Relazione speciale
27 2022

Il sostegno dell’UE alla cooperazione transfrontaliera con i paesi limitrofi Il sostegno è prezioso, ma l’attuazione è iniziata con grande ritardo ed è necessario affrontare i problemi riguardanti il coordinamento

Contenuto del documentoI programmi di cooperazione transfrontaliera sono un elemento essenziale della politica europea di vicinato e, fino a poco tempo fa, erano rimasti anche uno dei pochi ambiti di cooperazione con la Russia. La Corte ha rilevato che i programmi hanno risposto ad esigenze specifiche e fornito un sostegno utile e prezioso alle regioni situate su entrambi i lati delle frontiere esterne dell’UE. Tuttavia, tali programmi hanno iniziato ad essere attuati con notevole ritardo, non erano sufficientemente complementari ad altri programmi finanziati dall’UE e il coinvolgimento delle delegazioni UE nei paesi limitrofi era insufficiente. La Corte formula raccomandazioni su come ovviare a questi problemi di coordinamento e complementarità e rafforzare il monitoraggio dei risultati dei programmi. Tale aspetto sarà fondamentale, dal momento che la cooperazione transfrontaliera dovrà affrontare in futuro le sfide poste dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che ha messo fortemente in dubbio l’attuazione di metà dei programmi proposti per il periodo 2021-2027.

Relazione speciale della Corte dei conti europea presentata in virtù dell’articolo 287, paragrafo 4, secondo comma, del TFUE.

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PDF Relazione speciale: Cooperazione transfrontaliera con i paesi limitrofi

Sintesi

I La cooperazione transfrontaliera è un elemento essenziale della politica europea di vicinato, che interessa 16 paesi situati lungo le frontiere esterne dell’UE e, fino a poco tempo fa, era anche uno dei pochi ambiti di cooperazione tra l’UE e la Russia. Per il periodo 2014-2020, la Commissione aveva istituito 15 programmi comuni con i paesi limitrofi, i programmi di cooperazione transfrontaliera dello strumento europeo di vicinato (programmi ENI CBC). Con una dotazione complessiva di quasi 1 miliardo di euro, tali programmi mirano a fornire assistenza sia agli Stati membri che ai paesi vicini con i quali condividono direttamente frontiere terrestri o marittime.

II La Corte ha espletato l’audit verso la fine del periodo di attuazione dei programmi 2014-2020. La presente relazione fornirà la base per l’impostazione dei programmi proposti per il periodo di finanziamento 2021-2027.

III L’obiettivo della Corte era stabilire se i programmi siano stati efficaci nel rafforzare la cooperazione territoriale alle frontiere esterne dell’UE. Per rispondere a questo quesito principale di audit, la Corte ha esaminato se:

  • i programmi rispondessero a esigenze e priorità chiaramente individuate comuni alle regioni situate lungo le frontiere esterne dell’UE e fossero complementari ad altri programmi finanziati dall’UE;
  • i progetti fossero stati selezionati e attuati in modo efficiente ed efficace;
  • la Commissione e le autorità di gestione avessero fatto un uso efficace dei meccanismi di monitoraggio e di valutazione e tratto insegnamenti dalle esperienze acquisite per migliorare la gestione dei programmi di cooperazione transfrontaliera proposti per il periodo di finanziamento 2021-2027.

IV La Corte ha riscontrato che i programmi rispondevano alle esigenze specifiche, ma che non erano sufficientemente complementari ad altri programmi finanziati dall’UE e che il coinvolgimento delle delegazioni UE nei paesi limitrofi poteva essere ulteriormente rafforzato. Con poche eccezioni, i progetti sono stati selezionati e attuati in modo efficiente ed efficace. La Corte ha tuttavia individuato alcune debolezze nel quadro di monitoraggio dei risultati dei programmi, in termini di aggregazione dei risultati e di comunicazioni sulla sostenibilità dei benefici dopo la chiusura dei progetti. I programmi hanno garantito una distribuzione equilibrata di partecipanti ai progetti tra gli Stati membri dell’UE e i paesi vicini. Sono state poste in essere misure di tutela per attenuare i rischi di frode; nel quadro dei programmi non è tuttavia possibile utilizzare efficacemente uno strumento informatico per la segnalazione delle frodi raccomandato dalla Commissione in quanto i paesi non-UE non vi hanno accesso.

V La Corte ha concluso che i programmi 2014-2020 hanno offerto un sostegno utile e prezioso alle regioni situate su entrambi i lati delle frontiere esterne dell’UE. Tuttavia, i programmi hanno subito notevoli ritardi nelle prime fasi dell’attuazione ed erano ancora in corso durante l’audit. Non è stato pertanto possibile valutarne l’efficacia complessiva. Il quadro giuridico per i programmi 2021-2027 tiene conto dell’esperienza acquisita. Le modifiche introdotte possono potenzialmente agevolare l’avvio dell’attuazione dei programmi. Esse implicano tuttavia rischi aggiuntivi e indeboliscono la supervisione da parte della Commissione sui grandi progetti infrastrutturali che possono assumere un’importanza strategica nelle relazioni con i paesi partner.

VI La cooperazione transfrontaliera con i paesi vicini ha di fronte a sé un futuro impegnativo: nel quadro della risposta più ampia all’invasione dell’Ucraina ad opera della Russia, la Commissione ha sospeso le convenzioni di finanziamento con Russia e Bielorussia. L’invasione ha altresì fatto sorgere gravi dubbi in merito a metà dei programmi proposti per il periodo di finanziamento 2021-2027. Per quanto riguarda la regione meridionale, il programma Bacino del Mediterraneo continua a offrire una sede per il dialogo e la cooperazione tra i paesi partecipanti. Tuttavia, il numero di progetti comuni tra partecipanti arabi e israeliani rimane ridotto, anche se l’esistenza di tali progetti comuni può già essere considerata di per sé un successo.

VII Alla luce delle risultanze dell’audit espletato, la Corte raccomanda alla Commissione di:

  • migliorare il coordinamento tra i programmi aventi una sovrapposizione geografica parziale;
  • rafforzare il coinvolgimento delle delegazioni UE;
  • adattare lo strumento informatico per la segnalazione delle frodi;
  • fornire orientamenti per il monitoraggio della sostenibilità dopo la chiusura dei progetti;
  • consultare tutti i servizi competenti in merito ai grandi progetti infrastrutturali;
  • accrescere l’uso di indicatori comuni.

Introduzione

Cooperazione transfrontaliera con i paesi limitrofi

01 La cooperazione transfrontaliera (Cross-border cooperation - CBC) è un elemento essenziale della politica europea di vicinato, che interessa 16 paesi situati lungo le frontiere esterne dell’UE (cfr. cartina nell’allegato I). Fino a poco tempo fa era anche uno dei pochi ambiti di cooperazione e dialogo continuo tra l’UE e la Russia. I programmi di cooperazione transfrontaliera dello strumento europeo di vicinato (European Neighbourhood Instrument - ENI)1 mirano a offrire benefici sia agli Stati membri che ai paesi vicini con i quali condividono direttamente frontiere terrestri e marittime. Durante il periodo di finanziamento 2014-2020, i programmi di cooperazione transfrontaliera dello strumento europeo di vicinato (“programmi ENI CBC”) perseguivano tre obiettivi strategici2:

  • promuovere lo sviluppo economico e sociale delle regioni situate su entrambi i lati delle frontiere comuni;
  • affrontare le sfide comuni in materia di ambiente, salute pubblica, prevenzione e sicurezza;
  • promuovere condizioni e meccanismi migliori per garantire la mobilità delle persone, dei beni e dei capitali.

02 Per il periodo 2014-2020, la Commissione ha istituito 15 programmi di cooperazione transfrontaliera (nonché un progetto per il finanziamento del sostegno tecnico) che mettono in comune i finanziamenti dell’ENI e del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), per un totale di quasi un miliardo di euro. I programmi contribuiscono al contempo all’attuazione delle politiche regionali ed esterne dell’UE3. Dei 15 programmi, sette riguardano la cooperazione con la Russia, sei il vicinato orientale e gli altri due il vicinato meridionale. La figura 1 elenca i singoli programmi e illustra le dotazioni per programma.

Figura 1 – Dotazioni UE per i programmi ENI CBC 2014-2020

* Nota: il programma Medio Atlantico non è stato adottato.

Fonte: Corte dei conti europea, sulla base del documento di programmazione 2014 della Commissione.

03 La maggior parte dei programmi di finanziamento dell’UE a sostegno della cooperazione con la Russia sono stati sospesi a seguito dell’annessione illegale della Crimea nel 20144. I programmi ENI CBC costituivano un’eccezione fino all’inizio di marzo 2022, quando l’UE ha sospeso le convenzioni di finanziamento con Russia e Bielorussia, in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio 2022.

Dispositivi di governance

04 Il regolamento di esecuzione5 dei programmi ENI CBC definisce i ruoli e i compiti di tutti gli organismi del programma. I programmi ENI CBC sono attuati attraverso progetti selezionati dopo la pubblicazione di inviti a presentare proposte oppure mediante aggiudicazione diretta di grandi progetti infrastrutturali. I comitati congiunti di controllo sono responsabili della selezione dei progetti e del monitoraggio della loro performance. Comprendono rappresentanti delle autorità nazionali, regionali e locali (degli Stati membri e dei paesi non-UE) e la Commissione in qualità di osservatore. Le autorità di gestione (AdG) designate dagli Stati membri riferiscono alla Commissione e attuano i programmi ENI CBC secondo il principio di “gestione concorrente”, anche per i progetti realizzati al di fuori dell’UE (che la Commissione in genere attuerebbe direttamente). A titolo esemplificativo, il consiglio regionale della Carelia meridionale in Finlandia funge da autorità di gestione per il programma Finlandia sudorientale – Russia. Per la maggior parte delle autorità di gestione, tale responsabilità si aggiunge alla gestione di altri fondi strutturali e di investimento europei. La figura 2 illustra gli organismi di un programma standard di cooperazione transfrontaliera e ne descrive il ruolo.

Figura 2 – Organismi di un programma standard di cooperazione transfrontaliera

Nota: ciascun paese partecipante a un programma ENI CBC doveva individuare un’autorità nazionale.

Fonte: Corte dei conti europea, sulla base del regolamento di esecuzione (UE) n. 897/2014 della Commissione.

05 La direzione generale della Politica di vicinato e dei negoziati di allargamento (DG NEAR) è responsabile della gestione complessiva dei finanziamenti dell’ENI. Essa collabora con altri servizi della Commissione responsabili di settori di intervento tematici, con il Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) e le delegazioni UE. La DG NEAR ha gestito i programmi ENI CBC fino alla fine del 2019. A partire dal 1° gennaio 2020, i compiti di gestione sono stati trasferiti alla direzione generale della Politica regionale e urbana (DG REGIO)6. In aggiunta ai programmi ENI CBC inclusi di recente tra le sue competenze, la DG REGIO è responsabile anche del programma della regione del Mar Baltico, del programma transnazionale del Danubio (entrambi finanziati in parte dall’ENI), nonché dei programmi di cooperazione transfrontaliera nel quadro dello strumento di assistenza preadesione.

Estensione e approccio dell’audit

06 L’obiettivo del presente audit era stabilire se i programmi ENI CBC siano stati efficaci nel rafforzare la cooperazione territoriale alle frontiere esterne dell’UE. Per rispondere al quesito di audit principale, la Corte lo ha suddiviso in tre sottoquesiti:

  1. I programmi ENI CBC rispondevano a esigenze e priorità chiaramente individuate alle regioni situate lungo le frontiere esterne dell’UE e erano complementari ad altri programmi finanziati dall’UE?
  2. I progetti ENI CBC sono stati selezionati e attuati in modo efficiente ed efficace?
  3. La Commissione e le autorità di gestione hanno fatto un uso efficace dei meccanismi di monitoraggio e di valutazione e tratto insegnamenti dalle esperienze acquisite al fine di rafforzare la gestione dei programmi di cooperazione transfrontaliera (Interreg NEXT) proposti per il periodo di finanziamento 2021-2027?

07 L’audit è stato incentrato sui programmi ENI CBC la cui attuazione sta giungendo al termine (la scadenza stabilita dalla normativa per completare le attività è il 31 dicembre 2023), al fine di fornire la base per la definizione dei programmi proposti per il periodo di finanziamento 2021-2027. Gli auditor della Corte hanno esaminato i maggiori programmi 2014-2020 nelle regioni settentrionali, orientali e meridionali, onde conseguire una buona copertura finanziaria e geografica. Questi tre programmi rappresentano complessivamente circa il 44 % del totale dei finanziamenti per la cooperazione transfrontaliera dell’ENI previsti per il periodo 2014-2020 (cfr. figura 3):

  • Finlandia sudorientale – Russia (SEFR), autorità di gestione a Lappeenranta;
  • Polonia – Bielorussia – Ucraina (PL-BY-UA), autorità di gestione a Varsavia;
  • Bacino del Mediterraneo (MED), autorità di gestione a Cagliari (Sardegna).

Figura 3 – Estensione dell’audit: dotazioni destinate ai tre programmi ENI CBC (ENI e FESR)

Fonte: Corte dei conti europea, sulla base del documento di programmazione 2014 della Commissione.

08 Gli auditor della Corte hanno analizzato i documenti, forniti dalla Commissione e dal SEAE relativi allo sviluppo, all’attuazione e al monitoraggio dei programmi ENI CBC 2014-2020 e agli insegnamenti tratti per i prossimi programmi di cooperazione transfrontaliera nel periodo 2021-2027. Inoltre, sono stati condotti numerosi colloqui con i rappresentanti di vari servizi della Commissione, del SEAE, di TESIM (un progetto di sostegno tecnico per i programmi ENI CBC) e del programma Interact (sostegno tecnico per i programmi Interreg interni dell’UE), nonché delle delegazioni UE in Giordania, Libano, Russia, Ucraina e Tunisia.

09 Tra ottobre e novembre 2021, gli auditor hanno condotto visite in loco in Finlandia, Polonia, Russia e Ucraina. La visita in Sardegna (prevista a dicembre 2021) è stata sostituita da videoconferenze a causa della pandemia di COVID-19. Gli auditor hanno incontrato le autorità di gestione e altri organismi dei programmi e i rappresentanti dei 15 progetti analizzati nel dettaglio (cinque progetti per ciascuno dei tre programmi; cfr. allegato III). I progetti sono stati selezionati tenendo conto della loro rilevanza, della copertura di diversi obiettivi tematici e dei progressi compiuti nell’attuazione. Nell’allegato IV è riportata una sintesi della valutazione di tali progetti da parte della Corte.

