autorizzate, sostenendo così le industrie sportive e creative dell’UE.

Digitalizzazione dei trasporti e della mobilità

Così come le norme relative alle imprese digitali promuovono la crescita economica, il trasporto digitale garantisce che la crescita sia sostenibile, efficiente e di ampia portata. L’UE ha pertanto adottato nuove norme per promuovere i sistemi di trasporto intelligenti - si apre in una nuova scheda.. Con l’aggiornamento dell’attuale direttiva in materia si ottimizza la pianificazione degli spostamenti multimodali, si razionalizza la gestione del traffico e si incoraggiano i viaggi rispettosi dell’ambiente. A novembre è stata inoltre adottata una proposta relativa a uno spazio europeo dei dati sulla mobilità - si apre in una nuova scheda. unificato, al fine di semplificare la condivisione e la messa in comune dei dati.

L’UE si sta inoltre adoperando per rendere più sicure le strade. Nel 2023 si è compiuto un passo importante in tal senso mediante la proposta di ammodernamento delle norme sulle patenti di guida - si apre in una nuova scheda.. La proposta prevede, tra l’altro, l’introduzione di una patente di guida digitale valida in tutta l’UE, il che faciliterà anche l’applicazione del codice della strada a livello transfrontaliero. Queste modifiche sono fondamentali per migliorare la sicurezza stradale e conseguire l’obiettivo dell’UE «zero vittime», ossia l’azzeramento del numero di vittime della strada entro il 2050.

La rapida espansione del mercato dei droni commerciali nell’UE ha innescato un’ondata di nuove regolamentazioni sulla sicurezza e sull’efficacia dei droni. Nel 2023 hanno iniziato ad applicarsi nuove norme dell’UE - si apre in una nuova scheda. che istituiscono uno spazio aereo dedicato ai droni, noto come U-space, per rendere sicuro il traffico dei droni e consentire agli operatori di offrire una gamma più ampia di servizi. Dalla consegna di pacchi all’assistenza in casi di emergenza, nonché dalle missioni di ricerca e soccorso al monitoraggio delle infrastrutture, la visione della strategia europea 2.0 per i droni si concretizzerà sempre di più.

Un uomo che indossa un gilet ad alta visibilità lavora con delle apparecchiature accanto a una linea ferroviaria.
Lavori sulla linea Wörth-Germersheim-Speyer in Germania nel quadro del programma Fast-Track, che contribuisce alla digitalizzazione della rete ferroviaria, 21 luglio 2023.

Digitalizzazione per i cittadini

Cibersicurezza e resilienza

Le nuove norme volte a garantire un livello comune elevato di cibersicurezza in tutti gli Stati membri, note come direttiva NIS2 - si apre in una nuova scheda., sono entrate in vigore nel gennaio 2023. Rispetto alle precedenti misure di cibersicurezza del 2016, le nuove norme contemplano un maggior numero di settori, quali i fornitori di telecomunicazioni, i servizi postali, la pubblica amministrazione e l’assistenza sanitaria. Per le imprese che operano in questi settori sono ora previsti obblighi più rigorosi in materia di gestione dei rischi e di segnalazione degli incidenti.

Il 30 novembre il Parlamento e il Consiglio hanno concordato la legge sulla ciberresilienza - si apre in una nuova scheda., intesa a rafforzare le norme per prodotti hardware e software più sicuri. Si tratta della prima legge di questo tipo al mondo. Aumenterà il livello di cibersicurezza per tutti i prodotti digitali nell’UE, a beneficio dei consumatori e delle imprese. La legge si applicherà a tutti i tipi di prodotti, dai baby monitor ai router, con norme di sicurezza diverse in base al livello di rischio del prodotto.

In aprile la Commissione ha inoltre proposto la normativa dell’UE sulla cibersolidarietà - si apre in una nuova scheda. per favorire la collaborazione tra i paesi nel contrasto alle minacce online.

Un video che illustra gli investimenti dell’Unione in materia di cibersicurezza, tra cui in particolare la piattaforma Cyber Range, presentata come esempio emblematico delle iniziative per rafforzare la difesa digitale contro gli attacchi informatici.
VIDEO: cibersicurezza nell’UE. Intensificando gli sforzi per proteggere i cittadini, le imprese e le infrastrutture dagli attacchi informatici, l’UE finanzia la ricerca per rafforzare le sue difese digitali.

