L’uso delle nuove tecnologie di produzione e trattamento delle immagini per monitorare la politica agricola comune: i progressi registrati sono, nel complesso, costanti, ma più lenti per il monitoraggio ambientale e del clima
Contenuto della relazione
Le nuove tecnologie di produzione e trattamento delle immagini, quali quelle connesse ai satelliti Sentinel di Copernicus di proprietà dell’UE, costituiscono un potenziale punto di svolta nel monitoraggio della politica agricola comune e offrono vantaggi per gli agricoltori e l’ambiente. La Corte ha riscontrato che la Commissione ha incoraggiato gli organismi pagatori degli Stati membri a servirsi delle nuove tecnologie, in particolare per il monitoraggio dei pagamenti diretti degli aiuti per superficie. Nel 2019, 15 organismi pagatori in cinque Stati membri hanno usato i dati Sentinel per controllare le domande di aiuto, ma al momento una serie di fattori ostacolano un ricorso più ampio, da parte degli organismi pagatori, alle nuove tecnologie. La Corte raccomanda alla Commissione di attenuare tali ostacoli e di sfruttare meglio le nuove tecnologie per il monitoraggio dei requisiti ambientali e climatici.
Relazione speciale della Corte dei conti europea presentata in virtù dell’articolo 287, paragrafo 4, secondo comma, del TFUE.
Sintesi
IDa molto tempo la politica agricola comune si avvale della fotografia aerea o delle immagini satellitari per il controllo degli aiuti per superficie, che oggi rappresentano quasi l’80 % dei finanziamenti erogati dall’UE a favore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale. Benché queste immagini presentino di norma un’altissima risoluzione spaziale, prima del 2017 non erano disponibili con una frequenza sufficiente per consentire la verifica delle attività svolte sui terreni agricoli nel corso dell’anno (ad esempio la raccolta).
IIDal marzo 2017, i satelliti Sentinel 1 e 2 di Copernicus, di proprietà dell’UE, forniscono immagini ad alta risoluzione frequenti e gratuite e costituiscono un potenziale punto di svolta nella tecnologia di osservazione della Terra per il monitoraggio delle attività agricole. Poiché le immagini vengono acquisite in maniera frequente, grazie all’elaborazione automatizzata dei dati delle serie temporali durante l’intero periodo vegetativo è possibile individuare, senza intervento umano, le colture praticate e monitorare talune pratiche agricole sulle singole parcelle (come la lavorazione del terreno e lo sfalcio). Dal 2018, gli organismi pagatori possono usare i dati dei satelliti Sentinel di Copernico anziché effettuare i controlli tradizionali basati sulle ispezioni in campo.
IIIStando alla Commissione e ai portatori di interessi nell’ambito della PAC, i dati Sentinel di Copernicus e altre tecnologie per il monitoraggio degli aiuti per superficie possono offrire notevoli benefici per gli agricoltori, le amministrazioni e l’ambiente. L’audit della Corte ha esaminato se la Commissione abbia incoraggiato in maniera efficace l’uso diffuso di queste nuove tecnologie e se gli Stati membri abbiano preso misure adeguate per porle in atto. Sono stati analizzati i dati dei satelliti Sentinel di Copernicus, le immagini rilevate dai droni e immagini geo-referenziate. Valutare i progressi compiuti nell’uso delle nuove tecnologie di produzione e trattamento delle immagini è ora particolarmente importante, dato che le risultanze dell’audit della Corte potrebbero essere applicate alla PAC nel periodo successivo al 2020.
IVLa Corte ha riscontrato che tanto la Commissione quanto alcuni Stati membri si sono adoperati per sfruttare i potenziali vantaggi delle nuove tecnologie. La Commissione ha promosso l’uso delle nuove tecnologie attraverso numerose conferenze e workshop e fornito un sostegno bilaterale a molti organismi pagatori. Nel 2019, 15 organismi pagatori su 66 usavano i dati Sentinel di Copernicus per controllare le domande di aiuto relative a taluni regimi e alcuni gruppi di beneficiari (“controlli tramite monitoraggio”). L’audit ha rivelato che, secondo molti organismi pagatori, vi sono fattori che ostacolano un ricorso più ampio alle nuove tecnologie.
VBenché la Commissione abbia tentato di rimuovere o attenuare alcuni di questi ostacoli, gli organismi pagatori auspicano maggiori orientamenti da parte della Commissione per poter prendere le decisioni giuste e ridurre il rischio di future rettifiche finanziarie.
VIIl passaggio a modalità di controllo tramite monitoraggio richiede notevoli cambiamenti ai sistemi informatici, nonché risorse e competenze specifiche. La Commissione ha preso iniziative per agevolare l’accesso ai dati Sentinel e ai servizi di elaborazione digitale “cloud”, ma l’uso che ne fanno gli organismi pagatori a fini operativi è ancora limitato.
VIIQuanto ai regimi di sviluppo rurale e alla condizionalità, si è constatato solo un ricorso limitato alle nuove tecnologie per il monitoraggio della conformità e della performance concernenti i requisiti climatici e ambientali. La Corte conclude inoltre che l’insieme, attualmente proposto, di indicatori di performance per la PAC post 2020 non è, per lo più, concepito per il monitoraggio diretto con dati Sentinel.
VIIILa Corte raccomanda alla Commissione di offrire incentivi agli Stati membri affinché facciano dei controlli tramite monitoraggio un sistema di controllo fondamentale per la PAC post 2020. La Corte raccomanda inoltre alla Commissione di sfruttare meglio le nuove tecnologie per il monitoraggio dei requisiti ambientali e climatici.
Introduzione
La politica agricola comune
01Alla gestione della politica agricola comune (PAC) dell’UE partecipano sia la Commissione che gli Stati membri. Gli organismi pagatori degli Stati membri sono responsabili della gestione delle domande di aiuto, dei controlli sui richiedenti, dei pagamenti e del monitoraggio dell’impiego dei fondi. La Commissione definisce gran parte del quadro per la spesa, controlla e monitora il lavoro degli organismi pagatori e mantiene la responsabilità per l’utilizzo dei fondi UE. La PAC prevede tre tipologie di sostegno:
- i pagamenti diretti, per fornire un sostegno al reddito degli agricoltori;
- le misure di mercato, per far fronte a situazioni di mercato difficili come un improvviso calo dei prezzi;
- le misure di sviluppo rurale, con programmi nazionali e regionali per far fronte alle esigenze e alle sfide specifiche cui sono confrontate le zone rurali.
La figura 1 mostra che quattro quinti della spesa della PAC riguardano regimi basati sulla superficie, nell’ambito dei pagamenti diretti o delle misure di sviluppo rurale. Gli organismi pagatori versano ogni anno agli agricoltori l’aiuto per superficie, sulla base del numero di ettari coltivati e del rispetto, da parte degli agricoltori, delle norme di ammissibilità specifiche.
L’importo percepito dagli agricoltori può essere ridotto se un’ispezione rileva il mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza alimentare, salute degli animali e delle piante, clima e ambiente, protezione delle risorse idriche, benessere degli animali e condizioni di mantenimento dei terreni agricoli1. Il subordinamento dei pagamenti a queste condizioni è noto come “condizionalità”2.
L’uso di immagini satellitari per il controllo degli aiuti per superficie
04La PAC si avvale da tempo della fotografia aerea e delle immagini satellitari per il controllo di una parte degli aiuti per superficie da essa erogati. La riforma della PAC del 1992 ha consentito di sostituire le ispezioni in campo con l’uso di immagini satellitari (cfr. paragrafo 07). La riforma della PAC del 2003 ha imposto agli Stati membri di creare un sistema informatizzato di informazione geografica per tutte le parcelle agricole. La riforma del 2013 ha reso obbligatorio l’uso di questo sistema di identificazione delle parcelle agricole (SIPA) assieme alla domanda di aiuto basata su strumenti geospaziali (GSAA), introdotta progressivamente a partire dal 2015 per rafforzare i controlli delle domande di aiuto.
05Il SIPA si basa su fotografie aeree e immagini satellitari corrette per compensare la distorsione geometrica (ossia “ortorettificate”). Gli organismi pagatori utilizzano il SIPA per controlli incrociati su tutte le domande di aiuto per superficie, per esser certi di erogare i pagamenti soltanto per i terreni agricoli ammissibili e solo una volta per una data superficie di terreno agricolo. Le ortoimmagini del SIPA hanno una risoluzione spaziale molto elevata (per lo più 25 -50 cm per pixel — cfr. quadro 1) e vengono aggiornate, in generale, ogni tre anni.
Il SIPA è la pietra angolare dei sistemi integrati di gestione e di controllo (SIGC) degli organismi pagatori per i regimi basati sulla superficie. La relazione speciale della Corte n. 25/2016 sul SIPA ha individuato margini di miglioramento, ma ha anche riconosciuto l’azione intrapresa nel corso degli anni dalla Commissione e dagli organismi pagatori per rendere il sistema più affidabile3. A causa della scarsa frequenza con cui vengono aggiornate le immagini SIPA, gli organismi pagatori non possono utilizzarle per verificare le attività svolte sulla parcella nel corso dell’anno (impianto, raccolta, sfalcio, ecc.). Per verificare le dichiarazioni degli agricoltori e il rispetto delle norme di ammissibilità, gli organismi pagatori hanno dovuto effettuare ispezioni in campo per un campione corrispondente a circa il 5 % degli agricoltori (cfr. quadro 2).
