Capitolo 4 – Garantire energia sicura, sostenibile e a prezzi accessibili per l’Europa

Due giovani in piedi in un campo erboso; alle loro spalle sono visibili due turbine eoliche. Uno dei due tiene in mano un modello di turbina eolica in miniatura collegato a un dispositivo portatile tenuto in mano dall’altro.
© AFP

Introduzione

Dopo aver affrontato una delle peggiori crisi energetiche mondiali degli ultimi decenni, nel 2023 l’Unione europea ha intrapreso azioni drastiche per risparmiare energia, diversificare il proprio approvvigionamento energetico e accelerare la transizione verso l’energia pulita. Le continue emergenze in materia di clima, ambiente e biodiversità che si manifestano in tutto il mondo hanno ulteriormente evidenziato la necessità di un’azione urgente. Nel corso dell’anno l’UE ha continuato a eliminare gradualmente i combustibili fossili russi per salvaguardare la propria economia, rendendola nel contempo più sostenibile attraverso un aumento della produzione di energia rinnovabile e misure di efficienza energetica.

L’UE ha avviato una riforma globale del suo mercato dell’energia elettrica per far sì che i consumatori siano meglio protetti dagli shock dei prezzi dell’energia. Ha inoltre promosso nuove iniziative per rafforzare la sua competitività e sviluppare la capacità industriale necessaria per le tecnologie pulite. Tali iniziative mirano a garantire l’accesso alle materie prime critiche e a ridurre le dipendenze strategiche nelle tecnologie e nelle catene del valore critiche, migliorando in tal modo la sicurezza economica e la sovranità tecnologica dell’UE.

Sicurezza energetica

Eliminazione graduale dei combustibili fossili russi

Nel maggio 2022, per garantire che i cittadini dell’Unione europea abbiano accesso a un’energia sicura, sostenibile e a prezzi accessibili, l’UE ha varato il piano REPowerEU - si apre in una nuova scheda.. Il suo obiettivo è ridurre in modo significativo la dipendenza dell’UE dai combustibili fossili russi incrementando la produzione interna di energia pulita, riducendo il consumo energetico e diversificando l’approvvigionamento energetico dell’UE. Nei primi 12 mesi dal suo avvio, l’UE ha compiuto progressi sostanziali verso questi tre obiettivi - si apre in una nuova scheda..

Alla fine del 2023 le importazioni complessive di gas russo nell’UE ammontavano a soli 42,9 miliardi di metri cubi, rispetto agli 80 miliardi di metri cubi nel 2022 e a oltre 150 miliardi di metri cubi nel 2021. Nel corso dell’anno la Norvegia e l’Africa settentrionale sono tornate a essere i principali fornitori di gas da gasdotto dell’UE, mentre gli Stati Uniti sono stati il principale fornitore di gas naturale liquefatto.

Oltre a REPowerEU, sono numerosi gli strumenti che aiutano gli Stati membri dell’UE a diversificare l’approvvigionamento di gas. Uno di questi, il meccanismo di acquisto in comune di gas AggregateEU - si apre in una nuova scheda., consente alle imprese erogatrici di gas e alle imprese consumatrici di gas di unire le forze per raggruppare la domanda, coordinarsi sull’utilizzo dell’infrastruttura, negoziare con i partner internazionali e prepararsi per l’acquisto in comune di gas e idrogeno.

Ursula von der Leyen e Jens Stoltenberg sorridono in un gruppo di persone; tutti indossano giubbotti ad alta visibilità.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea (quarta da sinistra), e Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO (quinto da sinistra), in visita a una piattaforma di estrazione del gas naturale della società norvegese Equinor al largo della costa occidentale della Norvegia, 17 marzo 2023.

Un’ulteriore misura dell’UE volta ad affrontare i problemi di sicurezza dell’approvvigionamento, introdotta nel 2022, è costituita dal regolamento sullo stoccaggio del gas - si apre in una nuova scheda., che impone agli Stati membri di riempire i loro impianti di stoccaggio al 90 % della capacità entro il 1º novembre per garantire scorte sufficienti per l’inverno. Questa misura ha contribuito a garantire che le scorte raggiungessero il 95 % della capacità prima dell’inverno 2022/2023. Con prezzi notevolmente inferiori — e meno volatili — rispetto al 2022, il riempimento degli impianti di stoccaggio è progredito in modo particolarmente rapido nel 2023, consentendo di raggiungere l’obiettivo del 90 % il 18 agosto - si apre in una nuova scheda. e di mantenersi sopra il 95 % all’inizio di dicembre.