Protezione dei dati

Nel mondo interconnesso di oggi i dati circolano a livello mondiale semplicemente premendo un pulsante. La protezione dei dati rafforza la fiducia delle persone. Questo significa che per chiunque tratti dati personali dovrebbero valere le stesse regole, come sottolineato dalla proposta relativa a un nuovo regolamento sulle norme procedurali del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) - si apre in una nuova scheda. presentata a luglio dalla Commissione. Il regolamento proposto mira a rafforzare l’applicazione del GDPR a persone che si trovano in più di uno Stato membro. L’intenzione è chiara: una risoluzione più rapida dei casi, vale a dire mezzi di ricorso più rapidi per i cittadini e maggiore certezza del diritto per le imprese.

Grazie alla maggiore regolamentazione a livello mondiale in materia di protezione dei dati, la cooperazione internazionale si è intensificata. Tra i risultati degni di nota si annoverano la pubblicazione nel mese di maggio della guida UE–Associazione delle nazioni del sud-est asiatico relativa alle clausole per il trasferimento di dati - si apre in una nuova scheda., il quadro UE–USA in materia di protezione dei dati - si apre in una nuova scheda., concordato dalla Commissione a luglio, e il riesame con esito positivo dell’accordo sui dati con il Giappone - si apre in una nuova scheda..

Věra Jourová parla animatamente ad un microfono, seduta accanto ad altri membri di un panel nel corso di una discussione.
Věra Jourová, vicepresidente della Commissione europea responsabile per i Valori e la trasparenza (seconda da sinistra), partecipa alla conferenza «I 5 anni del GDPR: ancora un punto di riferimento nel panorama digitale dell’UE?», Bruxelles, Belgio, 23 maggio 2023.

Regolamento sui servizi digitali e regolamento sui mercati digitali

Per proteggere meglio i diritti fondamentali e contrastare le pratiche sleali nello spazio digitale, nel 2023 l’UE ha iniziato ad applicare due nuovi atti: il regolamento sui servizi digitali - si apre in una nuova scheda. e il regolamento sui mercati digitali - si apre in una nuova scheda..

Il regolamento sui servizi digitali garantisce che le piattaforme e i motori di ricerca online siano ritenuti responsabili dei contenuti dannosi. Mira a proteggere i minori online, a fare chiarezza sul funzionamento degli algoritmi e a vietare la pubblicità mirata che individua le persone sulla base di categorie quali l’etnia, le opinioni politiche e l’orientamento sessuale.

Entro il 17 febbraio tali piattaforme dovevano comunicare i rispettivi numeri di utenti nell’UE - si apre in una nuova scheda.. Quelle più grandi, denominate piattaforme e motori di ricerca online di dimensioni molto grandi - si apre in una nuova scheda. avevano tempo fino alla fine di agosto per ottemperare agli obblighi previsti dall’atto. Da allora l’UE raccoglie informazioni dalle piattaforme principali per verificare se rispettano alcune parti del regolamento sui servizi digitali, in particolare per quanto riguarda la protezione dei minori e la rimozione dei contenuti dannosi. Per sostenere l’applicazione del regolamento sui servizi digitali è stato istituito il Centro europeo per la trasparenza algoritmica - si apre in una nuova scheda., incaricato di supervisionare gli algoritmi di dette società.

Anche gli Stati membri sono stati incoraggiati - si apre in una nuova scheda. ad agire rapidamente contro i contenuti terroristici e l’incitamento all’odio online, in modo da accelerare l’applicazione del regolamento sui servizi digitali. La Commissione ha inoltre firmato accordi amministrativi - si apre in una nuova scheda. con diverse autorità nazionali di regolamentazione dei media, che stanno ora guidando l’attuazione del regolamento sui servizi digitali. Il ruolo che rivestono nel supervisionare le attività dei media e nell’applicare le norme sulla radiodiffusione va oltre la mera vigilanza. Garantiscono che le piattaforme digitali non si limitino a fornire un hosting, bensì che partecipino attivamente alla moderazione e alla gestione dei contenuti online illegali o che presentano un rischio sistematico per la società.