10 Oltre ai programmi transfrontalieri con i paesi limitrofi, vi sono programmi transfrontalieri tra Stati membri dell’UE e anche con i paesi in fase di preadesione. Tali programmi non sono stati inclusi nell’audit poiché hanno basi giuridiche e caratteristiche diverse e sono stati oggetto di valutazione in tempi recenti:

  • nell’UE, la cooperazione transfrontaliera è parte di un quadro strategico più ampio di cooperazione territoriale europea, comunemente noto come Interreg. Il FESR ha stanziato circa 10,1 miliardi di euro per la cooperazione territoriale. Di recente la Corte ha pubblicato una relazione speciale sui programmi di cooperazione transfrontaliera nell’UE7.
  • Lo strumento di assistenza preadesione finanzia i programmi transfrontalieri non soltanto lungo le frontiere esterne dell’UE (ad esempio, Croazia/Serbia), ma anche tra gli stessi paesi in fase di preadesione (ad esempio, Serbia/Montenegro). La Commissione ha di recente esaminato 8 la performance dei programmi di cooperazione transfrontaliera tra i paesi in fase di preadesione.

11 La Corte riconosce che l’invasione russa dell’Ucraina del 24 febbraio, agevolata dalla Bielorussia, ha avuto un effetto profondo su tutti i programmi ENI CBC che comprendono Russia, Bielorussia, Ucraina o Moldova, e sulla sostenibilità dei relativi progetti. La valutazione della Corte sui progetti finanziati a titolo dei programmi SEFR e PL-BY-UA riflette la situazione alla fine del 2021, prima dell’invasione, quando è stato completato il lavoro sul campo per il presente audit. Gli eventi più recenti successivi all’audit (febbraio - giugno 2022) sono illustrati in sintesi nei paragrafi 85-88.

Osservazioni

I programmi ENI CBC miravano a rispondere ad esigenze specifiche, ma la loro complementarità con altri programmi finanziati dall’UE era insufficiente e il loro avvio ha subito ritardi significativi

12 In questa sezione si valuta se i programmi ENI CBC:

  1. abbiano individuato le priorità che riguardano le sfide comuni delle regioni frontaliere, con il coinvolgimento dei relativi portatori di interessi;
  2. abbiano definito come debbano essere complementari e coordinati con altri programmi finanziati dall’UE;
  3. siano stati istituiti in maniera tempestiva per agevolare l’avvio dell’attuazione dei progetti.

I programmi hanno individuato priorità in linea con le sfide comuni delle regioni frontaliere e sono stati sviluppati in maniera partecipativa

Risposta alle sfide delle regioni frontaliere

13 I programmi operativi congiunti (POC), elaborati dagli Stati membri dell’UE e dai paesi partner, sono documenti di importanza fondamentale che definiscono il quadro e le priorità dei singoli programmi ENI CBC. Le autorità di gestione dei tre programmi che la Corte ha esaminato nel dettaglio hanno presentato i POC alla Commissione nel giugno 2015. Questi includevano un’analisi dettagliata delle sfide alle quali le regioni frontaliere dovevano rispondere e le potenziali opportunità offerte da una maggiore cooperazione tra tali regioni.

14 La Commissione ha analizzato le versioni preliminari di ciascun POC, in particolare per valutarne la conformità con il regolamento di esecuzione dei programmi ENI CBC9, e ha risposto alle autorità di gestione con osservazioni dettagliate. Ad eccezione di una questione controversa nelle relazioni bilaterali con la Russia (descritta nel paragrafo 80), le direzioni generali della Commissione e il SEAE hanno espresso pareri favorevoli e raccomandato solo lievi modifiche ai POC.

15 Ciascuno dei tre POC valutati comprendeva quattro obiettivi tematici, ossia il numero massimo possibile sugli 11 indicati nel documento di programmazione dell’UE10. La loro selezione riflette il consenso ottenuto tra i paesi partecipanti. La Corte ha riscontrato che gli obiettivi tematici erano in linea con l’analisi delle sfide affrontate dalle regioni e con le debolezze indicate nei POC. La figura 4 illustra gli obiettivi tematici selezionati dai 15 programmi ENI CBC e i finanziamenti assegnati. Nessuno dei programmi ha optato per gli obiettivi tematici 9 “Promozione e cooperazione in materia di energia sostenibile e sicurezza energetica” o 11 “Altri ambiti”.

Figura 4 – Obiettivi tematici selezionati dai programmi ENI CBC e finanziamenti UE assegnati

Fonte: Corte dei conti europea, sulla base della revisione intermedia dei programmi ENI CBC, del documento congiunto SEAE-DG NEAR, 11.6.2018, pag. 19, e dei dati trasmessi dai programmi (bilancio approvato al 30.6.2021).

16 Per il precedente periodo di finanziamento (2007-2013), la Commissione aveva elencato 26 esempi di obiettivi “unicamente a titolo illustrativo”11, il che significa che i programmi avevano la possibilità di definire altri obiettivi. La valutazione ex post della Commissione ha rilevato che tali programmi non erano mirati e ha raccomandato di migliorarne l’orientamento strategico al fine di massimizzarne l’impatto12. Sebbene i programmi 2014-2020 potessero selezionare al massimo quattro degli 11 obiettivi tematici predefiniti, la loro copertura tematica rimaneva molto ampia, spaziando dal patrimonio culturale alla lotta alla criminalità organizzata. Ciò ha ridotto a sua volta la comparabilità tra i singoli programmi e reso più difficile il monitoraggio dei risultati a livello di intervento strategico complessivo (cfr. paragrafi 60-71).

17 Per il periodo di finanziamento 2021-2027, la Commissione ha deciso di razionalizzare ulteriormente la portata dei programmi, fissando cinque obiettivi strategici comuni a tutti i programmi13 e due obiettivi specifici aggiuntivi per i programmi Interreg14.

Contributo delle autorità nazionali e regionali all’individuazione dei bisogni e delle priorità

18 Ciascun programma doveva essere elaborato “di comune accordo da tutti i paesi partecipanti”15. Nel caso dei programmi PL-BY-UA e SEFR, le autorità nazionali e regionali sono state ampiamente coinvolte nell’individuazione delle esigenze e priorità attraverso la loro partecipazione ai comitati congiunti di programmazione (CCP), che hanno elaborato i primi POC tra il 2013 e il 2015. Nel caso del programma SEFR, la sede dell’autorità di gestione nel consiglio regionale della Carelia meridionale ha contribuito anche ad attribuire al programma una forte dimensione regionale e a coinvolgere i portatori di interessi locali nella programmazione. Per contro, per il programma MED (che coinvolge 112 regioni), i 13 paesi partecipanti erano rappresentati dalle autorità nazionali centrali (accompagnati da rappresentanti regionali di quattro paesi).

19 Inoltre, ciascun programma doveva fornire un cofinanziamento pari ad almeno il 10 % del contributo dell’UE, pur restando libero di scegliere la fonte, l’importo e la distribuzione16. Il contributo dell’UE a tutti i programmi è ammontato a circa 950 milioni di euro. A questo si sono aggiunti 270 milioni di euro da altre fonti, per un finanziamento complessivo disponibile per i programmi ENI CBC pari a 1,2 miliardi di euro. La figura 5 illustra le fonti di finanziamento dei programmi.

Figura 5 – Fonti di finanziamento per i programmi 2014-2020

Nota: i programmi che coinvolgono la Finlandia non forniscono indicazioni in merito al cofinanziamento garantito dai progetti (pari ad almeno il 10 % dei costi ammissibili).

Fonte: Corte dei conti europea, sulla base dei dati forniti dai programmi (bilancio approvato al 30.6.2021).

20 In taluni casi, i paesi partecipanti hanno ritenuto importante aumentare il cofinanziamento dei programmi con fondi nazionali, superando il limite obbligatorio del 10 %. A titolo esemplificativo, Finlandia e Russia hanno entrambe contribuito al finanziamento del programma SEFR per circa il 25 %, mentre l’UE ha coperto il restante 50 %. Ciò dimostra il forte senso di titolarità del programma da parte dei paesi partecipanti. In altri casi, il cofinanziamento è stato sostenuto unicamente dai beneficiari del progetto. La figura 6 illustra le fonti di finanziamento per programma ENI CBC.

Figura 6 – Fonti di finanziamento per il programma 2014-2020

Nota: i programmi che coinvolgono la Finlandia non forniscono indicazioni in merito al cofinanziamento garantito dai progetti (pari ad almeno il 10 % dei costi ammissibili).

Fonte: Corte dei conti europea, sulla base dei dati forniti dai programmi (bilancio approvato al 30.6.2021).

21 Nella sua valutazione ex post dei programmi 2007-2013, la Commissione ha raccomandato di incrementare il cofinanziamento nazionale al fine di ottenere un partenariato più equilibrato con altri paesi limitrofi17. Tuttavia, la Commissione non ha incoraggiato i paesi limitrofi a stanziare maggiori contributi, ad esempio durante i seminari informativi all’inizio del periodo di finanziamento 2021-2027.

Contributo della società civile all’individuazione delle esigenze e delle priorità

22 I rappresentanti della società civile sono stati consultati in merito alla preparazione dei tre programmi. Ognuna delle tre AdG ha organizzato, con il sostegno delle succursali nei paesi partner, consultazioni pubbliche sulle esigenze e le priorità dei programmi. Tali consultazioni hanno attirato un vasto numero di partecipanti, compresi i rappresentanti della società civile e delle ONG, responsabili decisionali locali e regionali e PMI. Tali consultazioni sono state utili per promuovere la titolarità locale dei programmi e garantirne la pertinenza e coerenza con le strategie di sviluppo regionale.

I programmi ENI CBC hanno indicato come intendevano integrare altri programmi e strategie dell’UE, ma il coordinamento operativo è risultato insufficiente

Coerenza e complementarità con altri programmi dell’UE e strategie macroregionali

23 In ciascuno dei tre POC esaminati si riconosceva la necessità di garantire un adeguato coordinamento e la coerenza con altre politiche, programmi e strategie dell’UE con cui esiste una sovrapposizione geografica e tematica. La Commissione si è sforzata di evitare il doppio finanziamento dei progetti e di individuare possibili sinergie. Di conseguenza, durante il riesame dei progetti di POC (cfr. paragrafo 13), la Commissione ha raccomandato alle AdG di fornire un’ulteriore descrizione del coordinamento tra il programma e altre iniziative e di avviare una consultazione informale con la Commissione sui progetti selezionati prima di aggiudicare le sovvenzioni.

24 Le AdG di Polonia e Sardegna hanno fatto proprie tali raccomandazioni e, al termine di ciascuna procedura per la selezione delle proposte, prima di aggiudicare i contratti per i progetti, hanno trasmesso gli elenchi dei progetti selezionati dai rispettivi comitati congiunti di controllo (CCC) alla Commissione. Le AdG e i CCC hanno tenuto conto, nella misura del possibile, dei commenti della Commissione e delle delegazioni dell’UE sui singoli progetti. Il programma SEFR non ha invece introdotto un meccanismo di coordinamento analogo con la Commissione o con altri programmi dell’UE.

25 Il programma MED, che ha la portata geografica più vasta (coinvolgendo sette Stati membri dell’UE e sei paesi partner del Mediterraneo18), presenta sovrapposizioni con numerose iniziative nell’area del Mediterraneo. Il programma MED è unico, in quanto, a differenza di altri programmi ENI CBC (per lo più bilaterali), sostiene progetti che riuniscono partecipanti provenienti da quattro o cinque paesi, e talvolta ancor di più. A tale riguardo, i progetti del programma MED di ENI CBC sono molto simili ai programmi regionali dell’ENI19. Il POC include una serie di tabelle che sintetizzano la coerenza del programma MED con altri programmi bilaterali dell’UE con singoli paesi del Mediterraneo meridionale. Tuttavia, tali tabelle non fanno riferimento ai programmi regionali dell’ENI, per cui potrebbero non essere colte le opportunità per sfruttare le complementarità.

26 I tre POC hanno individuato le strategie macroregionali pertinenti dell’UE e valutato le sinergie e complementarità con i loro obiettivi. Tra le strategie individuate figuravano la strategia per la regione del Danubio, la strategia per la regione del Mar Baltico e la strategia per la regione adriatica e ionica. Inoltre, i paesi limitrofi partecipano a tre importanti iniziative regionali: il partenariato orientale20, l’Unione per il Mediterraneo (UpM) e la dimensione settentrionale. L’allegato II illustra la copertura geografica delle strategie e iniziative. La Commissione e le delegazioni UE consultate in merito ai progetti ENI CBC hanno verificato se questi fossero complementari ai progetti elaborati nell’ambito di tali iniziative e strategie e non si sovrapponessero ad essi.

27 Nel caso del programma MED, la valutazione ex post ha evidenziato la necessità di rafforzare la cooperazione con l’UpM21. Di conseguenza, l’AdG ha siglato un memorandum d’intesa con l’UpM il 10 aprile 2019. Un esempio concreto di questa maggiore cooperazione è il coinvolgimento del segretariato dell’UpM nella preparazione dell’ultimo dei tre inviti a presentare proposte organizzato dal programma MED22.

Complementarità con altri programmi di cooperazione transfrontaliera parzialmente sovrapposti

28 Ciascuno dei tre programmi presenta sovrapposizioni geografiche con altri programmi transfrontalieri (interni ed esterni): il SEFR con 6, il PL-BY-UA con 9 e il MED con 21 altri programmi. Inoltre, tali programmi condividono anche diversi obiettivi tematici. Presentavano un certo livello di coordinamento. A titolo esemplificativo, gli eventi informativi organizzati dal programma “Interact” e dal progetto di assistenza tecnica “TESIM” hanno offerto alle AdG di diversi programmi di cooperazione transfrontaliera l’opportunità di interagire fra loro, di discutere delle sfide comuni e di scambiare le pratiche migliori. Su base puntuale, nel caso in cui avessero dubbi in merito ai progetti durante il processo di selezione, le AdG consultavano altri programmi. Solo in un’occasione l’AdG per il programma MED ha inviato alle autorità responsabili di altri programmi di cooperazione transfrontaliera l’elenco dei progetti “standard” selezionati nel quadro di una consultazione interprogramma.

29 Tuttavia, la mancanza generale di un coordinamento strutturato durante la selezione dei progetti fa sì che i programmi transfrontalieri potrebbero non cogliere le possibili opportunità di integrarsi e rafforzarsi vicendevolmente. L’analisi di fondo condotta dalla Commissione prima del periodo 2021-2027 ha confermato la necessità di istituire un coordinamento23.