Una grande nave militare, dotata di elisuperficie sul retro, si dirige verso una piattaforma petrolifera nell’oceano.
© NATO

Anche diversi nuovi progetti di infrastrutture energetiche - si apre in una nuova scheda. completati negli ultimi due anni hanno aiutato l’UE ad assicurare fonti alternative di approvvigionamento di gas. Ne sono un esempio il gasdotto Baltic Pipe e l’interconnettore Grecia-Bulgaria, nonché i nuovi terminali per il gas naturale liquefatto in vari Stati membri.

A novembre l’UE ha compiuto un altro passo avanti per rendere il suo sistema energetico adeguato agli scenari futuri, pubblicando il primo elenco di progetti di interesse comune - si apre in una nuova scheda. che sono pienamente in linea con il Green Deal europeo. La sua adozione formale è prevista per l’inizio del 2024. L’elenco - si apre in una nuova scheda., che viene pubblicato ogni due anni, contiene progetti che miglioreranno l’interconnettività dei sistemi energetici degli Stati membri. I progetti possono beneficiare di procedure di autorizzazione accelerate e finanziamenti. Si tratta del primo elenco nell’ambito del regolamento riveduto sulle reti transeuropee dell’energia in cui sono esclusi i progetti relativi ai combustibili fossili e sono invece inclusi quelli relativi all’idrogeno e agli elettrolizzatori. Comprende inoltre progetti che collegheranno il sistema energetico dell’UE con il Regno Unito, i Balcani occidentali e i paesi nordafricani.

Una grande nave cisterna ormeggiata a un porto. Sullo sfondo si vedono ampi spazi verdi e una grande città.
Una nave per il trasporto di gas naturale liquefatto (GNL) presso un terminale marittimo recentemente installato in Germania per importare gas in alternativa all’utilizzo dei gasdotti Nord Stream. Brunsbüttel, Germania, settembre 2023. Il GNL è gas naturale che è stato raffreddato fino a raggiungere lo stato liquido, con una riduzione del suo volume iniziale di circa 600 volte. Questa notevole riduzione consente di trasportarlo in modo sicuro ed efficiente a bordo di navi cisterna per GNL.

Accesso all’energia a prezzi accessibili

Dall’estate 2021 i prezzi dell’energia sono esplosi, colpendo pesantemente i consumatori e mettendo molte persone a rischio di povertà energetica. Nel 2023 l’UE si è concentrata sull’introduzione di norme intese a riformare il mercato dell’energia per proteggere i consumatori da futuri shock dei prezzi. Queste misure a lungo termine integrano le misure di emergenza adottate nel 2022, come il meccanismo di correzione del mercato che limita i prezzi eccessivi del gas - si apre in una nuova scheda. e un contributo straordinario - si apre in una nuova scheda. imposto sugli extraprofitti di talune società energetiche.

Sebbene l’UE vanti un mercato unico dell’energia ben integrato, che produce benefici per i consumatori da oltre vent’anni, la crisi energetica ha evidenziato la necessità di ulteriori miglioramenti. Per questo motivo nel marzo 2023 la Commissione ha presentato una proposta di revisione delle norme dell’assetto del mercato dell’energia elettrica dell’UE - si apre in una nuova scheda.. Oltre a garantire ai consumatori maggiori diritti e opzioni, questa riforma rafforzerà anche la loro protezione rendendo le bollette energetiche indipendenti dal prezzo di mercato a breve termine dell’energia elettrica e migliorando la resilienza del mercato dell’energia dell’UE. Alla fine dell’anno il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo - si apre in una nuova scheda. sulla riforma.

L’assetto riveduto del mercato dell’energia elettrica dell’UE accresce il ruolo dei consumatori e li protegge

I consumatori hanno ora diritto a:

  • contratti a prezzo fisso, che consentano loro di bloccare prezzi sicuri e a lungo termine;
  • contratti multipli;
  • condividere con i vicini l’energia rinnovabile che producono.
  • Protegge i clienti vulnerabili da un’eventuale interruzione della fornitura;
  • protegge da future manipolazioni del mercato e dall’incertezza energetica;
  • impone ai fornitori di energia di premunirsi contro le impennate dei prezzi e il rischio di fallimento.