Il correlato regolamento sui mercati digitali ha definito obblighi chiari - si apre in una nuova scheda. per garantire che le imprese dominanti nel settore digitale, note come gatekeeper, mantengano condizioni di parità sul mercato digitale. Sei gatekeeper - si apre in una nuova scheda., designati all’inizio di settembre, hanno tempo fino a marzo 2024 per conformarsi pienamente alle norme.

I firmatari del codice di buone pratiche sulla disinformazione del 2022 - si apre in una nuova scheda., tra cui tutte le principali piattaforme online, hanno inoltre istituito il nuovo centro per la trasparenza - si apre in una nuova scheda. e pubblicato le prime relazioni di riferimento - si apre in una nuova scheda. sulle modalità di attuazione pratica degli impegni derivanti dal codice.

Un video che illustra il carattere eccessivo e intrusivo della pubblicità, in cui due ragazze sono costantemente disturbate da una valanga di annunci pubblicitari mentre cercano di seguire una partita di pallavolo in televisione.
VIDEO: grazie al regolamento sui servizi digitali, la pubblicità mirata sarà ridotta e più trasparente. Ad esempio, sarà vietata la pubblicità basata su dati sensibili (come sessualità, religione o razza) o la pubblicità mirata destinata ai minori.

Mondi virtuali

Secondo uno studio - si apre in una nuova scheda. dell’UE, il 98 % dei professionisti ritiene che nei prossimi cinque anni la realtà estesa - si apre in una nuova scheda. costituirà un fattore importante nel proprio settore industriale. In questa consapevolezza, l’UE intende comprendere quali siano i benefici e i rischi di tali tecnologie, tenendo sempre presenti i diritti delle persone. Per ottenere un riscontro autentico, da febbraio ad aprile 2023 la Commissione ha ospitato un panel di cittadini europei - si apre in una nuova scheda., raccogliendo contributi sui mondi virtuali nell’UE (cfr. capitolo 9).

Questo feedback collettivo è confluito nella nuova strategia sul web 4.0 e i mondi virtuali - si apre in una nuova scheda., adottata a luglio, che mira a creare un panorama digitale dell’UE trasparente, sicuro e accogliente per tutti, siano essi cittadini, imprese o autorità pubbliche.

In uno studio una donna che indossa un visore per la realtà virtuale pratica un massaggio cardiaco su un manichino sul pavimento.
Una partecipante al panel europeo di cittadini sui mondi virtuali pratica una tecnica salvavita utilizzando uno strumento di realtà virtuale, Bruxelles, Belgio, aprile 2023.

Che cosa renderanno possibile i mondi virtuali?

Salute

Studenti e professionisti possono essere formati per affrontare situazioni di emergenza ed effettuare simulazioni chirurgiche, il che comporta un minor rischio di complicazioni chirurgiche e una migliore precisione della diagnosi.

Transizione verde

I modelli 3D possono simulare gli effetti del riscaldamento globale, consentendo una migliore comprensione delle relative cause e delle misure di mitigazione.

I tempi di messa a punto più rapidi e i minori sprechi di energia, materiali e risorse contribuiranno alla transizione verde in tutta l’industria.

Industria

Entro il 2025 i mondi virtuali industriali ridurranno del 60 % i tempi di consegna dei veicoli e del 50 % l’impronta di carbonio della fabbricazione di veicoli.

Arte e design

Dalla moda al patrimonio culturale, dalla musica alle arti visive e al design, le opere virtuali offriranno nuove modalità di creazione. Daranno agli utenti la sensazione di trovarsi realmente in un museo, oppure a concerti, spettacoli teatrali o balletti, offrendo un’esperienza immersiva.

Istruzione

Un processo di apprendimento maggiormente basato sull’esperienza può aiutare gli studenti a imparare più rapidamente e a comprendere meglio il mondo.

