Cos’è l’Unione europea?
L’Unione europea (UE) è un’unione economica e politica, unica nel suo genere, tra 27 Stati europei, che lavorano insieme per migliorare la vita delle persone in Europa e persino oltre i suoi confini.
L’UE lavora per la pace, la prosperità e il benessere dei suoi cittadini da oltre 60 anni, ed è passata da sei paesi fondatori (o «Stati membri») negli anni 50 a un’unione composta da 27 Stati membri con una popolazione di quasi 450 milioni di persone.
Quello che è iniziato come un progetto economico per contribuire al miglioramento della qualità di vita nell’Europa del dopoguerra ha portato alla nascita del più grande mercato unico del mondo, in cui è garantita la libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali. Nel corso dei decenni l’UE ha ampliato il suo raggio di azione fino a comprendere settori in cui la cooperazione tra paesi consente di conseguire risultati migliori. Gli Stati membri credono che la cooperazione li renda più forti e li metta nelle condizioni di poter affrontare meglio le grandi sfide di oggi, come i cambiamenti climatici e la trasformazione digitale della nostra società, le gravi minacce alla salute e alla sicurezza, quali la pandemia di COVID-19 e la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina.
La presente guida contiene numerose informazioni utili sull’UE e sul suo operato, nonché indicazioni su dove reperire maggiori informazioni.
L’UE è composta da 27 paesi e ha una popolazione complessiva di 448,4 milioni di persone. Ha 24 lingue ufficiali e 347 milioni di persone in 20 diversi paesi dell’UE usano l’euro. La bandiera dell’UE è costituita da un cerchio di 12 stelle gialle su uno sfondo blu. Il motto dell’UE è «Unita nella diversità». La Giornata dell’Europa si festeggia il 9 maggio.
Un’unione di valori
Sebbene parlino lingue diverse e abbiano tradizioni differenti, gli europei condividono lo stesso insieme di valori sui quali è stata fondata l’UE: il rispetto della dignità umana, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani.
Tali valori sono enunciati nei trattati dell’UE e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che riunisce tutti i diritti personali, civili, politici, economici e sociali dei cittadini dell’UE.
Nel 2022 erano 13,7 milioni le persone nell’UE che avevano la cittadinanza di uno Stati membro diverso da quello in cui vivevano.
Se siete cittadini di uno dei 27 Stati membri che compongono l’UE, siete anche cittadini dell’UE, il che vi dà alcuni importanti diritti in più, quali la libertà di vivere, circolare, lavorare e studiare in qualsiasi Stato membro dell’UE e il diritto di votare e candidarvi alle elezioni locali ed europee, anche se vivete in un altro Stato membro dell’UE. Avete anche il diritto di presentare una petizione al Parlamento europeo, rivolgervi al Mediatore europeo e scrivere a qualsiasi istituzione dell’UE in una delle 24 lingue ufficiali dell’UE.
L’UE, oltre a proteggere i diritti dei suoi cittadini e delle persone che vivono al suo interno, promuove anche in tutto il mondo elezioni eque e i diritti umani. Ogni anno il Parlamento europeo assegna il Premio Sacharov a una persona o a un’organizzazione che lotta per i diritti umani e le libertà fondamentali.
Vivere nell’UE conferisce alcuni diritti e benefici importanti quali:
la protezione contro la discriminazione di qualsiasi natura, compresa quella fondata sul sesso, sulla razza, sulla religione, sull’origine etnica o sociale, sulla disabilità, sull’età o sull’orientamento sessuale;
la protezione dei dati personali;
una forte tutela dei consumatori all’interno dell’UE, che consente di fare acquisti online e comprare con serenità da qualsiasi Stato membro dell’UE;
la tutela della salute grazie ai rigorosi standard ambientali dell’UE come le norme sulla qualità dell’aria e dell’acqua.
Per saperne di più sui vostri diritti.
L’UE in sintesi
Grazie al mercato unico le persone, le merci, i servizi e i capitali possono circolare nei 27 Stati membri dell’UE quasi con la stessa facilità con cui si muovono all’interno di un singolo paese.
Ventitré Stati membri dell’UE e quattro paesi terzi (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) appartengono allo spazio Schengen, il che significa che non è necessario esibire il passaporto alla frontiera tra questi paesi.
Sulla cartina figurano gli Stati membri dell’Unione europea nell’Europa continentale, nonché i territori d’oltremare della Francia (Guyana francese, Guadalupa, Martinica, Mayotte, Riunione e Saint-Martin), dei Paesi Bassi (Sint Maarten), del Portogallo (Azzorre e Madera) e della Spagna (Isole Canarie). Sulla carta geografica sono visibili anche i paesi candidati (Albania, Bosnia-Erzegovina, Moldova, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Turchia, Ucraina) e i potenziali paesi candidati (Georgia, Kosovo).