Coinvolgimento delle delegazioni dell’UE

30 Le delegazioni dell’UE nei paesi partner sono state consultate in merito all’elaborazione dei programmi ENI CBC. Alla fine di ciascuna procedura relativa ad un invito a presentare proposte, la Commissione ha inviato alle delegazioni dell’UE dei paesi interessati informazioni sintetiche sui progetti selezionati dai CCC, prima che le AdG procedessero con la firma dei contratti24. Le delegazioni dell’UE hanno formulato commenti al fine di garantire la coerenza dei progetti di cooperazione transfrontaliera con i progetti finanziati da altre fonti. La Commissione e il SEAE le hanno occasionalmente consultate in merito ai progetti ENI CBC e su questioni generiche relative ai programmi.

31 Tuttavia, quattro delle cinque delegazioni UE interpellate dalla Corte25 hanno espresso l’esigenza di essere maggiormente coinvolte nel processo di selezione (ad esempio, come osservatori in veste consultiva) e nel monitoraggio dei progetti, in quanto:

  • si concentrano sull’assistenza bilaterale dell’UE (un portafoglio più ampio nel quadro della gestione diretta) anziché sui progetti ENI CBC (con gestione concorrente), nonostante i possibili collegamenti tra i due;
  • dispongono unicamente di informazioni limitate per valutare le potenziali sovrapposizioni (o la mancanza di sinergie) con i progetti finanziati da altre fonti, poiché gli elenchi che ricevono per la valutazione includono unicamente un sommario dei progetti ENI CBC selezionati. La delegazione in Russia è stata consultata unicamente in merito ai grandi progetti infrastrutturali e non sui progetti “standard”;
  • non sono coinvolte nel monitoraggio dei progetti. Non sono quindi in grado di individuare i progetti con performance scadenti e sono impreparate quando viene richiesto loro di intervenire in caso di recuperi infruttuosi;
  • fanno occasionalmente riferimento ai progetti ENI CBC di successo nell’ambito del dialogo politico e di riunioni ad alto livello, ma non sistematicamente, poiché non dispongono di informazioni sufficienti in merito ai tali successi;
  • sono state consultate in merito alle priorità adeguate per i nuovi programmi 2021-2027 e hanno presentato un contributo scritto con un documento congiunto26. Tuttavia, nessuna delle cinque delegazioni è stata invitata alle riunioni del CCP relative al periodo 2021-2027.

32 A differenza di altri programmi a “gestione concorrente” in cui l’AdG svolge un ruolo centrale, i programmi ENI CBC contribuiscono all’azione esterna dell’UE. Tuttavia, poiché non sono sistematicamente coinvolte, le delegazioni UE non possono analizzare appieno la complementarità dei programmi con altre politiche dell’UE e sfruttare i benefici strategici di una cooperazione transfrontaliera fruttuosa. Tale aspetto è stato rilevato anche dalla Commissione nella valutazione ex post dei programmi di cooperazione transfrontaliera nel quadro dello strumento della politica europea di vicinato e partenariato (ENPI) 2007-2013, in cui raccomandava una partecipazione più attiva delle delegazioni UE27. Analogamente, almeno due delegazioni UE hanno raccomandato per iscritto alla Commissione di rafforzare e formalizzare il coordinamento tra le delegazioni UE e i programmi e progetti. Il servizio di audit interno della Commissione ha inoltre segnalato debolezze molto significative nel coordinamento dell’assistenza complessiva fornita dall’UE a un determinato paese (anche nell’ambito della dimensione esterna delle politiche interne dell’UE) tra le direzioni generali della Commissione, il SEAE e le delegazioni UE. La Commissione non ha tuttavia dato seguito a tali constatazioni e raccomandazioni per i programmi Interreg NEXT 2021-2027 (cfr. paragrafi 73-79).

L’elaborazione dei programmi ha subito considerevoli ritardi, il che ha ridotto il tempo a disposizione per l’attuazione dei progetti ENI CBC

Istituzione dei POC

33 I programmi operativi congiunti (POC) sono stati avviati con notevole ritardo. I tre progetti di POC esaminati sono stati presentati nel luglio 2015 e la Commissione li ha approvati circa sei mesi dopo. Entro dicembre 2017, la Commissione aveva sottoscritto convenzioni di finanziamento con almeno un paese non-UE per ciascuno dei tre programmi, per cui tutte le scadenze regolamentari sono state rispettate. Tuttavia, le successive fasi di avvio dei programmi si sono protratte nel tempo e hanno ritardato l’inizio dell’attuazione dei progetti, avvenuto soltanto nel quinto o sesto anno del periodo di finanziamento (cfr. figura 7).

Tabella 7 – Principali tappe dell’elaborazione dei programmi

Fonte: Corte dei conti europea, sulla base delle relazioni annuali (parte tecnica) presentate dai tre programmi.

34 Le ragioni dei ritardi erano diverse per i vari programmi:

  • nel caso del programma PL-BY-UA, la Commissione ha completato il processo formale di designazione dell’AdG soltanto nel luglio 2018, sette mesi dopo l’entrata in vigore della convenzione di finanziamento con la Bielorussia, nonostante lo stesso ministero fosse già stato incaricato di gestire altri fondi UE in Polonia.
  • Nel caso del programma SEFR, l’ostacolo è stata la ratifica della convezione di finanziamento da parte della Duma russa, completata soltanto nell’agosto 2018.
  • La Commissione ha nominato l’AdG del programma MED soltanto nel maggio 2019, sebbene avesse rilevato carenze significative nel sistema di gestione e controllo. Carenze di lieve entità erano ancora presenti al momento dell’audit della Corte. A titolo esemplificativo, il comitato congiunto di controllo del programma non aveva ancora approvato una nota sulle misure antifrode. Il segretariato tecnico congiunto (STC) del programma è stato istituito soltanto nel febbraio 2020, il che significa che l’AdG, assistita dalle due succursali, ha gestito interamente il primo invito a presentare proposte, un compito generalmente svolto dall’STC. Inoltre, l’ultima convenzione di finanziamento (con l’Egitto) è stata firmata soltanto nel gennaio 2018.

35 I ritardi nell’elaborazione del programma MED hanno avuto conseguenze dirette sull’organizzazione dell’invito a presentare proposte. L’attuazione dei progetti selezionati in esito al primo invito è in effetti iniziata soltanto nel 2019. Tali ritardi hanno a loro volta causato una notevole riduzione della dotazione finanziaria, della durata e della portata dei progetti selezionati con il secondo invito, che originariamente dovevano essere progetti “strategici”. L’ultimo invito (per i progetti di “capitalizzazione”, nel 2020) ha potuto essere organizzato soltanto perché nel frattempo la Commissione aveva esteso il periodo di attuazione dei programmi a causa della pandemia di COVID-19 (cfr. paragrafo 52).

Azioni preparatorie

36 Per agevolare l’avvio puntuale dell’attuazione dei programmi, le tre AdG hanno intrapreso “azioni preparatorie” (ammesse dal regolamento di esecuzione ENI CBC) adattate alle circostanze. In particolare, hanno organizzato i primi inviti a presentare proposte prima di essere formalmente designate dalla Commissione e prima dell’entrata in vigore delle convenzioni di finanziamento con i paesi partner (il finanziamento dei progetti era subordinato all’effettiva designazione delle AdG e ratifica delle convenzioni di finanziamento). Tali azioni preparatorie non hanno tuttavia compensato i ritardi significativi accumulati nell’elaborazione dei POC.

I progetti sono stati in larga misura selezionati e attuati in modo efficace ed efficiente, ma con debolezze nel quadro per il monitoraggio e la comunicazione dei risultati

37 In questa parte della relazione la Corte valuta se:

  1. il processo di selezione adottato sia stato trasparente e volto a selezionare i progetti più appropriati in termini di pertinenza, dimensione transfrontaliera e sostenibilità a lungo termine;
  2. la Commissione e le autorità di gestione abbiano fornito orientamenti per la gestione dei programmi e l’attuazione dei progetti, incluse indicazioni sulle misure di tutela per mitigare il rischio di frode;
  3. i progetti ENI CBC abbiano compiuto progressi soddisfacenti in relazione alla loro attuazione e abbiano conseguito o possano conseguire i risultati attesi;
  4. i programmi e i progetti ENI CBC abbiano utilizzato un solido quadro di controllo e valutazione.

Il processo di selezione adottato era sostanzialmente trasparente e volto a selezionare i progetti ENI CBC più adatti

Valutazione della pertinenza, della dimensione transfrontaliera e della sostenibilità dei progetti

38 Gli inviti a presentare proposte nell’ambito dei tre programmi includevano criteri di selezione volti a garantire che le candidature per i progetti selezionati riguardassero le sfide individuate nel POC, fossero pertinenti per gli obiettivi del programma e per le priorità indicate, promuovessero la cooperazione transfrontaliera e avessero un effetto duraturo sullo sviluppo delle regioni frontaliere. Il peso di tali criteri variava da programma a programma e tra i singoli inviti a presentare proposte. Erano tuttavia sufficienti a ridurre al minimo il rischio che una proposta superasse la soglia minima prevista per la selezione senza una descrizione accurata della sua pertinenza e del suo impatto transfrontaliero.

Graduatoria dei progetti

39 Ciascuna proposta di progetto presentata doveva superare un controllo della conformità amministrativa e di ammissibilità prima di accedere alla fase di valutazione. Al termine di ciascuna procedura, i tre programmi hanno stilato una graduatoria delle proposte in base al punteggio ottenuto nel processo di valutazione. I processi di selezione per i tre programmi sono stati trasparenti, ad eccezione della documentazione giustificativa insufficiente riguardante la modifica del punteggio per talune proposte di progetto nel quadro del programma SEFR (cfr. riquadro 1).

Riquadro 1

Modifica non trasparente del punteggio per taluni progetti SEFR

Il CCC del programma SEFR ha nominato un comitato di selezione congiunto costituito da rappresentanti dell’amministrazione centrale e delle autorità regionali. Tale comitato ha la facoltà di modificare i punteggi delle singole proposte di progetto assegnati da valutatori indipendenti.

Tuttavia, quando il comitato ha rivalutato e modificato il punteggio delle proposte di progetto in occasione delle sue riunioni, lo ha fatto senza fornire una documentazione adeguata che giustificasse tali modifiche e quindi senza la dovuta trasparenza. Tale aspetto è stato sottolineato anche dall’autorità di audit del programma, che ha ritenuto inadeguata la documentazione dei verbali delle riunioni del comitato congiunto di selezione per i primi quattro cicli di inviti a presentare proposte. Per gli ultimi due cicli, la documentazione è migliorata anche a seguito delle raccomandazioni dell’autorità di audit.

La modifica dei punteggi ha avuto un impatto diretto e significativo sulle decisioni di finanziamento. Nella terza tornata, ad esempio, la valutazione di un progetto è passata da 166,33 punti a 133. Di conseguenza il progetto in questione, inizialmente classificato tra i migliori, è finito per risultare non ammissibile al finanziamento.

Equilibrio geografico dei beneficiari dei progetti

40 Gli inviti a presentare proposte prevedevano che, per essere ammissibile, ciascun progetto dovesse comprendere almeno un beneficiario dell’UE e almeno un paese non-UE del vicinato. La figura 8 evidenzia come i tre programmi siano riusciti a garantire un’equa distribuzione dei partecipanti ai progetti tra paesi UE e non-UE, se si considerano tutti i tipi di beneficiari (capofila e di altro tipo) e tutte le categorie di progetti (quelli selezionati mediante inviti a presentare proposte e quelli selezionati per aggiudicazione diretta).

Figura 8 – Beneficiari dei progetti ENI CBC (tutte le categorie)

Nota: se la stessa organizzazione era coinvolta in diversi progetti, è stata contata ogni singola volta. La tabella include sia grandi progetti infrastrutturali che progetti selezionati tramite inviti a presentare proposte.

Fonte: Corte dei conti europea, sulla base dei dati dell’AdG e dei documenti della banca dati Keep.eu (consultata il 5.4.2022).

41 I tre programmi hanno altresì raggiunto un’equa distribuzione delle risorse di bilancio. Il programma MED richiedeva esplicitamente a ciascun progetto di destinare almeno il 50 % del totale dei costi diretti ad attività attuate nei paesi partner del Mediterraneo. Di conseguenza, circa il 48 % della dotazione del programma è stato destinato a paesi UE e il 52 % a paesi partner del Mediterraneo. Anche gli altri due programmi sono riusciti a distribuire in modo equilibrato le risorse di bilancio tra i paesi partner28.

42 I beneficiari capofila dei paesi UE hanno continuato tuttavia a essere più numerosi di quelli dei paesi partner. La figura 9 mostra che soltanto un terzo circa dei beneficiari capofila proviene da paesi non-UE. Nell’ambito del programma MED, il numero di beneficiari capofila variava notevolmente da un paese partecipante all’altro: mentre 60 beneficiari capofila erano originari di Italia, Spagna e Grecia, i restanti dieci paesi contavano ciascuno tra zero e cinque beneficiari capofila.

Figura 9 – Beneficiari capofila dei progetti ENI CBC

Nota: la tabella include soltanto i progetti selezionati tramite inviti a presentare proposte.

Fonte: Corte dei conti europea, sulla base dei dati dell’AdG e dei documenti della banca dati Keep.eu (consultata il 5.4.2022).

43 La bassa percentuale di beneficiari capofila di paesi non-UE era simile per i programmi ENPI 2007-2013. Soltanto nel caso del programma MED la percentuale è aumentata da circa il 6 % al 16 %. Le AdG dei tre programmi hanno addotto motivazioni simili per spiegare tale sottorappresentanza: i beneficiari dei paesi non-UE spesso non hanno esperienza con progetti UE, non sono a proprio agio nel chiedere aiuto, devono superare ostacoli amministrativi (nonché difficoltà nel trasferire i fondi all’estero) o non hanno le competenze linguistiche necessarie.