Le ispezioni in campo sono lunghe e costose e forniscono un quadro della situazione limitato al momento della rilevazione. La Commissione ha sviluppato, a partire dal 1992, un approccio alternativo per le ispezioni delle parcelle agricole mediante immagini satellitari provenienti da fornitori commerciali (come SPOT, Worldview, PlanetScope) rilevate in periodi diversi nel corso dell’anno, i cosiddetti “controlli mediante telerilevamento” (cfr. quadro 3). Secondo il Centro comune di ricerca della Commissione europea (JRC), in tutta l’UE l’80 %, in media, delle ispezioni in campo viene ora effettuato mediante telerilevamento. Se l’organismo pagatore non può trarre una conclusione sulla base di queste immagini, un ispettore effettua una “rapida visita in loco” sulle parcelle interessate. I controlli mediante telerilevamento sono meno costosi4, ma richiedono pur sempre l’intervento umano, ossia l’interpretazione assistita da computer, da parte degli operatori, di immagini satellitari ad altissima risoluzione.
L’introduzione della GSAA (cfr. paragrafo 04) consente agli agricoltori di presentare le domande di aiuto e le domande di pagamento per via elettronica, insieme alla geolocalizzazione delle parcelle agricole dichiarate. Pertanto, i sistemi informatici degli organismi pagatori collegano ora le informazioni geospaziali alle parcelle agricole.
09Da giugno 2015, i satelliti Sentinel 1 e 2 di proprietà dell’UE (cfr. figura 2), lanciati nell’ambito dell’infrastruttura dell’UE per monitorare la Terra dallo spazio, il programma Copernicus, forniscono immagini ad alta risoluzione disponibili gratuitamente. Secondo l’Agenzia spaziale europea (ESA), la Commissione e gli esperti consultati, questi satelliti rappresentano un potenziale punto di svolta nella tecnologia di osservazione della Terra per il monitoraggio nell’ambito della PAC, in quanto:
- offrono un’alta risoluzione spaziale e, da marzo 2017, una frequenza elevata: ogni cinque giorni è disponibile una nuova immagine con una risoluzione spaziale di 10 metri per pixel, rispetto a una risoluzione di 30 metri ogni 16 giorni per Landsat, il programma statunitense di osservazione satellitare della Terra;
- producono dati comparabili su un lungo arco temporale e con una qualità di calibrazione elevata; e
- la Commissione è impegnata a lungo termine a continuare a fornire queste immagini.
Poiché le immagini provenienti da Sentinel 1 e 2 vengono acquisite in maniera frequente, grazie all’elaborazione automatizzata dei dati delle serie temporali durante l’intero periodo vegetativo è possibile individuare le colture praticate e monitorare talune pratiche agricole sulle singole parcelle (come la lavorazione del terreno, la raccolta e lo sfalcio). La figura 3 mostra come le colture possano essere identificate utilizzando una serie temporale di dati Sentinel. Ciò consente di monitorare l’intera popolazione dei beneficiari degli aiuti, anziché concentrarsi sui controlli di un campione di agricoltori.
Uso dei dati Sentinel di Copernicus per il monitoraggio degli aiuti per superficie
11Nel maggio 2017 gli organismi pagatori dell’UE hanno firmato un memorandum informale, la “dichiarazione di Malta”, che incoraggia la Commissione a usare nuove tecnologie per la semplificazione del SIGC. Nel giugno 2017, la Commissione ha proposto modifiche legislative che consentono agli Stati membri di applicare un nuovo approccio denominato “controlli tramite monitoraggio” a partire dal 20185. Questo approccio utilizza processi automatizzati basati sui dati Sentinel di Copernicus. Le norme modificate consentono inoltre l’uso di altre nuove tecnologie, come i droni e le fotografie geo-referenziate o i dati rilevati da altri satelliti, come prove aggiuntive per verificare la conformità nell’ambito della PAC.
12Nel maggio 2018, per la prima volta un organismo pagatore italiano ha iniziato a usare il nuovo approccio per i controlli nella provincia di Foggia (Puglia). Nel 2019, 15 organismi pagatori in Belgio, Danimarca, Italia, Malta e Spagna hanno utilizzato i controlli tramite monitoraggio per alcuni dei loro regimi. La figura 4 mostra le principali date di introduzione dei controlli tramite monitoraggio.
I controlli tramite monitoraggio combinano i dati di Sentinel 1 e 2 di Copernicus, ottenuti ogni cinque giorni, con le informazioni fornite dagli agricoltori nelle loro domande. Mediante l’apprendimento automatico o altri algoritmi idonei al trattamento di grandi quantità di dati, gli organismi pagatori ottengono informazioni sui tipi di colture e sull’attività agricola di tutte le parcelle dichiarate/aziende agricole per ciascun regime di aiuto. Gli organismi pagatori valutano quindi le parcelle/le aziende utilizzando un sistema di colori assegnati a ciascuna parcella/azienda (cfr. quadro 4).
Gli organismi pagatori valutano l’attività svolta sulle parcelle/nelle aziende nel corso dell’anno, tenendo conto dei dati Sentinel più recenti disponibili e delle informazioni ottenute dagli agricoltori. Ad esempio, a una parcella costituita da terreno erboso verrebbe attribuito il colore giallo finché i dati Sentinel non indichino che è stata falciata entro il termine regolamentare; a questo punto il colore diventa verde. A causa della loro risoluzione spaziale, i dati Sentinel non sono adatti per misurare la superficie di una parcella. Gli organismi pagatori misurano quindi la superficie della parcella nel SIPA, che utilizza immagini con una risoluzione spaziale più elevata. Pertanto, prima di passare ai controlli tramite monitoraggio, il SIPA dell’organismo pagatore deve essere di buona qualità sia in termini di esattezza della superficie ammissibile registrata, sia in termini di frequenza del relativo aggiornamento. La figura 5 illustra il funzionamento del sistema di controlli tramite monitoraggio.
Benefici attesi dal nuovo approccio di monitoraggio
15La Commissione, gli organismi pagatori, le parti interessate e gli esperti concordano sul fatto che l’approccio di monitoraggio che prevede l’utilizzo dei dati dei satelliti Sentinel di Copernicus rappresenta un importante cambiamento nella gestione e nel controllo della PAC.
Accrescere la conformità aiutando gli agricoltori a soddisfare i requisiti
16Il sistema tradizionale delle domande di aiuto e dei controlli è un sistema sequenziale, mentre i controlli tramite monitoraggio sono un sistema interattivo. L’approccio di controllo tramite monitoraggio permette di tenere conto, in qualsiasi momento durante il periodo vegetativo, di nuove informazioni (come dati Sentinel più recenti appena acquisiti, fotografie geo-referenziate o altri documenti trasmessi dall’agricoltore), offrendo pertanto maggiori opportunità agli agricoltori di rettificare le proprie dichiarazioni prima che siano finalizzate (cfr. figura 6). Gli organismi pagatori possono anche inviare messaggi di avvertimento agli agricoltori, dando loro l’opportunità di adottare misure correttive (ad esempio lo sfalcio di un campo). Pertanto, anziché penalizzare gli agricoltori ex-post, grazie all’approccio basato sul monitoraggio è possibile intervenire prima che la non conformità si verifichi.
Copertura totale degli agricoltori, riduzione degli oneri amministrativi e maggiore efficacia in termini di costi
17Nell’ambito dell’approccio tradizionale basato sui controlli in loco, gli organismi pagatori selezionano piccoli campioni di agricoltori da sottoporre a controllo. Se si effettua una visita in loco a campione, un ispettore controlla la superficie della parcella e le colture praticate a fronte delle informazioni fornite dall’agricoltore nella domanda di aiuto.
18Secondo il nuovo approccio, tutte le parcelle agricole di una regione sono soggette allo stesso processo di monitoraggio. Le visite in campo sono effettuate solo se l’esito del processo di monitoraggio non consente di trarre conclusioni e se il potenziale impatto finanziario della non conformità supera una determinata soglia. Se ciò comporta minori visite sul campo, riduce l’onere per l’agricoltore e i costi per l’organismo pagatore. Secondo un recente studio6, l’automazione, la digitalizzazione e le nuove tecnologie per la gestione e i controlli possono contribuire a ridurre i costi dell’amministrazione della PAC. Se grazie all’utilizzo dei satelliti vengono effettuate visite in campo mirate presso le aziende agricole che hanno maggiori probabilità di non essere conformi, i controlli risultano più efficienti.
Migliorare l’informazione per la gestione delle aziende agricole
19I controlli tramite monitoraggio generano dati utili per l’agricoltura intelligente (che utilizza la tecnologia moderna per accrescere la quantità e la qualità dei prodotti agricoli), con conseguenti vantaggi economici per gli agricoltori. Ad esempio, le immagini satellitari possono fornire informazioni sul contenuto di azoto nel suolo o sullo stress da siccità, che potrebbero ottimizzare l’applicazione di fertilizzanti o l’irrigazione, riducendo i costi per l’agricoltore e gli impatti ambientali negativi dell’attività agricola. Consentendo l’accesso ai propri dati (SIPA, Sentinel e altre immagini satellitari, informazioni sui requisiti ambientali), gli organismi pagatori hanno quindi la possibilità di fornire un servizio agli agricoltori, moltiplicando i benefici delle nuove tecnologie.
Estensione e approccio dell’audit
20L’audit della Corte ha valutato se la Commissione europea e gli Stati membri abbiano preso provvedimenti sufficienti per sfruttare i potenziali benefici delle nuove tecnologie in materia di produzione e trattamento di immagini per il monitoraggio nell’ambito della PAC. In particolare, la Corte ha esaminato se la Commissione abbia incoraggiato in maniera efficace l’uso diffuso di queste nuove tecnologie e se gli Stati membri abbiano preso misure adeguate per porle in atto. Gli auditor della Corte hanno inteso individuare esempi di buone pratiche nell’uso delle nuove tecnologie per il monitoraggio nell’ambito della PAC, nonché far luce sugli ostacoli che ne impediscono una diffusione più ampia. Valutare i progressi compiuti nell’uso delle nuove tecnologie di produzione e trattamento delle immagini è ora particolarmente importante, dato che le risultanze dell’audit della Corte potrebbero essere applicate alla PAC per il periodo successivo al 2020. Il maggiore ricorso a nuove tecnologie per il monitoraggio nell’ambito della PAC può incidere sul futuro approccio di audit adottato dagli organismi di audit nazionali e dell’UE.