L’Austria ha aderito all’UE nel 1995; ha una popolazione di 9,1 milioni di abitanti e usa l’euro. Il Belgio ha aderito all’UE nel 1958; ha una popolazione di 11,8 milioni di abitanti e usa l’euro. La Bulgaria ha aderito all’UE nel 2007; ha una popolazione di 6,4 milioni di abitanti e usa il lev; non fa parte dello spazio Schengen. La Cechia ha aderito all’UE nel 2004; ha una popolazione di 10,8 milioni di abitanti e usa la corona ceca. Cipro ha aderito all’UE nel 2004; ha una popolazione di 0,9 milioni di abitanti e usa l’euro; non fa parte dello spazio Schengen. La Croazia ha aderito all’UE nel 2013; ha una popolazione di 3,9 milioni di abitanti e usa l’euro. La Danimarca ha aderito all’UE nel 1973; ha una popolazione di 5,9 milioni di abitanti e usa la corona danese. L’Estonia ha aderito all’UE nel 2004; ha una popolazione di 1,4 milioni di abitanti e usa l’euro. La Finlandia ha aderito all’UE nel 1995; ha una popolazione di 5,6 milioni di abitanti e usa l’euro. La Francia ha aderito all’UE nel 1958; ha una popolazione di 68,1 milioni di abitanti e usa l’euro. La Germania ha aderito all’UE nel 1958; ha una popolazione di 84,4 milioni di abitanti e usa l’euro. La Grecia ha aderito all’UE nel 1981; ha una popolazione di 10,4 milioni di abitanti e usa l’euro. L’Irlanda ha aderito all’UE nel 1973; ha una popolazione di 5,2 milioni di abitanti e usa l’euro; non fa parte dello spazio Schengen. L’Italia ha aderito all’UE nel 1958; ha una popolazione di 58,9 milioni di abitanti e usa l’euro. La Lettonia ha aderito all’UE nel 2004; ha una popolazione di 1,9 milioni di abitanti e usa l’euro. La Lituania ha aderito all’UE nel 2004; ha una popolazione di 2,9 milioni di abitanti e usa l’euro. Il Lussemburgo ha aderito all’UE nel 1958; ha una popolazione di 0,7 milioni di abitanti e usa l’euro. Malta ha aderito all’UE nel 2004; ha una popolazione di 0,5 milioni di abitanti e usa l’euro. I Paesi Bassi hanno aderito all’UE nel 1958; ha una popolazione di 17,8 milioni di abitanti e usa l’euro. La Polonia ha aderito all’UE nel 2004; ha una popolazione di 36,8 milioni di abitanti e usa lo zloty. Il Portogallo ha aderito all’UE nel 1986; ha una popolazione di 10,5 milioni di abitanti e usa l’euro. La Romania ha aderito all’UE nel 2007; ha una popolazione di 19,1 milioni di abitanti e usa il leu rumeno; non fa parte dello spazio Schengen. La Slovacchia ha aderito all’UE nel 2004; ha una popolazione di 5,4 milioni di abitanti e usa l’euro. La Slovenia ha aderito all’UE nel 2004; ha una popolazione di 2,1 milioni di abitanti e usa l’euro. La Spagna ha aderito all’UE nel 1986; ha una popolazione di 48,1 milioni di abitanti e usa l’euro. La Svezia ha aderito all’UE nel 1995; ha una popolazione di 10,5 milioni di abitanti e usa la corona svedese. L’Ungheria ha aderito all’UE nel 2004; ha una popolazione di 9,6 milioni di abitanti e usa il fiorino ungherese.
Che cosa sta facendo l’UE per affrontare le grandi questioni del presente?
Negli ultimi anni l’UE ha dovuto affrontare sfide senza precedenti: prima una crisi finanziaria e una pandemia e successivamente la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina con la conseguente crisi energetica. Questi avvenimenti di rilievo storico hanno dimostrato che occorre essere in grado di reagire insieme, con rapidità e determinazione, a situazioni nuove. Nel contempo l’UE ha proseguito e addirittura intensificato la sua azione per il conseguimento degli obiettivi verdi e digitali.
COVID-19
La pandemia di COVID-19 ha causato tragedie umane, confinamenti e un rallentamento economico, mettendo alla prova l’UE e il resto del mondo.
Oltre a intervenire per contenere la diffusione del virus attraverso programmi di vaccinazione, l’Unione europea ha lavorato per sostenere i sistemi sanitari nazionali e aiutare l’Europa a ripartire. L’UE è uno dei principali contribuenti allo strumento COVAX, l’iniziativa globale volta a garantire un accesso equo ai vaccini contro la COVID-19, e collabora con i suoi partner internazionali per fare in modo che il mondo sia preparato a future pandemie.
L’Unione europea ha anche introdotto un sistema comune di certificati di vaccinazione che ha contribuito a facilitare la ripresa dei viaggi nell’UE. Basandosi su questo modello, l’Organizzazione mondiale della sanità ha istituito un sistema globale di certificazione per facilitare i viaggi e contestualmente proteggere le persone. Grazie alla nuova Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) l’UE potrà disporre delle attrezzature e dei medicinali necessari quando si presenteranno minacce per la salute.
Per assicurare una rapida ripresa economica dalla pandemia, l’UE ha istituito NextGenerationEU, un fondo speciale per la ripresa con una dotazione di bilancio di oltre 800 miliardi di euro. Il fondo, grazie agli investimenti in progetti e iniziative che puntano a rendere l’UE più verde e più digitale, contribuisce anche a far sì che l’UE sia più preparata ad affrontare le sfide del futuro. Ad esempio, nel contesto della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e della crisi energetica globale, il fondo sostiene già gli sforzi degli Stati membri dell’UE finalizzati all’eliminazione dei combustibili fossili russi e alla transizione verso l’energia pulita.