La Commissione e le autorità di gestione hanno fornito utili orientamenti per l’attuazione dei progetti e la mitigazione dei rischi di frode

Partecipazione ai CCC e orientamenti forniti

44 I CCC sono responsabili del controllo dell’attuazione dei programmi e dei progressi compiuti nel conseguimento dei relativi obiettivi (cfr. paragrafo 04). La Commissione ha partecipato, in veste di osservatore, alla maggior parte delle riunioni dei CCC organizzate dai programmi SEFR e MED. Durante i colloqui con gli auditor della Corte, entrambe le AdG hanno accolto con favore il sostegno e la partecipazione attiva della Commissione. Tuttavia, nel caso del programma PL-BY-UA, la Commissione ha partecipato soltanto a una delle cinque riunioni del CCC tra il 2016 e il 2020. Un funzionario TESIM ha partecipato in veste di osservatore a tutte le riunioni dei CCC per i tre programmi.

45 Da tali colloqui è emerso che le AdG, gli STC e le succursali hanno apprezzato gli orientamenti e l’assistenza della Commissione, forniti molto rapidamente quando richiesti. Analogamente, hanno accolto con favore il sostegno tecnico mirato fornito da TESIM. Quest’ultimo ha altresì tenuto un’utile formazione, anche sulla gestione dei programmi/progetti, e ha redatto schede informative per i beneficiari, ad esempio in materia di appalti pubblici o aiuti di Stato. Per concludere, tutti i beneficiari interpellati hanno espresso giudizi estremamente positivi in merito alle interazioni con le AdG, gli STC e le succursali.

Misure di tutela per mitigare il rischio di frode

46 Le AdG dei tre programmi hanno ritenuto di aver ricevuto orientamenti sufficienti per mitigare il rischio di frode. In particolare, TESIM ha elaborato orientamenti sulla gestione dei rischi per gli organismi del programma e le autorità nazionali, compresi i rischi di frode e corruzione29. In linea con tali orientamenti, i tre programmi hanno valutato i rischi relativi ai singoli progetti nell’ambito dei controlli amministrativi e di ammissibilità delle proposte di progetto e hanno condotto valutazioni periodiche dei rischi per i progetti in corso. Per i programmi 2014-2020 sottoposti all’audit, le tre AdG hanno confermato che, al momento dell’audit, non avevano segnalato alcun presunto caso di frode in relazione ai progetti.

47 La nota orientativa della Commissione per i programmi ENI CBC ha esortato le AdG a utilizzare uno strumento informatico dedicato, noto come “sistema di gestione delle irregolarità” (Irregularity Management System – IMS), per segnalare le irregolarità30. Tuttavia, soltanto gli organismi antifrode di un numero limitato di paesi non-UE (ad esempio, Svizzera e paesi in fase di preadesione) hanno accesso a tale sistema.

48 Le convenzioni di finanziamento firmate con i paesi partner comprendevano disposizioni volte a prevenire irregolarità, frodi e corruzione. In particolare, contenevano clausole che agevolano il recupero di fondi indebitamente spesi presso beneficiari stabiliti nei paesi partner. Tuttavia, tali clausole non si applicano agli enti privati. Inoltre, le convenzioni di finanziamento con due paesi partner del Mediterraneo escludevano taluni organismi finanziati con fondi pubblici, quali i comuni e le imprese pubbliche, dalla definizione di “enti pubblici”. Tali disposizioni significano quindi che questi due paesi sono responsabili solo del rimborso dei fondi indebitamente spesi da enti dell’amministrazione centrale, che raramente partecipano a progetti di cooperazione transfrontaliera.

49 Le AdG dei tre programmi esaminati hanno attuato misure di tutela per ridurre il numero di recuperi infruttuosi, in particolare in relazione a beneficiari privati in paesi non-UE (quali garanzie bancarie, limite massimo del finanziamento di un progetto o pagamenti frazionati). Inoltre, le loro pagine Internet includono o fanno riferimento diretto a uno strumento di denuncia di irregolarità online. L’esperienza acquisita dai precedenti programmi (2007-2013) suggerisce che gli importi non recuperabili dai beneficiari tendono a essere piuttosto bassi. A ottobre 2021, i “recuperi oggetto di contenzioso” ammontavano a 5,9 milioni di euro31, pari a circa lo 0,6 % della dotazione complessiva dell’UE di 947 milioni di euro per i programmi 2007-2013. L’importo complessivo che si è rinunciato a recuperare presso i beneficiari privati nei paesi partner era persino inferiore: 210 891 euro o 0,02 % della dotazione totale dell’UE32.

I progetti sottoposti ad audit erano avviati al conseguimento delle realizzazioni previste, ma alcuni avevano un impatto transfrontaliero inferiore alle attese

Attuazione dei progetti

50 L’avvio dell’attuazione dei programmi ENI CBC 2014-2020 ha subito notevoli ritardi (cfr. paragrafo 33). La figura 10 illustra i progressi compiuti dai tre programmi alla fine del 2021.

Figura 10 – Progressi compiuti dai programmi al 31 dicembre 2021

Nota: nel corso del 2022 sono stati sottoscritti ancora contratti per nuovi progetti nel quadro del programma PL-BY-UA.

Fonte: Corte dei conti europea, sulla base di dati dei programmi.

51 In generale, la pandemia di COVID-19 ha costretto ad apportare taluni cambiamenti ai progetti (per lo più trasferendo le attività online o prorogando le scadenze). Tutte le tre AdG hanno si sono mostrate flessibili nel gestire i ritardi e affrontare altre difficoltà di attuazione. Le AdG dei programmi SEFR e MED hanno proattivamente contattato tutti i progetti all’inizio della pandemia al fine di individuare possibili problemi e concordare le misure di attenuazione. Soltanto nel caso del programma PL-BY-UA le conseguenze della pandemia hanno condotto alla cancellazione di progetti: i beneficiari di sei progetti hanno indicato nella pandemia di COVID-19 uno dei motivi per la cancellazione. Tuttavia, tale programma è riuscito a riassegnare i fondi risparmiati, pari a 3 milioni di euro, a 12 progetti di cooperazione transfrontaliera in ambito sanitario per contribuire a contrastare la pandemia (nessuno di tali progetti è incluso nel campione esaminato). Analogamente, quattro progetti del programma MED hanno adeguato le proprie attività per contrastare la pandemia, compreso “Aquacycle” (un progetto incluso nel campione esaminato) che ha adattato il monitoraggio delle acque reflue per includere la rilevazione del virus della COVID-19.

52 In risposta alla pandemia, la Commissione ha modificato il regolamento di esecuzione33, concedendo a tutti i programmi ENI CBC una maggiore flessibilità di bilancio e prorogando di un anno, fino al 31 dicembre 2023, il termine per completare le attività.

53 Oltre alla pandemia di COVID-19, taluni progetti hanno subito gli effetti della difficile situazione economica nei paesi partner del Mediterraneo (ad esempio, la grave crisi finanziaria in Libano). Per tali progetti, l’AdG e l’STC (in consultazione con TESIM) hanno fornito assistenza per superare le difficoltà finanziarie, come quelle legate al ricevimento di pagamenti dall’estero.

54 L’allegato III fornisce una descrizione dei 15 progetti esaminati in dettaglio dalla Corte. Le risultanze della verifica dei vari aspetti esaminati sono sintetizzate nell’allegato IV.

55 Dei 15 progetti, sei sono stati attuati come pianificato, in termini di portata, bilancio e calendario. Altri cinque progetti hanno incontrato problemi di lieve entità che hanno comportato taluni adeguamenti, principalmente a causa della pandemia di COVID-19. I restanti quattro progetti non sono stati attuati in maniera soddisfacente e hanno subito notevoli ritardi.

Realizzazioni, effetti e impatto transfrontaliero dei progetti

56 Sulla base delle informazioni disponibili al momento dell’audit, la Corte ritiene che sette dei quindici progetti esaminati abbiano conseguito o conseguiranno probabilmente le realizzazioni e gli effetti attesi. Tre progetti hanno incontrato difficoltà ma sono riusciti a superarle e i rispettivi beneficiari capofila e partner si sono impegnati a produrre le realizzazioni previste. Un progetto ha prodotto la realizzazione principale, ma non è stato ottenuto il principale effetto transfrontaliero (cfr. paragrafo 59). Per i restanti quattro progetti, la Corte non è stata in grado di verificare se avessero ottenuto i risultati previsti o se li potranno conseguire a causa della mancanza delle relazioni finali (due progetti), delle restrizioni di viaggio associate alla COVID-19 (un progetto) e, in un caso, delle debolezze relative alla comunicazione relativa ai progetti.

57 Ai fini del presente audit, la Corte ha utilizzato la seguente definizione per valutare l’“impatto transfrontaliero” dei progetti oggetto di audit: “attuazione congiunta delle attività da parte dei partner con conseguente rafforzamento dei legami transfrontalieri e dei partenariati transfrontalieri sostenibili e/o eliminazione degli ostacoli transfrontalieri allo sviluppo socioeconomico sostenibile”34. Su 15 progetti, nove avevano una forte dimensione transfrontaliera (o erano in grado di produrre benefici a livello transfrontaliero, nel caso dei progetti in corso). I partner su entrambi i lati delle frontiere erano attivamente coinvolti nell’attuazione dei progetti (sebbene in misura diversa, a seconda del loro ruolo). Analogamente, appariva probabile che le regioni su entrambi i lati delle frontiere beneficiassero, per lo meno in una certa qual misura, dei risultati di ciascun progetto. Tuttavia, la valutazione della Corte è stata eseguita prima dell’invasione russa dell’Ucraina. Come parte di una risposta più ampia, la Commissione ha sospeso le convenzioni di finanziamento per programmi con Russia e Bielorussia, per cui i progetti che coinvolgevano questi paesi hanno perso la dimensione transfrontaliera. Le ripercussioni del conflitto hanno reso incerti i benefici transfrontalieri durevoli di alcuni progetti finanziati nel quadro di programmi che vedono la partecipazione dell’Ucraina e della Moldova.

58 Nel caso di altri cinque progetti, la Corte ha rilevato che l’impatto transfrontaliero era limitato (a causa delle restrizioni di viaggio per la COVID-19). A titolo esemplificativo, nel caso del progetto riguardante la riduzione del rischio di tubercolosi, le attrezzature diagnostiche acquistate dal partner del progetto polacco erano già state utilizzate per la diagnosi di patologie polmonari, comprese le patologie associate alla COVID-19. Tuttavia, durante la visita nell’ottobre 2021 (prima dell’invasione russa dell’Ucraina), l’ospedale di Rzeszow ha spiegato che nessun paziente ucraino aveva di recente ricevuto cure presso la loro struttura. I dati statistici sull’uso delle attrezzature non chiariscono in che misura queste siano servite per la diagnosi e la lotta alla diffusione della tubercolosi, il principale obiettivo transfrontaliero del progetto. Inoltre, la cooperazione tra gli ospedali di Rzeszow e Nyzhnya Apsha era fortemente limitata alla sola attuazione del progetto e a risultati tangibili, senza prospettive di una cooperazione duratura. Ciò è in contrasto con la nozione di partenariati transfrontalieri sostenibili formulata nella definizione di “impatto transfrontaliero” (la Corte valuta la capacità dei progetti di produrre risultati sostenibili nei paragrafi 69-71).

59 Infine, un progetto del campione non ha ancora alcuna dimensione transfrontaliera: strada regionale 885 in direzione del confine polacco con l’Ucraina (cfr. riquadro 2).

Riquadro 2

Il riassetto della strada termina esattamente in corrispondenza della frontiera nazionale

Il riassetto della strada 885, riaperta al traffico all’inizio del 2021, era teso a rendere più accessibili le regioni frontaliere di Polonia e Ucraina e a incrementare il traffico internazionale. Il conseguimento dell’impatto transfrontaliero previsto era subordinato all’apertura di un valico di frontiera a Malhowice e al rifacimento di due strade di collegamento in Ucraina.

Tuttavia, i lavori di costruzione del valico di frontiera, che avrebbero dovuto essere completati nel 2020, non hanno superato i controlli di ammissibilità per il finanziamento a titolo del programma, e sono iniziati soltanto nel 2021, con termine previsto nel 2025. Analogamente, anche il rifacimento delle strade in Ucraina, previsto a sua volta nel 2020, è iniziato soltanto nel 2021. A causa delle ripercussioni dell’invasione russa dell’Ucraina, il valico di frontiera e le strade di collegamento non saranno probabilmente completati nell’immediato futuro.

Fino a quando il nuovo valico di frontiera non sarà aperto, la strada ristrutturata servirà unicamente gli abitanti del villaggio polacco di Malhowice, in quanto strada di collegamento tra il villaggio e la vicina cittadina di Przemyśl. Gli abitanti di Malhowice sono circa 200, mentre l’obiettivo del rifacimento della strada era di garantire il transito di 4 000 veicoli/giorno.

Fonte: Corte dei conti europea.

Informazioni limitate sui risultati complessivi ottenuti a livello di programma e sulla loro sostenibilità, nonostante un monitoraggio adeguato dei progetti da parte delle autorità di gestione

Indicatori

60 Il documento di programmazione per i programmi 2014-202035 prevedeva l’uso di indicatori comuni di realizzazione per facilitare il monitoraggio e la valutazione dei programmi. Prevedeva inoltre di “aggregare gli indicatori lungo l’intera catena, dal progetto alla priorità del programma, all’obiettivo tematico, alla cooperazione transfrontaliera nel suo complesso e, infine, al livello dell’ENI”. Il documento prevedeva che i programmi adottassero “almeno alcuni” dei 38 indicatori comuni di realizzazione elaborati da Interact ENPI, il predecessore di TESIM. Tuttavia, i programmi hanno per lo più stabilito i propri indicatori di realizzazione e hanno utilizzato soltanto alcuni degli indicatori comuni (cfr. figura 11).

Figura 11 – Scarso utilizzo degli indicatori comuni di realizzazione

Fonte: Analisi della Corte dei POC approvati.

61 Le AdG dei tre programmi hanno motivato lo scarso utilizzo degli indicatori comuni di realizzazione con il fatto che le attività dei programmi hanno una portata molto più ampia rispetto ai 38 indicatori comuni di realizzazione predefiniti. Tuttavia, poiché la maggior parte delle realizzazioni dei programmi non è coperta dagli indicatori comuni di realizzazione, la Commissione avrà difficoltà ad aggregare le realizzazioni e a valutare i risultati dei programmi ENI CBC a livello della politica nel suo complesso.

62 Oltre agli indicatori comuni di realizzazione, Interact ENPI ha altresì redatto orientamenti per l’elaborazione di indicatori di risultato per i programmi (indicatori di effetto)36. I programmi non erano comunque tenuti a seguire tali orientamenti. Nel 2016, un gruppo di lavoro per il monitoraggio e la valutazione organizzato da TESIM ha osservato che i 15 programmi ENI CBC presentavano un’ampia varietà di indicatori di risultato (129 in totale), con poche possibilità di aggregazione a livello di strumento [ENI]37.