Gli sforzi dell’UE volti a diversificare le forniture e i fornitori di energia hanno inoltre contribuito a ridurre i prezzi dell’energia — e la loro volatilità — rispetto ai livelli eccessivi registrati nel 2022. La piattaforma dell’UE per l’energia - si apre in una nuova scheda. (in particolare il meccanismo AggregateEU menzionato in precedenza nel presente capitolo) consente di raggruppare la domanda e di effettuare acquisti congiunti di energia, il che si traduce in prezzi migliori per i consumatori dell’UE.

La Commissione ha inoltre introdotto un meccanismo di correzione dei picchi di prezzo nel mercato del gas stabilendo un nuovo prezzo di riferimento per il gas naturale liquefatto. Tale misura è stata necessaria per trovare un’alternativa al precedente approccio, in base al quale il prezzo del gas al Title Transfer Facility (TTF) olandese era utilizzato come indicatore. Tale prezzo però è risultato non più affidabile in quanto non rispecchiava le nuove condizioni di mercato. Ora l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia - si apre in una nuova scheda. pubblica regolarmente un valore di riferimento caratterizzato da una volatilità molto inferiore rispetto al prezzo TTF.

Infine, attraverso le misure eccezionali SAFE di sostegno all’energia a prezzi accessibili, l’UE ha permesso agli Stati membri di sostenere direttamente le piccole e medie imprese e le famiglie vulnerabili. Tali misure, che rientrano nelle norme della politica di coesione - si apre in una nuova scheda., consentono agli Stati membri di utilizzare i fondi dell’UE non spesi nell’ambito della loro dotazione 2014-2020 per fornire sostegno diretto ai gruppi a rischio che devono far fronte a un aumento dei costi energetici.

Uso efficiente dell’energia

Il settore energetico, che comprende il riscaldamento domestico, l’approvvigionamento energetico dei settori industriali e i trasporti, è responsabile di quasi tre quarti delle emissioni globali di gas a effetto serra. Ciò significa che la riduzione del consumo energetico fa una differenza sostanziale nella lotta contro i cambiamenti climatici. L’UE intende ridurre le proprie emissioni di almeno il 55 % entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990), come stabilito nel Green Deal europeo (cfr. capitolo 3).

Nell’inverno 2022/2023, grazie a una stagione più mite e agli sforzi congiunti dell’UE, dei suoi Stati membri, dei cittadini e delle imprese, il consumo di gas nell’UE è diminuito del 18 % (ossia 53 miliardi di metri cubi). Tuttavia, per mantenere un attento equilibrio tra l’offerta e la domanda di energia, sono ancora necessarie misure volontarie di risparmio energetico. Il regolamento di emergenza sulla riduzione della domanda di gas - si apre in una nuova scheda. (inizialmente concordato nel luglio 2022 - si apre in una nuova scheda.) è stato pertanto prorogato, con l’obiettivo di ridurre il consumo di ulteriori 60 miliardi di metri cubi tra aprile 2023 e marzo 2024. Anche altre norme di emergenza adottate nel 2022 sul meccanismo di correzione del mercato, sulle autorizzazioni e in materia di solidarietà sono state prorogate per prevenire ulteriori problemi.

Una pentola di colore argento viene riscaldata su un fornello a gas.
© Adobe Stock

La nuova direttiva sull’efficienza energetica - si apre in una nuova scheda. ha stabilito obiettivi a lungo termine più ambiziosi per il consumo energetico

Un nuovo obiettivo di riduzione del consumo energetico dell’11,7 % entro il 2030 rispetto al consumo previsto (l’obiettivo iniziale proposto nel 2021 era del 9 %).

Entro il 2024 gli Stati membri devono ottenere un risparmio annuo dell’1,3 % sul consumo di energia finale, aumentando tale percentuale all’1,9 % entro il 2028 rispetto allo 0,8 % del 2023.

Un altro modo importante per risparmiare energia consiste nel migliorarne l’uso negli edifici. L’accordo politico raggiunto a dicembre in merito alla revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia - si apre in una nuova scheda. aiuterà il settore edilizio a ridurre il suo consumo energetico e a rendere gli edifici più ecologici. La revisione delinea una serie di misure volte ad aiutare i governi dell’UE a migliorare la prestazione energetica degli edifici, con particolare attenzione agli edifici caratterizzati dalle prestazioni peggiori.