21Le nuove tecnologie per la produzione e il trattamento di immagini oggetto dell’audit comprendono i dati dei satelliti Sentinel di Copernicus, le immagini acquisite dai droni e le immagini geo-referenziate. L’audit non ha riguardato l’utilizzo dei dati Sentinel di Copernicus per le applicazioni di un’agricoltura intelligente, le previsioni sulle rese agricole o ambiti che esulano dalla PAC.
22Gli elementi probatori sono stati acquisiti tramite:
- esami documentali e colloqui con il personale di quattro direzioni generali della Commissione (Agricoltura e sviluppo rurale; Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI; Centro comune di ricerca (JRC); Ambiente), dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) e dell’Agenzia esecutiva per la ricerca;
- visite presso quattro organismi pagatori che hanno espletato controlli tramite monitoraggio nel 2019 ubicati in Belgio, Danimarca, Italia e Spagna;
- un sondaggio mediante questionario presso 66 organismi pagatori che gestiscono le misure connesse alla superficie in 27 Stati membri (escluso il Regno Unito, in quanto entrato nel processo di cui all’articolo 50 per lasciare l’UE). Il sondaggio ha posto domande sull’uso delle nuove tecnologie per la produzione e il trattamento di immagini, sui progressi compiuti nell’attuazione dei controlli tramite monitoraggio e sulle sfide individuate nella preparazione della PAC post 2020. Hanno risposto 59 organismi pagatori (un tasso di risposta dell’89 %);
- una visita all’Agenzia spaziale europea e una riunione con un gruppo di esperti alla quale hanno partecipato rappresentanti degli organismi pagatori, della ricerca, dell’industria e dell’AEA;
- l’analisi dei risultati degli Stati membri relativi alle ispezioni sulla condizionalità per gli anni 2015‑2017.
Osservazioni
La Commissione ha incoraggiato l’uso di nuove tecnologie
23La Commissione ha considerato che le nuove tecnologie per la produzione e il trattamento di immagini offrono vantaggi significativi in quanto migliorano l’efficienza del monitoraggio nell’ambito della PAC (cfr. paragrafi 15-19). La Corte ha esaminato se la Commissione abbia adottato misure sufficienti per realizzare tali benefici:
- introducendo modifiche alla normativa e linee-guida per consentire l’uso di nuove tecnologie per il controllo delle domande di aiuto;
- fornendo un sostegno tempestivo agli organismi pagatori e promuovendo l’uso delle nuove tecnologie;
- individuando esempi di buone pratiche e soluzioni per le sfide affrontate dagli organismi pagatori;
- facilitando l’accesso degli organismi pagatori ai dati dei satelliti Sentinel di Copernicus;
- inizializzando e finanziando progetti di ricerca, potenzialmente in grado di aumentare l’uso delle nuove tecnologie per il monitoraggio nell’ambito della PAC.
Il quadro giuridico per i controlli tramite monitoraggio è diventato più chiaro
24Stando a quanto emerso dal sondaggio della Corte, circa due quinti degli organismi pagatori ritengono che la normativa iniziale adottata nel maggio 2018 (cfr. paragrafo 11) non consentisse soluzioni pragmatiche per l’esecuzione dei controlli tramite monitoraggio. La Commissione si è resa conto della necessità di ulteriori chiarimenti e ha modificato il quadro giuridico applicabile all’anno di domanda 20197.
25L’indagine della Corte mostra che, per 52 dei 59 organismi pagatori, un ostacolo importante è costituito dall’incertezza relativa alla procedura di verifica della conformità della Commissione nel contesto del nuovo approccio. Mentre nel caso dei controlli tradizionali esistono norme sulle modalità di esecuzione dei controlli in loco o mediante telerilevamento, non esistono norme analoghe per i controlli tramite monitoraggio. Gli organismi pagatori temono quindi che la Commissione possa in seguito mettere in discussione il loro approccio e le decisioni adottate e applicare rettifiche finanziarie.
26La Commissione ha compreso tale preoccupazione e ha preso provvedimenti per chiarire le modalità con cui i controlli tramite monitoraggio saranno sottoposti ad audit in futuro:
- valutando ciascuna notifica dei controlli tramite monitoraggio sulla base di una serie di elementi tecnici e giuridici8;
- comunicando i risultati di tali valutazioni agli organismi pagatori; e
- inviando una lettera a tutti gli organismi pagatori che espletano controlli tramite monitoraggio nel 2019, in cui si dichiara disponibile al dialogo e alla ricerca di soluzioni qualora dovessero sorgere questioni di rilievo.
Alcuni degli organismi pagatori visitati dagli auditor della Corte si aspettavano che la Commissione approvasse la loro metodologia per i controlli tramite monitoraggio. Sebbene gli organismi pagatori abbiano discusso una serie di aspetti tecnici con gli esperti del JRC, la Commissione non ha approvato metodologie e non prevede di farlo.
28Nei suoi orientamenti tecnici9, la Commissione descrive alcune regole di base per verificare se il sistema abbia correttamente interpretato i dati Sentinel, confrontandoli con la situazione riscontrata in campo. Al fine di valutare l’affidabilità del sistema automatizzato per la valutazione delle parcelle, la Commissione ha fissato due soglie iniziali che i sistemi degli organismi pagatori non possono superare:
- il 5 % dei falsi errori rossi, che si verificano quando un agricoltore con una dichiarazione corretta è considerato inadempiente. Questo errore ha scarso impatto sul bilancio dell’UE in quanto l’agricoltore probabilmente presenterà un ricorso; e
- il 10-20 % di falsi errori verdi, che si verificano quando un agricoltore che è completamente o parzialmente inadempiente percepisce il pagamento senza che l’inadempienza sia rilevata dal sistema. Questo tipo di errore può comportare un pagamento in eccesso, con evidenti ripercussioni sul bilancio dell’UE. Quando i sistemi migliorano, la Commissione prevede di abbassare tale soglia.
Gli orientamenti tecnici non forniscono informazioni su alcuni elementi essenziali delle disposizioni in materia di controllo della qualità (numero minimo di campioni da verificare, criteri di selezione, obblighi di segnalazione). Un solido quadro di valutazione della qualità potrebbe fornire preziose informazioni agli organismi pagatori che eseguono i controlli tramite monitoraggio, riducendo nel contempo il rischio di rettifiche finanziarie. Nel 2010 la Commissione ha istituito un quadro di valutazione della qualità per il SIPA, che impone agli Stati membri di verificarne annualmente la qualità e di adottare misure correttive ove necessario. Pur avendo individuato debolezze nel quadro suddetto, descritte nella relazione speciale n. 25/201610, la Corte ha tuttavia riconosciuto il contributo da questo apportato al miglioramento della qualità del SIPA.
30Una questione, che le modifiche legislative della Commissione non hanno risolto completamente, è la complessità di alcuni requisiti dei regimi di aiuto per superficie. Si tratta di una combinazione di norme UE e nazionali, concepite quando Copernicus e altre tecnologie non erano ancora disponibili. Tali norme possono essere molto complesse per alcune misure di aiuto della PAC (come il pagamento per la componente “inverdimento”, che prevede pagamenti diretti agli agricoltori che adottano o mantengono pratiche agricole che contribuiscono al conseguimento degli obiettivi ambientali e climatici). Non sempre queste misure possono essere monitorate a distanza, il che significa che gli organismi pagatori devono continuare a effettuare ispezioni in loco tradizionali (cfr. tabella 1). L’introduzione della PAC post 2020 rappresenta un’opportunità per riesaminare i vantaggi e la necessità di alcuni di questi requisiti.
Tabella 1 – Esempi di requisiti di “inverdimento” e possibilità, o meno, di monitorarli a distanza con i dati Sentinel
Può essere monitorato | Non può essere monitorato |
Presenza di una coltura intercalare Presenza di una coltura azotofissatrice Messa a riposo del terreno | Presenza di due specie di piante nella coltura intercalare Elementi caratteristici del paesaggio (file di alberi, siepi, stagni, canali) di larghezza inferiore a 20 m |
Fonte: Corte dei conti europea, sulla base dei documenti della Commissione e dei colloqui svoltisi.
La Commissione ha promosso e sostenuto il nuovo approccio
31L’indagine della Corte indica che due terzi degli organismi pagatori ritengono che la Commissione abbia fornito loro un sostegno sufficiente per l’attuazione dei controlli tramite monitoraggio. Sebbene un quinto degli organismi pagatori non abbia ritenuto adeguato il sostegno della Commissione, non ha fornito una giustificazione valida per tale affermazione. Le risposte fornite dagli altri organismi sono state neutre. A giudizio della Corte, la Commissione promuove e sostiene attivamente, in vari modi, i controlli tramite monitoraggio:
- dal maggio 2017 ha organizzato oltre 15 conferenze, workshop, riunioni di gruppi di esperti e seminari in cui i controlli tramite monitoraggio figuravano chiaramente all’ordine del giorno;
- da gennaio 2018 ad agosto 2019, ha tenuto riunioni bilaterali con gli organismi pagatori interessati a eseguire i controlli tramite monitoraggio in 15 Stati membri;
- ha risposto alle domande degli Stati membri e ha messo a disposizione un documento unico contenente domande e risposte sul nuovo approccio di monitoraggio.