63 La Corte ha riscontrato debolezze analoghe con gli indicatori definiti a livello di progetto. In particolare, nel quadro del programma SEFR, gli indicatori erano per lo più specifici per ogni singolo progetto, il che rendeva impossibile aggregarli per il programma nel suo insieme. Da parte sua, il programma MED ha utilizzato un sistema di classificazione con codici per far sì che gli indicatori specifici dei progetti fossero associati agli indicatori di realizzazione definiti a livello di programma. Tuttavia tre progetti del campione esaminato dalla Corte hanno utilizzato lo stesso codice per misurare realizzazioni diverse. Se sintetizzati a livello di programma, tali indicatori conterranno quindi molti elementi diversi e non forniranno un quadro chiaro. Soltanto il programma PL-BY-UA imponeva ai progetti di scegliere indicatori unicamente all’interno di una lista predefinita: l’aggregazione degli indicatori e la misurazione dei progressi complessivi per tale programma specifico risultano così più agevole.

Monitoraggio dei progetti

64 In linea con il principio di “gestione concorrente”, la Commissione non controlla direttamente i progetti e fa affidamento a tal fine sulle AdG (pur mantenendo la responsabilità ultima della gestione dei fondi UE). In tale contesto, la Commissione riceve le informazioni essenziali sui progressi dei programmi durante le riunioni dei CCC, se vi partecipa (cfr. paragrafo 44), e, soltanto una volta all’anno, dalle AdG quando presentano la propria relazione annuale. Tuttavia, tali relazioni non contengono informazioni specifiche sui progetti, fatta eccezione per i grandi progetti infrastrutturali.

65 Le AdG dei tre programmi esaminati, con l’assistenza dai rispettivi STC e delle succursali, hanno elaborato un processo di monitoraggio che consentiva il controllo completo dei progetti. Detto processo comprende il monitoraggio giornaliero (comunicazioni regolari tra STC e beneficiari), la partecipazione alle riunioni iniziali (per i programmi SEFR e MED), valutazioni periodiche dei rischi del progetto, analisi delle relazioni finanziarie e relazioni sui progressi compiuti presentate dai beneficiari capofila, controlli in loco e visite di monitoraggio per i progetti selezionati sulla base di valutazioni dei rischi.

66 Tutti i 15 progetti del campione hanno presentato la documentazione richiesta per dimostrare i progressi compiuti e la Corte è dell’avviso che 14 siano stati monitorati adeguatamente. Ove opportuno, per nove di questi progetti sono state condotte visite in loco (o tali visite erano programmate per il primo semestre del 2022). La Corte ha giudicato solo parzialmente soddisfacente il monitoraggio del progetto LIP885 (descritto nel riquadro 2), poiché non sono state condotte visite in loco nonostante fosse il progetto con la dotazione finanziaria più elevata nel quadro del programma PL-BY-UA. Siffatta visita avrebbe consentito di rilevare la mancanza di un valico di frontiera in una fase più precoce del periodo di attuazione del progetto.

Monitoraggio orientato ai risultati

67 Il regolamento di esecuzione della Commissione prevede che le AdG, oltre alle attività quotidiane di controllo, realizzino un programma orientato ai risultati e procedano al controllo dei progetti38. TESIM ha redatto degli orientamenti per il monitoraggio orientato ai risultati in cui veniva sottolineata l’importanza di valutare la performance dei progetti in termini di pertinenza, efficienza, efficacia e sostenibilità39. Tuttavia, le AdG hanno adottato approcci diversi al monitoraggio orientato ai risultati. Il programma SEFR prevedeva un monitoraggio orientato ai risultati per tutti i progetti con una dotazione superiore a 1 milione di euro o giudicati ad alto rischio e dieci progetti sono stati sottoposti a tale monitoraggio entro la fine del 2021. Nel quadro del programma MED, le prime visite per il monitoraggio orientato ai risultati dei progetti sono avvenute all’inizio del 2022. Per contro, nessuno dei progetti attuati nell’ambito del programma PL-BY-UA è stato sottoposto a monitoraggio orientato ai risultati né sono previsti controlli a tal fine.

68 Il nuovo regolamento Interreg per il periodo di finanziamento 2021-2027 non richiede più il monitoraggio orientato ai risultati per i programmi o i progetti. I programmi saranno oggetto dello stesso quadro di monitoraggio della performance adottato nell’ambito dei fondi strutturali e di investimento europei40. Il quadro giuridico introduce valutazioni obbligatorie dei programmi da parte degli Stati membri41. Per i progetti, invece, il nuovo quadro non prevede un meccanismo simile al monitoraggio orientato ai risultati per la valutazione indipendente dei risultati dei progetti in termini di pertinenza, efficienza, efficacia e sostenibilità.

Sostenibilità dei risultati

69 Per tutti i tre programmi è stata valutata la sostenibilità delle proposte di progetto durante la fase di selezione (cfr. paragrafo 38) ed è stato introdotto l’obbligo di presentare una relazione sulla sostenibilità nelle relazioni finali dei progetti. L’AdG del programma SEFR controlla la sostenibilità dei progetti in tutte le fasi del loro ciclo di vita: durante la fase di selezione, quale criterio di scelta; durante la fase di attuazione, quale elemento della valutazione del rischio e durante la fase di rendicontazione, nelle relazioni finali dei progetti. Questa attenzione rivolta alla sostenibilità in tutte le fasi del ciclo di vita dei progetti aumenta la probabilità che i benefici siano duraturi: la Corte ritiene ciò una buona pratica.

70 La valutazione della sostenibilità da parte della Corte, sintetizzata nell’allegato IV, si è concentrata sulla capacità dei progetti di ottenere risultati sostenibili. La scelta è motivata dal fatto che taluni progetti erano ancora in corso al momento delle visite degli auditor della Corte (cfr. paragrafo 56). Sulla base dei documenti disponibili e dei colloqui con i partner dei progetti, la Corte ritiene che 11 progetti sui 15 esaminati avessero buone probabilità di produrre benefici sostenibili. Per tre progetti, la sostenibilità dipende da fattori esterni (ad esempio, evoluzione della pandemia di COVID-19, adozione di modifiche alla legislazione nazionale). Infine, nel caso del progetto riguardante la riduzione del rischio di tubercolosi, non vi erano prospettive di una cooperazione continua tra i partner (cfr. paragrafo 58). La valutazione della Corte è avvenuta prima dell’invasione russa dell’Ucraina, che ha gettato gravi ombre sulla sostenibilità dei risultati dei progetti che coinvolgono la Bielorussia, la Russia o l’Ucraina.

71 Requisiti giuridici specifici sulla sostenibilità si applicano ai progetti con una componente infrastrutturale: tali progetti devono continuare a soddisfare gli obiettivi originari per cinque anni dopo la chiusura (ossia, dopo aver ricevuto il pagamento finale dall’AdG)42. Tuttavia, per altri tipi di progetto, la Commissione non ha stabilito un requisito analogo per dimostrare la sostenibilità dei benefici transfrontalieri o dei partenariati istituiti. Inoltre, i programmi 2014-2020 non impongono di riferire in merito alla sostenibilità dei risultati dei progetti dopo la loro chiusura. L’STC polacco prevede di valutare taluni aspetti di sostenibilità per un campione (almeno il 10 %) di progetti conclusi. Durante il colloquio con gli auditor della Corte, l’AdG del programma MED ha spiegato che stava valutando di introdurre l’obbligo di presentare “relazioni sulla sostenibilità” per i progetti (ad esempio, uno o due anni dopo la chiusura del progetto).

I programmi NEXT tengono conto dell’esperienza acquisita ma devono affrontare rischi ulteriori e l’impatto significativo delle sfide a livello politico

72 In questa parte della relazione, la Corte analizza se:

  1. la Commissione abbia tenuto conto degli insegnamenti tratti dai programmi di cooperazione transfrontaliera attuati nei periodi 2007-2013 e 2014-2020 nel proporre il quadro legislativo per il periodo 2021-2027 e se le modifiche proposte facilitino l’istituzione tempestiva dei programmi Interreg NEXT;
  2. i programmi ENI CBC possano servire quali misure di rafforzamento della fiducia, oltre a produrre i risultati previsti.

Le modifiche riflettono gli insegnamenti tratti, ma talune misure di semplificazione comportano una minore supervisione da parte della Commissione

Insegnamenti tratti

73 La Commissione ha svolto una valutazione ex post dei programmi CBC 2007-2013 e ha utilizzato i risultati per la redazione della propria proposta di un nuovo regolamento Interreg, presentata nel maggio 201843. Tuttavia, a causa dei prolungati ritardi nell’istituzione dei programmi ENI CBC (cfr. paragrafo 33), tutta una serie di documenti, quali la revisione intermedia dei programmi 2014-2020, l’esercizio di monitoraggio orientato ai risultati dei singoli programmi ENI CBC, l’analisi di fondo dei nuovi programmi 2021-202744, nonché un documento congiunto sulla programmazione strategica45 non erano disponibili in tempo utile per fornire alla Commissione materiale su cui basare la propria proposta.

74 Il regolamento Interreg, adottato nel giugno 2021, contiene numerose modifiche regolamentari che riflettono gli insegnamenti tratti e sono pertinenti per i programmi Interreg NEXT, che succedono all’attuale insieme di programmi di cooperazione transfrontaliera46. Tali misure semplificano la gestione dei programmi Interreg NEXT e potrebbero contribuire ad accelerare la definizione dei programmi (cfr. paragrafi 82-84). Tuttavia, tali modifiche comportano ulteriori rischi che pongono in risalto l’importanza di un attento monitoraggio da parte della Commissione e del SEAE (cfr. paragrafi 76-84). Tra i principali cambiamenti figurano:

  1. l’allineamento dei programmi ENI CBC con i programmi Interreg;
  2. l’abolizione della procedura di designazione per le autorità di gestione;
  3. il termine per la firma delle convenzioni di finanziamento;
  4. la responsabilità per i recuperi presso i beneficiari privati da parte dei paesi partecipanti;
  5. la procedura semplificata per i grandi progetti infrastrutturali;
  6. gli indicatori comuni di realizzazione e di risultato.

75 Inoltre, per superare le difficoltà incontrate dai progetti transfrontalieri e favorirne la conformità con le norme in materia di aiuti di Stato, la Commissione ha deciso che, a determinate condizioni, gli aiuti per i costi sostenuti dai beneficiari partecipanti ai progetti Interreg NEXT sarebbero stati considerati “compatibili con il mercato interno” ed esclusi dall’obbligo di notifica degli aiuti di Stato47. In tal modo si faciliteranno l’elaborazione e l’attuazione dei progetti.

a) Allineamento dei programmi ENI CBC con i programmi Interreg

76 La modifica più significativa è che il regolamento Interreg48 crea un unico quadro normativo che abbraccia tutti i programmi Interreg finanziati dall’UE (quelli all’interno dell’UE e quelli con i paesi non-UE), pur preservando determinate caratteristiche specifiche dei programmi Interreg NEXT. In particolare, tali programmi cofinanziati a titolo dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale continueranno a beneficiare di tassi di prefinanziamento e cofinanziamento più elevati, simili a quelli previsti nel quadro della cooperazione transfrontaliera dell’ENI. L’allineamento alle norme Interreg può semplificare le procedure e rafforzare le sinergie tra i programmi di cooperazione transfrontaliera interni ed esterni. La Commissione riceverà inoltre i dati riguardanti i progetti con maggiore frequenza: le AdG dovranno riferire quattro volte all’anno in merito all’attuazione finanziaria e comunicare due volte all’anno gli indicatori di realizzazione e di risultato ottenuti49.

b) Abolizione della procedura di designazione per le autorità di gestione

77 Il regolamento Interreg abolisce la procedura di designazione delle autorità di gestione, che per i programmi 2014-2020 era stata completata soltanto nel 2018 o 2019 (cfr. anche paragrafo 33). In questo modo si corregge uno degli aspetti che aveva ritardato l’avvio dell’attuazione degli attuali programmi. Tuttavia, durante la procedura di designazione per il programma MED 2014-2020, la Commissione aveva individuato “debolezze significative” nel sistema di gestione e controllo dello stesso. L’abolizione della procedura comporta quindi il rischio di non individuare tali debolezze significative in futuro.

c) Termine per la firma delle convenzioni di finanziamento

78 Per il prossimo periodo di finanziamento, il regolamento Interreg fissa un termine ultimo entro il quale almeno un paese non-UE deve firmare la convenzione di finanziamento, analogamente a quanto previsto dal regolamento di esecuzione ENI CBC. Il regolamento stabilisce inoltre un nuovo termine per la firma da parte di tutti gli altri paesi partecipanti50. Di conseguenza, nel contesto dei nuovi programmi riguardanti i bacini marittimi (attorno al Mediterraneo e al Mar Nero), sarà nell’interesse di tutti i paesi partner sottoscrivere le convenzioni di finanziamento in tempo utile per diventare ammissibili.

d) Responsabilità per i recuperi presso i beneficiari privati da parte dei paesi partner

79 Le disposizioni relative ai recuperi presso i beneficiari privati stabiliti in paesi non-UE (cfr. anche paragrafo 48) si sono dimostrate un punto controverso durante i negoziati sulle convenzioni di finanziamento per i programmi 2014-2020. Per il periodo 2021-2027, il nuovo regolamento Interreg non opera alcuna distinzione tra beneficiari pubblici e privati51, il che significa che i paesi non-UE saranno responsabili anche dei recuperi infruttuosi presso beneficiari privati. Tale disposizione rafforza ulteriormente la tutela degli interessi finanziari dell’UE rispetto agli importi irrecuperabili. Al contempo però, i paesi partner la considerano una modifica particolarmente problematica52. Ciò significa che le discussioni sui recuperi potrebbero far protrarre i negoziati sulle nuove convenzioni di finanziamento o avere conseguenze negative, quali l’esclusione dei beneficiari privati da taluni programmi Interreg NEXT.

e) Procedura semplificata per i grandi progetti infrastrutturali

80 Nel periodo 2014-2020, i grandi progetti infrastrutturali dovevano essere inclusi nei progetti di POC ed erano soggetti all’approvazione in due fasi della Commissione. Per i programmi Interreg NEXT non sarà più così. Sarà invece necessario trasmettere alla Commissione, in una fase successiva e unicamente a titolo informativo, un elenco di grandi progetti infrastrutturali programmati e brevi note sintetiche53. È stato altresì eliminato il limite di finanziamento per i grandi progetti infrastrutturali (nel periodo 2014-2020 non potevano superare il 30 % del contributo dell’UE a un programma). Ciò indebolisce la supervisione dei grandi progetti infrastrutturali da parte della Commissione sebbene questi possano assumere un’importanza strategica nelle relazioni con i paesi partner. A titolo esemplificativo, nel quadro del programma 2014-2020, dopo la consultazione interservizi la Commissione ha espresso un parere negativo per due proposte di grandi progetti infrastrutturali, a causa di “questioni irrisolte” con la Russia nel settore dei trasporti. A seguito di discussioni con le autorità finlandesi, la Commissione ha suggerito una soluzione alternativa; tuttavia, alla fine i progetti non sono stati realizzati.

f) Indicatori comuni di realizzazione e di risultato

81 Per il periodo di finanziamento 2021-2027, la Commissione ha proposto importanti miglioramenti relativi agli indicatori di performance (cfr. anche paragrafi 60-62). L’articolo 34 del regolamento Interreg fa riferimento agli indicatori comuni di realizzazione e di risultato di cui al regolamento FESR54. Quest’ultimo comprende un insieme completo di 96 indicatori comuni di realizzazione (13 dei quali riguardanti in modo specifico i programmi Interreg) e 65 indicatori comuni di risultato (con sette indicatori di risultato per Interreg). La Commissione ha elaborato orientamenti dettagliati per i programmi al fine di garantire la corretta applicazione degli indicatori comuni55. L’articolo 34 non obbliga tuttavia i programmi a utilizzare unicamente gli indicatori comuni e consente loro di definire indicatori specifici per i programmi in aggiunta a quelli stabiliti nel regolamento FESR. Di conseguenza, non vi è garanzia che in futuro la Commissione sia in grado di aggregare facilmente tutti i risultati ottenuti dai programmi Interreg NEXT.