La cifra complessiva di 2.018 miliardi di euro è costituita dal bilancio settennale dell’UE (1.211 miliardi di euro), cui si sommano gli 807 miliardi di euro di NextGenerationEU, il pacchetto per la ripresa dalla crisi COVID-19.
La guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina
L’UE ha risposto rapidamente all’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio del 2022, sostenendo l’Ucraina e il suo popolo. Ha fornito tra l’altro aiuti umanitari, assistenza emergenziale, sostegno finanziario e operativo, assistenza militare e sostegno alle frontiere dell’UE e in Moldova.
Nel quadro dell’assistenza umanitaria l’UE fornisce vitto, alloggio e assistenza medica alle persone colpite dal conflitto. Ha inoltre adottato una misura eccezionale riconoscendo la protezione temporanea a milioni di persone in fuga dall’Ucraina, che hanno così accesso a un alloggio, alla scuola, all’assistenza sanitaria e al lavoro nell’UE. L’assistenza finanziaria erogata dall’UE ha contribuito a stabilizzare l’economia dell’Ucraina, a ripristinarne le infrastrutture e a rafforzarne le capacità di difesa e sicurezza.
L’UE ha anche espresso tra i primi la condanna internazionale dell’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina e ha imposto sanzioni durissime nei confronti della Russia e dei soggetti coinvolti nella guerra. Queste misure mirano a isolare economicamente la Russia e a limitarne la capacità di aggressione militare.
L’UE, unitamente agli Stati membri e alle sue istituzioni finanziarie, ha mobilitato complessivamente oltre 50 miliardi di euro a sostegno dell’Ucraina.
Per saperne di più sul sostegno dell’UE all’Ucraina.
Risposta alla crisi energetica
La guerra di aggressione della Russia ha pesantemente perturbato il sistema energetico mondiale determinando impennate dei prezzi e incertezza nell’approvvigionamento di gas, e ciò ha aggravato una situazione che, dopo la pandemia, era già complessa.
Come risponde l’UE a questa sfida?
Attraverso l’eliminazione dei combustibili fossili russi.
Attraverso l’accelerazione della produzione di energie rinnovabili (idrogeno, eolico, solare), tassello importante nell’impegno per il conseguimento della neutralità climatica entro il 2050.
Attraverso la riduzione delle bollette per cittadini e imprese.
Attraverso la riduzione della domanda di energia.
Attraverso l’aumento dello stoccaggio del gas per l’inverno.
Mettendo gli Stati membri dell’UE nelle condizioni di procedere ad acquisti comuni di gas per ottenere prezzi migliori.
Attraverso il rafforzamento di norme idonee a garantire il sostegno a qualsiasi Stato membro dell’UE in situazioni di emergenza.
Attraverso gli investimenti infrastrutturali in modo che tutti gli Stati membri dell’UE abbiano almeno due fonti di approvvigionamento di gas.
Per saperne di più sull’impegno dell’UE per garantire energia sicura, pulita e a prezzi accessibili.
Cambiamenti climatici
Il Green Deal europeo è la strategia dell’UE volta a creare un’economia europea moderna e competitiva e mira a rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Ciò significa che non verrà prodotta una quantità di gas a effetto serra maggiore di quella che i nostri ecosistemi possono assorbire naturalmente.
L’UE ha fissato un nuovo obiettivo quale prima tappa in questo percorso ambizioso che mira a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Tutti i settori della società e dell’economia dovranno impegnarsi: dall’industria, dall’energia e dai trasporti alla produzione alimentare, all’agricoltura e all’edilizia. È previsto un sostegno finanziario rivolto alle regioni, alle industrie e ai lavoratori che affrontano i problemi maggiori. Nel luglio 2021 la Commissione europea ha proposto un pacchetto di misure per garantire che l’UE consegua i suoi obiettivi nell’ambito del Green Deal europeo.
Almeno il 30 % della spesa dell’UE tra il 2021 e il 2027 sarà destinata alla lotta contro i cambiamenti climatici e i loro effetti.
Quali sono i vantaggi per voi?
I benefici apportati dall’obiettivo di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990
- Almeno il 42,5 % di energie rinnovabili nel mix energetico dell’UE entro il 2030
- Protezione e ripristino delle foreste europee; tre miliardi di nuovi alberi piantati entro il 2030
- Trasporti pubblici più puliti e combustibili più sostenibili
- Un milione di nuovi posti di lavoro verdi nell’UE entro il 2030
- Una riduzione di almeno il 55 % dei decessi dovuti all’inquinamento atmosferico entro il 2030
- Una transizione equa basata sulla solidarietà europea
- Un milione di punti di ricarica elettrica in tutta l’UE entro il 2025
- Un’economia dell’UE moderna e resiliente
Tutti possiamo fare la nostra parte: dalla riduzione degli sprechi alimentari e dall’aumento del riciclaggio all’uso della bicicletta anziché della macchina o anche alla messa a dimora di un albero. Se desiderate contribuire attivamente, vi invitiamo a consultare il patto europeo per il clima che riunisce persone e organizzazioni per la condivisione di informazioni sull’azione per il clima. Aiutateci a costruire un’Europa più verde!