Cooperazione transfrontaliera

Quando i residenti dell’UE si spostano all’interno dell’UE, i loro diritti in materia di sicurezza sociale, compresa l’assistenza sanitaria e le pensioni, si trasferiscono con loro. Il 6 settembre la Commissione ha proposto un piano digitale - si apre in una nuova scheda. per rendere più rapido e più facile l’accesso transfrontaliero a tali prestazioni. Grazie a un migliore scambio di dati tra gli Stati membri e a una semplificazione delle procedure di richiesta delle prestazioni sarà più facile per le persone vivere, lavorare e viaggiare all’estero, ma anche per le imprese operare in altri Stati membri e per le amministrazioni nazionali coordinare la sicurezza sociale a livello transfrontaliero.

Grazie al portafoglio di identità digitale dell’UE - si apre in una nuova scheda., tutti i residenti dell’UE potrebbero presto avere accesso a un’applicazione mobile sicura che consenta loro di dimostrare la propria identità, sia online che offline, e di conservare documenti personali quali la patente di guida, la carta d’identità e i certificati accademici.

Iniziative fondamentali per migliorare la sicurezza sociale attraverso la trasformazione digitale

Accelerazione dell’attuazione dell’EESSI

L’obiettivo è passare dal cartaceo al digitale nello scambio di informazioni tra gli istituti nazionali di sicurezza sociale, rendendo operativo il sistema di scambio elettronico di informazioni sulla sicurezza sociale (EESSI - si apre in una nuova scheda.) in tutti i paesi europei partecipanti entro la fine del 2024.

Espletamento online delle procedure di coordinamento della sicurezza sociale

L’obiettivo è far sì che diventi ancora più semplice per le persone trasferirsi e lavorare all’estero, garantendo un rapido accesso alle prestazioni stabilite dalla legge. Gli Stati membri possono riferirsi al regolamento sullo sportello digitale unico - si apre in una nuova scheda., che prevede l’espletamento interamente online di determinate procedure amministrative entro il 12 dicembre 2023.

Piena partecipazione alle attività pilota dell’Esspass

La tessera europea di sicurezza sociale (Esspass - si apre in una nuova scheda.) mira a semplificare il rilascio e la verifica a livello transfrontaliero dei documenti attestanti il diritto alle prestazioni sociali dei cittadini.

Integrazione del portafoglio di identità digitale dell’UE

Il portafoglio di identità digitale dell’UE sarà uno strumento digitale che consentirà ai cittadini dell’UE di verificare la loro identità online e di accedere a servizi in tutti gli Stati membri.

A novembre il Parlamento e il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico - si apre in una nuova scheda. sugli elementi fondamentali per il quadro giuridico dell’identità digitale dell’UE. Nell’ambito di tale quadro, il portafoglio darà agli utenti il pieno controllo sui loro dati attraverso un sistema garantito a livello pubblico, anziché un sistema offerto da una grande piattaforma privata.

L’UE ha inoltre aggiornato le sue norme - si apre in una nuova scheda. relative alla cooperazione transfrontaliera in questioni di natura giuridica. Le norme precedenti riguardavano la cooperazione giudiziaria, ma non la comunicazione tramite mezzi digitali. Le autorità competenti degli Stati membri devono ora collegarsi a un sistema informatico decentrato per scambiare dati in modo sicuro. Il sistema sarà interoperabile con e-CODEX - si apre in una nuova scheda., uno strumento di comunicazione sviluppato specificamente per il settore giudiziario, gestito dall’Agenzia dell’Unione europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia - si apre in una nuova scheda..

Inoltre è ora disponibile un punto di accesso elettronico europeo per consentire ai cittadini e alle imprese di interagire digitalmente con le autorità giudiziarie nazionali. Per le udienze dei tribunali si possono ora utilizzare le videochiamate e sono in vigore nuovi protocolli per l’uso di firme e sigilli elettronici, per l’effetto giuridico dei documenti elettronici e il pagamento elettronico delle spese di giudizio nei procedimenti civili.