Azioni volte ad agevolare la tempestiva definizione dei programmi Interreg NEXT

82 La Commissione ha avviato le discussioni in merito al nuovo periodo di finanziamento già a maggio-giugno 2018, quando ha presentato una serie di proposte legislative che disciplinano i futuri strumenti di finanziamento. La Commissione e il SEAE hanno presentato orientamenti (documento congiunto) sulla pianificazione dei programmi Interreg NEXT agli Stati membri già nel gennaio 202056. Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno tuttavia trovato un accordo sul quadro finanziario complessivo soltanto nel dicembre 2020 e hanno adottato il regolamento Interreg definitivo nel giugno 2021.

83 Nel gennaio 2022, la Commissione ha deciso in merito alle dotazioni finanziarie e alla copertura geografica dei singoli programmi Interreg NEXT57. La dotazione complessiva è passata da 1 053 milioni di euro58 per il periodo 2014-2021 a 1 125 milioni di euro per il periodo 2020-2027 (un aumento del 6,9 %). Due nuovi paesi – Algeria e Turchia – hanno cooperato con il CCP per l’elaborazione del nuovo programma MED. Tuttavia, nel gennaio 2022, la Polonia ha deciso di non proseguire con il formato PL-BY-UA, ma di definire un nuovo programma con la sola Ucraina, dando la possibilità alla Bielorussia di partecipare se la situazione fosse cambiata radicalmente in futuro59. Nell’agosto 2022, la Commissione ha adottato il documento strategico pluriennale per Interreg NEXT60. Ad ottobre 2022 – alla fine del secondo anno del nuovo periodo di finanziamento – sette programmi Interreg NEXT erano stati ufficialmente trasmessi alla Commissione.

84 Sebbene i nuovi programmi possano far risparmiare tempo evitando la procedura di designazione delle autorità di gestione (cfr. paragrafo 77), l’avvio della loro attuazione dipenderà anche dalla firma ed entrata in vigore delle nuove convenzioni di finanziamento, che devono essere ratificate in taluni paesi. I negoziati e la ratifica delle convenzioni di finanziamento hanno causato notevoli ritardi per gli attuali programmi SEFR e MED (cfr. paragrafo 33). Il regolamento Interreg stabilisce un termine per la firma delle convenzioni di finanziamento per il prossimo periodo (cfr. paragrafo 78). Tuttavia, il nuovo termine non ridurrà probabilmente i ritardi nella ratifica, che dipende dalla legislazione nazionale dei paesi partner.

Le sfide a livello politico e l’invasione russa dell’Ucraina evidenziano l’importanza dei programmi, ma anche i loro limiti nel migliorare la cooperazione tra i paesi partecipanti

85 Oltre a fornire benefici a livello regionale, secondo la Commissione e il SEAE, i programmi transfrontalieri con i paesi vicini hanno un’altra finalità importante: costruire e mantenere la fiducia tra l’UE e i paesi non-UE e migliorare i contatti tra i popoli.

86 Fino a febbraio 2022, la cooperazione transfrontaliera era uno dei pochi ambiti in cui l’UE cofinanziava ancora la cooperazione con la Russia (cfr. paragrafo 03). Nonostante le tensioni nelle relazioni UE-Russia che hanno occasionalmente interessato i programmi (cfr. paragrafo 80), il CCC e il CCP hanno offerto una sede per un dialogo continuo tra i ministeri e gli enti locali di Finlandia e Russia, al quale ha spesso partecipato un rappresentante della Commissione in veste di osservatore. La riunione del CCP più recente si è svolta il 21 febbraio 2022.

87 L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio 2022 ha tuttavia posto fine a tale cooperazione. La Commissione ha reagito prontamente:

  • nel quadro di una risposta più ampia, all’inizio di marzo 2022 la Commissione ha deciso di sospendere le convenzioni di finanziamento 2014-2020 e il processo di programmazione dei programmi 2021-2027 con la Russia e con la Bielorussia, che ha sostenuto l’aggressione militare61;
  • l’8 marzo 2022, la Commissione ha presentato una proposta legislativa per l’iniziativa di coesione a favore dei rifugiati in Europa (CARE), che consentirà di ridistribuire i fondi di coesione dell’UE a sostegno dei rifugiati ucraini62;
  • nel luglio 2022, la Commissione ha presentato una proposta legislativa per la modifica delle norme di attuazione relative alla cooperazione transfrontaliera dell’ENI, in modo da indirizzare i fondi ENI CBC a favore dei rifugiati ucraini e aiutare i beneficiari dei programmi dell’UE le cui convenzioni di finanziamento erano state sospese63.

88 L’invasione ha fatto sorgere gravi dubbi in merito a 9 dei 17 nuovi programmi Interreg NEXT proposti che dovrebbero coinvolgere Russia e Bielorussia (cfr. paragrafo 83). I nove programmi hanno una dotazione di circa 304 milioni di euro, o quasi il 30 % del totale previsto.

89 Nella regione meridionale, il programma MED continua a promuovere la cooperazione tra i paesi partner del Mediterraneo. Il CCC rappresenta la sede in cui si sono riuniti i ministri e le autorità nazionali dei sette Stati membri partecipanti dell’UE, di Israele e dei cinque paesi arabi partecipanti64, con la presenza di un rappresentante della Commissione in veste di osservatore. Ciascun paese partner del Mediterraneo conta numerosi partecipanti, con 42 partecipanti dalla Palestina e 11 da Israele, per fare un esempio. È importante sottolineare, tuttavia, che i partner di questi due paesi partecipano soltanto a tre progetti congiunti sugli 80 finanziati nell’ambito del programma65, per quanto il fatto che tali progetti esistano possa già essere di per sé considerato un successo. Secondo l’AdG, la situazione è simile per i progetti congiunti tra partecipanti provenienti da Israele e dalla Giordania, a causa della pressione sociale esercitata da entrambi i lati per evitare tale cooperazione. Per questi progetti, l’identità dei partner non è resa nota, in linea con i contratti di sovvenzione applicabili.

Conclusioni e raccomandazioni

90 La Corte ha concluso che i programmi di cooperazione transfrontaliera con i paesi vicini (ENI CBC) finanziati dall’UE nel periodo 2014-2020 hanno offerto un sostegno utile e prezioso alle regioni situate su entrambi i lati delle frontiere esterne dell’UE. Tuttavia, i programmi hanno subito notevoli ritardi nelle prime fasi dell’attuazione ed erano ancora in corso durante l’audit. Non è stato pertanto possibile valutarne l’efficacia complessiva. Inoltre, i programmi presentano debolezze per quanto riguarda il monitoraggio e la comunicazione dei risultati. Le attuali sfide politiche avranno altresì un forte impatto su metà dei programmi proposti per il periodo 2021-2027 (noti come “Interreg NEXT”).

91 I tre programmi analizzati in dettaglio dalla Corte hanno individuato le priorità e selezionato obiettivi tematici in linea con le esigenze delle regioni frontaliere. Tali programmi sono stati elaborati in maniera partecipativa, attraverso consultazioni con diversi portatori di interessi, comprese le autorità nazionali, gli enti locali e regionali e i rappresentanti della società civile. I programmi hanno riconosciuto l’esigenza di un coordinamento adeguato e di coerenza con altri programmi, altre politiche, strategie e iniziative macroregionali dell’UE. I tre programmi presentano parziali sovrapposizioni geografiche e tematiche con altri programmi ENI CBC. Tuttavia, il coordinamento durante la selezione e l’attuazione dei progetti con tali programmi è rimasto non sistematico (cfr. paragrafi 13-29).

Raccomandazione 1 – Migliorare il coordinamento tra i programmi

La Commissione dovrebbe:

  1. durante l’esame dei progetti di programmi Interreg NEXT, valutare se per i programmi con una parziale sovrapposizione geografica ci si sia impegnati a garantire un coordinamento interprogramma, complementarità e sinergie;
  2. nella sua funzione di monitoraggio, verificare l’effettiva attuazione del coordinamento interprogramma definito.

Termine di attuazione per a): 31 dicembre 2022

Termine di attuazione per b): 30 giugno 2023

92 Le pertinenti delegazioni dell’UE sono state consultate sulla complementarità dei progetti preselezionati con progetti finanziati da altre fonti (UE e altre). Tuttavia, poiché i programmi ENI CBC contribuiscono all’azione esterna dell’UE, è fondamentale un coinvolgimento più stretto delle delegazioni UE nel processo di selezione (ad esempio, in qualità di osservatori con funzione consultiva) e nel monitoraggio dei progetti, al fine di sfruttare i benefici politici di una cooperazione transfrontaliera fruttuosa (cfr. paragrafi 30-32).

Raccomandazione 2 – Rafforzare il coinvolgimento delle delegazioni UE

Nella sua funzione consultiva, la Commissione dovrebbe coinvolgere sistematicamente, in veste di osservatori, il SEAE e le pertinenti delegazioni UE nelle attività dei comitati congiunti di programmazione e dei comitati congiunti di controllo.

Termine di attuazione: 31 marzo 2023

93 I programmi del periodo 2014-2020 sono stati avviati con ritardi significativi, principalmente a causa della “procedura di designazione” e dei negoziati per le convenzioni di finanziamento con i paesi partner. Nonostante le “azioni preparatorie” intraprese dalle autorità di gestione, l’attuazione dei progetti è iniziata soltanto nel quinto o sesto anno del periodo di finanziamento (cfr. paragrafi 33-36)

94 Gli inviti a presentare proposte erano volti a garantire che le domande selezionate descrivessero adeguatamente la pertinenza del progetto, l’impatto transfrontaliero e la sostenibilità a lungo termine. Ad eccezione di casi di ridefinizione occasionale dei punteggi senza un’adeguata giustificazione scritta nel quadro del programma Finlandia sudorientale – Russia, i processi di selezione nell’ambito dei tre programmi sono stati condotti in modo trasparente. I programmi hanno garantito una distribuzione equilibrata di partecipanti ai progetti tra Stati membri dell’UE e paesi non-UE. I beneficiari capofila dei paesi UE continuano tuttavia a essere più numerosi di quelli dei paesi partner (cfr. paragrafi 37-43).

95 Gli organismi dei programmi che gli auditor della Corte hanno incontrato hanno espresso apprezzamento per gli orientamenti ricevuti dalla Commissione e per il progetto di sostegno tecnico TESIM, anche in relazione alla mitigazione del rischio di frodi. Tuttavia, lo strumento informatico della Commissione per la segnalazione di eventuali frodi (il sistema di gestione delle irregolarità) è stato poco utilizzato per i programmi ENI CBC, poiché i paesi non-UE partecipanti non vi avevano accesso. Le autorità di gestione hanno considerato utile la partecipazione della Commissione alle riunioni del comitato congiunto di controllo. Tutti i beneficiari interpellati hanno espresso pareri estremamente positivi in merito alle interazioni con gli organismi dei programmi (cfr. paragrafi 44-49).

Raccomandazione 3 – Adattare lo strumento informatico per la segnalazione delle frodi

La Commissione dovrebbe consentire agli organismi antifrode dei paesi non-UE (individuati nelle convenzioni di finanziamento) di segnalare direttamente possibili irregolarità attraverso il sistema di gestione delle irregolarità.

Termine di attuazione: 31 dicembre 2023

96 La maggior parte dei progetti esaminati stanno conseguendo le realizzazioni e i risultati previsti; la pandemia di COVID-19 ha tuttavia costretto ad apportare talune modifiche ai progetti. Le autorità di gestione hanno mostrato flessibilità nel gestire i ritardi e altre difficoltà di attuazione causate dalla pandemia. Sebbene la maggior parte dei progetti abbia un notevole potenziale in termini di benefici transfrontalieri, cinque avevano un impatto transfrontaliero più limitato, talvolta a causa delle restrizioni di viaggio dovute alla COVID-19. Un progetto – una strada regionale – attualmente non possiede una dimensione transfrontaliera (cfr. paragrafi 50-59).

97 I tre programmi hanno per lo più definito indicatori di realizzazione specifici per progetto e hanno utilizzato soltanto alcuni indicatori comuni di realizzazione per monitorare i progressi compiuti. Ciò significa che la Commissione avrà difficoltà ad aggregare i risultati dei programmi ENI CBC al livello della politica nel suo complesso. La Corte ha riscontrato problematiche analoghe con gli indicatori definiti a livello di progetto (cfr. paragrafi 60-63).

98 Le autorità di gestione hanno monitorato adeguatamente tutti i progetti del campione tranne uno. Il monitoraggio orientato ai risultati è uno strumento importante per valutare in modo indipendente i risultati dei progetti in termini di pertinenza, efficienza, efficacia e sostenibilità. Tuttavia, gli approcci seguiti dalle autorità di gestione riguardo a tale sistema di monitoraggio dei progetti erano diversi. Inoltre, il monitoraggio orientato ai risultati dei progetti non sarà più obbligatorio per i programmi 2021-2027 (cfr. paragrafi 64-68).