Natura 2000 è la più grande rete mondiale di zone protette che salvaguarda migliaia di oasi in cui sono presenti le specie e gli habitat più preziosi e a rischio d’Europa.
© LIFE06 NAT/E/000209/Aixa SOPEÑA.
Grazie agli sforzi di molti, incluse le iniziative dei progetti finanziati dal programma LIFE dell’UE, la lince pardina non è più a rischio di estinzione in Portogallo e in Spagna. Il ritorno della specie rappresenta uno dei più grandi successi nell’ambito della protezione degli animali in Europa.
L’UE ha finanziato la conversione di due traghetti passeggeri e merci alimentati a olio pesante in traghetti a batterie elettriche maggiormente compatibili con l’ambiente che operano sulla rotta trafficata tra Helsingør (Danimarca) e Helsingborg (Svezia). I traghetti convertiti contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria in tali zone densamente popolate.
Trarre il massimo vantaggio dalla trasformazione digitale
La società odierna richiede a tutti noi di essere competenti nelle tecnologie digitali, sia per utilizzare servizi bancari online ed effettuare acquisti a domicilio che per utilizzare la tecnologia sul posto di lavoro. Per mettere tutti al passo con i tempi e assicurare la posizione dell’Europa tra i leader mondiali nella tecnologia, l’UE sta investendo in un’ampia gamma di settori, dalle competenze digitali e dai supercomputer alla connettività ad alta velocità e a una migliore cibersicurezza.
L’UE si sta adoperando per garantire che il mondo online sia sicuro ed equo sia per le persone che per le imprese. Grazie alle norme dell’UE abbiamo oggi un maggiore controllo sui nostri dati personali e su come vengono utilizzati da altri.
Per saperne di più sulle norme dell’UE per uno spazio digitale più sicuro.
Aiutare le persone nella ricerca di un impiego
Il Fondo sociale europeo Plus aiuta le persone, comprese quelle svantaggiate, a trovare un impiego (o un impiego migliore). Ogni anno il fondo aiuta circa 10 milioni di persone a trovare un’occupazione o a migliorare le proprie competenze.
L’UE favorisce l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Ad esempio la garanzia per i giovani si propone di garantire che tutti i giovani di età inferiore ai 30 anni ricevano un’offerta qualitativamente valida di impiego, istruzione, apprendistato o formazione entro quattro mesi dalla fine degli studi o dall’inizio del periodo di disoccupazione.
Il volontariato costituisce un ottimo strumento per dare il proprio contributo alle comunità locali sul territorio o all’estero, sviluppando nel contempo nuove competenze e stringendo amicizie. Il Corpo europeo di solidarietà offre ai giovani la possibilità di fare volontariato o lavorare a progetti nel proprio paese o all’estero. L’iniziativa «Volontari dell’UE per l’aiuto umanitario» offre alle persone di età superiore ai 18 anni l’opportunità di partecipare a progetti umanitari in tutto il mondo.
Intensificare la lotta contro il cancro
L’UE è determinata ad arrestare l’avanzata del cancro. Il piano europeo di lotta contro il cancro, che dispone di 4 miliardi di euro di finanziamenti, delinea un nuovo approccio dell’UE in materia di prevenzione, trattamento e assistenza. I finanziamenti dell’UE hanno già consentito di realizzare ricerche innovative: dalla modellazione 3D dei tumori fino alla diagnosi del cancro attraverso il respiro.
Un’unione all’insegna della parità
L’UE sta costruendo un’Europa all’insegna della parità. Questo significa che alle donne e agli uomini dovrebbero essere corrisposte identiche retribuzioni a parità di prestazioni di lavoro, che le persone con disabilità dovrebbero poter partecipare su base paritetica a tutti gli ambiti della vita e che il razzismo non dovrebbe essere tollerato. Inoltre le persone non dovrebbero essere escluse o emarginate e dovrebbero essere libere di amare chi vogliono.
I migranti e i cittadini dell’UE provenienti da un contesto migratorio svolgono un ruolo fondamentale nella società europea, anche come lavoratori essenziali. L’UE si adopera per garantire che tutti possano partecipare pienamente alla società, concentrandosi su questioni quali un migliore accesso all’istruzione, all’occupazione, all’assistenza sanitaria e agli alloggi.
Per saperne di più sulle priorità della Commissione europea.
Protezione delle persone
La sicurezza e la protezione delle persone in Europa, sia nel mondo fisico sia in quello digitale, sono una priorità assoluta per l’UE, che lavora quotidianamente per affrontare minacce quali il terrorismo, la criminalità organizzata, il traffico di droga e la tratta degli esseri umani.
La crisi della COVID-19 e la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina hanno messo in evidenza anche le minacce e le sfide che la disinformazione rappresenta per le nostre società. L’UE collabora con le società dei social media e le piattaforme online per limitare la diffusione di informazioni fuorvianti e di notizie false in Europa. L’Osservatorio europeo dei media digitali sostiene il lavoro dei verificatori di fatti indipendenti e si propone di diventare il polo europeo della lotta alla disinformazione online.