I risparmi energetici sono conseguiti non solo grazie a un utilizzo minore e più efficiente di energia, ma anche attraverso la progettazione di prodotti e apparecchiature di uso quotidiano da parte dei fabbricanti. Le nuove norme dell’UE in materia di progettazione ecocompatibile - si apre in una nuova scheda. specificano che gli apparecchi elettrici dovrebbero utilizzare meno energia in modalità stand-by e concedono ai fabbricanti due anni per migliorare le prestazioni dei loro prodotti. Le asciugatrici, gli apparecchi per il riscaldamento d’ambiente locale, i telefoni cellulari, i tablet e i ventilatori industriali sono tra i prodotti soggetti a norme nuove o riviste e più rigorose. Questi cambiamenti si rifletteranno nell’etichetta energetica dell’UE - si apre in una nuova scheda., che continua ad essere ampiamente riconosciuta e utilizzata dai consumatori dell’UE.

L’UE mira a rendere i prodotti sostenibili la norma. Verso la fine dell’anno il Parlamento e il Consiglio hanno raggiunto un accordo riguardo all’iniziativa sui prodotti sostenibili - si apre in una nuova scheda., che era stata proposta nel marzo 2022 e che mette in discussione il tradizionale modello di consumo «produzione-consumo-scarto». L’iniziativa mira a garantire che i prodotti siano costruiti per durare, riducendo in tal modo i rifiuti e conservando le risorse.

Una persona tiene in mano due etichette energetiche, mentre un’altra persona indica una delle due etichette. Sullo sfondo sono visibili file di lavatrici e altri elettrodomestici.

La Commissione stima che la riduzione del consumo di energia elettrica dei prodotti in modalità stand-by consentirà di risparmiare 1,36 milioni di tonnellate di biossido di carbonio all’anno. Questi risparmi sono positivi anche per il portafoglio dei consumatori, dato che per loro si stimano risparmi totali pari a 530 milioni di euro all’anno entro il 2030.

Accelerare la produzione di energia verde

Il passaggio all’energia pulita e rinnovabile è essenziale per realizzare l’obiettivo del Green Deal europeo di un’Europa climaticamente neutra. Il piano REPowerEU, fondamentale per questa transizione, si concentra sulla produzione di energia verde, sull’eliminazione graduale dei combustibili fossili russi e sulla promozione del risparmio energetico. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza - si apre in una nuova scheda. e il piano industriale del Green Deal - si apre in una nuova scheda. sono cruciali per sostenere REPowerEU, fornendo supporto finanziario e strategico alla transizione verso le energie rinnovabili e al più ampio obiettivo di un’Europa climaticamente neutra.

Il Green Deal europeo

Rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050

Il piano industriale del Green Deal

Sviluppare la capacità industriale per le tecnologie pulite del Green Deal europeo.

REPowerEU

Rispondere alle perturbazioni del mercato dell’energia garantendo energia sicura, sostenibile e a prezzi accessibili per l’Europa.

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza

Gestire la ripresa dalla pandemia e prepararsi per le transizioni verde e digitale.

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza svolge un ruolo significativo nel finanziamento di progetti e infrastrutture nel settore dell’energia verde per accelerare la transizione verso le energie rinnovabili, con circa il 42 % dei suoi fondi destinati alla transizione verde (cfr.  capitolo 2 per ulteriori informazioni sul dispositivo). Gli Stati membri stanno modificando i loro piani per la ripresa e la resilienza al fine di includervi un capitolo specifico dedicato al piano REPowerEU, in cui illustreranno in che modo intendono conseguire i suoi obiettivi nell’ambito dei loro piani per la ripresa. Ad oggi 23 Stati membri hanno presentato i capitoli dedicati al piano REPowerEU; nei piani modificati 61,87 miliardi di euro sono assegnati alle energie rinnovabili e alle reti energetiche, compresi 35,51 miliardi di euro specificamente destinati alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza consente inoltre agli Stati membri di assegnare finanziamenti a importanti progetti di comune interesse europeo - si apre in una nuova scheda. in settori quali quelli dell’idrogeno e delle batterie.

Oltre al sostegno del dispositivo agli investimenti in tecnologie sia mature che innovative nel settore delle energie rinnovabili, nel 2023 è stata avviata una serie di iniziative più ampie per affrontare le sfide strutturali che interessano il settore dell’energia pulita dell’UE. Una di queste iniziative, il piano industriale del Green Deal, mira a rafforzare la competitività delle tecnologie a zero emissioni nette nell’UE (accelerando così la transizione verso la neutralità climatica) sfruttando i punti di forza del mercato unico. L’UE ha semplificato la regolamentazione in modo che sia più facile ottenere le materie prime necessarie per le tecnologie pulite e ha agevolato l’ottenimento di finanziamenti per le tecnologie energetiche verdi. È inoltre impegnata a favorire il miglioramento delle competenze e la riqualificazione delle persone affinché lavorino nel settore delle tecnologie pulite e a migliorare il commercio aperto per garantire l’accesso alle materie prime e permettere quindi alle tecnologie verdi di prosperare. Di conseguenza le comunità trarranno vantaggio dai posti di lavoro di alta qualità che il settore delle tecnologie pulite offre, mentre le persone godranno dei benefici di un ambiente più pulito e di un’economia di mercato più sostenibile.