99 La valutazione della sostenibilità condotta dalla Corte è stata incentrata sulle prospettive dei progetti di produrre risultati sostenibili ed è stata eseguita prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Ha evidenziato che la maggior parte dei progetti del campione aveva buone possibilità di produrre benefici sostenibili. Per tre progetti, la sostenibilità dipendeva da fattori esterni, quali l’evoluzione della pandemia di COVID-19 e, in un altro caso, non vi erano prospettive di cooperazione continua tra i partner del progetto. I programmi non impongono tuttavia di riferire in merito alla sostenibilità dei risultati dei progetti dopo la chiusura di questi ultimi (cfr. paragrafi 69-71).

Raccomandazione 4 – Fornire orientamenti per il monitoraggio della sostenibilità dopo la chiusura dei progetti

La Commissione dovrebbe fornire supporto, sotto forma di consulenza e di sostegno, riguardo al monitoraggio della sostenibilità dei progetti (finanziati dai programmi ENI CBC e Interreg NEXT), raccomandando che i progetti superiori a un determinato valore e/o con una componente infrastrutturale forniscano informazioni alle autorità di gestione in merito alla sostenibilità dei propri risultati dopo la chiusura del progetto.

Termine di attuazione: 31 dicembre 2023

100 Il nuovo regolamento Interreg ha unificato il quadro normativo relativo ai programmi transfrontalieri (quelli all’interno dell’UE e quelli che coinvolgono i paesi non-UE), pur preservando determinate caratteristiche specifiche dei programmi Interreg NEXT. Il regolamento tiene conto degli insegnamenti tratti dai programmi precedenti e introduce cambiamenti che semplificano la gestione dei nuovi programmi e che possono facilitare l’avvio della loro attuazione. Tuttavia, tali modifiche comportano ulteriori rischi che evidenziano l’importanza di un attento monitoraggio da parte della Commissione e del Servizio europeo per l’azione esterna (cfr. paragrafi 73-79).

101 In particolare, per il periodo 2021-2027, non vi saranno limiti per il finanziamento dei grandi progetti infrastrutturali in proporzione al contributo dell’UE al bilancio totale del programma. Tali progetti non saranno più subordinati all’approvazione della Commissione. Ciò indebolirà la supervisione da parte della Commissione dei grandi progetti infrastrutturali, sebbene questi possano assumere un’importanza strategica nelle relazioni con i paesi partner (cfr. paragrafo 80).

Raccomandazione 5 – Consultare tutti i servizi competenti in merito ai grandi progetti infrastrutturali

In ragione dell’importanza strategica dei grandi progetti infrastrutturali per le relazioni bilaterali con i paesi partner, la Commissione dovrebbe far sì che la direzione generale della Politica regionale e urbana (DG REGIO) consulti tutte le direzioni generali competenti, il Servizio europeo per l’azione esterna e le delegazioni UE, in merito all’elenco dei progetti previsti e alle relative note sintetiche.

Termine di attuazione: 31 dicembre 2022

102 Per il periodo di finanziamento 2021-2027, la Commissione ha elaborato un insieme esaustivo di indicatori comuni di realizzazione e di risultato, compresi quelli riferiti in modo specifico ai programmi Interreg. Gli indicatori comuni non garantiscono tuttavia un’aggregazione immediata, poiché i singoli programmi possono elaborare ulteriori indicatori specifici per progetto (cfr. paragrafo 81).

Raccomandazione 6 – Accrescere l’uso di indicatori comuni

Nell’esaminare i progetti dei programmi Interreg NEXT, la Commissione dovrebbe valutare la coerenza degli indicatori e promuovere quanto più possibile l’uso di indicatori comuni di realizzazione e di effetto.

Termine di attuazione: immediato

103 La Commissione e il Servizio europeo per l’azione esterna hanno avviato le discussioni in merito al periodo di finanziamento 2021-2027 già nel 2018. Tuttavia, a causa dei ritardi nell’adozione del quadro giuridico, sette progetti di programma Interreg NEXT sono stati presentati alla Commissione per approvazione solo nel corso del 2022. L’avvio dell’attuazione dei nuovi programmi dipenderà anche dalla durata dei negoziati per le nuove convenzioni di finanziamento e, in taluni casi, dalla loro ratifica (cfr. paragrafi 82-84).

104 Oltre a portare benefici a livello regionale, i programmi transfrontalieri hanno contribuito a rafforzare e mantenere la fiducia tra l’UE e i paesi vicini e tra i paesi limitrofi stessi. Fino a poco tempo, i programmi transfrontalieri erano anche uno dei pochi ambiti di cooperazione e dialogo costante tra l’UE e la Russia. Nel quadro della risposta più ampia all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la Commissione ha sospeso le convenzioni di finanziamento per i programmi transfrontalieri con la Russia e la Bielorussia. Nel luglio 2022, la Commissione ha presentato una proposta legislativa per indirizzare i fondi ENI CBC a favore dei rifugiati ucraini e aiutare i beneficiari dell’UE dei programmi sospesi. Tuttavia, l’invasione ha fatto sorgere gravi dubbi circa il futuro della metà dei programmi Interreg NEXT proposti (cfr. paragrafi 85-88).

105 Per quanto riguarda la regione meridionale, il comitato congiunto di controllo del programma Bacino del Mediterraneo continua a offrire la sede per il dialogo e la cooperazione tra i sette Stati membri dell’UE, Israele e i cinque paesi arabi partecipanti. Tuttavia il numero di progetti comuni tra partecipanti arabi e israeliani rimane ridotto, anche se l’esistenza di tali progetti comuni può già essere considerata di per sé un successo (cfr. paragrafo 89).

 

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione III, presieduta da Bettina Jakobsen, Membro della Corte dei conti europea, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 novembre 2022.

 

Per la Corte dei conti europea

Tony Murphy
Presidente

Allegati

Allegato I – Mappa dei programmi ENI CBC

Nota: una cartina interattiva è disponibile sulsito Internet di TESIM.

Fonte: Commissione europea, © EuroGeographics Association per i confini amministrativi.

Allegato II – Copertura geografica delle strategie macroregionali dell’UE e delle iniziative regionali con i paesi vicini

Fonte: Corte dei conti europea, sulla base delle informazioni relative alle adesioni pubblicate in relazione alle strategie e iniziative.

Allegato III – Progetti selezionati per l’esame approfondito

Nome del progetto Obiettivo tematico Periodo di attuazione Contributo UE (euro) Copertura geografica
Programma ENI CBC Finlandia sudorientale – Russia
Il progetto StartUp Connect sosterrà l’imprenditorialità delle start up e la cooperazione tra PMI e formerà una comunità di imprenditori attivi e motivati con ambizioni e capacità di emergere a livello mondiale.
  1. Sviluppo delle imprese e delle PMI
    1.11.2018- 30.4.2021 387 588 Finlandia, Russia
    Il grande progetto infrastrutturale Multipass Port migliorerà i valichi di frontiera marittima con un aumento della capacità di transito per i flussi di merci e passeggeri e svilupperà una cooperazione commerciale solida e regolare, nonché professionale, tra il porto per navi passeggeri di San Pietroburgo in Russia e il porto di Hamina Kotka in Finlandia.
    1. Promozione della gestione delle frontiere, della sicurezza e della mobilità frontaliera
      1.3.2019- 31.8.2021 960 000 Finlandia, Russia
      Il progetto Cycling contribuirà ad adottare un nuovo approccio per la promozione dell’uso della bicicletta e lo sviluppo di piste ciclabili tra Russia e Finlandia, migliorando le infrastrutture, la sicurezza, la mobilità e la protezione ambientale e sostenendo lo sviluppo sociale e approcci sostenibili.
      1. Promozione della gestione delle frontiere, della sicurezza e della mobilità alle frontiere
        1.11.2018- 31.10.2021 949 944 Finlandia, Russia
        Il progetto OneDrop persegue l’obiettivo di studiare, progettare e realizzare una metodologia di fitodepurazione mobile delle acque per offrire una soluzione per il trattamento delle acque sicuro dal punto di vista ecologico ed economico.
        1. Protezione ambientale, mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi
          1.4.2019- 31.5.2022 568 388 Finlandia, Russia
          Il progetto Safecon mira a migliorare la competenza in materia di sicurezza sul lavoro nel settore edile nella aree transfrontaliere, al fine di incrementare la produttività del settore e di ridurre i costi sociali e i pericoli per la salute.
          1. Sostegno all’istruzione, alla ricerca, allo sviluppo tecnologico e all’innovazione
            1.11.2018- 31.10.2021 431 375 Finlandia, Russia
            Programma ENI CBC Polonia – Bielorussia – Ucraina
            MichaelAndYouth – Costruzione di centri di istruzione per i giovani in Polonia e Ucraina, che includano alloggi, sale conferenze e teatro, al fine di offrire uno spazio per laboratori culturali e artistici.
            1. Promozione della cultura locale e preservazione del patrimonio storico
              1.10.2018- 28.2.2022 2 360 080 Polonia, Ucraina
              VirTour – Sviluppo di un itinerario turistico virtuale – utilizzando una pagina Internet e un’applicazione mobile – basato sulla ricerca storica riguardante la vita della famiglia del Principe Sanguszko.
              1. Promozione della cultura locale e preservazione del patrimonio storico
                1.11.2019- 30.9.2020 40 271 Polonia, Ucraina
                LIP885 – Riassetto di almeno 7 chilometri della strada regionale n. 885 lungo il confine di Stato, tra Przemyśl, Hermanowice e il confine di Stato.
                1. Miglioramento dell’accessibilità alle regioni, sviluppo di reti e sistemi di trasporto e comunicazione sostenibili e a prova di clima
                  8.10.2018- 8.10.2021 6 750 000 Polonia, Ucraina
                  Riduzione del rischio di incidenza della tubercolosi nelle zone frontaliere di Ucraina e Polonia attraverso la costruzione di un ospedale per la tubercolosi con 100 posti letto nella regione della Transcarpazia e miglioramento delle attrezzature mediche dell’ospedale Frederic Chopin a Rzeszow.
                  1. Sfide comuni in materia di prevenzione e sicurezza
                    1.1.2019- 31.12.2021 5 760 000 Polonia, Ucraina
                    BCPMonitoring – Realizzazione di un sistema per lo scambio di informazioni tra gli enti responsabili delle frontiere di Ucraina e Polonia, fornitura di droni e di altre attrezzature agli agenti di confine ucraini e introduzione di un nuovo sistema di vigilanza sul lato polacco.
                    1. Promozione della gestione delle frontiere, della sicurezza e della mobilità frontaliera
                      21.8.2018- 21.8.2021 2 203 607 Polonia, Ucraina
                      Programma ENI CBC Bacino del Mediterraneo
                      Medusa – Il progetto promuoverà e svilupperà un turismo di avventura sostenibile nei paesi del Mediterraneo
                      1. Sviluppo delle imprese e delle PMI
                        1.9.2019- 31.8.2022 2 985 583 Spagna, Giordania, Libano, Italia, Tunisia
                        BestMedGrape – Il progetto promuove il trasferimento tecnologico, maggiori opportunità imprenditoriali e la condivisione delle conoscenze nell’area mediterranea sullo sfruttamento degli scarti della lavorazione dell’uva.
                        1. Sostegno all’istruzione, alla ricerca, allo sviluppo tecnologico e all’innovazione
                          1.9.2019- 31.8.2022 2 658 892 Italia, Francia, Tunisia, Libano, Giordania
                          Medtown – Il progetto mira a rafforzare l’economia sociale e solidale, nonché il ruolo dei cittadini e delle autorità locali e a produrre politiche sociali, allo scopo di combattere la povertà e la disuguaglianza e promuovere l’inclusione sociale. Elaborazione congiunta di politiche sociali per combattere la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale.
                          1. Promozione dell’inclusione sociale e lotta alla povertà
                            5.9.2019- 4.9.2022 2 979 779 Spagna, Portogallo, Grecia, Giordania, Palestina, Tunisia
                            Berlin – Il progetto realizzerà misure transfrontaliere, sosterrà ristrutturazioni energetiche innovative ed efficaci in rapporto ai costi negli edifici pubblici, sulla base di un concetto di nano-rete.
                            1. Protezione ambientale, mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi
                              2.9.2019- 1.9.2022 2 581 441 Cipro, Grecia, Israele, Italia
                              Aquacycle – Il progetto fornirà sostegno alle attività di ricerca e sviluppo per la gestione delle risorse idriche non convenzionali attraverso una tecnologia ecoinnovativa a basso costo e una governance partecipativa
                              1. Protezione ambientale, mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi
                                1.9.2019- 31.8.2022 2 554 812 Grecia, Spagna, Malta, Libano, Tunisia
                                Totale progetti selezionati     34 171 760  

                                Allegato IV – Panoramica delle valutazioni della Corte sui progetti ENI CBC controllati

                                Nota: la valutazione della sostenibilità da parte della Corte si è concentrata sulla capacità dei progetti di ottenere risultati sostenibili. La scelta è motivata dal fatto che taluni progetti erano ancora in corso al momento delle visite.

                                Fonte: Corte dei conti europea.

                                Avvertenza: il presente allegato presenta una sintesi delle valutazioni della Corte relative ai 15 progetti ENI CBC al 31 gennaio 2021. Non tiene pertanto conto delle ripercussioni che l’invasione russa dell’Ucraina del 24 febbraio 2022 potrebbe avere sui progetti SEFR e PL-BY-UA, in termini di conseguimento delle realizzazioni e della loro sostenibilità.

                                Acronimi e abbreviazioni

                                AdG: autorità di gestione

                                CBC: cooperazione transfrontaliera

                                CCC: comitato congiunto di controllo

                                CCP: comitato congiunto di programmazione

                                COI: indicatori comuni di realizzazione

                                DG NEAR: direzione generale della Politica di vicinato e dei negoziati di allargamento

                                DG REGIO: direzione generale della Politica regionale e urbana

                                ENI: strumento europeo di vicinato

                                ENPI: strumento europeo di vicinato e partenariato

                                FESR: Fondo europeo di sviluppo regionale

                                GPI: grande progetto infrastrutturale

                                Interreg NEXT: programmi transfrontalieri con i paesi partner vicini da attuare nel periodo di finanziamento 2021-2027.