Anche il futuro dell’assistenza sanitaria è digitale e lo spazio europeo dei dati sanitari - si apre in una nuova scheda., proposto nel 2022, potrebbe presto svolgere un ruolo fondamentale in questa trasformazione. A dicembre il Parlamento e il Consiglio hanno adottato le loro posizioni - si apre in una nuova scheda. a sostegno della creazione di tale spazio, concepito per facilitare l’accesso dei residenti dell’UE ai loro dati sanitari, anche quando si trovano in un altro Stato membro, e il relativo controllo. Gli operatori sanitari saranno così in grado di fornire cure efficaci sulla base di un’anamnesi completa. Si prevede inoltre che sarà un elemento chiave per consentire l’uso sicuro dei dati sanitari a fini di importanti attività di ricerca e di sviluppo delle politiche sanitarie.

Usare l’identità digitale dell’UE per chiedere un prestito bancario

Senza l’identità digitale dell’UE

1
Fissare un appuntamento con la banca

2
Recarsi all’appuntamento

Manca un documento (→1)

3
Consegnare tutti i documenti cartacei

4
La banca invia una proposta

5
Fissare un altro appuntamento con la banca

6
Nuovo appuntamento in banca per firmare l’accordo di prestito

Con l’identità digitale dell’UE

1
L’utente dispone di tutti i documenti nel proprio portafoglio digitale personale, dalla carta d’identità al conto economico.

2
Si selezionano solo i documenti richiesti dalla banca per la domanda di prestito e li si inviano in modo semplice e sicuro.

3
La banca riceve i documenti per via elettronica. Se manca un documento, all’utente basta un solo clic. Il trattamento della domanda può proseguire.

L’utilizzo dell’identità digitale dell’UE razionalizza questo processo e consente di risparmiare più tempo.

Competenze digitali

Le competenze digitali sono essenziali affinché le persone possano partecipare al mercato del lavoro e alla società in generale e ai fini dell’inclusione sociale. Dato che il 2023 è stato l’Anno europeo delle competenze, l’UE ha continuato a sostenere gli Stati membri e il settore dell’istruzione e della formazione nel fornire un’istruzione e una formazione digitali di alta qualità, inclusive e accessibili per sviluppare le competenze digitali delle persone che vivono nell’UE. Nel corso dell’anno l’UE ha avviato numerose iniziative per colmare il divario di competenze.

Puntando all’obiettivo strategico del decennio digitale di formare, entro il 2030, 20 milioni di specialisti nel settore delle TIC garantendo l’equilibrio di genere, nell’ambito del programma Europa digitale sono stati avviati programmi di master e corsi di formazione a breve termine in competenze digitali avanzate, che dal 2023 sono accessibili attraverso la piattaforma per le competenze e l’occupazione digitali - si apre in una nuova scheda., ora ulteriormente ampliata con 22 coalizioni nazionali per le competenze e l’occupazione digitali - si apre in una nuova scheda..

L’infografica illustra l’attuale disparità di genere nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione dell’UE e delinea l’obiettivo di conseguire la parità di genere.

Nel 2021 il 19,1% degli specialisti in tecnologie dell’informazione e della comunicazione dell’UE era costituito da donne. L’obiettivo dell’UE è raggiungere la parità di genere entro il 2030, portando al 50% la percentuale di donne tra gli specialisti nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

La situazione

In futuro, per il 90 % dei lavori sarà richiesto il possesso di competenze digitali.

Oltre un terzo della forza lavoro dell’UE non dispone delle competenze digitali necessarie per la maggior parte dei lavori, in tutti i settori, dalle imprese ai trasporti, fino all’agricoltura.

Solo il 54 % delle persone nell’UE di età compresa tra i 16 e i 74 anni è in grado di svolgere compiti digitali di base.

Oltre il 70 % delle imprese ritiene che la carenza di personale dotato di competenze digitali adeguate costituisca un ostacolo agli investimenti.

L’UE è alle prese con una grave carenza di esperti digitali, anche negli ambiti della cibersicurezza e dell’analisi dei dati. Tali carenze probabilmente aumenteranno con il previsto calo della popolazione in età lavorativa, che passerà da 265 milioni nel 2022 a 258 milioni entro il 2030.

9,4 milioni sono gli specialisti impiegati nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) (4,6 % dell’occupazione totale nell’UE). Alle condizioni attuali, il numero di specialisti nel settore delle TIC nell’UE si avvicinerà a 12 milioni entro il 2030, circa 8 milioni in meno rispetto all’obiettivo per il 2030 (almeno 20 milioni di specialisti occupati nelle TIC).