Il piano industriale del Green Deal si fonda su quattro pilastri complementari

Un contesto normativo prevedibile e semplificato

Accesso più rapido ai finanziamenti

Migliori competenze

Commercio aperto per catene di approvvigionamento resilienti

Nell’ambito del piano industriale del Green Deal, in particolare per quanto riguarda la semplificazione del contesto normativo per il settore delle tecnologie pulite, nel marzo 2023 la Commissione ha inoltre presentato proposte relative a una normativa sulle materie prime critiche - si apre in una nuova scheda. e a una normativa sull’industria a zero emissioni nette - si apre in una nuova scheda.. Questi due atti vanno di pari passo per sostenere la capacità di produzione dell’UE a zero emissioni nette e garantire la disponibilità delle materie prime necessarie per la fabbricazione di tecnologie pulite nell’UE.

Nel contesto della domanda mondiale di materie prime critiche e in uno scenario geopolitico in rapida evoluzione e sempre più complesso, è fondamentale garantire che l’UE abbia accesso a un approvvigionamento sicuro e sostenibile di tali materie. Ciò è essenziale anche per la competitività dell’UE, in particolare in settori quali le tecnologie verdi e digitali e nell’industria aerospaziale e della difesa.

Formalmente concordato dal Parlamento e dal Consiglio a novembre - si apre in una nuova scheda., il regolamento sulle materie prime critiche rafforzerà le capacità interne per quanto riguarda le materie prime critiche lungo l’intera catena di approvvigionamento. Esso stabilisce obiettivi chiari per aumentare le capacità di estrazione, trasformazione e riciclaggio entro il 2030. L’UE inoltre diversificherà le proprie fonti di importazione per evitare di affidarsi a un singolo fornitore per oltre il 65 % del consumo. Tale strategia comprende la creazione di partenariati internazionali, con il sostegno del Global Gateway - si apre in una nuova scheda..

Materie prime critiche

Le materie prime critiche si trovano all’inizio di numerose catene di approvvigionamento industriali e la loro domanda mondiale è in aumento.

Gli elementi delle terre rare sono componenti essenziali dei magneti permanenti utilizzati nei motori delle turbine eoliche.

Litio, cobalto e nichel sono utilizzati nella fabbricazione di batterie.

Il silicio è utilizzato per i semiconduttori.

La normativa sull’industria a zero emissioni nette rafforzerà la resilienza e la competitività del settore dell’UE per la produzione di tecnologie a zero emissioni nette, contribuendo a un sistema energetico più sicuro e sostenibile. La normativa migliorerà le condizioni per avviare progetti a zero emissioni nette nell’UE e per attrarre investimenti. Essa fissa un obiettivo ambizioso: entro il 2030 la capacità strategica dell’UE di produzione di tecnologie a zero emissioni nette dovrebbe essere pari o superiore al 40 % del fabbisogno di diffusione dell’UE. Tale risultato, se raggiunto, accelererà notevolmente i progressi nel conseguimento degli obiettivi dell’Unione europea in materia di clima ed energia per il 2030 e nella più ampia transizione verso la neutralità climatica. Rafforzerà inoltre la competitività dell’industria dell’UE, creerà posti di lavoro di alta qualità e sosterrà gli sforzi dell’UE volti a conseguire l’indipendenza energetica.

Infine, l’obiettivo dell’UE di incrementare l’uso delle energie rinnovabili, in particolare di quelle prodotte in Europa, trova riscontro anche nella sua politica energetica. Tra le tappe più importanti del 2023 si annovera la revisione della direttiva sulla promozione delle energie rinnovabili - si apre in una nuova scheda., finalizzata ad accelerare la diffusione delle energie rinnovabili. Rispetto al precedente valore del 32 % fissato nel 2018, tale revisione ha innalzato l’obiettivo dell’UE per le energie rinnovabili a un minimo del 42,5 % entro il 2030, con l’ambizione di raggiungere il 45 %. La direttiva riveduta affronta le recenti strozzature e inefficienze introducendo nuove misure relative all’idrogeno rinnovabile e alle energie rinnovabili nei trasporti e nell’industria. Chiarisce inoltre questioni tecniche, compresi i criteri di sostenibilità per la bioenergia, e rende permanenti le norme che erano state introdotte come temporanee per abbreviare e semplificare le procedure di autorizzazione - si apre in una nuova scheda. per i progetti di energia rinnovabile.