La Commissione cerca soluzioni per ridurre il numero di parcelle che richiedono un follow-up
32
Quasi nove decimi degli organismi pagatori che hanno risposto all’indagine hanno considerato il rischio di ottenere troppe parcelle contrassegnate in giallo come un inconveniente importante o molto importante. Se la parte interamente automatizzata del sistema genera, a partire dall’intero gruppo di richiedenti, un gran numero di parcelle sulle quale non è possibile trarre conclusioni, il carico di lavoro dell’organismo pagatore può essere superiore a quello risultante da controlli in loco tradizionali per un piccolo campione di richiedenti. Per la verifica concernente le parcelle contrassegnate in giallo nei controlli tramite monitoraggio, può essere necessario (previa considerazione delle soglie di impatto finanziario descritte al paragrafo 35):
- visionare le immagini disponibili per la parcella in questione;
- richiedere all’agricoltore informazioni aggiuntive e verificarle;
- ispezionare il campo.
e qualora ciò non consenta di trarre conclusioni:
Le piccole parcelle sono spesso contrassegnate in giallo, principalmente a causa dell’insufficiente risoluzione spaziale dei satelliti Sentinel (numero insufficiente di pixel che rientrano interamente nei confini della particella). Gli organismi pagatori hanno definizioni diverse delle piccole parcelle, da 0,2 ha a 1 ha. Possono essere numerose e causare molto lavoro per l’organismo pagatore, anche se di solito rappresentano solo una piccola parte della superficie agricola totale coperta dall’organismo pagatore. La tabella 2 mostra la percentuale di piccole parcelle contrassegnate in giallo sul totale delle parcelle per i tre organismi pagatori visitati.
Tabella 2 – Percentuale di piccole parcelle contrassegnate in giallo (<0,5 ha) sulla totalità delle parcelle per tre organismi pagatori che espletano controlli tramite monitoraggio
Organismo pagatore | Percentuale di piccole parcelle in termini di numero | Percentuale di piccole parcelle in termini di superficie |
Belgio (Fiandre) | 1,9 % | 0,2 % |
Danimarca | 5,7 % | 0,3 % |
Spagna (Castiglia e León) | 1,0 % | 0,1 % |
Fonte: organismi pagatori in Belgio (Fiandre), Danimarca e Spagna (Castiglia e León).
34La Commissione ha proposto di trattare le parcelle di piccole dimensioni nelle seguenti modalità.
- Aggregazione delle piccole parcelle agricole adiacenti della stessa azienda, con la stessa destinazione dichiarata del suolo, in un’unica “caratteristica di interesse”. L’organismo pagatore in Castiglia e León (Spagna) adotta questo approccio.
- Monitoraggio delle piccole parcelle, sulle quali non è possibile trarre conclusioni, nel corso dell’aggiornamento del SIPA, anziché mediante una visita in loco. La Commissione autorizza questa opzione solo quando le foto aeree vengono scattate annualmente per l’intero paese. La Danimarca ha scelto questa opzione.
- Acquisizione di dati satellitari ad altissima risoluzione per fornire migliori informazioni sulle piccole parcelle, onde scongiurare la necessità di una visita sul campo. Il JRC ha stipulato recentemente un contratto con un fornitore di tali dati per testare questo approccio per il 2019. Nell’ambito di questo contratto, gli organismi pagatori che nel 2019 espletano controlli tramite monitoraggio possono ottenere serie temporali per piccole parcelle, tratte da immagini satellitari ad alta risoluzione (4 milioni di pixel). Tuttavia, i dati saranno disponibili troppo tardi per poter essere utilizzati efficacemente dagli organismi pagatori nella procedura di follow-up del 2019.
Queste opzioni contribuiscono a ridurre il numero di parcelle contrassegnate in giallo. Per le parcelle rimanenti, la Commissione ha definito soglie monetarie negli orientamenti tecnici11 e nel documento “Questions & Answers”, con corrispondenti azioni di follow-up.
- Qualora si preveda che l’impatto sul pagamento al beneficiario di tutte le parcelle contrassegnate in giallo sarà modesto (inferiore a 50 euro a livello di regime), non è richiesto alcun follow-up.
- Se l’impatto dovesse essere medio (superiore a 50 euro a livello di regime e inferiore a 250 euro a livello di beneficiario), si dovrebbe monitorare un campione pari al 5 % delle parcelle in giallo.
- Se invece fosse alto (superiore a 250 euro a livello di beneficiario), sarebbe necessario monitorare tutti i beneficiari interessati.
Soglie inferiori comportano un livello di affidabilità più elevato, ma anche un aumento dei controlli di monitoraggio e, di conseguenza, un aumento dei costi dei controlli. La Commissione ha effettuato un’analisi delle soglie monetarie nella normativa esistente sulla PAC e ha consultato i dati sui costi delle visite sul campo per definire la soglia di 250 euro, ma non lo ha fatto per la soglia di 50 euro.
37Alcune attività agricole sono difficili da monitorare mediante i satelliti Sentinel, come il pascolo estensivo sui prati o la coltivazione in serra, così come l’assenza di attività agricole (ad esempio l’abbandono dei terreni). In alcuni Stati membri ciò può anche portare a un gran numero di parcelle contrassegnate in giallo. Per individuare alcune di queste attività, la Commissione ha consentito, quale possibile soluzione, l’uso di fotografie geo-referenziate come prove aggiuntive. L’Agenzia del GNSS europeo ha lavorato nel 2019 allo sviluppo di un’applicazione per smartphone per le foto geo-referenziate. In Danimarca e in Italia gli organismi pagatori collaborano con imprese private per sviluppare apposite applicazioni. Tuttavia, gli organismi pagatori visitati dagli auditor della Corte non hanno ancora usato fotografie geo-referenziate nell’anno di domanda 2019 (salvo in Italia, per le prove pilota).
I servizi basati su piattaforma cloud, finanziati dall’UE, sono stati utilizzati per effettuare dei test anziché per il monitoraggio operativo
38Copernicus, il più grande fornitore di dati spaziali al mondo, produce attualmente 12 terabyte al giorno. Per facilitare e standardizzare l’accesso a questi dati, la Commissione europea finanzia la realizzazione di cinque piattaforme cloud digitali che forniscono un accesso centralizzato ai dati e alle informazioni di Copernicus, nonché agli strumenti di trattamento. Le piattaforme sono note come servizi di accesso alle informazioni e ai dati (DIAS). Quattro di esse offrivano nel 2019 servizi attinenti all’agricoltura12. Devono soddisfare vari requisiti tecnici e fornire i dati di Copernicus gratuitamente, ma possono addebitare spese per servizi aggiuntivi (quali il trattamento e l’archiviazione dei dati e la combinazione dei dati di Copernicus con altri insiemi di dati)13.
39I servizi dei fornitori DIAS sono stati messi a disposizione nel 2018. Nell’autunno 2018 la Commissione ha deciso di sostenere gli organismi pagatori che espletano i controlli tramite monitoraggio, sovvenzionando il loro accesso individuale a una delle quattro piattaforme DIAS per il 2019. La sovvenzione ammontava a 120 000 euro per fornitore DIAS e copriva tre fasi: l’esame del grado di preparazione tecnica dei fornitori DIAS da parte della Commissione, l’adozione di uno dei fornitori DIAS da parte degli organismi pagatori e l’uso operativo dei DIAS da parte degli organismi pagatori nel 2019. Anche se tutti gli organismi pagatori visitati dagli auditor della Corte avevano riscontrato l’utilità di testare gratuitamente una piattaforma DIAS, la maggior parte di essi ha utilizzato le proprie infrastrutture o i propri contratti come soluzioni di trattamento primario per i controlli tramite monitoraggio nel 2019. Di conseguenza, il valore aggiunto dei 480 000 euro spesi dalla Commissione è ancora da stabilire.
40Secondo il sondaggio svolto dalla Corte nel giugno 2019, la maggior parte degli organismi pagatori non intende passare a breve a una piattaforma DIAS. Dalle discussioni svoltesi fra la Corte e gli organismi pagatori e il gruppo di esperti fra aprile e settembre 2019 sono emerse le seguenti incertezze, che ritardano il passaggio ai fornitori DIAS.
- Il costo dei servizi DIAS oggi e in futuro. A causa degli aspetti tecnici e dei modelli operativi di pagamento in base all’uso effettivo (“pay-per-use”), la maggior parte degli organismi pagatori non sa quanto costerebbe loro effettuare controlli tramite monitoraggio su piattaforme DIAS nel proprio paese o regione.
- Il fatto di disporre di quattro fornitori DIAS, ciascuno con una tecnologia e una struttura diverse, complica il processo decisionale degli organismi pagatori. Sebbene la Commissione affermi di avere una soluzione per la trasferibilità dei dati da una piattaforma DIAS a un’altra, gli organismi pagatori non ne sono ancora a conoscenza. A complicare ulteriormente il quadro vi è l’incertezza sulla continuità del servizio di alcuni, o tutti, i fornitori DIAS, una volta giunti a scadenza i relativi contratti.
I risultati dei progetti di ricerca non sono ancora sfruttati
41Nell’ambito del programma di ricerca e innovazione "Orizzonte 2020", la Commissione ha concesso circa 94 milioni di euro a una serie di progetti di ricerca volti a monitorare l’agricoltura utilizzando i dati Sentinel di Copernicus14. Tra questi progetti, la Corte ne ha individuati tre che hanno contribuito direttamente agli attuali sviluppi del monitoraggio nell’ambito della PAC15. Vi è inoltre un progetto chiave, avviato nel giugno 2019, vale a dire “Una nuova visione operativa del SIGC” (NIVA), per il quale il finanziamento dell’UE dovrebbe ammontare a quasi 10 milioni di euro. Esso mira a modernizzare il sistema integrato di gestione e di controllo utilizzato dagli organismi pagatori, avvalendosi in modo efficiente di soluzioni digitali e strumenti elettronici per ridurre gli oneri amministrativi e migliorare la performance ambientale.
42L’ESA ha finanziato un progetto che studia come utilizzare i dati Sentinel di Copernicus per modernizzare e semplificare la PAC. Nel luglio 2017, un consorzio di cinque società che collaborano con gli organismi pagatori di sei Stati membri16 ha dato inizio al progetto Sen4CAP. Scopo del progetto è fornire algoritmi, prodotti, flussi di lavoro ed esempi di buone pratiche per la produzione di marcatori di origine satellitare e informazioni pertinenti per il monitoraggio nell’ambito della PAC.