Europa significa cultura
Che cosa hanno in comune i film vincitori dell’Oscar The Millionaire, Il figlio di Saul, The Father — Nulla è come sembra e Un altro giro? Tutti hanno ricevuto il sostegno del programma MEDIA di «Europa creativa».
La vostra città è la prossima capitale europea della cultura? Questo titolo ambito, assegnato a oltre 50 città in tutta l’UE, richiama l’attenzione sugli artisti locali e sulla ricchezza culturale unica di ogni città.
Esplorate l’arte e la cultura europea dalla poltrona! La piattaforma digitale Europeana permette di accedere a più di 58 milioni di opere provenienti dalle collezioni di oltre 4 000 istituzioni culturali.
L’UE nel mondo
L’UE collabora strettamente con i suoi vicini e con i paesi di tutto il mondo per costruire nuovi partenariati e promuovere i propri valori e interessi. Con questi sforzi comuni in ambiti quali la digitalizzazione, il clima, l’energia, i trasporti, la salute e l’istruzione l’UE intende affrontare le sfide globali e dar vita a una comunità globale più prospera e più connessa.
L’UE conclude inoltre accordi commerciali con altri paesi, da ultimo con la Nuova Zelanda. Questi accordi sviluppano il commercio che sostiene l’economia dell’UE e crea posti di lavoro.
L’UE e i suoi Stati membri sono, insieme, il principale donatore di assistenza allo sviluppo a livello mondiale. Nel 2021 hanno erogato 71,6 miliardi di euro, pari al 41 % dell’assistenza complessiva (secondo gli ultimi dati disponibili). Insieme, le istituzioni dell’UE e gli Stati membri forniscono anche più della metà di tutti gli aiuti mondiali all’istruzione in oltre 100 paesi, in ogni angolo del mondo.
Per saperne di più sulla strategia dell’Unione europea per connettere il mondo.
Quali sono alcune delle cose che l’UE fa per voi?
È possibile vivere e lavorare in un altro Stato membro dell’UE. Consultate il portale EURES per trovare offerte di lavoro e consigli pratici.
È possibile andare in pensione in qualsiasi Stato membro dell’UE (oltre all’Islanda, al Liechtenstein, alla Norvegia o alla Svizzera) e ricevere la propria pensione statale in questi paesi.
È possibile studiare o partecipare a un corso di formazione in un altro Stato membro dell’UE. Più di 10 milioni di persone hanno partecipato al programma Erasmus dal suo avvio nel 1987.
Nel 2017 l’UE ha abolito le tariffe di roaming per rendere meno costoso tenersi in contatto con amici e familiari quando si viaggia nell’UE. Anche i vostri abbonamenti digitali viaggiano insieme a voi!
Se vi ammalate mentre siete in un altro Stato membro dell’UE, la tessera europea di assicurazione malattia vi consente di accedere all’assistenza sanitaria pubblica. Sarete trattati alle stesse condizioni e allo stesso costo degli assistiti del paese in cui vi trovate.
Gli hotspot WiFi4EU negli spazi pubblici in migliaia di comunità locali in tutta l’UE consentono la connessione a internet gratuita. Cercate questo simbolo:
È possibile utilizzare un’unica moneta, l’euro, in 20 Stati membri dell’UE.
All’interno dell’UE potete viaggiare serenamente. Sia che vi spostiate in aereo, in treno, in nave, in autobus o in pullman, godete di una serie di diritti dei passeggeri.
I giocattoli devono soddisfare norme di sicurezza severe prima di poter essere venduti nell’UE.
La normativa UE prevede che si possano annullare e restituire gli acquisti online entro 14 giorni senza alcuna giustificazione.
Le persone nell’UE sono protetti da alcune delle norme più severe al mondo in materia di alimenti sani e sicuri.
I risparmi bancari fino a 100 000 euro sono sempre tutelati.
Per saperne di più, consultare Cosa fa per me l’Europa.
Che cosa sta facendo l’UE per migliorare le condizioni dell’area in cui viviamo?
Tra il 2021 e il 2027 l’UE intende investire nelle sue regioni 378 miliardi di euro che, sommati agli investimenti degli Stati membri, danno un totale di 550 miliardi di euro.
L’UE investe a livello locale nelle città e nelle regioni per promuovere l’occupazione e l’economia e migliorare la qualità della vita. L’obiettivo è quello di fare la differenza in cinque settori fondamentali.
Modernizzazione dei settori dei trasporti e dell’energia per la lotta ai cambiamenti climatici.
Assistenza alle persone ad entrare nel mondo del lavoro e dell’istruzione o ad integrarle nella società.
Piccole e medie imprese.
Ricerca e innovazione.
Protezione e miglioramento dell’ambiente.
Investire nelle persone e nei luoghi
Se date un’occhiata in giro nella vostra zona, non ci metterete molto a trovare una scuola, un ponte, un ospedale o un altro progetto che ha beneficiato dei finanziamenti dell’UE. Nel corso degli anni sono stati migliaia i progetti che hanno ricevuto il sostegno dei programmi regionali dell’UE. In prosieguo sono riportati solo alcuni esempi di progetti che stanno facendo, o che presto faranno, la differenza nella vita delle persone in tutta l’UE.