Energie rinnovabili

Dopo l’adozione della strategia dell’UE per l’energia solare - si apre in una nuova scheda. e il varo del partenariato industriale per il biometano - si apre in una nuova scheda. nel 2022, nel 2023 l’UE ha spostato l’attenzione sull’idrogeno rinnovabile e sull’energia eolica.

Per quanto riguarda l’idrogeno e l’avvio di questa nuova tecnologia, il primo passo è stato quello di definire cosa si intenda per idrogeno rinnovabile. Ciò è stato fatto negli atti delegati sull’idrogeno - si apre in una nuova scheda., che hanno anche sancito l’importanza di generare energia rinnovabile aggiuntiva per la produzione dell’idrogeno rinnovabile. La definizione di tali norme dell’UE è fondamentale per l’espansione di questo settore.

A dicembre un accordo politico relativo al pacchetto sui gas a basse emissioni di carbonio e l’idrogeno - si apre in una nuova scheda. ha segnato un’altra tappa importante. L’iniziativa è intesa a promuovere l’uso di gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, con particolare attenzione alla creazione di un mercato dell’idrogeno rinnovabile.

Kadri Simson e Pascal De Buck, con caschi di sicurezza e gilet gialli ad alta visibilità, posano vicino a una scultura della lettera H e del numero 2 davanti a un gasdotto.
Kadri Simson, commissaria europea per l’Energia (a sinistra), e Pascal De Buck, direttore operativo e amministratore delegato di Fluxys (a destra), in visita presso il cantiere di costruzione di un gasdotto per il trasporto dell’idrogeno, Lokeren, Belgio, 7 luglio 2023.

A marzo l’Alleanza europea per l’idrogeno pulito - si apre in una nuova scheda., istituita nel 2020 per sostenere la diffusione su larga scala delle tecnologie dell’idrogeno pulito entro il 2030, ha pubblicato una tabella di marcia - si apre in una nuova scheda. sulla standardizzazione dell’idrogeno, la quale fornisce una panoramica completa delle lacune, delle sfide e delle esigenze in materia di standardizzazione individuate dai membri dell’Alleanza. L’Alleanza ha inoltre pubblicato un Learnbook on Hydrogen Supply Corridors - si apre in una nuova scheda., che offre un quadro aggiornato dell’evoluzione dei principali progetti infrastrutturali in tutta l’UE necessari per creare la dorsale europea dell’idrogeno - si apre in una nuova scheda. a basse emissioni di carbonio. Si tratta di un’iniziativa volta a creare una rete dell’idrogeno in tutto il continente utilizzando gasdotti esistenti e nuovi.

Per quanto riguarda la produzione di idrogeno rinnovabile, il partenariato europeo per gli elettrolizzatori ha rinnovato il suo impegno - si apre in una nuova scheda. a favore della dichiarazione congiunta - si apre in una nuova scheda. del 2022 sull’aumento della capacità di produzione di elettrolizzatori dell’UE di 10 volte entro il 2025.

La Commissione ha inoltre proposto di istituire uno strumento paneuropeo per l’idrogeno, denominato Banca europea dell’idrogeno - si apre in una nuova scheda., che garantirà la sicurezza degli investimenti e opportunità commerciali per la produzione di idrogeno rinnovabile in Europa e nel mondo. Ciò avverrà attraverso due meccanismi di finanziamento (uno volto a promuovere la produzione di idrogeno nell’UE e l’altro dedicato alle importazioni internazionali nell’UE), la valutazione della domanda e delle esigenze infrastrutturali, e il coordinamento delle diverse fonti di finanziamento per razionalizzare gli investimenti nell’idrogeno sostenibile.

Frans Timmermans in piedi su un palco, dietro a un leggìo. Sul tabellone alle sue spalle figura in inglese la scritta «Vertice mondiale sull’idrogeno 2023».
Frans Timmermans, allora vicepresidente esecutivo della Commissione europea responsabile del Green Deal europeo (terzo da destra), interviene al vertice mondiale sull’idrogeno 2023, Rotterdam, Paesi Bassi, 11 maggio 2023.