Che cosa fa l’UE a tale proposito?

Il sostegno finanziario per lo sviluppo delle competenze digitali comprende:

2 miliardi di euro Programmi del Fondo sociale europeo Plus

29 miliardi di euro (*) Piani per la ripresa e la resilienza(*) Questa cifra corrisponde alla spesa stimata in relazione ai piani per la ripresa e la resilienza originari.

580 milioni di euro
Europa digitale


Iniziative dell’UE a sostegno delle competenze digitali

1. Iniziativa per i talenti deep tech - si apre in una nuova scheda. (nell’ambito della nuova agenda europea per l’innovazione)

Nel primo anno dell’iniziativa l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia ha compiuto progressi significativi verso l’obiettivo di fornire una qualifica a un milione di discenti in tecnologie deep tech entro il 2025.

Ha istituito il primo Deep Tech Talent Training Prize - si apre in una nuova scheda., un’iniziativa volta a riconoscere e premiare le organizzazioni che conseguono risultati eccellenti nel far fronte alle sfide poste dalla formazione deep tech.

Ha ricevuto l’impegno da parte di diverse università e imprese a formare oltre 650 000 discenti.

Nel gennaio 2023 ha varato la sua nuova piattaforma online, il Campus EIT - si apre in una nuova scheda., che offre in un’unica sede oltre 2 500 corsi negli ambiti dell’imprenditorialità e dello sviluppo delle competenze.

2. Certificato europeo delle competenze digitali - si apre in una nuova scheda.

Settembre 2022

Effettuato uno studio di fattibilità per conoscere meglio i sistemi di certificazione esistenti per le competenze digitali.

Aprile 2023

Avviato un progetto pilota con cinque Stati membri dell’UE (Spagna, Francia, Austria, Romania e Finlandia) per testare gli elementi costitutivi di un certificato europeo.

Dicembre 2023

Presentati e discussi in occasione di un evento conclusivo i risultati di entrambi i filoni di attività.

3. Premi europei per le competenze digitali - si apre in una nuova scheda.

I premi europei per le competenze digitali incoraggiano la condivisione di esperienze sulle modalità atte a colmare il divario di competenze digitali.

Nel 2023 i premi per le competenze digitali hanno promosso iniziative in cinque categorie: giovani, donne, inclusione, miglioramento delle competenze digitali dei lavoratori e competenze digitali per l’istruzione.

Sono stati selezionati sette vincitori fra 330 candidati.

4. Accademia delle competenze informatiche - si apre in una nuova scheda.

Negli ultimi anni le minacce informatiche nell’UE sono sensibilmente aumentate. L’Accademia rafforzerà le capacità di cibersicurezza dell’UE e accrescerà il numero di professionisti qualificati nel settore della cibersicurezza.

Spazio

La tecnologia spaziale svolge un ruolo essenziale nella vita quotidiana delle persone nell’UE, ad esempio quando utilizzano i telefoni cellulari o i sistemi di navigazione a bordo delle auto, guardano la televisione satellitare o prelevano denaro da uno sportello automatico. I satelliti forniscono inoltre dati importanti durante le catastrofi, migliorando il coordinamento della risposta alle emergenze.

Nel 2023 sono stati introdotti nuovi servizi per rafforzare la resilienza e la competitività delle costellazioni di satelliti dell’UE Copernicus e Galileo. Ad esempio, il sistema satellitare Galileo aggiornato - si apre in una nuova scheda. offre ora un servizio di geolocalizzazione ancora più accurato, con una precisione fino a 20 cm.

Per sostenere le attuali esigenze in materia di dati e promuovere l’innovazione, la Commissione ha introdotto il sistema dinamico di acquisizione per Copernicus - si apre in una nuova scheda., una nuova modalità per effettuare gli appalti pubblici nel settore spaziale in Europa, che agevola la partecipazione delle piccole e medie imprese e delle start-up - si apre in una nuova scheda. al mercato dei dati spaziali.