Innalzamento degli standard sanitari in Polonia
Il più grande ospedale pubblico di Toruń è stato trasformato in una delle principali strutture sanitarie polacche grazie a una ristrutturazione realizzata con un contributo finanziario dell’UE di 52,7 milioni di euro. Un’assistenza sanitaria centralizzata e di qualità si traduce ora per i pazienti in tempi di attesa più brevi per l’accesso alle cure.
Miglioramento dei collegamenti stradali in Grecia
I residenti, i turisti e le imprese in Grecia beneficeranno tutti di un nuovo tratto importante di autostrada. Un finanziamento dell’UE pari a 255 milioni di euro sta sostenendo la costruzione del collegamento mancante tra Lamia e Xyniada, che consentirà di collegare le regioni della Grecia centrale e della Tessaglia occidentale alla rete autostradale principale.
Nuoto sostenibile in Belgio
La ristrutturazione di una piscina presso la Vrije Universiteit Brussel (Università libera di Bruxelles) sta attirando molta attenzione per la sua sostenibilità. Rispetto alla vecchia piscina, la nuova struttura utilizza il 60 % in meno di energia, rilascia 500 tonnellate di CO2 in meno all’anno ed è aperta ai nuotatori esterni all’università. Il progetto ha ricevuto finanziamenti dall’UE per poco più di 2 milioni di euro.
Città e regioni più verdi
Tra i 14 progetti verdi, che andranno a beneficio dei cittadini dell’UE, figurano una fornitura di energia più affidabile ed efficiente in Cechia, 21 nuovi treni elettrici per migliorare la rete ferroviaria della Croazia e misure finalizzate ad aumentare la sicurezza idraulica in Ungheria. Oltre 1,4 miliardi di euro di finanziamenti dell’UE sono stati investiti in sette Stati membri dell’UE in settori quali l’ambiente, la salute, i trasporti e l’energia.
Connessione a banda larga ad alta velocità nelle zone rurali della Romania
Il progetto RO-Net, che ha beneficiato del sostegno dell’UE, ha permesso la connessione a banda larga di 400 000 persone, oltre 8 500 imprese e quasi 3 000 istituzioni pubbliche in zone rurali remote della Romania. Circa 665 paesi e città hanno ora accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione e agli acquisti online. Ora le famiglie e le aziende agricole locali possono anche vendere prodotti online.
Parchi giochi verdi a Parigi
I cortili delle scuole in cemento in tutta Parigi sono stati trasformati in fresche isole verdi in grado di immagazzinare acqua e ridurre il calore. Sostenuto da quasi 5 milioni di euro di finanziamenti dell’UE, il progetto OASIS contribuisce a proteggere i parigini dagli effetti dei cambiamenti climatici, creando nel contempo spazi dove i bambini possono divertirsi.
Scoprite i progetti realizzati nella vostra regione con finanziamenti dell’UE.
Come è possibile ricevere sostegno grazie ai finanziamenti? Siete ricercatori, agricoltori, imprenditori o artisti? Scoprite chi può ottenere i finanziamenti.
I pionieri dell’UE
Per saperne di più sulle donne e sugli uomini che hanno ispirato la creazione dell’Europa in cui viviamo oggi: combattenti della Resistenza, personaggi politici e una stella del cinema di fama mondiale.
Tappe fondamentali dell’UE
1950
9 maggio
La dichiarazione Schuman. Il ministro degli Esteri francese Robert Schuman propone di mettere in comune la produzione di carbone e acciaio in modo che nessun paese possa fabbricare armi da utilizzare contro altri.
Robert Schuman firma il trattato di Parigi che istituisce la Comunità europea del carbone e dell’acciaio, Parigi, Francia, 18 aprile 1951.
1952
23 luglio
È istituita la Comunità europea del carbone e dell’acciaio.
1957
25 marzo
I trattati di Roma sono firmati da sei Stati membri: Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. Tali paesi stabiliscono un mercato comune, la Comunità economica europea, a partire dal 1º gennaio 1958.
1962
30 luglio
Nasce la politica agricola comune che aiuta a salvaguardare l’approvvigionamento alimentare e a sostenere gli agricoltori e le zone rurali.
1968
1º luglio
Sono aboliti i dazi doganali tra i sei Stati membri.
1979
7-10 giugno
Per la prima volta i cittadini europei possono votare per i loro rappresentanti al Parlamento europeo.
1987
15 giugno
È avviato il programma di scambio per studenti Erasmus.
Caduta del Muro di Berlino, Germania, 11 novembre 1989.
1989
Il crollo del comunismo dà il via a un’ondata di cambiamenti democratici in tutta l’Europa centrale e orientale.
1993
1º gennaio
La creazione di un mercato unico in cui le persone, le merci, i servizi e i capitali possono circolare liberamente.
1º novembre
Nasce l’Unione europea.
1995
26 marzo
L’accordo di Schengen elimina i controlli alle frontiere tra alcuni Stati membri. Attualmente sono 23 gli Stati che godono di tale vantaggio.
2002
1º gennaio
Compaiono per la prima volta le banconote e le monete in euro che ora sono usate in 20 Stati membri dell’UE.