A marzo la Commissione ha firmato una dichiarazione congiunta - si apre in una nuova scheda. con i portatori di interessi europei per promuovere la ricerca e l’innovazione in materia di idrogeno rinnovabile al fine di far progredire la diffusione dell’idrogeno rinnovabile e sostenere la transizione verso l’energia pulita.

L’UE ha inoltre adottato misure volte ad accelerare la diffusione e l’innovazione dell’energia eolica. A differenza dell’energia a idrogeno, che è ancora nelle sue fasi iniziali, il settore dell’energia eolica dell’UE si è già dimostrato un successo. Questo settore ha raggiunto un costo livellato dell’energia pari o addirittura inferiore - file PDF – si apre in una nuova scheda. a quello dei combustibili fossili e nel 2023 (da gennaio ad agosto) l’energia eolica rappresentava in media il 17,2 % - si apre in una nuova scheda. dell’elettricità consumata nell’UE. Permangono tuttavia alcune questioni: i ritardi nelle autorizzazioni, la carenza di competenze e il fatto che le gare d’appalto nazionali sono concepite in modo da prestare più attenzione ai costi che alla sostenibilità sono alcune delle sfide che si incontrano. Inoltre, i produttori di turbine eoliche non dispongono di chiari piani di sviluppo dell’eolico messi a punto dagli Stati membri, il che complica la pianificazione dei progetti in un contesto di concorrenza mondiale e di rincari dei costi delle materie prime.

Per affrontare alcune delle problematiche che ancora affliggono il settore, a ottobre la Commissione ha presentato il piano d’azione europeo per l’energia eolica - si apre in una nuova scheda..

Il piano d’azione europeo per l’energia eolica consta di sei parti principali, in cui si affrontano le problematiche ad esso connesse, e che contribuiranno a far crescere la capacità eolica da 204 gigawatt nel 2022 a 500 gigawatt, obiettivo auspicato per il 2030

1. Diffusione e autorizzazione più rapide 2. Migliore progettazione delle aste 3. Accesso ai finanziamenti 4. Contesto internazionale improntato alla concorrenza leale 5. Competenze 6. Partecipazione delle imprese e impegni degli Stati membri

Il piano d’azione comprende l’avvio dell’iniziativa «Accele-RES», che contribuirà alla digitalizzazione dell’iter autorizzativo e lancerà uno strumento online ad hoc per fornire assistenza nelle procedure autorizzative. Il piano inoltre rafforzerà la competitività dell’industria manifatturiera eolica dell’UE, facilitando l’accesso dei fabbricanti dell’UE ai mercati esteri; proteggerà dalle distorsioni del commercio (ad esempio le sovvenzioni sleali ai prodotti connessi al settore eolico importati nell’UE); e favorirà la normazione delle apparecchiature per l’energia eolica al fine di migliorare l’interoperabilità, la qualità e la sostenibilità.

Alla fine del 2023, infine, 21 Stati membri hanno presentato impegni per l’eolico - si apre in una nuova scheda., indicando i progetti eolici e i volumi di energia eolica attesi per il futuro immediato (2024-2026). Ciò creerà maggiore certezza sia per i fabbricanti che per gli investitori, portando all’avvio di un numero maggiore di progetti eolici.

Quattro persone, con caschi di sicurezza e gilet gialli ad alta visibilità, sorridono tra file di unità elettriche di grandi dimensioni di colore bianco.
Impianto di stoccaggio dell’energia basato su batterie (messo in servizio dalla società Energy Cells), per un totale di 200 megawatt e con una capacità di 200 megawatt/ora, Vilnius, Lituania, 25 luglio 2023. Questo progetto, che ha ricevuto finanziamenti per 87,6 milioni di euro dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, consentirà alla Lituania di disconnettersi dalla rete elettrica controllata dalla Russia e l’aiuterà a sincronizzarsi con la rete elettrica continentale europea.

Sostenere la transizione verso le energie rinnovabili

Passare alle energie rinnovabili significa anche trovare modi per catturarle e immagazzinarle per i periodi in cui, ad esempio, il sole e il vento non sono disponibili.

Una possibilità per immagazzinare le energie rinnovabili è data dall’uso delle batterie. Dal 2017 l’Alleanza europea delle batterie - si apre in una nuova scheda., istituita dall’UE per sostenere l’ecosistema europeo delle batterie, svolge un ruolo fondamentale nel favorire i progressi in questo settore. La settima riunione ad alto livello - file PDF – si apre in una nuova scheda., svoltasi nel marzo 2023, ha sottolineato l’importanza di dotare un numero sufficiente di persone delle competenze necessarie per l’industria delle batterie.