43Una versione preliminare del sistema di elaborazione SEN4CAP (cfr. figura 7) è disponibile da maggio 2019 e una versione definitiva è prevista per l’inizio del 2020. Gli organismi pagatori possono quindi utilizzare i prodotti SEN4CAP come base per lo sviluppo dei propri sistemi di controllo tramite monitoraggio, ma dovranno personalizzare gli algoritmi in funzione delle circostanze locali. Ad esempio, i marcatori SEN4CAP per la raccolta funzionano bene nei paesi dell’Europa settentrionale, ma devono essere adattati alla situazione specifica dei paesi dell’Europa meridionale, in cui l’essiccazione naturale delle colture potrebbe essere confusa con la raccolta.
Poiché la maggior parte dei progetti di ricerca è in corso, gli organismi pagatori che hanno attuato l’approccio di monitoraggio nel 2019 hanno potuto beneficiare solo in parte dei relativi risultati.
Alcuni Stati membri hanno preso provvedimenti per applicare le nuove tecnologie ai pagamenti diretti
45La Corte si aspettava che gli Stati membri prendessero misure adeguate per l’utilizzo delle nuove tecnologie di produzione e trattamento delle immagini per il monitoraggio nell’ambito della PAC. Di conseguenza, ha esaminato se gli organismi pagatori avessero:
- espletato controlli tramite monitoraggio nell’anno di domanda 2019;
- usato sistematicamente i dati Sentinel di Copernicus per verificare alcuni dei requisiti per la percezione dell’aiuto;
- utilizzato fotografie geo-referenziate o droni;
- partecipato a progetti di ricerca finanziati dall’UE o dall’ESA riguardo all’uso delle nuove tecnologie; e
- attuato progetti pilota per testare l’impiego delle nuove tecnologie.
Quindici organismi pagatori hanno effettuato un uso selettivo dei controlli tramite monitoraggio nel 2019
46Come indicato nella figura 8, per l’anno di domanda 2019, 15 organismi pagatori su 66 in cinque Stati membri hanno espletato controlli tramite monitoraggio in tutta l’area di loro competenza, o in parte di essa, per tutti i (o solo alcuni) regimi di aiuto. La figura 8 mostra anche sette Stati membri che partecipano al progetto SEN4PAC.
Muovendo dagli orientamenti tecnici elaborati dal JRC, questi 15 organismi pagatori hanno sviluppato metodologie differenti per monitorare i diversi requisiti relativi ai regimi di aiuto applicabili nelle rispettive regioni (cfr. figura 9 e riquadro 1). I tipi di colture, le pratiche agricole e le condizioni agroclimatiche sono fattori importanti che entrano in gioco.
Riquadro 1
Esempi di metodologie e utilizzo dei dati Sentinel per i controlli tramite monitoraggio nel 2019
In Belgio (Fiandre), l’organismo pagatore monitora i requisiti di ammissibilità per tre regimi. Riguardo a questi ultimi, gli agricoltori devono dimostrare di aver utilizzato i terreni per una qualche forma di attività agricola.
Un algoritmo di intelligenza artificiale, allenato usando una serie storica di immagini Sentinel 1 e 2 (in combinazione con le informazioni contenute nelle dichiarazioni degli agricoltori), prevede la probabilità di ciascuna parcella di rientrare in una delle seguenti cinque classi: seminativi, prati, leguminose, maggese e parcelle non ammissibili. Le parcelle in cui il risultato dell’algoritmo non corrisponde alla dichiarazione dell’agricoltore sono segnalate in rosso e controllate mediante una visita in campo. Se il risultato dell’algoritmo non permette di trarre conclusioni (segnalazione in giallo), le parcelle vengono monitorate su schermo e, se necessario, con una visita sul campo. Nel 2019 le colture permanenti sono escluse da questo processo, in quanto verificate sulla base di un aggiornamento del SIPA.
In Spagna (Castiglia e León), l’organismo pagatore monitora i requisiti per nove regimi. Per i regimi di base, è sufficiente verificare se un terreno sia destinato a seminativo, a prato o a colture permanenti. È necessaria un’identificazione delle colture più precisa per l’inverdimento e il sostegno accoppiato facoltativo.
L’organismo pagatore effettua quindi una classificazione (26 classi colturali e nove classi non colturali) utilizzando un algoritmo di apprendimento automatico (machine-learning) allenato con le dichiarazioni degli agricoltori per le classi colturali e usando altre fonti di dati per individuare le classi non colturali. La classificazione è effettuata con serie temporali di immagini Sentinel 2 (in combinazione con i dati climatici e informazioni sull’elevazione, l’aspetto e la pendenza del terreno). Sono stati sviluppati anche altri tipi di marcatori, ad esempio per quanto riguarda il tipo di coltura, o per rilevare determinati eventi (ad esempio, la preparazione dei terreni per coltivarli). Tutte le parcelle per le quali non è stato possibile trarre conclusioni o le parcelle con possibili non conformità sono contrassegnate in giallo. Le parcelle per le quali il sostegno UE supera una determinata soglia sono monitorate in ufficio (cfr. figura 5) e, se non è ancora possibile giungere a una conclusione, vengono controllate in loco.
Sebbene i dati radar provenienti da Sentinel 1 non siano compromessi dalla presenza di una copertura nuvolosa, sono utilizzati con minor frequenza dagli organismi pagatori, in quanto sono più difficili da elaborare e interpretare. Tuttavia, alcuni organismi pagatori (Belgio-Fiandre e Danimarca) li hanno integrati con successo nei propri algoritmi di apprendimento automatico, mentre altri li utilizzano per individuare attività di sfalcio nei prati (Italia).
49Dalla tabella 3 risulta che, per il principale regime di aiuti per superficie (regime di pagamento di base), i quattro organismi pagatori visitati dagli auditor della Corte sono giunti a diverse percentuali di parcelle gialle e rosse da sottoporre a una possibile ulteriore verifica. Le variazioni tra le percentuali di parcelle contrassegnate in rosso o in giallo sono dovute principalmente alla dimensione delle particelle coltivate, al tipo di parcelle/attività monitorate (lo sfalcio è più facile da individuare rispetto al pascolo) e alle metodologie applicate (ad esempio il numero e l’accuratezza dei marcatori). Ciononostante, la percentuale massima di parcelle che richiedono un’ispezione in campo per questi organismi pagatori è dell’1 %.
Tabella 3 – Riepilogo dei primi risultati dei controlli tramite monitoraggio del 2019 per l’RPB (in base ai dati forniti dagli organismi pagatori entro il 7.1.2020)
Paese (regione) | Superficie totale delle parcelle monitorate (ha) |
Numero totale di particelle monitorate | Parcelle contrassegnate in rosso/giallo a seguito dell'elaborazione automatizzata | Parcelle in rosso/giallo monitorate in ufficio | Parcelle in rosso/giallo ispezionate in loco |
Belgio (Fiandre) | 599 545 | 397 568 | 3,5 % | 1,5 % | 1,0 % |
Danimarca | 2 537 188 | 506 717 | 11,2 % | 11,1 % | 0,1 % |
Italia (6 province monitorate) | 1 104 491 | 718 692 | 3,3 % | 1,0 % | assenza di dati |
Spagna (Castiglia e León) | 329 029 | 128 479 | 2,9 % | 1,9 % | 0,2 % |
Fonte: organismi pagatori in Belgio (Fiandre), Danimarca, Italia (AGEA) e Spagna (Castiglia e León).
50Dal sondaggio della Corte emerge che, nel 2020, altri 13 organismi pagatori di otto Stati membri intendono iniziare ad espletare controlli tramite monitoraggio. Ciò significa che, nel 2020, 28 organismi pagatori in 13 Stati membri potrebbero effettuare controlli tramite monitoraggio per alcuni regimi di aiuto e per una parte dell’area di loro competenza (cfr. figura 10). Per essere pronti all’attuazione nel 2020, 11 di questi 13 organismi pagatori hanno investito in infrastrutture informatiche e realizzato progetti pilota. Otto hanno anche migliorato la qualità del rispettivo SIPA e modificato i processi organizzativi. Sei di essi hanno già avviato consultazioni con le associazioni di agricoltori.
Gli organismi pagatori utilizzano le nuove tecnologie per la produzione e il trattamento delle immagini anche nell’ambito di lavori che esulano dai controlli tramite monitoraggio
51Molti organismi pagatori, anche quelli che non attuano controlli tramite monitoraggio, utilizzano le nuove tecnologie per la produzione e il trattamento delle immagini per altri aspetti del loro lavoro (cfr. figura 11).
L’impiego puntuale di immagini Sentinel per i controlli visivi e delle foto geo-referenziate sono gli utilizzi più diffusi. Quasi la metà degli organismi pagatori usa fotografie geo-referenziate, scattate di norma dai propri ispettori anziché dagli agricoltori.
53Oltre ai 15 organismi pagatori che hanno espletato controlli tramite monitoraggio nel 2019, 12 organismi pagatori hanno risposto di utilizzare i dati Sentinel di Copernicus o altri dati satellitari per i controlli sulle domande di aiuto. Alcuni organismi pagatori sono stati coinvolti anche in importanti progetti di ricerca quali Sen4CAP (cfr. paragrafo 42), Sentinels Synergy for Agriculture (SensAgri), Reinforcing CAP (RECAP) o Earth Observation for Agriculture (EO4AGRI).
54Dai risultati dell’indagine della Corte emerge che otto organismi pagatori su 59 avevano utilizzato i droni. In Danimarca gli ispettori dell’organismo pagatore utilizzano i droni per controllare le aree di difficile accesso, riducendo il rischio per la propria salute e sicurezza, nonché il tempo necessario per i controlli. Le ragioni addotte con maggior frequenza dagli organismi pagatori per non utilizzare maggiormente i droni sono l’autonomia limitata e le restrizioni normative.