2012
1º aprile
È introdotta l’iniziativa dei cittadini europei.
10 dicembre
L’UE riceve il premio Nobel per la pace.
2015
12 dicembre
Complessivamente 195 paesi, compresi tutti gli Stati membri dell’UE, adottano l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21), Parigi, Francia, 1º dicembre 2015.
2017
15 giugno
Sono abolite le tariffe di roaming.
2020
Gennaio
La COVID-19 raggiunge l’Europa, rendendo necessaria la più grande risposta a un’emergenza sanitaria pubblica nella storia dell’UE.
2021
9 maggio
È avviata la conferenza sul futuro dell’Europa, che offre ai cittadini dell’UE la possibilità di contribuire a plasmare il futuro comune.
2022
L’UE e i suoi partner internazionali condannano la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e offrono all’Ucraina un’assistenza politica, finanziaria e umanitaria significativa.
Come funziona l’UE?
Ogni azione intrapresa dall’UE è basata su trattati che contengono le regole sul funzionamento dell’UE, che sono state concordate volontariamente e democraticamente da tutti gli Stati membri dell’UE.
I trattati dell’UE specificano chi può approvare leggi e in quali settori: l’UE, i governi nazionali o entrambi. Gli Stati membri dell’UE sono responsabili quanto all’adozione delle proprie decisioni e leggi in alcuni settori della politica nazionale, come l’industria, la salute e l’istruzione, nei quali l’UE fornisce sostegno.
I trattati precisano che in molti settori la competenza spetta sia all’UE che ai governi nazionali. In questi casi le decisioni sono sempre assunte al livello più vicino possibile ai cittadini. Questo significa che l’UE non interverrà qualora una questione possa essere risolta a livello locale, regionale o nazionale.
L’UE interviene nei settori in cui gli Stati membri l’hanno autorizzata a farlo e qualora sia opportuno agire insieme, come nel caso dei cambiamenti climatici o del commercio a livello mondiale. Per contribuire al raggiungimento dei loro obiettivi, gli Stati membri dell’UE hanno creato una serie di istituzioni incaricate di adottare decisioni a livello dell’UE e successivamente di metterle in pratica.
Chi fa cosa?
Il Parlamento europeo, che ha sede a Strasburgo e a Bruxelles, rappresenta gli interessi dei cittadini dell’UE. Insieme al Consiglio dell’Unione europea, è il principale organo decisionale dell’UE.
I 705 membri del Parlamento europeo, noti anche come deputati al Parlamento europeo, sono eletti direttamente dagli elettori dell’UE ogni cinque anni. Le prossime elezioni si terranno nel 2024. Ogni Stato membro dell’UE elegge un numero di membri in misura proporzionale alla sua popolazione. I deputati non fanno parte di gruppi in base alla loro nazionalità, bensì di gruppi politici che interessano diversi paesi, o sono indipendenti. Roberta Metsola è l’attuale presidente del Parlamento europeo.
l Parlamento europeo è composto da 705 deputati, suddivisi in gruppi politici. I gruppi (in ordine decrescente per numero di membri) sono: gruppo del Partito popolare europeo (Democratici cristiani); gruppo dell’Alleanza progressista di socialisti e democratici al Parlamento europeo; gruppo Renew Europe; gruppo Identità e Democrazia; Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea; gruppo dei Conservatori e Riformisti europei; Gruppo della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica deputati non iscritti.
Il Consiglio dell’Unione europea, noto anche come Consiglio, è composto dai ministri dei governi di tutti gli Stati membri dell’UE. Insieme al Parlamento europeo, è il principale organo decisionale dell’UE. Ogni 6 mesi uno degli Stati membri dell’UE esercita la presidenza del Consiglio. Per garantire la continuità, le presidenze collaborano strettamente a gruppi di tre su un’agenda comune per un periodo di 18 mesi.
Non va confuso con il Consiglio europeo, che è composto dai leader di tutti gli Stati membri dell’UE e stabilisce le priorità e gli orientamenti politici dell’UE. Charles Michel è l’attuale presidente del Consiglio europeo.
La Commissione europea è la funzione pubblica dell’UE e ha il diritto di presentare proposte di nuove azioni e leggi su cui il Parlamento e il Consiglio adotteranno in seguito una decisione. Ha altresì il compito di garantire che le norme dell’UE siano applicate correttamente. La guida della Commissione è esercitata dalla presidente Ursula von der Leyen e dal collegio dei commissari (uno per ciascun Stato membro dell’UE).
Tutti gli Stati membri dell’Unione europea sono tenuti a seguire le norme dell’UE e a rispettare gli obiettivi che hanno sottoscritto. In caso contrario la Commissione può intervenire nei loro confronti.
La Corte di giustizia dell’Unione europea garantisce che il diritto dell’UE sia attuato e applicato allo stesso modo in ogni Stato membro dell’UE.
La Banca centrale europea gestisce l’euro. Il suo obiettivo principale è quello di mantenere la stabilità dei prezzi nella zona euro.
Chi paga per l’UE?