La garanzia di una transizione giusta e il miglioramento delle competenze dei lavoratori nelle industrie interessate dal passaggio all’energia pulita sono altri aspetti importanti della transizione verso le energie rinnovabili. In questo contesto l’Unione europea ha proclamato il 2023 «Anno delle competenze» (per ulteriori informazioni, cfr. capitolo 6).

Nel 2023, oltre ad affrontare specifiche carenze di competenze attraverso iniziative quali il piano d’azione per l’energia eolica, la Commissione ha contribuito all’avvio di un partenariato su vasta scala per le competenze per le industrie ad alta intensità energetica - si apre in una nuova scheda. e di un partenariato su larga scala per le competenze nel settore delle energie rinnovabili - si apre in una nuova scheda.. Tali partenariati faranno sì che la forza lavoro delle industrie in questione sia dotata delle competenze necessarie per tenere il passo con la transizione dell’UE verso le energie rinnovabili e la aiuteranno a orientarsi in un mercato del lavoro in evoluzione. I partenariati mirano sia a individuare le carenze di competenze che a sviluppare programmi di studio e di formazione adeguati per colmare tali carenze.

La transizione energetica del settore della pesca e dell’acquacoltura

Nel febbraio 2023 la Commissione ha presentato una comunicazione sulla transizione energetica nel settore della pesca e dell’acquacoltura dell’UE - si apre in una nuova scheda.. Le misure previste dall’iniziativa mirano a sostenere la transizione del settore verso fonti energetiche più pulite, contribuendo in tal modo a ridurre l’attuale dipendenza del settore dai combustibili fossili, che non solo è insostenibile dal punto di vista ambientale, ma lo rende anche vulnerabile agli aumenti dei prezzi dell’energia (per ulteriori dettagli, cfr. capitolo 3).

Immagine renderizzata di una nave sull’oceano.
Prototipo di peschereccio ecologico di progettazione danese, che consente un risparmio di carburante di almeno il 25 % per chilo di prodotti ittici. Innovazioni di questo tipo, insieme alle soluzioni messe in atto dall’UE, accelereranno la transizione energetica in questo settore. © ULSTEIN

Tali partenariati integrano anche iniziative esistenti, come l’accademia dell’Alleanza europea delle batterie - si apre in una nuova scheda., che si dedica alla formazione, alla riqualificazione e al miglioramento delle competenze dei lavoratori per soddisfare la domanda di lavoratori qualificati nella catena del valore delle batterie in Europa, che è in rapida crescita. Attualmente l’accademia è impegnata a realizzare e diffondere una formazione all’avanguardia in collaborazione con gli erogatori di istruzione e formazione in tutti gli Stati membri.

Anche la normativa sull’industria a zero emissioni nette e il regolamento sulle materie prime critiche hanno introdotto iniziative chiave per promuovere una forza lavoro qualificata nell’UE. La normativa sull’industria a zero emissioni nette istituisce accademie dell’industria a zero emissioni nette per sostenere la produzione di tecnologie a zero emissioni nette. Analogamente, il regolamento sulle materie prime critiche istituisce un’Accademia per le materie prime, incentrata sul miglioramento delle competenze essenziali per la forza lavoro nella catena di approvvigionamento delle materie prime critiche.

Nel 2023 sono stati inoltre avviati i dialoghi sulla transizione pulita. Il primo - si apre in una nuova scheda., incentrato sull’idrogeno, ha riunito i rappresentanti dell’intera catena del valore dell’idrogeno per scambiare idee e migliori pratiche su come rafforzare la dimensione industriale del Green Deal europeo. Il secondo - si apre in una nuova scheda. si è svolto con i rappresentanti delle industrie ad alta intensità energetica.

Infine, per sostenere il passaggio alle energie rinnovabili, l’UE fornisce consulenza pratica e orientamenti su misura agli Stati membri attraverso lo strumento di sostegno tecnico. Nel 2023 questo strumento ha aiutato 17 Stati membri a individuare riforme e investimenti necessari per abbandonare gradualmente i combustibili fossili russi - si apre in una nuova scheda.. Tra i settori oggetto del sostegno tecnico figurano i seguenti: autorizzazioni più rapide per le energie rinnovabili; efficienza energetica e ristrutturazione degli edifici; produzione di idrogeno e biometano; diversificazione dell’approvvigionamento di gas; e decarbonizzazione dell’industria. Tale sostegno contribuirà a realizzare la transizione verde e a ridurre il prezzo dell’energia, a vantaggio dei cittadini e delle imprese.