Ostacoli alla diffusione delle nuove tecnologie
55L’indagine della Corte ha individuato una serie di ostacoli che ritardano lo svolgimento dei controlli tramite monitoraggio da parte degli organismi pagatori (cfr. figura 12).
Se alcuni di questi ostacoli possono essere eliminati o attenuati dalle azioni della Commissione (cfr. paragrafi 29 e 34-40), altri richiedono l’intervento degli organismi pagatori. Tra questi figurano lo sviluppo di infrastrutture informatiche, l’adattamento dei processi interni e la modifica della struttura organizzativa per sostenere l’uso efficace dei controlli tramite monitoraggio.
57I colloqui tenuti dagli auditor della Corte con gli organismi pagatori e gli esperti hanno evidenziato tre sfide fondamentali:
- investire nel nuovo approccio di monitoraggio a fronte dell’incertezza sulla PAC post 202017 (per la quale la Commissione ha proposto un nuovo modello di attuazione e un nuovo sistema di monitoraggio delle superfici che sarà instaurato dagli Stati membri);
- sviluppare soluzioni informatiche innovative, come il trattamento delle serie temporali dei dati Sentinel (grande volume di dati) e algoritmi di apprendimento automatico (piuttosto che strumenti standard di elaborazione delle immagini), un settore quest’ultimo in cui alcuni organismi pagatori non dispongono delle competenze necessarie; e
- realizzare potenziali sinergie tra organismi pagatori lavorando insieme (in tutta l’UE o in gruppi volontari). Ciò potrebbe essere fattibile per il pre-trattamento dei dati Sentinel di Copernicus, l’archiviazione o la fornitura di immagini ad altissima risoluzione per il monitoraggio delle parcelle di piccole dimensioni (cfr. paragrafo 34).
Nonostante le sfide, la figura 13 mostra che la maggior parte degli organismi pagatori prevede di utilizzare le nuove tecnologie nei rispettivi regimi della PAC dopo il 2020 per controllare le domande di aiuto, anche se i tipi e gli usi previsti della tecnologia differiscono.
I progressi sono più lenti per quanto riguarda l’impiego di nuove tecnologie per monitorare i requisiti ambientali e climatici
59La Corte si aspettava che, oltre a utilizzare le nuove tecnologie per eseguire controlli di ammissibilità per il pagamento diretto degli aiuti per superficie, la Commissione e gli Stati membri prendessero iniziative riguardo all’uso di tali tecnologie per il monitoraggio di determinati requisiti ambientali e climatici, quali l’obbligo di coltivare una coltura intercalare o il divieto di bruciare le stoppie.
60Questa tecnologia diventerà più importante nella PAC dopo il 2020, dal momento che le proposte legislative della Commissione introducono un sistema obbligatorio di monitoraggio delle superfici ai fini del monitoraggio della politica agro-climatico-ambientale.
61La Corte ha esaminato se la Commissione avesse adottato misure adeguate per l’utilizzo di nuove tecnologie di produzione e trattamento delle immagini per la condizionalità e i requisiti agro-climatico-ambientali dello sviluppo rurale:
- proponendo modifiche legislative;
- valutando in che misura gli attuali requisiti possano essere monitorati mediante nuove tecnologie;
- identificando, condividendo e sostenendo esempi di buone pratiche; e
- valutando come le nuove tecnologie possano contribuire a monitorare i requisiti ambientali e climatici.
La Corte ha inoltre esaminato se gli organismi pagatori avessero iniziato a utilizzare le nuove tecnologie per monitorare la condizionalità o i regimi agro-climatico-ambientali o se intendessero farlo nel prossimo futuro.
Il sostegno della Commissione all’approccio di monitoraggio ha dato la priorità ai regimi di pagamento diretto
63Le norme in materia di condizionalità (cfr. paragrafo 03) comprendono le norme per le buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA) dei terreni, stabilite a livello nazionale, e i criteri di gestione obbligatori (CGO) fissati a livello dell’UE18. Vi sono sette norme BCAA e tre CGO relativi alla superficie per l’ambiente, i cambiamenti climatici e le buone condizioni agronomiche dei terreni.
64I regimi di pagamento agroambientali sono diversificati nell’UE. Essi mirano a migliorare il rapporto tra agricoltura, ambiente e clima incoraggiando gli agricoltori ad adottare pratiche rispettose dell’ambiente. L’adesione degli agricoltori a tali misure è facoltativa.
65A tutt’oggi, il lavoro della Commissione ha dato priorità all’utilizzo dei controlli tramite monitoraggio per i regimi di pagamento diretti per superficie piuttosto che alla condizionalità e ai regimi agro-climatico-ambientali di sviluppo rurale. Il quadro giuridico per l’applicazione dei controlli tramite monitoraggio ai pagamenti diretti e allo sviluppo rurale è disponibile dal maggio 2018 (cfr. paragrafo 11) e nel corso del 201919 la Commissione ha preparato un quadro giuridico per l’applicazione dei controlli tramite monitoraggio alla condizionalità (cfr. paragrafo 24).
66Nel 2019 la Commissione ha avviato una revisione dei requisiti di condizionalità per individuare i requisiti basati sulla superficie che potrebbero essere monitorati a distanza. La Commissione ha anche valutato, in maniera informale, l’uso dei dati Sentinel per gli obblighi di monitoraggio nell’ambito delle misure agro-climatico-ambientali. Poiché le autorità degli Stati membri progettano regimi agro-climatico-ambientali che variano notevolmente a seconda degli Stati membri e all’interno degli stessi, la Commissione ha svolto questa analisi informale per un campione di organismi pagatori. Essa ha riscontrato che molti requisiti sono troppo complessi per essere monitorati con il solo ausilio dei dati Sentinel (cfr. tabella 4). Dall’analisi iniziale svolta dalla Commissione sulla potenziale applicabilità dei controlli tramite monitoraggio per la condizionalità emerge che molti requisiti nel quadro delle BCAA possono essere monitorati, ma attualmente, solo una delle sette BCAA applicate è considerata totalmente monitorabile (con limitate eccezioni). Nessuno dei tre CGO applicati attualmente è interamente monitorabile.
Tabella 4 – Campo di applicazione del monitoraggio, mediante dati Sentinel, dei requisiti di condizionalità e delle condizioni di ammissibilità agro-climatico-ambientali nell’ambito dello sviluppo rurale
Attualmente possono essere monitorati con il solo ausilio di dati Sentinel | Attualmente non possono essere monitorati con il solo ausilio di dati Sentinel |
Presenza di una copertura vegetale in determinati periodi di tempo Avvicendamento delle colture Fasce tampone (larghezza > 20 m) Divieto di bruciare le stoppie Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio (siepi, alberi in filari, gruppi di alberi, ecc.) a seconda della loro dimensione/larghezza Falciatura di prati in un determinato arco di tempo (per esempio 2 settimane) Divieto di lavorazione del terreno | Fasce tampone (larghezza < 20 m) Divieto di utilizzare pesticidi nelle fasce tampone Divieto di potare le siepi e gli alberi nella stagione della riproduzione e/o della nidificazione degli uccelli Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio (fossati, alberi isolati e muretti di pietra tradizionali) Fasce non coltivate e fasce di fiori di dimensioni ridotte Rimozione di balle di fieno dopo lo sfalcio Controllo delle specie invasive |
Fonte: Corte dei conti europea, sulla base dei documenti della Commissione e dei colloqui svoltisi.
67Al fine di progettare la prossima generazione di satelliti Sentinel (dopo il 2030), la Commissione ha il compito di raccogliere i requisiti degli utenti e di fornirli all’ESA. I requisiti raccolti esprimono una domanda di dati termici, con una risoluzione spaziale e temporale simile a quella di Sentinel 2, nonché una maggiore risoluzione spaziale rispetto ai sistemi esistenti. Attualmente, una delle future missioni altamente prioritarie prese in considerazione dall’ESA contemplerebbe un sensore termico all’infrarosso ad alta risoluzione in grado di eseguire osservazioni della temperatura della superficie del suolo ad una frequenza temporale elevata20. Un sensore di questo tipo potrebbe rilevare lo stress idrico nelle piante e, di conseguenza, essere utile per monitorare l’irrigazione, rilevando l’estrazione illegale di acqua, o per adeguare il volume di irrigazione nel contesto di un’agricoltura intelligente.
Gli organismi pagatori non adottano ancora un approccio mediante monitoraggio per i controlli di condizionalità e i regimi agro-climatico-ambientali nel contesto dello sviluppo rurale
68Nel 2019, nessuno degli organismi pagatori ha espletato controlli tramite monitoraggio per la condizionalità e i regimi agroambientali nell’ambito dello sviluppo rurale. Gli organismi pagatori visitati dagli auditor della Corte non prevedevano di estendere i controlli tramite monitoraggio ai regimi agro-climatico-ambientali per lo sviluppo rurale. Per la condizionalità, hanno dichiarato che potrebbero monitorare in futuro alcuni requisiti (come il divieto di bruciare le stoppie o la presenza di una copertura minima del suolo). La figura 14 mostra le percentuali di organismi pagatori, emerse dall’indagine della Corte, che prevedono di utilizzare i dati Sentinel di Copernicus nel 2020 per monitorare le misure agro-climatico-ambientali e alcuni requisiti in materia di condizionalità.
Stando agli OP visitati, gli organismi pagatori non utilizzano i dati Sentinel di Copernicus per i controlli di condizionalità perché non possono monitorare a distanza tutti i requisiti di condizionalità (cfr. tabella 4) e dovranno continuare a effettuare ispezioni in loco per altri requisiti. Ciò limita i vantaggi del passaggio al monitoraggio. In Danimarca, l’organismo pagatore ha considerato che, per aiutare gli agricoltori ad accettare i controlli tramite monitoraggio per i requisiti di condizionalità, sarebbe stato necessario procedere gradualmente all’introduzione di sanzioni.