Il denaro speso dall’UE (il bilancio dell’UE) proviene da diverse fonti: dazi doganali, contributi basati sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) raccolta dagli Stati membri dell’UE e contributi diretti degli Stati membri dell’UE. Nel gennaio 2021 è stata introdotta una nuova fonte di entrate: un prelievo sui rifiuti di imballaggio di plastica non riciclati.
Dai contributi alla costruzione di strade, ferrovie e aeroporti nuovi e migliori allo sviluppo delle zone rurali e all’offerta della possibilità di studiare all’estero, il bilancio dell’UE aiuta a realizzare ciò che realmente interessa alle persone nell’UE. Oltre a guidare la trasformazione digitale e la lotta ai cambiamenti climatici, il bilancio aiuta anche a ridurre le disparità tra gli Stati membri dell’UE e al loro interno.
Come partecipare
Siete interessati a esprimervi sul futuro dell’Europa? Volete partecipare attivamente al suo processo decisionale? Potete contribuire a plasmare e migliorare l’UE in molti modi.
Migliaia di europei hanno già condiviso le proprie speranze e le proprie attese per gli anni a venire attraverso la conferenza sul futuro dell’Europa, la più grande consultazione mai condotta nell’UE. A caratterizzare in modo particolare la conferenza è stata una serie di dibattiti animati dai cittadini, che stanno ora diventando un elemento costante della vita democratica dell’UE.
Panel europei di cittadini
- 150 cittadini selezionati in modo casuale nei 27 Stati membri
- di diversa estrazione (in termini di genere, età, istruzione, reddito e provenienza (aree urbane/rurali)
- 1/3 dei partecipanti sono giovani (età compresa tra 16 e 25 anni)
Per saperne di più sui panel europei di cittadini.
Ogni cinque anni potete far sentire la vostra voce anche votando alle elezioni europee.
Per saperne di più sulle prossime elezioni europee.
Il deputato europeo che eleggete rappresenta in Europa i vostri interessi e quelli della vostra città o regione ed esprime per vostro conto il voto su disposizioni legislative che sono applicate in tutta l’UE.
Scoprite quali sono i deputati al Parlamento europeo che rappresentano il vostro paese.
Avete mai pensato che una legge dell’UE potrebbe essere migliorata? Potete contribuire a rendere le norme dell’UE adatte al futuro presentando suggerimenti per semplificare e modernizzare la legislazione vigente. Potete anche condividere le vostre opinioni sulle nuove politiche. Potete formulare i contributi in una qualsiasi delle 24 lingue ufficiali dell’UE.
Esprimetevi sulle questioni che contano per voi su Di’ la tua.
L’iniziativa dei cittadini europei permette di chiedere alla Commissione europea di proporre nuovi atti legislativi. Innanzitutto è necessario ottenere il sostegno dei cittadini a favore della vostra causa. Quando un’iniziativa raccoglie un milione di firme la Commissione decide quale azione intraprendere. Finora sono state nove le iniziative dei cittadini che hanno raggiunto il numero necessario di firme.
«Right2Water», la prima iniziativa dei cittadini europei ad aver avuto esito positivo, ha consentito l’adozione di nuove norme volte a garantire la sicurezza e la qualità dell’acqua potabile e agevolare l’accesso di gruppi vulnerabili a questa risorsa.
«End the Cage Age» (Basta animali in gabbia) è un’iniziativa più recente che presto si tradurrà in una proposta per l’abolizione graduale dei sistemi di gabbie per numerosi animali di allevamento.
Dove trovare ulteriori informazioni
I centri di informazione Europe Direct sono centinaia, disseminati in tutta l’Unione europea. Potete trovare l’indirizzo del centro più vicino a voi sul sito: https://europa.eu/european-union/contact/meet-us_it.
Europe Direct è contattabile:
— al numero verde 00 800 6 7 8 9 10 11 (presso alcuni operatori queste chiamate possono essere a pagamento),
— al numero +32 22999696, oppure
— per e-mail dal sito https://europa.eu/european-union/contact_it.
Il sito Europa contiene informazioni sull’Unione europea in tutte le lingue ufficiali dell’UE: https://european-union.europa.eu/index_it.
È possibile scaricare o ordinare pubblicazioni dell’UE dal sito: https://op.europa.eu/it/publications.
Le pubblicazioni gratuite possono essere richieste in più esemplari contattando Europe Direct o il centro di documentazione locale competente:
https://european-union.europa.eu/contact-eu/meet-us_it. Per aiuto e consigli ai cittadini e alle imprese dell’UE, consultate il sito Your Europe: https://europa.eu/youreurope/index_it.htm.
Per materiali didattici, giochi e quiz, consultate il sito Learning Corner: https://europa.eu/learning-corner/home_it.
Scoprite il Portale per i giovani sul sito: https://europa.eu/youth/EU_it.
La Commissione europea nel vostro paese: https://ec.europa.eu/info/about-european-commission/contact/representations-member-states_it.
Il Parlamento europeo nel vostro paese: https://www.europarl.europa.eu/at-your-service/it/stay-informed/liaison-offices-in-your-country.
La rete dei centri europei dei consumatori: https://ec.europa.eu/info/live-work-travel-eu/consumer-rights-and-complaints/resolve-your-consumer-complaint/european-consumer-centres-network-ecc-net_it.
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Una breve guida all’UE
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