                                Interreg: acronimo con cui vengono in genere definiti i programmi di cooperazione interregionale all’interno dell’UE.

                                MED: programma Bacino del Mediterraneo

                                MOR: monitoraggio orientato ai risultati

                                PL-BY-UA: programma Polonia – Bielorussia – Ucraina

                                POC: programma operativo congiunto

                                SEAE: Servizio europeo per l’azione esterna

                                SEFR: programma Finlandia sudorientale – Russia

                                STC: segretariato tecnico congiunto

                                TESIM: progetto di assistenza tecnica finanziato dall’UE - Technical Support to the Implementation and Management of ENI CBC Programmes

                                UpM: Unione per il Mediterraneo

                                Glossario

                                Autorità di gestione: autorità nazionale, regionale o locale, designata da uno Stato membro per gestire un programma finanziato dall’UE.

                                Beneficiario capofila: entità designata dai partner del progetto, responsabile della gestione e del coordinamento dell’intero progetto che rende conto direttamente all’autorità di gestione in merito ai progressi operativi e finanziari di tutte le attività del progetto.

                                Comitato congiunto di controllo: organismo che supervisiona l’attuazione di un programma operativo, comprendente rappresentanti delle autorità degli Stati membri e di paesi non-UE e la Commissione in qualità di osservatore.

                                Comitato congiunto di programmazione: organismo che individua le esigenze e le priorità ed elabora un progetto di programma operativo, comprendente rappresentanti delle autorità degli Stati membri, dei paesi non-UE e la Commissione in qualità di osservatore.

                                Cooperazione territoriale europea: quadro di riferimento per la cooperazione interregionale, transfrontaliera e transnazionale, che guida gli scambi strategici e l’attuazione delle azioni congiunte, generalmente noto come Interreg.

                                Cooperazione transfrontaliera: cooperazione tra uno o più Stati membri e uno o più paesi e territori non-UE lungo le frontiere esterne terrestri e marittime limitrofe dell’UE, cooperazione transnazionale che coinvolge più ampi territori transnazionali o territori attorno ai bacini marittimi.

                                Fondo europeo di sviluppo regionale: fondo dell’UE che rafforza la coesione economica e sociale nell’UE finanziando investimenti che riducono gli squilibri economici e sociali tra le regioni.

                                Grandi progetti infrastrutturali: nel caso dei programmi ENI CBC, un progetto che prevede un insieme di opere, attività o servizi con una quota di bilancio pari ad almeno 2,5 milioni di euro destinata all’acquisizione di infrastrutture. Tali progetti sono selezionati tramite aggiudicazione diretta.

                                Programma operativo congiunto: definisce le priorità degli Stati membri e dei paesi non-UE, gli obiettivi tematici e stabilisce come saranno utilizzati i finanziamenti (cofinanziamenti dell’UE, degli Stati membri e dei paesi non-UE) per finanziare i progetti. Un POC è predisposto dagli Stati membri e dai paesi non-UE partecipanti e deve essere approvato dalla Commissione prima che possano essere eseguiti i pagamenti a carico del bilancio dell’UE.

                                Segretariato tecnico congiunto: servizio che assiste l’autorità di gestione e il comitato congiunto di controllo di un programma di cooperazione transfrontaliera, informa i beneficiari delle potenziali opportunità di finanziamento e sostiene l’attuazione del progetto.

                                Risposte della Commissione e del Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE)

                                https://www.eca.europa.eu/it/Pages/DocItem.aspx?did=62741

                                Équipe di audit

                                Le relazioni speciali della Corte dei conti europea illustrano le risultanze degli audit espletati su politiche e programmi dell’UE o su temi relativi alla gestione concernenti specifici settori di bilancio. La Corte seleziona e pianifica detti compiti di audit in modo da massimizzarne l’impatto, tenendo conto dei rischi per la performance o la conformità, del livello delle entrate o delle spese, dei futuri sviluppi e dell’interesse pubblico e politico.

                                Il presente controllo di gestione è stato espletato dalla Sezione di audit III della Corte, competente per l’audit della spesa per azioni esterne, sicurezza e giustizia, presieduta da Bettina Jakobsen, Membro della Corte. L’audit è stato inizialmente diretto da Leo Brincat, Membro della Corte, coadiuvato da Romuald Kayibanda, capo di Gabinetto, e da Annette Farrugia, attaché di Gabinetto.

                                L’audit è stato ultimato da Bettina Jakobsen, Membro della Corte, coadiuvata da Katja Mattfolk, capo di Gabinetto, e Aino Rantanen, attaché di Gabinetto; Michael Bain, primo manager; Jiri Lang, capoincarico; Karel Meixner e Erika Söveges, auditor. Michael Pyper ha fornito assistenza linguistica. Giuliana Lucchese ha fornito supporto alla progettazione grafica.

                                Note

                                1 Ai fini della presente relazione, per “programmi ENI CBC” si intendono i programmi finanziati dall’UE per la cooperazione transfrontaliera con i paesi vicini (paesi della politica europea di vicinato e Russia) nel periodo 2014-2020.

                                2 Programming document for EU support to ENI Cross-Border Cooperation (2014-2020), documento congiunto Commissione-SEAE, 8.10.2014, pag. 4.

                                3 DG REGIO, Relazione annuale di attività – allegati, 2020, allegato 7I: Assurance for ENI CBC (pag. 100).

                                4 Consiglio europeo, Conclusioni del Consiglio europeo, EUCO 147/14, 16.7.2014, punto 6.

                                5 Regolamento di esecuzione (UE) n. 897/2014 della Commissione sull’esecuzione dei programmi di cooperazione transfrontaliera finanziati nel quadro dello strumento europeo di vicinato.

                                6 DG REGIO, Relazione annuale di attività 2019, 25.6.2020, pag. 15.

                                7 Relazione speciale 14/2021, “Cooperazione nell’ambito di Interreg: il potenziale delle regioni transfrontaliere dell’Unione europea non è stato ancora sfruttato appieno”.

                                8 Commissione europea, Mid-term evaluation of cross border cooperation programmes between IPA II beneficiaries, agosto 2021.

                                9 Regolamento di esecuzione (UE) 897/2014 della Commissione.

                                10 Programming document for EU support to ENI Cross-Border Cooperation (2014-2020), punto 6.3.

                                11 ENPI CBC Strategy Paper 2007-2013, pagg. 25-26.

                                12 Commissione europea, Ex-post Evaluation of ENPI CBC programmes 2007-2013, gennaio 2018, raccomandazione 1, pag. 57.

                                13 Articolo 3 del regolamento (UE) 2021/1058 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione. Obiettivi specifici per il FESR e il Fondo di coesione: 1) un’Europa più competitiva e intelligente, 2) un’Europa più verde, 3) un’Europa più connessa, 4) un’Europa più sociale e inclusiva e 5) un’Europa più vicina ai cittadini.

                                14 Articolo 14 del regolamento (UE) 2021/1059 recante disposizioni specifiche per l’obiettivo “Cooperazione territoriale europea” (Interreg) sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dagli strumenti di finanziamento esterno. Obiettivi specifici dell’Interreg: 1) una migliore governance della cooperazione, e 2) un’Europa più sicura.

                                15 Articolo 3 del regolamento di esecuzione (UE) n. 897/2014 della Commissione.

                                16 Articoli 12 e 13 del regolamento di esecuzione (UE) n. 897/2014 della Commissione.

                                17 Ex-post Evaluation of 2007-2013 ENPI CBC Programmes, raccomandazione 3.1, pag. 61.

                                18 Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Portogallo, Spagna ed Egitto, Giordania, Israele, Libano, Palestina e Tunisia. La designazione di “Palestina” nel presente documento non è da interpretarsi come il riconoscimento di uno Stato di Palestina e lascia impregiudicate le singole posizioni degli Stati membri dell’UE sulla questione. L’Algeria ha aderito ufficialmente al programma nel 2019 come quattordicesimo paese; tuttavia, la convenzione di finanziamento non è stata ancora firmata.

                                19 Cfr. sito Internet della Commissione sulla cooperazione regionale con i partner del vicinato meridionale.

                                20 Nell’ottobre 2020, il Consiglio ha deciso di ridurre la cooperazione con le autorità centrali della Bielorussia e di continuare la cooperazione a un livello non politico nel quadro del partenariato orientale, rafforzando nel contempo la cooperazione con la società civile. Dal 28 giugno 2021, le autorità bielorusse hanno sospeso la loro partecipazione al partenariato orientale.

                                21 Ex-post Evaluation of 2007-2013 ENPI CBC Programmes, raccomandazione 2.1, pag. 59.

                                22 Invito a presentare progetti di capitalizzazione pubblicato sul sito Internet del programma MED.

                                23 The Background analysis on future NDICI CBC programmes, progetto di relazione finale, 22 novembre 2019, allegati 1, 2 e 5.

                                24 Nel caso del programma SEFR, la consultazione ha riguardato unicamente i grandi progetti infrastrutturali.

                                25 Delegazioni UE in Giordania, Libano, Russia, Tunisia; la delegazione in Ucraina è stata l’unica eccezione.

                                26 Commissione e SEAE, Joint paper on Interreg NEXT Strategic Programming 2021-2027, 20.1.2020.

                                27 Ex-post Evaluation of 2007-2013 ENPI CBC Programmes, raccomandazione 2.1, pag. 59.

                                28 Sulla base dei documenti della banca dati Keep.eu, scaricati il 5.4.2022.

                                29 TESIM, Managing the risks of the ENI CBC programmes, luglio 2019, sezione 4.4.

                                30 Nota dell’11.9.2017, rif. Ares(2017)4429026, pag. 2.

                                31 Situazione dei programmi ENI CBC a ottobre 2021, dati finanziari consolidati e trasmessi alla Commissione da parte di TESIM.

                                32 TESIM, Measures to minimise the risk of Partner Country liabilities, novembre 2021, pag. 2.

                                33 Regolamento di esecuzione (UE) 2020/879 della Commissione.

                                34 Specific terms of reference for the mid-term evaluation of cross border cooperation programmes between IPA II beneficiaries, contratto quadro COM 8.

                                35 Programming document for EU support to ENI Cross-Border Cooperation (2014-2020), punto 6.5.

                                36 Guidance for developing result indicators in ENI CBC programmes, Interact ENPI, dicembre 2014.

                                37 Atti della riunione del gruppo di lavoro per il monitoraggio e la valutazione, organizzato da TESIM, 13-14 dicembre 2016, pag. 4.

                                38 Articolo 78, paragrafo 3, del regolamento di esecuzione (UE) n. 897/2014 della Commissione.

                                39 Factsheet on result-oriented monitoring, 19.9.2019, pag. 3.

                                40 Per ulteriori dettagli, cfr. documento di lavoro dei servizi della Commissione: Performance, monitoring and evaluation of the European Regional Development Fund, the Cohesion Fund and the Just Transition Fund in 2021-2027, SWD(2021) 198 final.

                                41 Cfr. articoli 41-45 del regolamento (UE) 2021/1060 – “Regolamento recante disposizioni comuni”.

                                42 Articolo 39, paragrafo 3, del regolamento di esecuzione (UE) n. 897/2014 della Commissione.

                                43 Proposta di regolamento Interreg della Commissione COM(2018) 374 del 29.5.2018.

                                44 Background analysis on the future NDICI CBC programmes, draft final report, progetto di relazione finale, 22 novembre 2019.

                                45 Joint paper on Interreg NEXT Strategic Programming 2021-2027.

                                46 Per la panoramica completa delle 22 modifiche regolamentari, cfr. TESIM, Key features of Interreg NEXT and main changes compared to the ENI CBC Implementing Rules, aggiornato nel luglio 2021.

                                47 Cfr. considerando 5 e articolo 20 del regolamento (UE) 2021/1237 della Commissione che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato.

                                48 Regolamento (UE) 2021/1059.

                                49 Ibidem, articolo 32.

                                50 Ibidem, articolo 59, paragrafi 2 e 3.

                                51 Ibidem, articolo 52, paragrafo 3.

                                52 TESIM, CBC NEXT: the voices of Partner Countries were heard, 1.7.2021.

                                53 Articolo 57, paragrafi 3 e 4, del regolamento (UE) 2021/1059.

                                54 Allegato 1 del regolamento (UE) 2021/1058.

                                55 Cfr. “descrizione metodologica” per ciascun indicatore nell’allegato 1 del documento di lavoro dei servizi della Commissione SWD(2021) 198 su rendimento, monitoraggio e valutazione, 8.7.2021.

                                56 Joint paper on Interreg NEXT Strategic Programming 2021-2027.

                                57 Decisione di esecuzione (UE) 2022/74 della Commissione e decisione di esecuzione (UE) 2022/75 della Commissione.

                                58 L’importo include 100 milioni di euro assegnati inizialmente al programma Medio Atlantico successivamente cancellato.

                                59 Tale modifica non era stata ancora inclusa nelle decisioni di esecuzione della Commissione dello stesso mese. Cfr. nota informativa “Modification of the Programme for the years 2021-2027”, 11.1.2022.

                                60 Decisione di esecuzione C(2022) 5740 della Commissione che stabilisce il documento di strategia pluriennale relativamente ai programmi di cooperazione transfrontaliera esterna, del 12.8.2022.

                                61 Comunicato stampa, La Commissione sospende la cooperazione transfrontaliera e la cooperazione transnazionale con la Russia e la Bielorussia, 4.3.2022.

                                62 La proposta prevede la modifica del regolamento recante disposizioni comuni e del regolamento relativo al Fondo di aiuti europei agli indigenti. Cfr. comunicato stampa della Commissione, 8.3.2022.

                                63 Proposta di regolamento che stabilisce disposizioni specifiche per i programmi ENI CBC a seguito di perturbazioni nell’attuazione dei programmi, COM(2022) 362 del 22.7.2022.

                                64 Egitto, Giordania, Libano, Palestina e Tunisia.

                                65 Progetti “Artolio”, “Decost, “SME4smartcities”.

                                Per contattare la Corte

                                CORTE DEI CONTI EUROPEA
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                                1615 Luxembourg
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                                Modulo di contatto: eca.europa.eu/it/Pages/ContactForm.aspx
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                                Twitter: @EUAuditors

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                                Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea, 2022

                                PDF ISBN 978-92-847-9143-9 ISSN 1977-5709 doi:10.2865/336262 QJ-AB-22-025-IT-N
                                HTML ISBN 978-92-847-9125-5 ISSN 1977-5709 doi:10.2865/293651 QJ-AB-22-025-IT-Q

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