70Gli organismi pagatori verificano il rispetto delle regole della condizionalità (cfr. paragrafo 03) per almeno l’1 % degli agricoltori. Se un agricoltore ha violato alcune norme in materia di condizionalità, a seconda della portata, della gravità e della durata dell’infrazione, gli organismi pagatori possono applicare una riduzione dell’aiuto compresa tra l’1 % e il 5 %, a meno che l’infrazione non sia di lieve entità e l’agricoltore possa porre rimedio alla situazione. La relazione annuale di attività della DG AGRI rileva che oltre il 2 % degli agricoltori dell’UE è stato oggetto di ispezioni per l’anno di domanda 2017. Un agricoltore controllato su cinque ha percepito aiuti ridotti per aver violato almeno una delle regole della condizionalità. Gli aiuti versati agli agricoltori per i quali sono state rilevate violazioni delle norme in materia di condizionalità sono stati ridotti, in media, del 2,6 %21. In totale, la somma di tali sanzioni è ammontata a quasi 40 milioni di euro, ossia circa lo 0,07 % della spesa della PAC.
71La figura 15 mostra il livello medio triennale delle violazioni segnalate per tre norme di condizionalità fondamentali che possono essere monitorate a distanza.
Nell’ultimo anno per il quale erano disponibili informazioni (2017), La Corte ha calcolato che diciotto organismi pagatori non hanno riscontrato alcuna violazione per queste tre norme, mentre quindici organismi hanno rilevato che più del 5 % degli agricoltori aveva violato almeno una di queste norme.
La Commissione non impone agli Stati membri di utilizzare nuove tecnologie per monitorare direttamente l’impatto ambientale e climatico dell’agricoltura nel periodo successivo al 2020
73Le proposte della Commissione del giugno 2018 per la PAC post 2020 contengono obiettivi specifici in materia di ambiente e clima. Gli Stati membri devono affrontare questi obiettivi nei rispettivi piani strategici per la PAC.
74La Commissione propone una serie di indicatori di performance al fine di misurare i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi. Riguardo agli indicatori di performance22, la Corte fornisce alcune definizioni standard (nonché esempi nel settore dell’agricoltura):
- Indicatori di realizzazione: misurano quanto viene prodotto o conseguito con un progetto finanziato dall’UE (ad esempio il numero di ettari cui si applica il divieto di spruzzare prodotti fitosanitari).
- Indicatori di risultato: misurano l’effetto immediato di un progetto o di un programma una volta completato (ad esempio, la parte di terreni agricoli coltivati senza prodotti fitosanitari).
- Indicatori di impatto: misurano le conseguenze a lungo termine di un progetto o programma completato, che possono essere di tipo socioeconomico, ambientale o finanziario (ad esempio concentrazione di residui fitosanitari nelle acque superficiali).
In relazioni precedenti23, la Corte aveva ripetutamente osservato che l’indicatore di risultato della Commissione che misura la “Percentuale di superficie coltivata secondo pratiche di inverdimento” era di limitata utilità per il monitoraggio dei risultati ottenuti grazie alle misure di inverdimento. Nel parere n. 7/201824 relativo alle proposte della Commissione sulla PAC per il periodo successivo al 2020, la Corte faceva riferimento a una serie di relazioni di audit che criticano l’attuale quadro comune di monitoraggio e valutazione della PAC. Nell’allegato I del parere, commentava la pertinenza e la qualità degli indicatori proposti. Tra le altre questioni, la Corte ha rilevato, ad esempio, che gli indicatori per la misurazione delle superfici soggette a impegni in materia di clima non tengono conto delle differenze tra i contributi delle stesse al cambiamento climatico (ciascun ettaro conta allo stesso modo). Ciò significa che, a causa delle diverse condizioni stabilite dagli Stati membri e che gli agricoltori devono rispettare, l’impatto di tali misure potrebbe essere completamente diverso.
76Nel valutare gli indicatori della PAC per il periodo successivo al 2020, la Commissione ha individuato tre indicatori (I.20. I.13 e I.2025) che, assieme ad altre fonti, possono essere basati su dati Sentinel. Essa propone di basare molti altri indicatori su indagini/banche dati esistenti gestite dagli Stati membri (ad esempio il SIPA), Eurostat (ad esempio l’indagine statistica per aree campione sull’uso e la copertura del suolo) e l’Agenzia europea dell’ambiente.
Conclusioni e raccomandazioni
77Stando alla Commissione e ai portatori di interessi nell’ambito della PAC, l’uso di dati Sentinel di Copernicus e di altre tecnologie di produzione e trattamento delle immagini per il monitoraggio degli aiuti per superficie offre notevoli benefici potenziali per gli agricoltori, le amministrazioni e l’ambiente (cfr. paragrafi 15-19). L’audit della Corte ha esaminato se la Commissione avesse incoraggiato in maniera efficace l’uso diffuso di queste nuove tecnologie e se gli Stati membri avessero preso misure adeguate per porle in atto (cfr. paragrafi 20-22).
78La Corte ha riscontrato che la Commissione ha incoraggiato l’uso di nuove tecnologie, in particolare per il monitoraggio dei pagamenti diretti degli aiuti per superficie. Il quadro giuridico che consente l’uso di dati Sentinel per il controllo delle domande di aiuto per superficie presentate dagli agricoltori è entrato in vigore nel maggio 2018. Le modifiche legislative apportate nell’ottobre 2019 hanno chiarito molti aspetti del nuovo approccio di monitoraggio, ma gli organismi pagatori sono ancora preoccupati per i possibili esiti dei futuri audit della Commissione, poiché le norme che disciplinano il nuovo approccio non sono tanto dettagliate quanto quelle relative ai controlli tradizionali. Sebbene ciò costituisca un possibile margine di innovazione, e benché la Commissione si sia dichiarata pronta al dialogo e alla ricerca di soluzioni qualora dovessero sorgere questioni di rilievo, gli organismi pagatori si aspettano ulteriori orientamenti da parte della Commissione al fine di prendere le decisioni giuste e ridurre il rischio di future rettifiche finanziarie. Un’altra questione è rappresentata dalla complessità delle attuali misure di aiuto nell’ambito della PAC, dato che alcuni requisiti non sempre possono essere monitorati a distanza (cfr. paragrafi 24-30).
79La maggior parte degli organismi pagatori interpellati nell’indagine è anche preoccupata per il rischio di non riuscire a trarre conclusioni, ricorrendo all’automazione, su un gran numero di parcelle, soprattutto se queste dovessero formare oggetto di visite in loco. Ciò potrebbe riguardare le parcelle di dimensioni ridotte, nonché le parcelle in cui si praticano determinati tipi di attività (come il pascolo estensivo). La Commissione ha adottato delle misure per trovare una soluzione a questi problemi, le quali devono però essere ancora testate in un contesto operativo (cfr. paragrafi 32-37).
80Il passaggio ai controlli tramite monitoraggio richiede cambiamenti significativi dei sistemi informatici e non tutti gli organismi pagatori ritengono di disporre attualmente delle risorse e delle competenze necessarie per farlo. La Commissione ha preso iniziative per agevolare l’accesso ai dati Sentinel e ai servizi di elaborazione digitale “cloud”, ma l’uso che ne fanno gli organismi pagatori a fini operativi è ancora limitato (cfr. paragrafi 38-40).
81La Commissione ha avviato e finanziato progetti di ricerca, la maggior parte dei quali sono ancora in corso; ne consegue che i risultati di questi sforzi saranno pienamente visibili solo nei prossimi anni (cfr. paragrafi 41-44).
82La Corte ha riscontrato che cinque Stati membri hanno adottato misure per i pagamenti diretti, in quanto 15 dei loro organismi pagatori hanno utilizzato il nuovo approccio di monitoraggio già nel 2019, anche se di solito solo per alcuni regimi di aiuto e determinati gruppi di agricoltori (cfr. paragrafi 45-54). Altri 13 organismi pagatori intendono introdurre i controlli tramite monitoraggio nel 2020, ma la Corte osserva che, al momento, alcuni ostacoli rendono difficile un uso più ampio delle nuove tecnologie (cfr. paragrafi 55-58).
Raccomandazione 1 – Promuovere i controlli tramite monitoraggio come sistema fondamentale di controllo per gli organismi pagatoriLa Commissione dovrebbe fornire sostegno e incentivi agli Stati membri affinché facciano dei controlli tramite monitoraggio un sistema di controllo fondamentale per la PAC post 2020:
- curando un catalogo di esempi documentati di buone pratiche tecniche per i controlli tramite monitoraggio che gli organismi pagatori possano adattare alle proprie esigenze;
- instaurando un quadro per la valutazione della qualità per i controlli tramite monitoraggio;
- fornendo una piattaforma per gli scambi fra organismi pagatori volti ad individuare sinergie per quanto riguarda l’elaborazione, la conservazione e l’acquisizione dei dati o altri servizi correlati, che apporterebbero benefici reciproci e risparmi.
Termine: dicembre 2021
83Benché gli Stati membri possano ricorrere ai controlli tramite monitoraggio per verificare determinati requisiti in materia di sviluppo rurale e di condizionalità, la maggior parte di essi non lo farà prima del 2021. Ciò è dovuto alla natura di alcuni di questi requisiti, che non sono monitorabili a distanza, nonché al fatto che gli organismi pagatori si aspettano solo vantaggi limitati in termini di performance e risparmi sui costi (cfr. paragrafi 59-71).
84Se da un lato il sistema di monitoraggio delle superfici può svolgere un ruolo importante nel monitorare la performance ambientale e climatica della PAC, dall’altro la serie di indicatori attualmente proposti per la PAC post 2020 non è, per lo più, concepita per il monitoraggio diretto con i dati Sentinel (cfr. paragrafi 73-76).