Un video sull’ecosistema di spazi di dati Copernicus e sul suo ruolo nell’osservazione della Terra e nel monitoraggio ambientale. Tra i punti principali figurano l'accesso ai dati e il loro trattamento per varie applicazioni che possono essere utilizzate dai ricercatori e dalle imprese, come quelle che servono per mappare le catastrofi naturali e analizzare i dati relativi al clima.
VIDEO: l’ecosistema di spazi di dati Copernicus, una nuova piattaforma di distribuzione che apre le porte a tutti i dati e a tutte le infrastrutture necessari per le applicazioni di osservazione della Terra.

A marzo l’UE ha adottato IRIS² - si apre in una nuova scheda. (Infrastruttura per la resilienza, l’interconnettività e la sicurezza via satellite), la sua terza importante costellazione di satelliti. Con un contributo di 2,4 miliardi di euro a valere sul bilancio dell’UE, il programma è concepito per garantire la sicurezza delle comunicazioni governative, sostenere le operazioni militari e di difesa e ampliare i servizi commerciali a banda larga, in particolare nelle zone remote.

Affinché l’Europa rimanga all’avanguardia nella tecnologia spaziale, sono altrettanto importanti gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione - si apre in una nuova scheda., in particolare attraverso i programmi di finanziamento dell’UE, come Orizzonte Europa. Il programma di dimostrazione e di convalida in orbita - si apre in una nuova scheda. attesta tale impegno. Come suggerito dalla relativa denominazione, tale programma consente alle imprese spaziali di sperimentare nuove tecnologie spaziali direttamente in orbita, il che, ad esempio, fornisce ai centri di ricerca europei informazioni preziose e contribuisce a promuovere il lancio di satelliti per le imprese.

Riconoscendo la necessità di attrarre maggiori investimenti, all’inizio del 2023 la Commissione ha inoltre avviato Helios - si apre in una nuova scheda., il primo indice azionario in assoluto nel settore dello spazio. Questo strumento fornisce una panoramica chiara della situazione finanziaria delle imprese spaziali europee. Contribuisce a far sì che ottengano una maggiore attenzione e consente ai cittadini di investire con maggiore facilità in tali imprese.

Con l’espansione dell’infrastruttura spaziale europea, le misure di protezione diventano sempre più importanti. L’Agenzia dell’Unione europea per il programma spaziale, in cooperazione con 15 Stati membri, sostiene questa causa attraverso il partenariato dell’UE per la sorveglianza dello spazio e il tracciamento - si apre in una nuova scheda.. Questo partenariato, che si avvale di un complesso sistema di sensori di sorveglianza dello spazio e di tracciamento, è al servizio di oltre 190 organizzazioni registrate e protegge più di 400 satelliti dal rischio di collisione con detriti spaziali e altri satelliti operativi.

La tecnologia spaziale è fondamentale per la protezione dell’ambiente e il progetto dell’UE Destination Earth - si apre in una nuova scheda. è un ottimo esempio di tale interrelazione. Mira a creare un modello digitale globale della Terra per una migliore previsione delle condizioni meteorologiche e delle catastrofi. Confermata a dicembre, la seconda fase - si apre in una nuova scheda. del progetto potenzierà i modelli digitali esistenti, migliorerà la gestione dei dati e integrerà tecnologie avanzate di IA.

Nel 2023 la politica spaziale europea - si apre in una nuova scheda. ha posto un’enfasi significativa sulla sicurezza nello spazio. A tale riguardo, la Commissione e l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, hanno presentato una comunicazione congiunta su una strategia spaziale europea per la sicurezza e la difesa - si apre in una nuova scheda., che introduce misure volte a una comprensione comune delle minacce spaziali e getta le basi per una proposta legislativa su una normativa dell’UE in materia di spazio nel 2024 (cfr. capitolo 8).

Sorveglianza dello spazio UE e tracciamento
Fatti e cifre del 2023

Alla fine del 2023 erano stati individuati più di 15 600 passaggi ravvicinati in tre diverse orbite.

434
satelliti monitorati

196
organizzazioni registrate, provenienti da 24 Stati membri

1 000
eventi di prevenzione della collisione di elevato interesse

127
eventi di analisi del rientro atmosferico

6
eventi di analisi della frammentazione

± 445 000
misurazioni al giorno