Raccomandazione 2 – Sfruttare meglio le nuove tecnologie per il monitoraggio dei requisiti ambientali e climaticiLa Commissione dovrebbe:
- individuare gli ostacoli che si frappongono all’uso delle nuove tecnologie per la verifica della condizionalità e dei requisiti in materia di sviluppo rurale e definire un piano d’azione per rimuoverli ove ciò sia efficace in rapporto ai costi;
- usare e promuovere l’uso delle informazioni provenienti dalle nuove tecnologie per approdare a una percezione più precisa della performance della politica relativamente alla PAC post 2020.
Termine: dicembre 2021
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione I, presieduta da Nikolaos Milionis, Membro della Corte, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 gennaio 2020.
Per la Corte dei conti europea
Klaus-Heiner Lehne
Presidente
Acronimi e abbreviazioni
BCAA: buone condizioni agronomiche e ambientali
CGO: criteri di gestione obbligatori
DG AGRI: direzione generale Agricoltura e sviluppo rurale
DIAS: servizi di accesso alle informazioni e ai dati
ESA: Agenzia spaziale europea
GNSS: sistema globale di navigazione satellitare
GROW: direzione generale Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI
GSAA: domanda di aiuto basata su strumenti geospaziali
JRC: Centro comune di ricerca
PAC: politica agricola comune
RGA: regime per i giovani agricoltori
RPB: regime di pagamento di base
SAF: sostegno accoppiato facoltativo
Sen4CAP: Sentinel per la politica agricola comune
SIGC: Sistema integrato di gestione e di controllo
SIPA: sistema di identificazione delle parcelle agricole
SMS: sistema di monitoraggio delle superfici
TI: tecnologie dell’informazione
UE: Unione europea
Glossario
Agricoltura intelligente: uso della moderna tecnologia per individuare, monitorare, automatizzare e analizzare interventi volti ad accrescere la qualità e la quantità dei prodotti agricoli.
Apprendimento automatico: applicazione dell’intelligenza artificiale in cui i sistemi informatici utilizzano algoritmi e modelli statistici per migliorare l’esecuzione di un compito specifico (ad esempio la classificazione delle immagini), senza essere programmati a tal fine.
Controlli tramite monitoraggio: controlli sostitutivi dei controlli in loco, che comportano l’osservazione, il monitoraggio e la valutazione sistematici dei criteri di ammissibilità e degli obblighi mediante utilizzo dei dati Sentinel di Copernicus.
Domanda di aiuto basata su strumenti geospaziali: strumento online che serve a presentare domande di aiuto per superficie agricola.
Drone: aeromobile senza equipaggio controllato a distanza, in grado di scattare fotografie.
Geo-referenziazione: processo consistente nell’aggiungere metadati geografici (e possibilmente temporali) – ottenuti dal sistema di navigazione satellitare globale integrato nel dispositivo – ai media, ad esempio una fotografia.
Impegno (misura) agro-climatico-ambientale: pratica che va al di là dei consueti requisiti ambientali e che gli agricoltori possono scegliere di adottare, percependo al riguardo un pagamento a carico del bilancio UE.
Inverdimento (greening): adozione di pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente. Tale termine è anche comunemente usato per indicare il relativo regime di sostegno dell’UE.
Marcatore: modifica caratteristica del segnale satellitare nel corso del tempo che può essere collegata a un evento relativo alla copertura del suolo (come la rapida crescita di vegetazione o la comparsa di vegetazione secca).
Maschera delle nubi: filtro per escludere da un’immagine satellitare i pixel contaminati dalla presenza di nuvole.
Pixel: l’unità più piccola di un’immagine che può essere visualizzata su un dispositivo digitale.
Procedura di verifica della conformità: procedura con cui la Commissione verifica se uno Stato membro abbia usato in maniera corretta i fondi messi a sua disposizione per l’attività agricola e se abbia assicurato un funzionamento efficace dei propri sistemi di gestione e di controllo. In caso di infrazione, la procedura prevede che allo Stato membro possa essere imposta la restituzione di un importo.
Risoluzione spaziale: livello di dettaglio che può essere rilevato da un sensore satellitare o visualizzato in un’immagine satellitare, espresso in (centi)metri per pixel.
Sistema di identificazione delle parcelle agricole (SIPA): banca dati dei terreni agricoli negli Stati membri, utilizzata per il pagamento degli aiuti diretti nell’ambito della politica agricola comune nonché per le verifiche dell’ammissibilità delle domande presentate dagli agricoltori.
Sistema di monitoraggio delle superfici: tecnologia per l’osservazione, il monitoraggio e la valutazione sistematici delle attività agricole che utilizza i dati dei satelliti Sentinel di Copernicus o equivalenti.
Équipe di audit
Le relazioni speciali della Corte dei conti europea illustrano le risultanze degli audit espletati su politiche e programmi dell’UE o su temi relativi alla gestione concernenti specifici settori di bilancio. La Corte seleziona e pianifica detti incarichi di audit in modo da massimizzarne l’impatto, tenendo conto dei rischi per la performance o la conformità, del livello delle entrate o delle spese, dei futuri sviluppi e dell’interesse pubblico e politico.
Il presente controllo di gestione è stato espletato dalla Sezione di audit I “Uso sostenibile delle risorse naturali”, presieduta da
Da sinistra a destra:
Note
1 Per il periodo 2014‑2020, le norme sui requisiti di condizionalità sono definite all’articolo 93 e all’allegato II del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune.
2 Per ulteriori informazioni sulla condizionalità, cfr. anche la relazione speciale della Corte n. 26/2016: "Rendere la condizionalità più efficace e realizzare la semplificazione: la sfida continua".
3 Cfr. anche relazione annuale della Corte sull’esercizio 2018, paragrafi 7.16-7.18.
4 DG AGRI e ECORYS, “Analysis of administrative burden arising from the CAP” (Analisi degli oneri amministrativi derivanti dalla PAC), 2018, pag. 99.
5 Regolamento di esecuzione (UE) 2018/746 della Commissione, del 18 maggio 2018, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014 per quanto riguarda la modifica delle domande uniche e delle domande di pagamento e i controlli.
6 DG AGRI e ECORYS, “Analysis of administrative burden arising from the CAP”, 2018, pagg. 153 e 155.
7 Regolamento di esecuzione (UE) 2019/1804 della Commissione, del 28 ottobre 2019, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014 per quanto riguarda le modifiche delle domande di aiuto o delle domande di pagamento, i controlli nel sistema integrato di gestione e di controllo e il sistema di controllo in materia di condizionalità.
8 Previsti agli articoli 40 bis e 40 ter del regolamento n. 809/2014 e nella guida del JRC “Technical guidance on the decision to go for substitution of OTSC by monitoring”; 2018; pagg. 3-8.
9 JRC, “Second discussion document on the introduction of monitoring in place of on the spot checks: rules for processing applications in 2018‑2019”; 2018, pag. 16.
10 Corte dei conti europea, relazione speciale n. 25/2016: Il sistema di identificazione delle parcelle agricole: uno strumento utile per determinare l’ammissibilità dei terreni agricoli – ma la gestione può essere ulteriormente migliorata, paragrafi 65-72.
11 JRC, “Second discussion document on the introduction of monitoring in place of on the spot checks: rules for processing applications in 2018‑2019”, 2018, pag. 18.
12 CREODIAS, MUNDI, ONDA e SOBLOO.
13 La Corte ha avviato un audit sugli sforzi compiuti dalla Commissione per promuovere la fruizione dei servizi forniti dai principali programmi spaziali dell’UE, Copernicus e Galileo. Detto audit riguarda anche i DIAS.
14 L’importo si riferisce al contributo totale dell’UE previsto per 34 progetti di ricerca. Banca dati CORDIS della Commissione europea, consultata nel febbraio 2019.
15 RECAP (2016‑2018), SensAgri (2016‑2019) e EO4AGRI (2018‑2020) per un contributo UE complessivo di 6,7 milioni di euro.
16 Cechia, Italia (5 regioni), Lituania, Paesi Bassi, Romania e Spagna (Castiglia e León). Da aprile 2019, la Francia (una regione e un dipartimento) partecipa al progetto.
17 Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga il regolamento (UE) n. 1306/2013. SWD(2018) 01 final.
18 L’elenco completo delle BCAA e dei CGO figura nell’allegato II del regolamento (UE) n. 1306/2013.
19 Regolamento di esecuzione (UE) 2019/1804 della Commissione, del 28 ottobre 2019, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014 per quanto riguarda le modifiche delle domande di aiuto o delle domande di pagamento, i controlli nel sistema integrato di gestione e di controllo e il sistema di controllo in materia di condizionalità.
20 https://www.esa.int/Our_Activities/Observing_the_Earth/Copernicus/Candidate_missions
21 DG AGRI; Relazione annuale di attività per l’esercizio 2018, allegati; pagg. 198-199.
22 Corte dei conti europea, Glossario della relazione annuale della Corte sull’esercizio finanziario 2018 sull’esercizio finanziario 2018.
23 Corte dei conti europea, Relazione annuale sull’esercizio finanziario 2018, paragrafo 7.63 e relazione speciale n. 21/2017: “L’inverdimento: un regime di sostegno al reddito più complesso, non ancora efficace sul piano ambientale”, paragrafi 26-33.
24 Corte dei conti europea, Parere n. 7/2018 sulle proposte della Commissione di regolamenti concernenti la politica agricola comune per il periodo successivo al 2020, paragrafo 72.
25 COM(2018) 392: Allegato I alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell’ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio.
Cronologia
Evento | Data |
---|---|
Adozione del piano di indagine (APM) / Inizio dell’audit | 27.3.2019 |
Trasmissione ufficiale del progetto di relazione alla Commissione (o ad altra entità sottoposta ad audit) | 14.11.2019 |
Adozione della relazione finale dopo la procedura in contraddittorio | 8.1.2020 |
Ricezione, in tutte le lingue, delle risposte ufficiali della Commissione (o di altra entità sottoposta ad audit) | 24.1.2020 |
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